mercoledì 2 marzo 2011

Sanctum

La trama (con parole mie): Frank, speleologo esperto ma non certo un asso nei rapporti umani, riesce ad abbindolare un miliardario appassionato di esperienze estreme per farsi finanziare un'impresa mai riuscita a nessuno: trovare il collegamento tra una voragine nella foresta della Nuova Guinea e l'oceano, inaugurando di fatto un passaggio inesplorato.
Ma ovviamente tutto cambierà quando le previsioni del tempo si riveleranno inesatte e l'allegra spedizione, intrappolata sottoterra, dovrà farsi strada e cercare di arrivare allo sbocco non per il piacere della scoperta, ma per sopravvivere.

Per evitare qualsiasi equivoco, cercherò di essere subito molto chiaro: Sanctum è, senza ombra di dubbio, un film totalmente inutile.
I geni del marketing responsabili della promozione della pellicola, dunque, probabilmente consci dalla banalità, la scarsa logica ed il non pervenuto umorismo della stessa, hanno pensato di venderla come una sorta di prequel del sequel di Avatar, spacciando un comunissimo e piuttosto banale survival in una sorta di versione del nuovo millennio di The abyss, ovviamente assicurando che fosse un prodotto fortemente voluto e personalmente supervisionato da James Cameron, che se andrà bene riuscirà giusto giusto a finire in pari con i soldi spesi per la produzione.
Soddisfatto appena il piacere di essere stati derubati di quasi dieci euro per gustarsi gli effetti del 3D, poco resta di quello che appare come un classico schema delle pellicole di genere, associabile all'horror per svolgimento - gruppo di protagonisti più o meno, spesso meno, intelligenti destinati ad incontrare morti atroci fino a quando il protagonista non uscirà cresciuto, fortificato e da solo dall'esperienza -, picchi di logica - assolutamente ridicola la sequenza dell'arrampicata in quello che dovrebbe essere un buio pressochè totale - e banalità dei personaggi.
Quello che dovrebbe arricchire lo spessore dello script, il rapporto tra Frank e suo figlio Josh, vero protagonista della storia, diviene con il passare dei minuti un clichè sempre più fastidioso, almeno quanto i due insostenibili characthers del mecenate Carl e della sua compagna Victoria. 
Lo stesso progressivo imbarbarimento del danaroso finanziatore dell'impresa - che vorrebbe ricordare, senza sortire neppure lontanamente gli stessi effetti, la regressione delle protagoniste del meraviglioso The descent - riesce a spingere sull'acceleratore del ritmo di un lavoro senza alcun picco, e in cui il fastidio maggiore nello spettatore - tolti i personaggi - è dato dalla sensazione di claustrofobia che l'ambientazione quasi naturalmente impone.
Gli alieni mancano all'appello - e ringraziamo sentitamente -, ma se anche avessero fatto capolino, più che i Na'Vi avrebbero ricordato gli insulsi invasori di Skyline.


MrFord


"I'm drifting in deep waters,
alone with my self-doubting again
try not to struggle this time
for I will weather the storm."
Portishead - "Deep water" -

18 commenti:

  1. qualcuno che si sacrifica a vedere 'sta monnezza ci vuole :)

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  2. meno male che stavolta non è toccato a me :D

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  3. Roby, risparmiare cose del genere agli altri è l'unico vero piacere che porta vederle.

    Frank, meno male davvero. Anche se Skyline, devo ammetterlo, è stato molto peggio.

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  4. Non so bene perché, ma i film ambientati nel sottosuolo in genere sono delle stupidaggini pazzesche. L'unico che - a mio avviso - si salva è "The Descent - Discesa nelle tenebre". Ce ne sono altri che in questo momento mi sfuggono?

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  5. Secondo me il protagonista poi si fa una supergnocca, vero? Solitamente in questi film succede. E se no se la fa, almeno un po' ci slinguazza.

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  6. Marziano, forse il sottosuolo affossa la qualità!
    Ad ogni modo concordo in pieno rispetto a The descent come unico "sopravvissuto" del genere.
    Quello sì, che è un gran film!

    Pesa, non ci crederai, ma non ci limona neppure, e la "supergnocca" - che poi non lo è neppure così tanto - fa una fine niente male. Almeno in questo Sanctum si è differenziato dal resto! ;)

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  7. @MrJamesFord: concordi? In pieno? Niente bottigliate? Ma pensa te... ;)

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  8. un applauso a chi ha confezionato il trailer, mi aveva fatto immaginare che il film fosse insulso più che mai, e a quanto pare...

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  9. Marziano, le bottigliate ci stanno sempre, tra compagni expendables! Ma in realtà si è sempre dalla stessa parte! ;)

    Bert, non ho visto il trailer. E forse, c'è da sperare, non l'hanno visto neppure i redattori del sito per cui l'ho recensito! ;)

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  10. Non mi ispira molto, in questo periodo, questo genere di film spettacolari a tutti i costi... Mi devo ancora riprendere da Avatar..

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  11. Carolina, benvenuta innanzitutto!
    Lasciati non ispirare, comunque.
    Sanctum è proprio robetta.

    E di Avatar, invece, che dici!? Ho scritto anche di quello, l'anno scorso.

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  12. potrei vederlo soltanto per massacrarlo visto che (seppure molto lontanamente) ha a che fare con avatar e cameron :D

    l'operazione commerciale che ci sta dietro mi sembra simile a quei film che vengono presentati dal claim "tarantino presenta" e poi magari quentin l'ha giusto visto e ha solo commentato: "sì, film carino"

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  13. Cannibale, credo mi divertirei non poco a leggere una tua recensione di questa robaccia.
    Le operazioni commerciali di questo tipo mi fanno, da sempre, venire voglia di distribuire infinite bottigliate.

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  14. MrFord, una curiosità, ma le bottigliate di che tipo sono? Voglio dire, tipo film di serie Z americani in cui i due bulli di turno rompono una bottiglia di birra e si infilzano con essa, oppure in stile Tafazzi?? http://www.youtube.com/watch?v=3Qk8p8_eysc

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  15. Pesa, direi che le bottigliate nascono come colpi di clava ideali, quindi in stile Tafazzi, dunque sfruttando il fondo - in genere più resistente - per percuotere ripetutamente la faccia da plumcake di turno.
    Certo, se poi si dovesse pensare ad un effetto speciale particolare, si potrebbe concludere la serie di bottigliate con lo sfracellamento della stessa sulla testa della suddetta plumcake face. :)
    Sono stato esaustivo?

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  16. Assolutissimamente si :) Soprattutto la parte del plumcake face :)

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  17. Il sottosuolo m'ispira sempre una situazione fetale, un po' come essere nel grembo della Madre Terra.

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  18. Pesa, sapevo che avresti capito. In fondo, sei anche tu un expendable! :)

    Alma, teoricamente mi sento di condividere la tua opinione rispetto alla Terra e al sottosuolo, peccato che questo film sia così insulso da farlo dimenticare! ;)

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