lunedì 13 novembre 2017

Thor: Ragnarok (Taika Waititi, USA, 2017, 130')






Dai tempi delle scuole medie sono sempre stato un discreto appassionato di epica, da Omero alle leggende legate a tutte le grandi religioni pagane e politeiste dell'antichità, pantheon asgardiano compreso.
Il mito del Ragnarok - praticamente una versione dell'Apocalisse dei nostri cugini del Nord -, pronto ad incombere, inevitabile come la morte, perfino sugli Dei abitanti di Asgard, mi aveva sempre affascinato, prima da studente e dunque da lettore di fumetti, per quanto, lo ammetto, Thor non sia mai stato - come Superman e tutti gli eroi troppo potenti e troppo divini, per l'appunto - tra i miei preferiti: curioso dunque che, dopo un primo film discreto ed un secondo che mi aveva intrattenuto alla grande, con questo terzo capitolo delle avventure del figlio di Odino le aspettative della vigilia fossero quelle di un Ragnarok formato bottigliate, considerate le peste e corna lette in rete a proposito del lavoro di Taika Waititi - che, al contrario, è un regista interessante del quale andrebbero recuperati Hunt for the wilderpeople e What we do in the shadows -, probabilmente alimentate dai radical senza via di redenzione.
Fortunatamente, questo Ragnarok è stato decisamente meno tempestoso e molto più divertente di quanto potessi sognare, ed il regista neozelandese è riuscito nella non facile impresa di confezionare uno dei film Marvel figli del Cinematic Universe più divertenti e spassosi, in grado di pescare a piene mani dalla tradizione delle pellicole d'avventura anni ottanta, dalla sci-fi, dal fantasy - mi è quasi parso di schiaffarmi un cocktail di Star Wars, Il signore degli anelli e Howard e il destino del mondo in versione buddy movie Nuovo Millennio, per intenderci - e regalare al pubblico un'opera piacevolmente ignorante, che con ogni probabilità se fosse uscita nell'ottantacinque ora sarebbe considerata un piccolo cult, pronta a superare per gradevolezza molti dei Marvel movies recenti per piazzarsi subito dietro il secondo Guardiani della Galassia nella scala di gradimento del sottoscritto, confermando la grande chimica tra i charachters di Thor e Hulk - sfruttato a mio parere perfettamente nella sua chiave più comica -, portando avanti una trama tipica di questo genere con l'eroe sottoposto a prove e difficoltà fino alla "rinascita" finale e regalando anche uno spessore nuovo a Loki, nemesi e fratellastro di Thor, che si conferma come uno dei personaggi più profondi ed affascinanti di questo mosaico al quale si continuano ad aggiungere sempre nuovi pezzi.
Un plauso, dunque, a Taika Waititi, pronto a non farsi schiacciare dalla grande produzione, al piglio scanzonato dell'intera operazione - stupende le comparsate di Matt Damon e dell'ormai forse immortale Stan Lee, creatore di Thor e di quasi tutti i personaggi che hanno fatto la fortuna della Marvel e dei sogni di milioni di lettori di fumetti in tutto il mondo -, alle botte da orbi che partono da un pianeta chissà dove al limitare dell'Universo e finiscono ad Asgard, agli elementi che rimandano ai prossimi step dell'operazione che porterà ad Avengers - Infinity War la prossima primavera ed alla coesione di un cast che probabilmente ha finito per sentirsi così a proprio agio ed in gran scioltezza da regalare una perla dietro l'altra, che si tratti di ruoli principali o secondari.
Forse manca l'approfondimento - in particolare di Hela e del passato di Odino, nonchè del rapporto tra quest'ultimo ed i suoi figli -, ma sinceramente quando un giocattolone è così ben costruito, e soprattutto godibile nel suo sfruttamento, poco importano le introspezioni ed i tecnicismi, le posizioni radical e tutto quello che ne consegue: sinceramente, perdendomi tra le risate, in più di un momento ho desiderato, benchè certe battute mi sarebbero inesorabilmente sfuggite, di avere ancora dieci o dodici anni e ritrovarmi di fronte a questo spettacolo, sognando di spaccare accanto a Hulk o di avere un compagno di lotta potente e dalla battuta pronta come Thor - quel "figlio di" rifilato a Surtur in avvio di pellicola mi ha fatto tornare dritto dritto dalle parti di Deadpool, per intenderci - con il quale sbaragliare l'avanzata del supercattivo - o cattiva, come in questo caso - di turno, correndo incontro alla battaglia come se Grosso guaio a Chinatown ed Il ritorno del re avessero deciso di farsi un giro di giostra nel colorato mondo dei Fumetti.
Urlando, ovviamente, a squarciagola.




