domenica 27 dicembre 2015

Ford Awards 2015: quello che non vedrete nelle sale italiane

La trama (con parole mie): ultimo appuntamento prima della grande carrellata dei migliori film del duemilaquindici è quello con le pellicole passate al Saloon ma, per un motivo o per un altro, almeno per il momento ignorate dai distributori italiani.
Questa è una decina alla quale tengo sempre molto, e che spesso, in passato, ha regalato grandi soddisfazioni nonchè qualche lampo di sanità mentale - pur se in clamoroso ritardo - da parte dei responsabili delle scelte di titoli da portare nella Terra dei cachi.
Al contrario delle pellicole di ieri, questa volta è stata una piacevolissima sofferenza, ed una vera impresa scegliere la numero uno.


N°10: WE'RE STILL HERE di TED GEOGHEGAN



Approcciato con aspettative sotto le scarpe, il lavoro fortemente vintage e fortemente legato ai ricordi della mia generazione di fan dell'horror è stato una delle visioni più sorprendenti dell'autunno, una vera chicca da artigiani prodotta con il cuore e la passione delle grandi occasioni.
Ottimi twist, Larry Fessenden, splendida ricostruzione anni settanta.

N°9: HOUSEBOUND di GERARD JOHNSTONE



Chi frequenta da un pò il Saloon sa benissimo quanto adori tutto quello che riguarda il lato "down under" del mondo, Cinema compreso.
Quest'anno la Nuova Zelanda in particolare ha sorpreso in positivo dando una nuova linfa allo stanco genere horror grazie ad alcune chicche in grado di conquistare soprattutto con l'ironia anche il cuore più duro del fan più navigato: una di queste è senza dubbio Housebound, che pare mescolare i Coen e Wes Craven, regalando ai fan una protagonista che non si dimentica facilmente.

N°8: STARRED UP di DAVID MACKENZIE



Recuperato su consiglio del mio fratellino Dembo ed impreziosito da una performance notevole di Jack O'Connell, questo dramma carcerario legato a doppio filo alla descrizione del rapporto tra padri e figli è riuscito a colpirmi nel profondo, amplificando i sentimenti che alcune pellicole smuovono nel sottoscritto da sempre, ma in particolare dalla nascita del Fordino.
Un pugno nello stomaco di quelli che fa sempre un gran bene ricevere.

N°7: DEATHGASM di JASON LEI HOWDEN



Nuova Zelanda alla riscossa, capitolo due: il sogno di qualsiasi metallaro - o ex metallaro - cresciuto negli anni ottanta trasformato in un instant cult da un giovane regista che mescola musica, suggestioni adolescenziali, slasher, demoni ed il primo Peter Jackson, che tanto bene fece un trentennio fa non solo ad un genere, ma alla settima arte tutta.
Un gioiellino per amatori che forse non tutti capiranno, ma che resta una delle tamarrate più interessanti prodotte nell'anno della definitiva rivalutazione degli eighties.

N°6: DOPE di RICK FAMUYIWA



L'adolescenza è, senza dubbio, il periodo più tumultuoso che ad ognuno di noi capiterà mai di vivere.
Quantomeno a livello emotivo, o di identità.
Troppo giovani per fare quantomeno un tentativo per comprendere noi stessi, troppo vecchi per essere liberi di sognare come bambini.
I tre fantastici protagonisti del lavoro firmato dal sorprendente Famuyiwa non solo incarnano alla grande questo passaggio fondamentale dell'esistenza, ma lo fanno a modo loro, con piglio, ritmo, energia, la giusta dose di cazzate e tanto cuore.
Se non suonasse addirittura eccessivo, potrei quasi definirlo un moderno, piccolo Goonies delle periferie urbane.

N°5: KUNG FURY di DAVID SANDBERG



Magia. Ecco l'unico modo per definire Kung Fury, gioiellino di appena mezzora del regista e protagonista David Sandberg.
Trentuno minuti grazie ai quali non solo sono tornato di colpo il preadolescente appassionato di fumetti, giochi di ruolo e film di botte, ma anche sentito orgoglioso di essere il tamarro pane e salame formatosi grazie agli anni ottanta di oggi.
Nulla, in Kung Fury, è fuori posto. Tranne il fatto che vorresti fosse un lungometraggio.
E già un supercult globale.

