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domenica 30 dicembre 2018

Ford Awards 2018 - I film (N°20-11)


L'ultima parte delle classifiche e dei Ford Awards è ovviamente quella dedicata ai migliori film dell'anno, quest'anno ridotta a causa di un numero limitato di visioni rispetto al solito, ad una qualità media decisamente più bassa e alla consacrazione delle piattaforme come Netflix, che fino all'ultimo mi hanno fatto meditare rispetto all'idea di considerare un'unica classifica dedicata ai film al posto di quelle separate tra distribuiti in sala e non. 
Alla fine sono rimasto fedele alla tradizione - anche perchè nel duemilaventi, per i dieci anni del Saloon, ho in mente qualcosa rispetto ai vincitori delle singole categorie -, e dunque ecco la prima delle due decine dedicate alle pellicole uscite in sala che hanno maggiormente colpito questo vecchio cowboy.


N°20: SEVEN SISTERS

Seven Sisters Poster

Spernacchiato spesso e volentieri, per me un ottimo intrattenimento, apre la classifica il lavoro di Tommy Wirkola, che già avevo apprezzato in passato, dal sapore vagamente blackmirroriano legato ad identità ed affermazione di se stessi: imperfetto, sicuramente non sarebbe entrato in una classifica di questo tipo qualche anno fa, o quantomeno sarebbe stato più in basso, ma i tempi cambiano e questo è quanto mi ha portato il duemiladiciotto. Che nel caso di Lunedì e delle sue sorelle, non è stato poi così male.


N°19: RED ZONE - 22 MIGLIA DI FUOCO

Red Zone - 22 miglia di fuoco Poster

Peter Berg è un altro fordiano ad honorem che, da americano a stelle e strisce tamarro al cento per cento, si affida spesso a prodotti che sono quanto di più lontano esista dal radicalchicchismo. Red Zone ne è il perfetto esempio: azione serrata, sparatorie, morti come se piovesse, patriottismo ed una serie di sequenze d'azione pazzesche - un plauso al mitico Iko Uwais, già protagonista di The Raid - che unite ad un paio di twist ben sviluppati hanno portato ad una delle sorprese più inaspettate della seconda parte dell'anno.


N°18: ANNIENTAMENTO

Annientamento Poster

Un cast pazzesco tutto al femminile, il regista dell'ottimo Ex Machina, tematiche profonde ed importanti: Annientamento poteva essere un supercult e invece è solo un buon film pronto a toccare corde intime presenti in ognuno di noi, ma avercene di "solo un buon film" come questo.
Esteticamente molto interessante, splendida la metafora che muove l'intera pellicola, ha forse il limite di essere troppo teoria e poca pratica, eppure mi è servito per riflettere su un periodo che mi ha visto a confronto con la malattia di mio padre.


N°17: L'ORA PIU' BUIA

L'ora più buia Poster

Ho sempre apprezzato i biopic storici ben realizzati, e la figura di Winston Churchill è per me una delle più sfaccettate ed interessanti del Novecento: grazie ad un'interpretazione pazzesca di Gary Oldman e ad una narrazione avvincente ho riscoperto il piacere di godermi i film di stampo classico, hollywoodiani e "da Oscar" da un lato ma sempre in grado di catturare dal primo all'ultimo fotogramma dall'altro. 


N°16: GLI INCREDIBILI 2

Gli Incredibili 2 Poster

Quattordici anni fa avevo amato Gli Incredibili, visto in un periodo della mia vita in cui non avrei mai immaginato, un giorno, di amarne anche il seguito visto con la mia Famiglia accanto, Fordini esaltati compresi: Brad Bird, mantenendo lo standard qualitativo come di consueto altissimo della Pixar, attualizza alcuni temi - il ruolo di Elastigirl -, si affida alle gag di Jack Jack - irresistibile - e consolida quella che era stata l'ossatura del primo film. La trama resta forse prevedibile, ma il risultato è senza dubbio una certezza.


N°15: AVENGERS - INFINITY WAR

Avengers: Infinity War Poster

I supereroi al Cinema avranno anche cominciato a stancare, ma il Cinematic Universe targato Marvel continua a presentare spettacoli d'intrattenimento di livello altissimo: a riscattarsi dal passo falso di Age of Ultron, gli Avengers tornano con il cupissimo Infinity War, che traghetta il pubblico in quello che dovrebbe essere il terzo blocco di uscite legate al progetto di questo universo e lo fa nel modo più drammatico possibile, portando in campo, tra l'altro, l'intero gruppo di personaggi protagonisti delle pellicole Marvel degli ultimi anni, dai Guardiani della galassia a Thor e Capitan America. 