MrFord




16 commenti:

  1. Ero molto dubbioso, poi ho visto il film è sono arrivato a fine visione gasato ;-) Il paragone con "Grosso guaio a Chinatown" fatto dal regista era pericoloso ma mi ha convinto, non è il film migliore della Marvel, eppure l'approccio quasi da parodia mi ha conquistato, Thor e Loki funzionano meglio qui che nei due film precedente, spero solo che un giorno faranno un film su Hulk come si deve ;-) Anche oggi allineati nel giudizio e nel film presentato in stereofonia, come Thor e Banner facciamo Bro-Fist ;-) Cheers!

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    1. Cass, con te di Bro-Fist ne faccio quanti ne vuoi!
      Concordo in pieno, divertentissimo film e Thor e Hulk - ma anche Loki - in grande spolvero.

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  2. Secondo me è un grande film.
    Alla Marvel hanno capito benissimo, forse grazie all'incredibile successo dei due Guardiani della Galassia di James Gunn, che bisogna puntare forte sulla comicità, fino anche alla parodia. Degli eroi con grandi martelli, pelle verde o calzamaglia colorata non possono essere presi sul serio! Chiave di lettura che alla DC mi pare non abbiano ancora capito.
    Thor Ragnarok contiene scenari ottimi, scazzottate e altre scene d'azione mica male, una trama non particolarmente complessa, ma interessante (per un film di questo tipo, s'intende!) e al contempo divertente.
    E secondo me lo stesso Chris Hemsworth si deve essere divertito un mondo a interpretare questo Thor sempre irriverente.
    Hai ragione su Hela, si poteva approfondire di più. Ma mi è parso che il suo personaggio si stato utilizzato solo come espediente.
    Appena ne ho tempo ne scrivo qualcosa anche sul mio blog. Ma come fai tu a tenerlo così aggiornato?

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    1. Verissimo. La componente ironica si sta rivelando una delle basi più solide dei titoli più riusciti del Cinematic Universe - e non solo -.
      A mio pare il cast si è divertito in toto, in questo caso. :)

      Per quanto riguarda il blog, che dire!? Devo darmi parecchio da fare, anche se rispetto a qualche anno fa ho molto mollato la presa.

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    2. La comicità è sempre più una delle colonne portanti.
      Ma direi che in generale questo terzo Thor per scelta degli autori si piazza sulla scia dei due Guardiani della Galassia anche per quanto riguarda l'uso intenso dei colori e una forte presenza della musica (anche se con James Gunn la musica era proprio parte della trama)

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    3. Verissimo: e trovo che questa nuova direzione sia assolutamente perfetta.

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  3. Dai tempi delle medie... sei sempre stato un pirla a livelli epici ahahah

    Il fatto che il regista sia quello di Hunt for the Wilderpeople mi lascia qualche speranza, anche se i livelli di divertimento di Deadpool mi sembra siano difficilmente replicabili da qualche altra produzione Marvel. Lo vedrò con l'aspettativa del: peggio dei primi due è impossibile fare. :)

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    1. La prima affermazione è epicamente vera! ;)

      Per il resto, questo film è divertente per un tamarro come me, quindi non credo possa piacere ad un fighetto del tuo stampo. Ma considerato che ti è piaciuto Deadpool e hai sopportato i Guardiani, chissà!?

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  4. Voglio vederlo prima possibile,foss'altro per Hela/Cate Blanchet nera,cattivissima ed in tutina di pelle <3 <3 <3
    E per Loki,chè Hiddleston coi capelli lunghi è sempre un bel vedere ;)
    (off topic) il Blade Ford continua ad essere illeggibile!

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    1. Secondo me vi divertirete da pazzi, è una chicca! :)

      Lo so, non riesco a capire come sistemarlo! :)

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  5. Pensa che a me Loki a 'sto giro è sembrato un gran minchione, prevedibile al punto da venire perculato persino dal fratello scemo. Peccato, visto che nei film precedenti (soprattutto l'orrido secondo) era quello che salvava l'intera baracca.
    Comunque, tra i tre Thor è sicuramente quello migliore e uno dei pochi film Marvel con personalità, grazie a Waititi.

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    1. Personalità ed ironia, il migliore dei tre Thor - ma a me erano piaciuti anche gli altri -, premesse niente male per il proseguo della vicenda dell'Infinity War. Speriamo bene.

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  6. Purtroppo ancora non l'ho visto per mancanza di tempo. Sto leggendo recensioni molto contrastanti.
    Spero di stare dalla parte dei "fomentati dal film".

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  7. Risate grasse dall'inizio alla fine, nonostante un primo momento di smarrimento dovuto al fatto che il Thor di Branagh era un pelino più epico ma, a conti fatti, talmente diverso da non poterli nemmeno paragonare. E il buon dio del tuono che adesso è in cima alla lista del gradimento a casa nostra (pure per la madre, che ha apprezzato alcune inquadrature a torso nudo), almeno fino all'uscita di Black Panther ;)

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    1. Anche qui da noi ha riscosso gran successo, nonostante il preferito del Fordino, per ora, resti Hulk che spacca. :)

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