mercoledì 11 luglio 2018

Saloon Mundial: usare la testa








E così, a quasi un mese dall'inizio del Campionato del Mondo di calcio, abbiamo uno degli ultimi verdetti espressi dal campo: la Francia guidata da Deschamps, che vinse la Coppa nel novantotto da giocatore, approda in finale - dopo aver perso quella dell'ultimo Europeo - per la terza volta nella sua Storia, mostrando di avere tecnica, capacità di incassare, carattere, furbizia e soprattutto testa.
Come quella di Umtiti, che spezza i sogni di un Belgio sicuramente talentuoso ma al quale manca la zampata decisiva, il salto di qualità che consacra davvero un collettivo, sportivo o no: Hazard è fenomenale, eppure pensare che negli ultimi sei minuti - quelli di recupero - si è giocato praticamente soltanto nell'area belga è abbastanza indicativo del reale desiderio di vincere mostrato dai Diavoli Rossi.
I transalpini, invece, che tra le quattro rimaste, pur non essendo più antipatici come ai tempi di Zidane e soci, erano e sono quelli che meno vorrei vedere trionfare, dimostrano oltre al talento - Griezmann e Mbappè sono spine nel fianco per qualsiasi squadra, là davanti - hanno anche solidità e coscienza: tra quarti e semifinale passano con il minimo - uno a zero in entrambi i casi - partendo da due calci da fermo con due gol di testa firmati dai due difensori centrali.
Nonostante questo, la partita è stata vivace, ricca di ribaltamenti di fronte, con occasioni da entrambe le parti, i dribbling ubriacanti del già citato Hazard - che forse troverebbe casa ideale nel Real orfano di CR7 - ed un numero magico di Mbappè che controlla la palla con il destro e di tacco sinistro libera Giroud in area che avrebbe meritato senza dubbio un gol solo per il coniglio uscito dal cilindro del dio del calcio e consegnato al numero dieci dei Bleus: certo, è un ragazzo di neanche vent'anni e pecca in provocazioni e cadute in stile Neymar specialmente nell'ultimo quarto d'ora - costategli anche una giusta ammonizione -, ma senza dubbio rappresenta uno degli astri nascenti più scintillanti non solo del Mondiale, ma del pallone in generale.
E non è detto che, sei i cugini d'oltralpe dovessero vincere anche domenica, non possa essere il primo a spodestare, un pò come è stato nel corso di questa competizione, Messi e Cristiano Ronaldo, dominatori delle scene negli ultimi dieci anni per quanto riguarda il prestigioso Pallone d'oro.
Domani toccherà a Croazia e Inghilterra, che si giocheranno l'altro posto disponibile in quella che sarà la partita conclusiva di un Mondiale che ha regalato sorprese ed emozioni pur se osservato senza l'adrenalina e l'entusiasmo del tifoso: personalmente, posso dire che chiunque vincerà nella seconda semifinale avrà il mio sostegno domenica rispetto alla Francia, storica nemica fordiana calcistica e non solo, che comunque andrà, avrà sicuramente guadagnato il suo posto e perfino un pò - ma solo un pò - della mia non belligeranza.
Non male davvero per una banda di ragazzini a metà tra i delinquentelli da film anni ottanta e i divi ubriacati dalla loro stessa strafottenza.



MrFord

1 commento:

  1. Da storico nemico fordiano, non potrò fare a meno di tifare come sempre per la Francia che mi pare di capire che, in fondo in fondo, quest'anno mica ti dispiace troppo. ;)

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