N°14: DEADPOOL 2

Deadpool 2 Poster

Altro film, altro "supereroe". Certo, Deadpool non è un supereroe come gli altri.
Anzi, non lo è affatto. Ed è proprio questo il bello.
Si è perso l'effetto novità del primo capitolo, ma anche questo numero due è fracassone, sboccato, sfacciato, divertente e chi più ne ha, più ne metta. Senza contare il debutto "mortale" di X-Force.


N°13: LADY BIRD

Lady Bird Poster

Il titolo più indie e se vogliamo radical di questa prima decina porta la firma di Greta Gerwig ed è rappresentato dal volto di Saoirse Ronan, e come gli altri che l'hanno preceduto è tutto fuorchè un film perfetto. Eppure, nella sua imperfezione, rappresenta benissimo proprio l'imperfezione dell'adolescenza, uno dei periodi più assurdi, scombinati e caotici, nel bene o nel male, che ognuno di noi vive prima di diventare adulto. O quantomeno di provarci. 
La Lady Bird della Gerwig di sicuro ci prova.


N°12: BOHEMIAN RHAPSODY

Bohemian Rhapsody Poster

E se questo è l'anno delle imperfezioni, Bohemian Rhapsody rende benissimo l'idea: un film "pilotato", giocato in tutto e per tutto sulla grande prestazione di Rami Malek nel ruolo di Freddy Mercury e sulle canzoni dei Queen, retorico per certi versi e troppo pop per altri, eppure profondamente trascinante ed emozionante, che mi ha ricordato il periodo delle medie, quando vissi non solo la morte del frontman del gruppo inglese, ma anche una delle mie prime, vere passioni rock.
Ed il concerto al Live Aid, replicato praticamente alla perfezione, è da brividi.


N°11: FABRIZIO DE ANDRE' - PRINCIPE LIBERO

Fabrizio De André: Principe libero Poster

Potrebbe valere per questo film - che fino all'ultimo ho avuto dubbi rispetto a dove inserire, se tra i non distribuiti o qui - lo stesso discorso fatto per Bohemian Rhapsody: pilotato, imperfetto, incapace di mostrare al cento per cento le sfaccettature di un mito della Musica italiana e non solo come Fabrizio De Andrè, eppure in grado di trasmettere almeno in parte le emozioni che solo le sue canzoni sanno trasmettere, oltre ad evidenziare aspetti meno noti ma molto interessanti della vita del cantautore genovese - l'amicizia con Paolo Villaggio in particolare -.



lunedì 24 settembre 2018

Gli Incredibili 2 (Brad Bird, USA, 2018, 118')




- Quattordici anni fa, all'uscita del primo Gli Incredibili, rimasi folgorato dalla consueta perfezione del comparto tecnico Pixar messo al servizio di un regista che mi aveva colpito da tempo con lo splendido Il gigante di ferro, e che mostrava di amare la fantascienza e l'avventura classiche figlie degli anni cinquanta e sessanta ed i fumetti di supereroi, Brad Bird. Sono contento che il tempo non abbia reso meno interessante e di qualità questo sodalizio artistico.

- Ho letto diverse recensioni, in questi giorni, che lamentavano troppa linearità e classicità nel racconto, quasi l'impronta Disney ed il fatto che, per natura, i sequel mostrano sempre il fianco rispetto alla sorpresa degli originali pesassero come una condanna: a mio parere, invece, Gli Incredibili 2 si presenta per scelta come un racconto di stampo classico che ha nella sua classicità anche il suo bello, un pò come è stato di recente per Solo.

- Il già citato comparto tecnico Pixar è sempre pazzesco, dalle "location" al lavoro sui dettagli delle tute dei supereroi: quando si tratta di Cinema d'animazione non realizzato a mano, credo non esista una realtà come quella della costola Disney in circolazione.

