giovedì 25 novembre 2010

The Doors

Nonostante la parentesi dedicata a film più recenti sento la vena musicale pulsare ancora forte, così torno indietro nel tempo a davvero parecchi anni fa, quando incappai quasi per caso nella pellicola omaggio che Oliver Stone diresse ispirandosi alla storia di Jim Morrison e dei suoi Doors: conoscevo già la band, la storia dei suoi membri - più o meno - e soprattutto la loro musica, e ricordai quando durante il mio primo viaggio a Parigi scoprii che, con la lapide di Baudelaire, quella di Morrison era la più corredata di omaggi dai visitatori di tutto il mondo che avessi visto nei cimiteri affollati di miti e leggende delle arti della capitale francese.
Anche la storia del vecchio Jim era materia nota, dalla scalata al vertice al bisogno di creare una frattura e dare nuovi stimoli ad un pubblico che pareva assetato di nuove icone, le dipendenze, la morte a soli ventisette anni - un altro membro del prestigioso club cui appartengono anche la Joplin, Hendrix e Kobain -.
Eppure, da subito il fascino dell'esplorazione di Stone ebbe un effetto quasi ipnotico, e mi ritrovai a scoprire nel suo Morrison - e nell'interpretazione ottima dell'identico Val Kilmer - elementi di inquietudine comuni quando si gravita attorno ai vent'anni, che pur se sfogati o espressi in modi differenti restano legati ad istinti e necessità cui il cuore può difficilmente comandare, e che portano alla formazione del proprio carattere e al percorso di una vita o, come nel caso del leader dei Doors, in un breve, intenso percorso destinato ad una conclusione tragica.
Le immagini, l'utilizzo della musica e la progressiva scoperta e sperimentazione - soprattutto in materia di alcool e droghe - del "re lucertola" rendono il film ad un tempo ammaliante e terribilmente lento, tanto irresistibile quanto esposto al rischio di irritare il pubblico non vicino all'eccesso - sia esso legato alla vita vissuta sia al Cinema -: sequenze come il crescendo quasi sciamanico di Morrison durante il concerto che si concluse con il suo arresto corrono sul filo sottilissimo che passa tra la visionarietà ed il delirio, e sono specchio, in qualche modo, del Cinema di Stone, uno che, volente o nolente, tende ad andare oltre le cosiddette mezze misure.
Chi, dunque, meglio di Morrison, bambino e vecchio stregone, dipendenza e libertà, eccessi e ritirate solitarie, animale da palcoscenico e ragazzo che canta di schiena, intimidito dal pubblico, poteva rappresentare l'opera del granitico Oliver, che in quegli anni - siamo a cavallo tra gli ottanta e i novanta - pareva più arrabbiato che mai?
Quello che è certo, è che il regista non si accontenta di mostrare un vincente, o un perdente, quanto più un protagonista che insegue un sogno troppo grande - vedi anche Alexander, come sarà più di dieci anni dopo -, quasi conscio - le visioni legate a Riders of the storm, uno dei pezzi più incredibili dei Doors - che la portata di tale sogno è e sarà sempre il fuoco che alimenta la passione per lo stesso, e non saranno una vittoria, o una sconfitta, a fare la differenza, quanto il percorso compiuto per giungere a quel momento. 
Il momento di Jim sarà un giorno come gli altri, a Parigi, nell'innocua tranquillità della vasca da bagno.
E nonostante tutte le storie che ci girano attorno, è confortante e piacevole pensare che possa essere stato proprio così.


MrFord


"You know the day destroys the night,
night divides the day,
tried to run,
tried to hide,
break on through to the other side."
The Doors - "Break on through (To the other side)" -

4 commenti:

  1. uscì nell'autunno 91, andai a vederlo 3 volte di seguito, mi innamorai del gruppo e della loro storia, Val Kilmer immenso (le canzoni le canta tutte lui) mooooooooooolto bello, devo rispolverarlo, grazie James!

    RispondiElimina
  2. Io non lo vidi al Cinema, ma ricordo che anche io la prima volta rimasi colpitissimo.
    E' imperfetto, ma il fascino di Morrison/Kilmer è indubbio.
    Inoltre, la sequenza delle parole proibite in tv è ancora uno dei miei personali cult di ribellione sociale.
    Grazie a te, Queen!

    RispondiElimina
  3. Ieri è morto Jim Morrison http://www.ilmortodelmese.com/2010/11/jim-morrison-1942-2010.html

    RispondiElimina
  4. Avevo apprezzato enormente l'interpretazione di Val Kilmer,ai quei tempi nella sua forma migliore fra l'altro, se penso a come è diventato adesso mi piglia un gran sconforto :P
    http://www.bestmovie.it/wp-content/uploads/2012/07/Val-Kilmer.jpg

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...