N°4: THE FINAL GIRLS di TODD STRAUSS-SCHULSON



Scrivevo poco sopra che, senza dubbio, una delle definizioni migliori di questo duemilaquindici che volge alla conclusione sia "Delorean": mai, infatti, così come negli ultimi dodici mesi, ho visto omaggiare e rendere grazie ad uno dei decenni più esaltanti della Storia della settima arte, gli eighties.
Con una certa influenza anche dei settanta e gli occhi pieni di slasher del periodo - da Venerdì 13 in avanti -, Strauss-Schulson confeziona una chicca tra le più esaltanti dell'anno, in grado perfino di mettere d'accordo i due acerrimi rivali della blogosfera MrFord e Cannibal Kid.
Una cosa che riesce davvero a pochi.

N°3: THE GUEST di ADAM WINGARD



Giunto al Saloon ad inizio anno spinto dal tam tam della blogosfera, The Guest si è rivelato il primo, grande surfer dell'onda eighties di questi ultimi dodici mesi, pronto a raccogliere l'eredità di Drive e diventare un instant cult immediato.
Esagerato, per certi versi assurdo, per altri inquietante, per altri ancora divertente, il lavoro di Wingard ha rappresentato perfettamente il tipo di prodotto che quando cominceremo a distribuire qui da noi, sarà sempre troppo tardi.

N°2: BONE TOMAHAWK di S. CRAIG ZAHLER



Il Western è il mio territorio prediletto, e questo è ormai risaputo.
Quando, però, alle atmosfere classiche si aggiunge una certa sperimentazione "di frontiera", alla durezza dei paesaggi e della violenza il mistero e l'inquietudine dell'horror, ad un gruppo di caratteristi niente male un mostro sacro di casa Ford come Kurt Russell, il cocktail non può che riuscire una bomba.
Ibrido che pare mescolare Dead Man e The descent, Bone tomahawk non solo è l'horror - se così vogliamo definirlo - dell'anno, ma uno dei western più tosti usciti nel passato recente.
Avercene, di bombe così.

N°1: RUDDERLESS di WILLIAM H. MACY


Padri e figli, chitarra e voce, superamento del dolore, atmosfera da Sundance - quello buono -.
William H. Macy, attore che ho sempre adorato, regala al sottoscritto una delle pellicole più intense e commoventi dell'anno, nonchè un titolo che ogni padre dovrebbe vedere e sentire sulla pelle almeno una volta nella vita.
Come scrissi ai tempi del post dedicatogli, Rudderless è il film che sceglierei per salutare i miei lettori, e White Russian. Un commiato perfetto per un cowboy come il sottoscritto, sempre pronto a cadere ma altrettanto a rialzarsi.
Io sono ancora qui. E Rudderless è con me. Nel profondo.


I PREMI


Miglior regia: S. Craig Zahler per Bone Tomahawk
Miglior attore: Billy Crudup per Rudderless
Miglior attrice: Morgana O'Reilly per Housebound
Scena cult: Sam canta il pezzo scritto dal figlio raccontandone la storia, Rudderless
Fotografia: The Guest
Miglior protagonista: Kung Fury, Kung Fury
Premio "lo famo strano": il cast di Camp Bloodbath, The Final Girls
Premio "ammazza la vecchia (e non solo)": Franklin Hunt, Bone Tomahawk
Migliori effetti: Kung Fury
Premio "profezia del futuro": The Final Girls


MrFord

29 commenti:

  1. Davvero incredibile come alcuni film non arrivino da noi, e quando poi arrivano tu te li sei già visti e aspetti di vedere -sempre in sala- quelli nuovi che nel frattempo sono già usciti in rete. E così via in un loop infernale..
    Bella lista, visti tutti tranne dope e rudderless. Il primo potrei anche recuperarlo, il secondo boh...padri, figli, morte...non me la sento. Sono diventato una fichetta da quel punto dopo la nascita di matilde

    Ps: sto bevendo una tisana al finocchietto...
    (ho iniziato a mangiare -e a bere- la sera del 24, ho finito 4 ore fa)

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    1. Rudderless, secondo me, dovresti vederlo, l'argomento non è proprio lo stesso di cose come Alabama Monroe, per quanto forte.
      Detto questo, ti posso capire, comunque.

      E non raccontare troppo in giro della tisana al finocchio. ;)

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    2. Volevo farla anch'io la battuta sulla molto mascula bevanda XD

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    3. In effetti le battute, una bevanda del genere, le attrae eccome!