- In barba alla linearità della trama ed alla facile intuizione a proposito dell'identità del "cattivo", i riferimenti alla Famiglia ed al rapporto tra genitori e figli risulteranno sicuramente veri, profondi ed interessanti per tutto il pubblico adulto, che finirà per immedesimarsi in un Mr. Incredibile stremato dalle incombenze domestiche e sosterrà come un padre o una madre orgogliosa la riscossa guidata proprio dalle "nuove generazioni" nel finale.

- Sempre spassoso il personaggio di Edna, la sarta dei super, ma la vera star della pellicola è senza dubbio Jack Jack, motore inesauribile di risate e smorfie impagabili nonchè sorpresa continua rispetto ai superpoteri: dalla lotta con il procione al confronto con i nemici "veri", il più piccolo di casa Parr è destinato a diventare l'idolo del pubblico come ora lo è per i Fordini, che all'uscita dalla sala per tutta la sera hanno continuato senza sosta ad imitarlo.

- In barba ai pregiudizi dei radical antidisneyani e pixariani, grazie a Jack Jack e alla cura nella resa del prodotto, le probabilità, dati gli incassi, della realizzazione di un terzo capitolo della saga di questa famiglia tanto super da apparire splendidamente normale sono a mio parere - così come, credo, dei vertici commerciali di Mamma Disney - molto alte.

- Molto emozionante e piacevole anche il corto "Bao", che precede la pellicola: non siamo ai livelli dell'Agnello rimbalzello o di Partly Cloudy, ma la tradizione di queste piccole chicche pixariane procede su ottimi binari.

- Gli Incredibili 2, a conti fatti, rappresenta il film perfetto per la Famiglia intesa come nucleo e come concetto: divertimento, sentimenti, azione, risate e bellezza per gli occhi condensati in due ore che volano ed accontentano chi si è appena affacciato alla meraviglia del Cinema e della Vita e chi, invece, comincia a vedere entrambi attraverso gli occhi dei piccoli "super" che rumoreggiano per casa.



MrFord



giovedì 20 settembre 2018

Thursday's child




Nuova "incredibile" puntata per la rubrica più incredibilmente a tre della blogosfera, che a questo giro, oltre ai consueti rivali protagonisti Ford e Cannibal sfoggia uno dei nomi ormai storici di queste lande, quello di Pier(ef)fect: come si sarà trovato questo giovane - vero, non finto come Peppa Kid - ospite al cospetto dei due vecchiacci inaciditi?



"Cannibal, esci da questa rubrica!"


Gli Incredibili 2

Tipico momento in cui Ford si addormenta cercando di far dormire i Fordini.

Pier: Intanto fatemi dire che sono rimasto shockato: sono passati 14 anni da Gli incredibili 1! Avevo 15 anni, andavo ancora al liceo, avevo i brufoli. Insomma, troppi brutti ricordi.
Comunque non avendo visto il primo capitolo di questi super eroi impegnati con quotidiane beghe, non credo vedrò questo ritorno, ma non lo escludo del tutto. Non c’è una particolare motivazione, anzi ho sempre avuto buone vibrazioni da questi film di animazione, penso siano ben fatti, hanno ritmo e battute simpatiche ed ho sempre apprezzato (dal poco che ho visto in giro) anche come venga gestita la figura femminile di Elastigirl, mai troppo “fanciulla in pericolo”, ma alla pari col marito.
Penso che se ci portate figli e nipoti a vederlo li tenete buoni per un po’ e non vi annoierete troppo sulla poltrona, io però al momento passo.
Cannibal Kid: Io invece ai tempi del primo Gli Incredibili di anni ne avevo 22 e il film purtroppo l'ho visto. Si è trattata di una delle peggiori esperienze nella storia delle mie frequentazioni delle sale cinematografiche. Sarà che mi sono presentato alla visione del tutto ubriaco dopo una grigliata particolarmente impegnativa e ho cominciato ad avere mal di testa da hangover, fatto sta che ho patito ogni singolo minuto, ogni singolo istante di un film sopravvalutatissimo che mi è sembrato giusto la brutta copia animata di Spy Kids. Comunque Pier, pur non avendolo visto, sembri più preparato in merito rispetto a me e di sicuro anche a quel Pixar-groupie di Ford. Che sia ora per noi di farci finalmente da parte?
Ford: Gli Incredibili è l'esempio della validità della proposta Pixar, l'ho amato da impazzire ai tempi e continuo ora, con i Fordini che si divertono un mondo a vederlo e a contendersi il "ruolo" di Flash. Ovviamente sono in pieno hype e la sala, per il weekend imminente, è già prenotata per tutta la tribù. Spero ovviamente che possa essere un sequel interessante e non una cosa realizzata prettamente con finalità commerciali.

