domenica 14 aprile 2019

Sunday's Child


Torna al Saloon la rubrica che intende sbriciolare ogni record di ritardo sulla pubblicazione possibile, questa settimana giunta al limite della successiva a causa del rientro da New York, del rientro al lavoro, del rientro - più o meno - nella routine dei Fordini. Insomma, un festival dei rientri.
Per festeggiare questa versione domenicale, come avrete già visto e letto, mi affiancano a parlare delle uscite del weekend ormai agli sgoccioli il solito e fastidioso Cannibal Kid e Alessandro Cavallotti.


"A dire la verità so leggere a stento, ma questa postura da finto intellettuale cannibalesco mi pareva buona per rimorchiare."

HELLBOY

"Allora non stiamo solo usando il mezzo di locomozione preferito di Ford, ma siamo proprio ai suoi tempi!"
Ford: inizialmente ero tiepidino rispetto al reboot di Hellboy, charachter supercult nato tra le pagine dei fumetti di Mike Mignola trattato cinematograficamente molto bene da Guillermo Del Toro prima che si rincoglionisse. Poi ho visto un trailer molto tamarro e ho scoperto che dietro la macchina da presa si cela nientemeno che Neil Marshall, scozzesone che io amerò sempre per il mitico The Descent. Dunque inizio scoppiettante per la settimana, reso ancora più scoppiettante dal fatto che probabilmente Cannibal lo detesterà.
Alessandro: Questa nuova versione del fumetto di Mignola promette di essere un futuro superclassico estivo del palinsesto di Italia 1, da accompagnare con birra tiepida e Pringles alla cipolla. Neil Marshall prende il tenente Hopper di “Stranger Things” e lo trasforma nella versione ultracazzara di Kratos. Come se non bastassero la CGI dozzinale, i momenti comici Martellone-style e la planata trionfale con la spada de foco, ad innalzare il livello del trash oltre la soglia terapeutica si mettono pure il doppiaggio di Giannini registrato alle sei di mattina sul Raccordo e i Deep Purple orchestrati da Allevi con la supervisione artistica di Michael Bay. Insomma, pane per i denti di Ford.
Cannibal Kid: Più che detestarlo, probabilmente lo ignorerò alla grande e così farò prima. Già il precedente Hellboy di Guillermo del Toro girato prima che si mettesse a fare film interessanti mi era sembrata una robetta noiosa e trascurabile. Il secondo me l'ero risparmiato e questa nuova versione del sopravvalutato Neil Marshall del sopravvalutatissimo The Descent che si preannuncia una schifezza epocale la eviterò come si evita l'inferno.

AFTER

"E dopo aver fatto finta di leggere, faccio pure finta di scrivere: cosa non si fa per portarsi a letto qualcuna!"
Ford: porcatona romance tratta da un caso editoriale che pare destinata ad essere la degna erede in termini di porcate di Cinquanta sfumature. Tipico filmaccio che per non so quale fascino trash attirerà come una lucciola il mio rivale, pronto ad esaltarlo per qualche assurdo motivo, o quantomeno a difenderlo da chi, come me, dovesse vederlo finirebbe per trattarlo come la vittima sacrificale dell'anno cinematografico.
Alessandro: Scorsi la copertina di questo libro nella sezione “Best seller” di un Autogrill, accanto al cestone pieno di greatest hits di Albano & Romina e Il Volo. Emanava il fascino perverso dell’orrido, ma resistetti e andai a scegliermi un panino. Dopo aver visto questo trailer capisco di aver preso la decisione giusta. Ma ora chi mi restituisce i due minuti dedicati a questa roba? A occhio e croce direi che a questo giro toccherà a Cannibal. Accetto contanti o biglietti per il prossimo tour degli One Direction.
Cannibal Kid: Alessandro, ti sto già inviando i biglietti per gli One Direction. Se mai torneranno insieme. Dita incrociate, ragazze! After si preannuncia già come la porcata guilty pleasure da non perdere quest'anno. E io sono già pronto a esaltarlo come scapolavoro trash del secolo. Alla faccia di quei bulletti finti duri come Ford e un certo noto politico, capaci di prendersela sempre e soltanto con i più (in apparenza) deboli. Che poi prontamente gli fanno il culo comunque. Così come After questa settimana al box office italiano prevedo che metterà KO Hellboy.

