mercoledì 27 giugno 2018

Saloon Mundial: being human, part 2








Il fatto che la sorpresa, dopo due turni a dir poco da incubo, sia il parziale risveglio di Messi, è quasi un simbolo di quello che è stato più volte definito il Mondiale delle sorprese, anche se, a conti fatti, con la metà del tabellone per gli ottavi di finale completato, non c'è poi così tanto da restare stupiti.
Forse il vero colpaccio è rappresentato non dalla decantata Pulce - che pur gioca la sua partita migliore e con più carattere fino ad ora -, ma da Rojo, che a cinque minuti dalla fine toglie le valigie dei suoi compagni dall'aereo e le tiene ancorate al suolo russo.
D'altra parte, la favola islandese che aveva animato l'Europeo di due anni fa e le speranze degli italiani delusi pronti a tifare per l'outsider per eccellenza, finisce miseramente sotto i colpi della Croazia, che si candida ad un ruolo da protagonista nella competizione: e così, al termine di un girone tesissimo e combattuto, possiamo tirare un sospiro di sollievo e proseguire nell'eterna lotta tra Messi e Cristiano Ronaldo anche al prossimo turno, quando i due simboli di squadre, approcci e filosofie agli antipodi si troveranno di fronte due sfide decisamente importanti, con il Portogallo ad affrontare l'Uruguay e l'Argentina la Francia.
Ci sarà tempo, comunque, di analizzare - e pronosticare - gli ottavi tra qualche giorno, e intanto, a partita ed emozioni archiviate, posso affermare che, nonostante tutto, l'Argentina alla fine ce l'ha fatta più per demeriti dell'avversaria che per meriti propri, almeno nel secondo tempo: con qualcuno di più sicuro dietro e spietato davanti, credo che difficilmente ora Messi e soci potrebbero essere a festeggiare la permanenza nel Mondiale.
Nulla da ridire rispetto alla Nigeria, che si è battuta ed ha combattuto fino alla fine, ma senza dubbio offrire le stesse occasioni ad una squadra come la Francia - giusto per fare un esempio realistico di cosa aspetta l'Albiceleste - significa essere pronti a prendersi una bella batosta e tornare a casa con la coda tra le gambe.
Certo, la Storia ci ha insegnato che a volte le protagoniste che iniziano con il freno a mano tirato esplodono poi a competizione iniziata - in fondo l'Italia delle magie di Baggio nel novantaquattro si qualificò per il rotto della cuffia ai gironi e proprio contro la Nigeria agli ottavi ringraziò il Codino che la condusse in finale, e il Portogallo di Cristiano Ronaldo agli ultimi Europei trionfò dopo aver collezionato se non ricordo male cinque pareggi consecutivi entro i novanta minuti -, ma farsi scudo con tradizioni, almanacchi e scaramanzie varie funziona solo come palliativo, perchè per vincere una competizione come un Mondiale occorrono sì fortuna e Destino, ma anche una sonora dose di palle e di carattere.
Se penso all'Italia, infatti, credo che quella che sollevò la Coppa nel duemilasei non fosse la migliore - quelle che vidi nel novanta e novantaquattro erano senza dubbio superiori -, ma aveva un grande cuore, un gruppo affiatato ed una solidissima tenuta fisica e mentale: tutte caratteristiche fondamentali in manifestazioni così lunghe e potenzialmente imprevedibili.
Parallelamente, nel girone pomeridiano, Francia e Danimarca si accontentano di non farsi male, passano insieme il turno e regalano al Mondiale il primo zero a zero - decisamente noioso -, mentre il Perù salva l'onore a scapito dell'Australia, che chiude all'ultimo posto nonostante i proclami della vigilia di voler tentare il miracolo per qualificarsi agli ottavi.
Domani lo spettacolo riprende, con altre due grandi a giocarsi il tutto per tutto in match che possono voler significare rilancio o sprofondo: chissà cosa riserverà il Mondiale delle sorprese?



MrFord

4 commenti:

  1. alla fine Messi ce l'ha fatta, ma continuo a vedere l'Argentina come una squadra allo sbando... a parte un attacco stellare, come dicevo l'altra volta, ma che comunque non convince (almeno per ora, e che dunque resta stellare sulla carta), per tutto il resto c'è da avere i brividi...
    credo proprio che con la Francia usciranno malamente... ma staremo a vedere...
    comunque concordo con te: se la Nigeria fosse stata più spietata e cinica in certe occasioni (vedi l'errore di Rojo per cui poi hanno protestato chiedendo il rigore per tocco con la mano) a quest'ora sarebbe agli ottavi...
    ciao
    Vincenzo

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    1. Come abbiamo potuto vedere con gli ottavi, l'Argentina ha rivelato i suoi limiti, e così Messi, che per quanto mi riguarda rimane un incompiuto.

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  2. Il riscatto di Messi. In un bel Mondiale che si rispetti ci sta anche questo. Ci sta anche che i nemici vadano avanti, così le cose si fanno più divertenti. Come capita anche nel mondo dei bloggers. :)

    Oggi però con la Francia spero che la storia sia un'altra...

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    1. E fortunatamente, per una volta, è stato proprio così. ;)

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