The Nun - La vocazione del male

"Pensavo che quel coniglione di Cannibal si aggirasse da queste parti, e invece ho trovato solo un Ford Mannaro!"

Pier: Intanto volevo ringraziare Goi per avermi costretto a vedere il trailer di un film horror. Gli ho già spedito le parcelle delle mie sedute psicanalitiche. Scherzi a parte, un altro sequel, anzi uno spin off, che pare in America stia avendo successo, ma mi sembra una roba di quelle per cui ti piace vincere facile, d'altronde a chi stanno simpatiche le suore? Fanno paura anche solo all’idea, specie a ritrovarsele in una abbazia in Romania. Comunque complimenti a Taissa Farmiga che fra American Horror Story e questo, deve avere delle giornate piacevolmente serene.
Ovviamente non è il mio genere, a meno che Goi e Ford non mi tengano per mano al cinema. Immagine forse ancora più horror di The Nun.
Cannibal Kid: Io e Ford che ti portiamo al cinema come fossimo una normale famigliola felice? Questo sì che sarebbe un ottimo spunto di partenza per un horror!
Quanto al film, che comunque vedrò perché non posso mica perdermi Taissa Farmiga in versione suora, fa parte della rischiosa saga di The Conjuring. L'evocazione - The Conjuring e The Conjuring - Il caso Enfield erano anche validi, mentre il precedente spin-off Annabelle è una delle cose più brutte e noiose che mi sia capitato di vedere dai tempi in cui facevo le Blog Wars con Ford ed ero obbligato a guardare delle robe allucinanti.
Ford: nonostante sia uscito dalla costola dei due più che discreti Conjuring, questo The Nun mi pare il classico horror da niente buono giusto per spaventare i pusillanimi come Peppa Kid. Potrei vederlo giusto per massacrarlo e sottolineare ancora una volta la mia antipatia per le suore, a meno che non si tratti di comparse di film di un certo tipo. E non parlo di horror.

Una storia senza nome

"E così Pier ha deciso di partecipare a quella rubrica." "Poverino, chissà cosa gli combineranno quei due!"

Pier: Un film italiano con Micaela Ramazzotti e una storia misteriosa che si avvolge alla scomparsa della Natività di Caravaggio, possono portare a due cose: un giallo interessante con uno sfondo affascinante o una ciofecona di cui ti penti ad aver assistito. Già il fatto che nel trailer si sentano dei siciliani che parlano col classico accento marcato, che, vi giuro, non parlo così, non promette bene; e temo che alla fine sia un film un po’ troppo (inutilmente) incasinato. Aggiungeteci anche che i dialoghi mi danno l’impressione di essere cheappissimi e avrete il risultato. Ma, vi stupirò dicendovi che lo vedrei, per ricredermi e per dare speranza al cinema italiano, ma soprattutto per darvi un voto più realistico rispetto a quello gonfiato che darà Goi per colpa della Ramazzotti.
Cannibal Kid: Pier, non sapevo fossi siciliano. Amunì, picciotto, a saperlo prima potevo tirare fuori tutta una sfilza dei peggiori stereotipi su voi corleones... volevo dire su voi siciliani. Ma hey, sono ancora in tempo per farlo!
Su Micaela Ramazzotti, riconosco che in effetti i film in cui è presente hanno preso tutti dei votoni assurdi, però devo dire che fisicamente non è che mi faccia poi impazzire così tanto. Sarà quindi perché la ritengo davvero un'ottima attrice?
Nonostante la sua presenza, questo Una storia senza nome mi appare fin dal titolo del tutto privo di appeal. Cioè, ma come si fa a intitolare un film così? Non vi siete manco sforzati di trovare un nome, e volete che io stia a sentire la vostra storia?
Considerando che il regista è Roberto Andò, già autore di quella pretenziosa porcheruola di Le confessioni con Toni Servillo, la cosa non mi stupisce manco più di tanto.
Ford: in tempi recenti ho concesso fin troppo al Cinema italiano, con il quale sono solitamente più severo che con Cannibal, dunque direi che per il momento eviterò i pregiudizi e i preconcetti a proposito della sicilianità - neppure io sapevo fossi siculo, Pier - ed una probabile recensione negativa legata ad una visione dimenticabile. E se proprio dovessi aver bisogno di rispolverare la Ramazzotti, tornerei a La prima cosa bella.

