domenica 17 ottobre 2010

No ordinary family

In questi giorni di impegni serali serrati e presenza ridotta di film nelle mie giornate - Julez sospirerà di sollievo, un pò di tregua ai miei bombardamenti di settima arte! -, ritaglio qualche momento per No ordinary family, che ha affiancato The event nelle nuove proposte "di grido" in arrivo dal piccolo schermo statunitense.
Se il secondo aveva dalla sua un'attesa basata sulle aspettative della trama, No ordinary family giocava tutto - almeno per me, ad un primo impatto - sul fatto che i protagonisti sarebbero stati Julie Benz - l'indimenticata Rita dexteriana - nonchè Michael Chiklis, ovvero l'inossidabile Vic Mackie di The shield - di cui certamente mi deciderò a scrivere, prima o poi -, uno dei personaggi meglio scritti e riusciti degli ultimi anni di serie tv.
Il tutto filtrato da un'atmosfera che richiama Gli incredibili e i cari, vecchi telefilm a tematica famigliare che hanno avuto i loro momenti magici più alti a cavallo fra gli anni ottanta e novanta - da Genitori in blue jeans fino a Beverly Hills 90210 -: i Powell, alle prese con i tipici problemi di casa - lei donna in carriera, lui uomo insoddisfatto del lavoro ma padre sempre presente, due figli adolescenti con tutte le paturnie del caso - si ritrovano, dopo un viaggio in Brasile ed un incidente aereo, dotati di superpoteri senza avere la minima idea di come gestirli.
O meglio: qualche idea ce l'hanno anche, ma molto confusa.
Jim, che si scopre dotato di superforza e di una resistenza tale da permettergli di sopravvivere ai proiettili, decide, con l'amico procuratore George, di improvvisarsi supereroe e riscattare una vita passata, a suo modo di vedere, "in panchina".
Stephanie, divenuta una sorta di versione femminile di Flash, utilizza il proprio potere per ritagliarsi il tempo che, a causa della carriera, non ha mai avuto per gestire casa e famiglia.
Daphne, telepate, trova un ulteriore motivo di chiusura rispetto al mondo esterno, al fidanzato che va a letto con la sua migliore amica e alle menzogne che, a volte, gli adulti possono raccontare ai propri figli, pur se a fin di bene.
JJ, da sempre considerato un passo indietro alla sorella, per rendimento scolastico e capacità d'apprendimento, si ritrova con un super cervello capace di aprirgli il mondo del sapere tanto da permettergli di ribaltare il suo destino in aula e, al contempo, mantenere il segreto sulla sua abilità per vedere i suoi genitori finalmente orgogliosi dei suoi voti.
Il tutto, ovviamente, con i consueti "cattivi" - anch'essi dotati di poteri - pronti a comparire, gli equivoci ed i problemi da identità segrete e tutti i problemi di una famiglia normale - come recita anche lo slogan della serie - con abilità speciali.
Niente di nuovo sotto il sole, sia chiaro, ma una consistente dose di ironia ed un certo brio che conferiscono alle puntate un ritmo che il ben più scialbo The event per ora pare proprio sognarsi, e se di certo Julie Benz e Michael Chiklis non avranno tra le mani il loro nuovo Dexter o il nuovo The shield, è sicuro che le garanzie affinchè questa serie si consolidi e "viva" per almeno due o tre stagioni a buoni livelli ci sono tutte, se gli sceneggiatori non tradiranno troppo le attese.
E poi - pur se di parte, essendo stato per anni un grande lettore di fumetti -, chi non viene preso dal pensiero di cosa farebbe, o potrebbe fare, se investito di colpo di un potere "incredibile"?
Da quale preferirebbe, da cosa deciderebbe di fare con lo stesso.
"Da un grande potere derivano grandi responsabilità", è il motto dell'Uomo Ragno.
Quale sarebbe il mio? Quale il vostro?
Personalmente ho sempre avuto un debole per il volo, ma anche essere un quasi invulnerabile spaccaculi come Jim Powell non deve fare proprio schifo.
Per non parlare della supervelocità.
Facciamo così: io prendo tutto, giusto per godermela sempre al meglio.

MrFord

"Something's in the air,
something's in the air,
something's in the air."
Daft punk - "Superhero" -

11 commenti:

  1. Io voglio il potere di Scarlett (se non ricordo male il nome).
    Quella che aveva la possibilità di volgere a proprio favore le probabilità di riuscita. Ai poteri fisici ho sempre di gran lunga preferito quelli mentali. Oppure voglio essere Wolverine.
    Con i miei orientali artigli! :D

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  2. Te l'ho detto che oggi mi manchi? E che prometto che settimana prossima farò tutto quello che non ho fatto oggi?
    Bacio

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  3. Belli gli artigli.
    Io, invece, sono più da potere fisico, mi sa.
    Anche tu.
    Non preoccuparti per settimana prossima, l'importante è sicuramente vivere il resto.
    E stasera sushisashimi!

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  4. aspettavo questo telefilm, l'ho anche messo in bacheca (sul blog) però la prima puntata mi ha annoiato, la seconda non l'ho neppure guardata :(

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  5. Queen, ma come!? Come ha fatto ad annoiarti con Mr. Vic Mackie che salta tra un palazzo e l'altro!?

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  6. sto con queen!
    ho abbandonato pure io dopo la prima puntata

    e basta con la gente che salta da un palazzo all'altro! da matrix e spider-man in poi non si visto altro :D

    the event invece mi sta convincendo. anche questo molto derivativo, però almeno ha ritmo

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  7. Ti ho scelto per la staffetta dell'amicizia. Passa da me:)

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  8. Cannibale: ieri ho incontrato Lansdale e ho passato con lui un paio d'ore, quindi oggi non controbatto neppure alla tua opposizione. Però The event con ritmo!?

    Vitone: cos'è la staffetta dell'amicizia!? Passerò!

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  9. Ho visto la staffetta dell'amicizia, bella idea, anche se il nome io l'avrei reso un pò meno chiesotto!
    Appena ho dieci minuti, oggi, ci do dentro.

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  10. ah non avevo notato la citazione dei daft punk: grandissimi!

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  11. A dire il vero, Cannibale, quella citazione l'ho fatta pensando che l'avresti apprezzata!

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