martedì 17 gennaio 2017

Assassin's Creed (Justin Kurzel, UK/USA/Francia/Hong Kong, 2016, 115')




I videogiochi, fin dai tempi della mia infanzia, del Commodore 64, il Sega Master System e dunque Mega Drive, sono sempre stati parte della componente ludica e d'intrattenimento delle giornate in casa Ford giungendo fino alla Playstation 4 attuale, che se non fosse per gli impegni con i Fordini utilizzerei molto più spesso che non per i ritagli di serate quando, con tutti a letto, libero la mente grazie a sequele quasi infinite di partite a PES, e negli ultimi anni alcune produzioni - si vedano Last of us, Red dead redemption o le saghe di Uncharted e Dead space - hanno raggiunto livelli tali da scomodare addirittura paragoni con il Cinema.
Peccato che - vedasi l'orrido Warcraft - le trasposizioni su grande schermo di videogames di successo siano state nella loro quasi totalità fallimentari: non è da meno questo Assassin's creed, firmato ed interpretato dallo stesso trio che lo scorso anno in questo periodo consegnò al pubblico l'ottimo Macbeth - Justin Kurzel, Michael Fassbender, Marion Cotillard -.
Se, infatti, la pellicola tratta da Shakespeare spingeva l'acceleratore su interpretazioni pazzesche ed un'autorialità al confine con il rischio - in molti lo trovarono soporifero, senza dubbio si trattava di un lavoro ostico -, questa pare invece la tipica marchetta da portafoglio gonfio di regista ed attori, inutile ed assolutamente incapace di provocare qualsiasi emozione e portata qualche centimetro sopra l'abisso soltanto dall'indubbio talento del cineasta australiano, che dimostra, con una manciata di inquadrature e le dinamiche sequenze d'azione quantomeno di conoscere il suo mestiere.
Troppo poco, però, per quello che avrebbe dovuto - o voluto? - ambire a diventare un blockbuster e rivelatosi un buco nell'acqua fatto e finito, che si tratti di critica - è stato massacrato in lungo e in largo - o botteghino - al momento, la parola più ricorrente è flop, e neppure leggero -, una raccolta di sequenze adrenaliniche messe in fila una dopo l'altra in bilico tra presente di narrazione e passato - come fu per il primo capitolo del franchise videoludico, che, lo ammetto, non è riuscito mai a conquistarmi - all'interno della quale perfino gli attori più consumati paiono pesci fuor d'acqua pronti a recitare un copione che dice poco o nulla e del quale non pare capirsi tanto di più, da una parte o dall'altra della macchina da presa.
Un'operazione commerciale di quelle in grado di far incazzare oltre misura la critica più snob, e che finiscono per gettare ombre anche sui popcorn movies d'intrattenimento becero che, al contrario, fanno del pane e salame un vero e proprio vanto: peccato per Kurzel - che probabilmente ha deciso di accettare questo lavoro, oltre che per il compenso, proprio per poter completare il già citato Macbeth - così come per Fassbender e la Cotillard, che da queste parti sono sempre molto ben visti e, come il resto di cast e crew, sprofondano senza colpo ferire insieme alla pellicola, il primo impegnato solo a mostrare il suo stato di forma, la seconda a sfoderare una verve da "è il lunedì mattina del peggior lunedì dell'anno, ho il ciclo e poca voglia".
Non penso che, in fin dei conti, loro saranno così affranti - soprattutto osservando l'estratto conto -, ma spero che, la prossima volta, prima di imbarcarsi in un'operazione di questo tipo, valutino bene la credibilità che potrebbero perdere agli occhi dei fan ed ancor più dei detrattori accaniti: personalmente, comunque, io voglio crederci ancora.
Senza incappare, almeno spero, magari in un sequel, nelle gesta di questi misteriosi assassini incappucciati.
In quel caso, sarebbe davvero troppo anche per un cinefilo di bocca buona come il sottoscritto.




MrFord




14 commenti:

  1. Mi ha rattristato tanto la partecipazione di Fassbender e Cotillard in un film scritto così male. I videogiochi li conosco di fama - io non sono un gran giocatore e vabbe', però anche qui a casa Assassin's Creed non è molto amato -, ma mi sono noti per la loro meticolosità e per una serie di romanzi pubblicati dalla Sperling. Con tutto questo materiale, come sono riusciti a fare tanto poco? Boh.

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    1. Il materiale era tanto, ma penso abbiano preferito - sbagliando - puntare sull'azione seriosa. Peccato.

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  2. Dopo la tua bocciatura, Ford, riprendo fiducia nel fatto che questo film possa piacermi, almeno un po'.
    Dopotutto fare peggio di quella noia mortale di Macbeth è davvero difficile... :)

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    1. Dovesse piacerti questo significherebbe che la tua situazione in quanto a gusto è ben peggiore di quanto non pensi. ;)

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  3. "è il lunedì mattina del peggior lunedì dell'anno, ho il ciclo e poca voglia" - Marion Cotillard ha girato il film con il blue monday in anticipo rispetto all'anno, lol! XD
    Devo ammettere che il film mi ispirava, ma quando ho visto il trailer ho fiutato odor di stronzata lontano un miglio e ho pensato 'no grazie' e a quanto pare ho avuto ragione, perché anche il mio collega che ha giocato a tutti gli Assansin's Creed ha detto che è una stronzatona! Meglio Super Mario Bros con Bob Hoskins (e questo è brutto forte eh).

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    1. Meglio Super Mario Bros è forse un pò esagerato, ma senza dubbio parliamo di un film che non rende giustizia all'action tamarra così come al cast. Peccato, un'occasione persa.

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  4. ...concordo sul votaccio...
    è stato un film alquanto scarsino debbo dire

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    1. Scarso, sì, ma non più di altri.
      Semplicemente, si poteva fare decisamente di più.

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  5. Diamine però, ci avevo sperato in qualcosa di meglio, che fregatura...anche se devo ancora vederlo per esserne sicuro ;)

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  6. Mi sono rifiutato di vederlo. Lo recupererò quando arriverà in tv

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    1. Recuperarlo oppure no influenzerà di poco la tua vita di spettatore, tranquillo. :)

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