Un amore così grande

"Guarda, siamo più carini di Romeo e Giulietta, e perfino di Cannibal e Ford!"

Pier: L’unica cosa così grande che un film con la partecipazione straordinaria de Il Volo mi provoca, è la voglia di prendere la borsa ed andarmene lontano. Nemmeno la presenza di Fioretta Mari può salvarci da questa catastrofe. Se Una storia senza nome poteva avere una minima chance giusto perché voglio credere che il cinema italiano non sia finito in un baratro, questa roba, che sembra un misto fra un libro di Moccia e una puntata di Pomeriggio Cinque, no.
Cannibal Kid: Esce un musicarello lirico che vede tra i protagonisti i tre membri de Il Volo e il Dipartimento della Protezione Civile non ha manco diramato un'allerta nazionale? Non lamentiamoci poi delle tragedie che succedono in questo paese e che con un po' di attenzione si potrebbero scongiurare.
Ford: l'unica cosa così grande che meriterebbe questo film è un uragano di bottigliate. Ma non ho intenzione di sottopormi ad una tortura simile neanche sotto compenso.

Un figlio all'improvviso

"Ecco un pò di liquore al caffè, così puoi farti un bel white russian già dal mattino!"

Pier: Il fatto che Un figlio all’improvviso sia una commedia francese gli fa perdere già diversi punti dal mio punto di vista, ma aggiungeteci che mi sembra un racconto telefonatissimo dove le differenze dei rapporti intergenerazionali vengono gonfiate ed enfatizzate da altre differenze sociali, culturali, personali, in un modo un po’ posticcio. Il risultato è che quel minimo di empatia che potrei provare (sono un animo sensibile io, non come i due compari qui) si perde come si perde la credibilità delle vicende. Una di quelle storie che già dal trailer capisci e sai dove va a parare, in cui ti aspetti l’occhio inumidito che potrebbe anche non arrivare.
Quindi scusate se all’improvviso mi sono ricordato di avere un impegno e non potrò vedere questo film.
Cannibal Kid: C'è da dire che negli ultimi tempi questi francesi stanno sfornando più commedie famigliari di quanti figli sfornino i Ford. Premesso questo, io e il mio blogger rivale stranamente ci troviamo dalla stessa parte della barricata quando si tratta di commedie francesi e quindi è meglio se non ne parli troppo male, caro Pier. Anche perché la protezione della Mafia non basterà a salvarti dalla nostra ira, uahahah!
Ford: le commedie francesi, di solito, riescono a divertirmi, sarà perchè sono l'unico ambito in cui i nostri cugini paiono sfoggiare una certa (auto)ironia. Forse anche Cannibal potrebbe pensare di buttarsi in questo genere. D'altro canto, Pier, mi sa che stavolta ti va perfino peggio che a vedere The Nun con me e Peppa a tenerti per mano!

Lola + Jeremy

"Ti vesti peggio di quel tamarro di Ford, lo sai!?"

Pier: Ancora Francia, ancora commedia, ancora Tre metri sopra il cielo versione rimasticata. Lola e Jeremy sono una coppia, e non paghi di appendere un lucchetto su di un ponte, decidono di pubblicare dei vlog su internet in cui raccontano la loro storia d’amore. Tuttavia, invece di farne un grande business come due tronisti qualsiasi, si lasciano proprio perché Lola crede che Jeremy l’abbia sfruttata per fare questi video. Perché il problema non è sbattere alla mercé di tutti i fatti propri in rete, ma il fatto che non sia stata resa partecipe. Insomma, non vedo tenerezza, non vedo romanticismo, vedo solo la banalità di sapere come va a finire prima che, per fortuna, sia finito. L’aggiunta degli amiconi nerd che si fingono super eroi la trovo anche velatamente imbarazzante. Passo.
Cannibal Kid: Filmetto teen romantico molto social e ad alto tasso di bimbominkiosità dritto dritto dalla Francia? Anche se dal trailer sembra una mezza porcheruola, potrei aver trovato il mio film della settimana, e forse della vita!
Ford: nonostante si tratti di pseudo commedia francese, a questi livelli non arrivo neppure se sono sbronzo marcio. Roba da Cannibal in pieno trend adolescenziale. Evito come la peste e opto per un weekend al mare in Sicilia con Pier come consigliere.

