Regia: Massimo Venier
Origine: Italia
Anno: 2007
Durata: 100'
Anno: 2007
Durata: 100'
La trama (con parole mie): Alessandro
e Francesco sono due uomini dalle vite molto diverse. Il primo è sempre
campato di momenti, sopravvivendo, ed è giunto a giocarsi il suo futuro
truffando, giorno per giorno. Il secondo, dopo aver costruito la "vita
perfetta" - una moglie, due figli, una casa con giardino, un lavoro come
manager a seguito di una carriera da studente modello - si ritrova
disoccupato e senza un vero stimolo.
Il
loro incontro scatenerà una serie di eventi che porteranno uno
sconvolgimento nella vita di entrambi, decisi a prendersi delle
rivincite alla faccia del mondo esterno: e se nel caso di Alessandro
riguarderanno la possibilità di costruirsi una vita come di norma si
finisce per sognare, Francesco cercherà la realizzazione che, con la
perdita dell'impiego, è mancata nella sua vita.
Ma è davvero tutto destinato a finire bene? O la fiducia dei due improvvisati amici sarà mal riposta?
Non
troppo tempo fa, mi è capitato di dedicare una recensione a Generazione 1000 euro, prodottino italiano sponsorizzato da uno dei ragazzi che, durante lo scorso periodo natalizio, hanno dato una mano sul luogo di lavoro in cui
questo vecchio cowboy sconta la sua pena in attesa di un futuro
imprecisato dedicato alla sola scrittura: lo stesso, il buon Davidone,
che mi sono preoccupato di pettinare sul campo di beach volley in barba
alla differenza d'età, ha deciso di interpretare la parte di critico
cinematografico consigliando, oltre al titolo già citato, anche questo
Mi fido di te, firmato da Massimo Venier - autore dei migliori tra i
film con protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo - ed interpretato da Ale e
Franz, coppia di comici piacevoli le prime due o tre volte che li si
guarda e dunque ridotti a macchiette - senza contare che, di persona,
non mi pare risultassero particolarmente affabili quando ebbi modo di incrociarli -.
Il
risultato è stato senza dubbio inferiore alle aspettative, ed ha finito
per ribaltare il pronostico che lo vedeva favorito rispetto al già
citato Generazione 1000 euro: Mi fido di te, infatti, è il classico
prodotto all'italiana che vorrebbe essere alternativo quantomeno
rispetto al suo genere - la commedia trainata dal successo di uno o più
comici televisivi -, poco plausibile a livello di trama - ma questo, se
si trattasse di un prodotto di qualità, potrebbe anche essere perdonato
-, interpretato a livelli amatoriali - essere cabarettisti di successo
non significa, di fatto, essere buoni attori - e diretto con il piglio
dell'artigiano che necessita di portare a casa la pagnotta, di quelli
buoni per essere fondamentalmente ignorati a meno che non capitino
occasioni come quella che si è presentata al sottoscritto, se non altro
utile per regalare un paio di bottigliate al già abbastanza massacrato
Cinema nostrano, che pare essersi ormai completamente dimenticato dei
suoi anni d'oro e dei grandi registi e prodotti popolari regalati alla
settima arte specialmente tra gli anni sessanta e settanta.Certo, un paio di sequenze divertenti sono riscontrabili, il prodotto finito è innocuo e godibile, i trucchi ai quali i due protagonisti fanno ricorso - quantomeno entro una certa misura - sono quasi credibili, eppure tutto questo non basta neppure per sbaglio a dare l'illusione che si possa ricreare la magia di operazioni riuscitissime in termini di equilibrio tra resa ed incassi come Tre uomini e una gamba o Chiedimi se sono felice.
Da milanese, non posso neppure dire di avere avuto modo di vedere sfruttata al meglio una città che, nonostante non possa contare su gran parte degli abitanti - parliamoci chiaro, siamo un pò la Parigi d'Italia -, se osservata a fondo e riscoperta potrebbe davvero regalare grandi soddisfazioni a chi la affronta, così come a chi la vive giorno dopo giorno: quello che resta, invece, è un sottofondo senza carattere per un film che passa e va, con buona pace di chi me l'ha spacciato come una piccola chicca.
Titoli come questo, al contrario, finiscono per affossare anche le speranze residue che nutro ad oggi rispetto alle produzioni made in Terra dei cachi, e che per quanto ormai non più recentissimo, rispecchia la condizione precaria non solo sociale con la quale siamo costretti a confrontarci non solo nel quotidiano, ma anche ed in questo caso come spettatori.
Due risate - neppure troppo convinte -, un pò di improvvisate e a denti stretti, e tutto finisce.
Non basta neppure la sequenza Kusturica-style, senza dubbio la migliore del film, per salvare da un anonimato che pesa più di una bocciatura: la verità è che, in qualche modo, abbiamo imparato ad assuefarci all'essere truffati dai distributori.
Perchè in caso contrario non penso potrebbe esistere, in un paese civile, farsi fregare da titoli come questo.
MrFord
"Di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare."
Jovanotti - "Mi fido di te" -
Prima usi la parola innocua e poi dici che è una truffa, devi decidere ;-P
RispondiEliminaÈ un film innocuo dai.
Molto carino e particolare invece era "chiedimi se sono felice". ... ma entrambi li ho visti tempo fa
E' una truffa innocua. ;)
EliminaNel senso che non fa incazzare, ma è assolutamente trascurabile.
Chiedimi se sono felice molto bello, il migliore di Aldo, Giovanni e Giacomo.
salvato in corner ;)
EliminaNon è certo la prima volta! ;)
EliminaNon mi ispira manco per sbaglio,mi dava esattamente della classica porcata all'italiana degli ultimi 10 anni.Salvo rare eccezioni.
RispondiEliminaIl paragone coi primi A,G&G è impari,quelli erano ancora film decenti,già gli ultimi del trio non sono paragonabili alle loro prime produzioni ;)
Puoi tranquillamente risparmiartelo, infatti.
EliminaE concordo: i film di Aldo, Giovanni e Giacomo fino a Chiedimi se sono felice sono ottimi, poi la qualità si è persa.
il porblema è che io non mi fido di loro al cinema, quindi credo che passo:)
RispondiEliminaE non ti perdi niente, tranquillo. Fai bene a non fidarti. ;)
EliminaAle e Franz non li sopporto, quindi per questa volta mi fido di te, Ford, e lo passo alla grande.
RispondiEliminaMa non farci l'abitudine. ;)
Incredibile. Mi sa che oggi nevica, dopo questo attestato di fiducia! :)
EliminaE fai bene a non fidarti di questa robetta! :)
RispondiEliminaFidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Ok era una battuta scontata. I vecchi tempi del trio Aldo, Giovanni e Giacomo continueremo a rimpiangerli davanti a queste truffe. Innocue, come ve pare, ma sempre truffe restano. ;-)
RispondiEliminaConcordo in pieno.
EliminaBei tempi, quelli degli inizi di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Sfortunatamente ormai tramontati.
Ricordo di averlo visto per caso su qualche rete Mediaset in un pomeriggio d'estate...
RispondiEliminaE' una storiella... Va bene proprio per ammazzare quell'ora e mezza che va dalle 14:30 fino alla 16:00
Dici bene. Proprio per la pennica. ;)
EliminaMi fido di te e lo salto molto volentieri.
RispondiEliminaFidati pure.
EliminaNon sono mica il Cannibale! ;)
Se guardi certa roba devo riconoscere che il coraggio non ti manca :-)
RispondiEliminaAhahahahah è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo! :)
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