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  2. visto quasi tutti i titoli validissimi però secondo me il film principe non ancora uscito in Italia è A Most violent year, veramente vergognoso che non lo abbiano distribuito...

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    1. A most violent year non l'ho ancora visto, spero di recuperare presto.
      Comunque, a volte i misteri della distribuzione italiana sono davvero clamorosi.

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  3. We're still here non mi è dispiaciuto affatto,anche se sto Fessenden che tutti ooooh aaah non mi ha impressionato,come performance.
    Housebound sta nel limbo della roba da vedere "prima o poi" da mò,spero che il Khal nel frattempo non l'abbia buttato
    Starred up non mi ispira per nulla come trama,Deathgasm capolavoro!Da ex metallari,non potevamo non apprezzare.
    Dope decisamente non fa per noi,Kung Fury pazzesco.Demenziale ed esilarante!
    The final girls un gioiellino,divertente ma con la lacrimuccia finale.Bellissimo.
    The guest non ci è piaciuto affatto.Meh.
    Grande Kurt Russel ed apprezzatissimo dal Khalasar Bone Tomahawk,con quell'unica scena gore ma santiddìo,CHE scena!
    Rudderless credo di essermelo procurato per guardarlo da sola una mattina,sta anche lui da qualche parte nell'HD.Prima o poi!

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    1. Beh, i titoli non visti che stanno nelle top ten, per me, vanno sempre recuperati. Perfino se si tratta delle top ten del Cannibale! ;)

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    2. Eh,figuriamoci poi se sta nella classifica del Grande Ford!

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    3. *i was just perculating u* 😆

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    4. *i was just perculating u* 😆

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    5. Perculating mi piace parecchio! :)

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  4. Meraviglioso Rudderless. Sarà nel mio listone vero e proprio - anche perché, ti dico la verità, non so che metterci! Dope e The Final Girls, però, in Italia li trovi, mi sa. :)

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    1. Rudderless mi ha colpito davvero.
      Dope e Final girls, probabilmente, usciranno direttamente in home video, ma non ti so assolutamente dire quando.

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  5. the guest molto figo, apprezzato anche the final girls che da noi dovrebbe invece arrivare in estate...(pare...)

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    1. Beh, come al solito i nostri distributori sono sul pezzo! :)

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  6. The guest è una bomba, mi pare assurdo che non lo distribuiscano nelle nostre sale. Sono sicuro che, se li avessi visti, penserei la stessa cosa anche degli altri film in classifica.

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    1. Pensa che a giugno, a Barcellona, ho visto addirittura che in Spagna è uscito il bluray customizzato, con la confezione viola.
      Bellissimo.
      Noi certe cose ce le sognamo.

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  7. Primo posto esagerato per Rudderless. Valido ed emozionante, ma girato in maniera piuttosto anonima. Comunque è un film che magari, senza la mia recensione omaggio/parodia (più parodia che omaggio), non avresti mai guardato, quindi è una prima posizione che sento mia. :D

    Decisamente più fighi The Guest, The Final Girls, Dope, Housebound e pure Kung Fury!
    (Dope e The Final Girls comunque in Italia non sono usciti nei cinema, ma in home-video mi sembra di sì)

    Bone Tomahawk a questo punto dovrò recuperarlo per massacrarlo come si deve... ;)

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    1. Come scrivevo a Ink, Dope e Final Girls mi sa che usciranno in home video, ma non ho idea di quando, purtroppo.
      Per il resto, non vedo l'ora che tu recensisca Bone Tomahawk! :)

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  8. Mi sono piaciuti tutti un sacco, tranne Dope, ma solo perchè devo ancora vederlo ;-) Cheers!

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  9. Ehm... Sai che starred up a Torino è stato in programmazione almeno tre settimane, fra ottobre e novembre? ;)

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    1. Qui non si è visto neanche per sbaglio, mentre era stato in programmazione '71.
      Non è che è stata qualche programmazione speciale legata al TFF!?

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  10. Risposte
    1. Dispiace che non sia distribuito qui? Anche a me, un sacco.

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  11. Alcuni me li ero segnati (The final Girls) altri me li segno grazie a te (Starred Up e Dope). Primo posto decisamente emozionante, ho ancora i brividi con quelle canzoni, ma da me è stato superato all'ultimo ;)

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    1. Allora sono curioso di scoprire da chi è stato superato! :)

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