Museo - Folle rapina a Città del Messico

"Cannibal e Ford mi hanno invitato ad essere il prossimo ospite della rubrica: parto per l'isola più sperduta si possa immaginare di trovare."

Pier: A questo punto sembrerò disfattista ma non c’è molto che mi convinca anche di questo film, nonostante l’Orso d’oro per la sceneggiatura. Un po’ storia vera, su una grande rapina ad un museo in Messico, un po’ di finzione e rimaneggiamenti. Anche qui svisceramento più o meno approfondito di rapporti con la propria famiglia e con la propria terra. Non so, non mi dice nulla, penso che possa far un po’ di compagnia, specie per le parti magari più movimentate, può essere interessante conoscere vagamente ciò che è accaduto all’epoca del furto, ma personalmente, piuttosto che spendere due ore della mia vita appresso a questo film, andrei a fare una rapina con Cannibal e Ford.
Cannibal Kid: Ottima idea, Pier. Accettiamo la tua candidatura volentieri. Per le nostre scorribande criminali stile Casa de papel con cui ci manteniamo da vivere, visto che ormai i nostri blog non rendono più come un tempo, io e Ford abbiamo giusto bisogno di un picciotto mafiosetto come te, hahaha. ;)
Ford: concordo anch'io. Del resto, ormai, essere bloggers non rende più nulla, dunque la carriera criminale è l'unica che ci possa garantire una vita da scansafatiche come piace a me e Cannibal. Dunque, nel nome di "un'estate senza fine", dovrai aggiungerti alla versione blogosferiana degli Ex Presidenti.

martedì 16 giugno 2015

Tomorrowland - Il mondo di domani

Regia: Brad Bird
Origine: USA, Spagna
Anno:  2015
Durata:
130'





La trama (con parole mie): Casey Newton, adolescente inquieta dalla curiosità scientifica da esploratrice dell'ignoto, arrestata dopo l'ennesima incursione all'interno di un impianto in disuso per il lancio dei razzi, al rilascio scopre tra i suoi oggetti personali una strana spilla legata all'Esposizione Universale di New York del sessantaquattro, che ad ogni tocco le permette di ritrovarsi proiettata in una realtà sconosciuta.
Sconvolta dalla scoperta, e decisa a tutti i costi a scoprire per quale motivo pare essere l'unica a vivere sulla pelle lo strano fenomeno, Casey viene in contatto con Athena, giovanissima emissaria del mondo che lei stessa sta scoprendo attraverso le visioni provocate dalla spilla, e con Frank Walker, ex bambino prodigio, inventore in isolamento che, negli anni sessanta, come lei fu scelto dalla stessa Athena per passare dall'altra parte ed essere fulcro di un mondo che pare combinare scienza e speranza per un futuro migliore.
Quello che però Casey e Frank scoprono, è che Nix, governatore di Tomorrowland, pare essere deciso a tener fede ad un conto alla rovescia che porterà, a quanto pare, alla fine della Terra.
Riusciranno i due improvvisati alleati ad avere la meglio?