L'UOMO FEDELE

"Cannibal? Ancora tu? Smetti di stalkerarmi o dico a quel beone di mio padre di scatenarti contro quel beone di Ford!"
Ford: radicalchiccata totale firmata da Garrel che manderà in visibilio tutti gli snob della settima arte che ormai fortunatamente evito o restano nascosti nelle loro stanzette abitate da coniglioni dark. Ora che ci penso, l'ultimo che ormai frequento abitualmente è proprio Cannibal, che però è una specie di mascotte, e dunque finisco per trattare quasi bene.
Inevitabile la mia snobbata di rimando: ho troppi recuperi già dallo scorso anno, e la recente ripresa in termini di numero di visioni mi fa troppo ben sperare rispetto a titoli che davvero mi interessano.
Alessandro: La bellezza della figlia del compianto (cinematograficamente parlando) Johnny Depp non mi pare un motivo sufficiente per scovare una delle tre o quattro sale d’essai che proietteranno l’opera seconda di Garrel. Il moto ondivago tra dramma e commedia, che vorrebbe recuperare la lezione della Nouvelle Vague, è artificiale e fastidioso quanto l’imitazione vegana della cotoletta. Quello che mi chiedo è: davvero può interessare a qualcuno un prodotto del genere nel 2019? Luigino Garrulo, dammi retta, fatti un Big Mac, offriamo io e Ford. Ti si aprirà un mondo.
Cannibal Kid: Chi c'è di più snob di chi snobba gli snob?
Se c'è qualcuno che può omaggiare degnamente la Nouvelle Vague questi è invece Louis Garrel, non solo figlio e nipote d'arte, ma pure interprete di Jean-Luc Godard nello stupendo Il mio Godard. In questo film, la sua opera seconda come regista, ha deciso di tradire la compagna sia nella vita reale che per fiction Laetitia Casta con Lily-Rose Depp e quindi ne vedremo delle belle. Oppure ci ripenserà e terrà fede al titolo del film e farà L'uomo fedele?

CAFARNAO - CAOS E MIRACOLI

"Se questa roba è buona la metà di quella che devono fumarsi quei bloggers, allora la giornata avrà una svolta senza dubbio positiva."
Ford: possibile sorpresa della settimana, è un titolo che potrebbe fornire materiale per un potenziale scontro tra me e Cannibal - e questo è bene - o quantomeno agitare le acque. Già ai tempi della Notte degli Oscar aspettavo di recuperarlo, dunque direi che, dopo Hellboy e la sua tamarraggine, è senza dubbio la scelta migliore per evitare le sòle che invece consiglierà la mia nemesi.
Alessandro: La voce di Eddie Vedder mi rapisce come poche altre e mi mette in guardia, così come la fotografia e le riprese, mosse e sporche ma non troppo, per non urtare eccessivamente i sensibili occhi occidentali. Il rischio paraculata è dietro l’angolo, ma di fronte a vicende così importanti e dolorose è doveroso mantenere il beneficio del dubbio. Sarà una lacrima strappa storia (cit.) che piacerà tanto al Cannibal? La crudezza e il verismo conquisteranno Ford? Io credo che lo adoreranno entrambi. In fondo in fondo c’è una corrispondenza di amorosi sensi, come per Berlusconi e Travaglio.
Cannibal Kid: Come al solito Ford use due pesi e due misure. Il film di Garrel è per “tutti gli snob della settima arte”, e questo invece no?
Io, da buon snob della settima arte quale sono senza vergognarmene, snobbo i commenti ormai sempre più schizofrenici e che si contraddicono da soli del mio nemico, e mi guardo entrambi, convinto che in modi differenti riusciranno a essere tutt'e due meritevoli. E se poi io e Ford ci troveremo d'accordo, sì che si potrà parlare di caos e miracoli.

WONDER PARK

"E chi sarebbe quello?" "Temo proprio che sia il Cucciolo Eroico, per nostra sfortuna!"
Ford: bambinata trascurabile che mi pare già di sentire il mio rivale additare come nuovo cult di casa Ford giusto perché d'animazione, e che al contrario ovviamente non considererò neppure preferendo far divertire i Fordini con l'ottima selezione di cari, vecchi, cartoni animati selezionati con cura nel corso degli anni dal loro vecchio.
Di Wonder, qui, vedo davvero poco. E forse niente. Un po' come quando apro Pensieri Cannibali.
Alessandro: C’è più fantasia nei video YouTube fatti in casa in cui l’Uomo Ragno e Topolino fanno piroette psichedeliche su ruspe e aeroplani coloratissimi che in questo film, un telefonatissimo wannabe-Pixar con l’aggravante di avere Bello Di Padello Facchinetti tra i doppiatori italiani. Mi unisco volentieri alla famiglia Ford per una maratona cartoonesca vecchia maniera. Porto io la Kahlua. Potrei mettere anche una buona parola per Cannibal se volesse far parte della cumpa, a patto di indossare la parrucca usata da Scarlett in “Lost in Translation”. Wonderful!
Cannibal Kid: La parrucca rosa potrei indossarla soltanto per una bella doppietta formata da Lost in Translation + Closer. Le maratone cartoonesche, sia vecchia che nuova maniera, ve le lascio invece volentieri.
In ogni caso segnatevi le parole di Ford che oggi, giovedì 11 aprile, dice che “ovviamente non considererò neppure” di vedere questo film, e tra tempo massimo una settimana dirà invece: “Wonder Park è l'ottava meraviglia del mondo!”. Scommettiamo?

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