Ricordo bene quando, nel pieno degli anni ottanta della meraviglia delle pellicole fantasy, sognavo spesso e volentieri di essere protagonista di una qualche avventura mozzafiato per la quale ero stato prescelto a causa di un qualche talento che ancora non avevo scoperto di avere, e come un buon Goonie, grazie all'impegno ed alla presa di coscienza di me stesso, sarei riuscito, dopo mille difficoltà, a compiere la missione per la quale ero stato designato.
Lo stesso spirito mi guidò nella scoperta del Fumetto e nella passione che nutrii per oltre un decennio per le nuvole parlanti, con la predilezione destinata agli eroi outsiders, quelli sui quali non si avrebbe mai puntato, i sognatori: Brad Bird, che nel corso degli anni è riuscito a fare breccia nel cuore del sottoscritto grazie agli splendidi Il gigante di ferro e Gli incredibili, cui ha fatto seguito il discreto Mission impossible: protocollo fantasma, ha fatto ritorno sul grande schermo con una pellicola ispirata nientemeno che da un'attrazione da parco divertimenti sfruttando la stessa per tornare ancora una volta a mostrare tutta la passione che lui stesso deve aver provato per le avventure di formazione, con i loro eroi ed atmosfere.
Tomorrowland - Il mondo di domani, giocattolone in pieno Disney-style con tanto di protagonisti dal grande potere di richiamo per i fan più - Britt Robertson - e meno - George Clooney - giovani, non inventa di fatto nulla di nuovo, ma presenta bene il suo materiale, avvince nonostante una durata forse eccessiva, e condisce il tutto con buoni effetti ed un'evoluzione che rispetta in pieno lo svolgimento telefonato ma coinvolgente di tutte quelle pellicole che, come in un viaggio nel tempo o un'esposizione universale d'altri tempi, portano il pubblico - almeno di una certa età - a sfiorare la sensazione che si prova, di norma, quando si è ancora all'inizio del proprio percorso di crescita.
La sfida tra Casey e Frank, la prima eroina iperattiva e piena di energie, il secondo antieroe disilluso e solitario, e dunque quella tra loro e Nix rinnovano il confronto - e la lotta - tra gioventù ed età adulta, innocenza e maturità, stupidità e saggezza, e lo fanno rispettando appieno quelle che sono da sempre state le regole che un film apparentemente per ragazzi dovrebbe seguire: desiderio di raccontare una storia, di crescita, di confronto, di avventatezza ed in parte di timore.
Perchè se è pur vero che il ruolo dei sognatori - anche nel pieno della realtà in cui viviamo, senza scomodare universi paralleli perfetti e dal fascino vintage della fantascienza classica - è fondamentale, d'altro canto lo stesso è pareggiato dai compromessi che si è costretti a concedere alla vita vissuta, gli stessi che rendono così esaltante ogni fuga come quella rappresentata dalla pellicola di Bird, che trasuda fascino d'altri tempi e voglia di ritrovarsi in un drive-in di quarant'anni - e forse più - or sono, per viaggiare con il cuore e la mente oltre i confini che solo la fantasia può imporre.
Senza dubbio il rischio di apparire come una proposta troppo telefonata è concreto, i richiami a recenti esperimenti non riusciti come Il mondo di Jonas evidente, il fascino della cornice a metà tra il ricordo dei giochi d'infanzia e la malickata molto labile, alcune parti rese macchinose da una sceneggiatura che mette, probabilmente, troppa carne al fuoco, eppure la visione scorre senza colpo ferire, finendo per regalare momenti decisamente interessanti - la fuga attraverso la Tour Eiffel con tanto di spiegazione del reale scopo della stessa, a metà tra i fumetti steampunk e la narrativa in stile Jules Verne - e lasciando una sensazione di discreta soddisfazione al termine della visione, cosa decisamente positiva per un prodotto, di fatto, indirizzato esclusivamente alle famiglie e centro di gravità di un mercato dal target ben preciso e ruffiano - la produzione Disney, in un modo o nell'altro, finisce per concedere tutto il concedibile, finale compreso -.
Dunque, pur senza aspettarvi il miracolo, dovesse capitarvi una serata di tranquillità estiva, mollate tutto, tornate bambini, e lasciate che Brad Bird vi porti ad esplorare un mondo per soli sognatori: quelli che siamo stati tutti, e che forse siamo ancora.




MrFord




"I don't know how I'll feel,
tomorrow, tomorrow,
I don't know what to say,
tomorrow, tomorrow
is a different day."
Avril Lavigne - "Tomorrow" -




mercoledì 20 maggio 2015

Wednesday's child


La trama (con parole mie): nuova settimana di uscite consacrata interamente a Paolo Sorrentino, che con Garrone e Moretti rappresenta in questi giorni l'Italia a Cannes, e proprio per Sorrentino anticipata al mercoledì. Pochi titoli, dunque, ma discrete potenzialità, a meno che non si parli del mio sempre scomodo compare di rubrica, Cannibal Kid, con il quale spero di essere in disaccordo ancora una volta, e sempre di più.


"Speriamo che Ford non sia in giro alla guida di un'astronave, o siamo davvero nei guai."


Youth - La giovinezza
"Come hai detto che si intitola, questo film?" "La giovinezza." "E chi lo dirige? Ford?!"


Cannibal dice: Fai un film intitolato Youth e parli di due amici sulla soglia degli 80 anni interpretati da Michael Caine e Harvey Keitel?
Ah Sorrentì, la tua concezione della giovinezza sarà mica simile a quella di Mr. Ford, secondo il quale Stallone è ancora la più brillante promessa del cinema mondiale?
Fatto sta che questo film si preannuncia non troppo distante dalle parti de La grande bellezza, film che aveva diviso l'Italia intera, ma che a sorpresa aveva unito nel giudizio positivo sia me che Ford che l'Academy. Il miracolo si ripeterà?
Ford dice: considerato che Paolo Sorrentino - al momento per me forse il miglior regista italiano - ha raccolto bottigliate da queste parti solo in occasione del suo unico - fino ad ora - lavoro internazionale, dovrei avere quasi paura di questo nuovo Youth.
Allo stesso modo, però, c'è da dire che il quasi fresco di Oscar Paolone Nazionale pare non essersi discostato troppo dalle tematiche de La grande bellezza, che aveva compiuto il miracolo non tanto di vincere l'ambita statuetta, ma di mettere d'accordo me e Peppa. Il quesito più grande è se si ripeterà.




Tomorrowland

"E così quello è Cannibal Kid: pensavo fosse un essere mitologico frutto dell'immaginazione di qualche mente malata, e invece esiste davvero!"

Cannibal dice: Tomorrowland esce tomorrow, un giorno dopo il film di Sorrentino. Riuscirà a fargli le scarpe al box office?
Questa disneyata per bambini e per famiglie, quindi al 100% fordiana, potrebbe pure rivelarsi un prodotto di intrattenimento gradevole. Soprattutto per via della presenza di Britt Robertson, giovane attrice che io già da parecchio tempo sto cercando di promuovere come la nuova Jennifer Lawrence e chissà che con questo film non gli riesce finalmente di fare il grande salto nella Hollywood che conta. Io dico che la star del tomorrow è lei. Ford invece è solo una star del passato...
Ho detto star???

Intendevo Brodo Star!
Ford dice: Tomorrowland è uno dei titoli a maggior rischio di bottigliate da blockbuster selvaggio della stagione, eppure non riesco proprio a farmelo stare indigesto.
Tutto grazie a Brad Bird, regista de Gli incredibili e Mission Impossible: Protocollo Fantasma, nonchè del fantastico Il gigante di ferro, che nonostante le ovvie concessioni alla grande distribuzione, potrebbe perfino finire per stupire.
Staremo a vedere.




The Lazarus Effect

"Piuttosto che vedere un altro film consigliato da Peppa Kid la faccio finita."

Cannibal dice: Probabile che si tratti di un horrorino modesto modesto, però il trailer pur rispettando i soliti cliché del trailer horror, mi ha intrigato abbastanza. Sarà che una Olivia Wilde posseduta su di me fa un certo effect positivo. Così come una pellicola promossa da WhiteRussian mi fa subito un effect negativo.
Ford dice: horror da nulla di quelli che potrebbero far paura solo a quel pusillanime di Cannibal Kid. Lo vedrò giusto nel caso in cui sentissi il bisogno di una serata di svago.




Survivor

"E così non sarei un degno action hero, Ford e Cannibal!? Vi faccio fuori entrambi, così chiudiamo il discorso."


Cannibal dice: Thriller a tematica terroristica che ai tempi d'oro di 24 e Homeland mi avrebbe intrigato, ora invece mi ha stufato. Il cast poi è pieno di attori che non mi piacciono: Pierce Brosnan + Milla Jovovich + Emma Thompson. Nah, non ci siamo proprio. L'unico che mi sta simpatico è Dylan McDermott, ma solo perché è uno degli attori più odiati dal Ford.
Ford dice: la presenza di McDermott nel cast di un film è paragonabile ad una piena promozione del mio rivale in una recensione, e già basterebbe.
Eppure questo thriller di stampo terroristico tenta di fare ancora di più aggiungendo al cocktail un gruppo di attori terrificanti ed una tematica ormai fin troppo abusata.
Diciamo che, a meno di clamorose bocciature del mio rivale, me ne terrò bene alla larga.



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