venerdì 15 ottobre 2010

Devil red

Credo di essere stato in attesa di Devil red da quando iniziai a leggere il ciclo di Hap&Leonard.
Essendo giunto colpevolmente in ritardo, questo sarebbe stato il primo dei romanzi di Lansdale dedicati alla migliore coppia di avventurieri del noir recente e non solo che avrei acquistato e letto "in tempo reale".
L'emozione del giorno dell'uscita, congiunta ad un rincoglionimento crescente legato all'età che avanza - e che tra poco crescerà di nuovo, quasi in contemporanea con quella di Lansdale, nonostante solo pochi giorni fa mi sia stato chiesto se avessi già compiuto i diciott'anni - mi hanno addirittura fatto dimenticare il pin del bancomat, costringendomi ad utilizzare gli ultimi contanti rimasti nel portafoglio per non perdere neppure un secondo di tempo e lettura, oltre a dovermi forzatamente recare in banca per l'erogazione di una nuova tessera nel mio giorno libero e ad interrompere la lettura di un altro romanzo, cosa che non faccio praticamente mai.
Un vero e proprio evento, in poche parole, paragonabile, per quest'autunno, soltanto all'uscita di Inception.
E il vecchio Joe mi ha ripagato, pur se all'oscuro di tutto, dei sacrifici fatti, sfornando il miglior romanzo della serie dai tempi de Il mambo degli orsi, riuscendo a convogliare ironia, attesa, suspance, azione, i consueti morti ammazzati ed un nuovo, terribile nemico, nonchè una buona dose di sentimento legata ad un'ulteriore - e noi che pensavamo fosse impossibile - avvicinamento dei due protagonisti, mai come ora davvero "fratelli", se non di sangue, di fatto, in un vero e proprio concentrato di adrenalina su carta stampata.
Il primo, vero approccio da investigatori privati - o presunti tali - dei nostri riesce a regalare momenti pregni di perle e risate - l'incontro con gli esponenti della Dixie mafia su tutti -, nuovi, interessanti comprimari - lo scostante Carson -, vecchie conoscenze - Vanilla ride, della quale attendo con ansia, a questo punto, il romanzo che pare Lansdale dedicherà alla giovane, spietata killer - ed una trama dagli inaspettati sviluppi, che vede per la prima volta dai tempi della loro avventura d'esordio - il già citato Una stagione selvaggia - la coppia di detective improvvisati davvero ed inesorabilmente in difficoltà e di fronte alla concreta possibilità di lasciarci le penne.
Non che non fosse già accaduto, ma per la prima volta ho avuto la netta impressione che Lansdale volesse dare una nuova direzione alle storia di Hap e Leonard regalando ai lettori qualcosa di talmente grave, pesante ed inaspettato da risultare insostenibile con l'incedere della conclusione del romanzo: nulla può essere rivelato a priori, ma certo gli avvenimenti di questo Devil red avranno il "merito" - se di merito si può parlare, pensandola esattamente come Hap - di scuotere il suddetto dall'esaurimento che gli provocò il primo incontro con Vanilla ride e la Dixie mafia e con la sicuramente spiacevole abitudine all'uccisione presa dai due amici negli ultimi anni delle loro vite.
Difesa, diritto, giustizia, eppure sempre morte distribuita come se si fosse messaggeri di Dio.
Troppo, per il democratico Hap, che non esiterà comunque a lasciare libero il suo "lato oscuro" quando Devil red entrerà nella sua vita con la volontà di cancellare dalla propria strada chiunque si sia messo sulle tracce dei suoi omicidi, non lesinando il trattamento anche per amici, congiunti e familiari dei ficcanaso di turno.
Con Devil red non si scherza affatto.
Ma che dire, neanche con Hap e Leonard.
E per quanto riguarda Lansdale, non se ne parla neppure.
Un noir tesissimo, divertito, divertente, dal ritmo dilatato eppure incalzante, un inno alla voglia di fare la scelta giusta e di sbagliare per giungere a farla, nonchè all'amicizia che sconfina in qualcosa che non si può spiegare, se non si ha mai avuto un Fratello.
Sì, con la F maiuscola.
Tutto questo, e senza neppure citare il deerstalker.
Cazzo, lo voglio anch'io, adesso.
Non fosse per metterlo, almeno per cagarci dentro.
Deerstalker.
Sempre.

MrFord

"The devil's right hand,
the devil's right hand,
mama said the pistol
is the devil's right hand."
Johnny Cash - "Devil's right hand"-

9 commenti:

  1. Cos'è il deerstalker?
    Comunque voglio dire a Dembo che mio marito ha rinunciato a parte della sua pausa pranzo per poter concludere il libro e scrivere il post promesso.
    Mi fate un pò schifo.
    E un pò no! W il sashimi.

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  2. Proprio questa settimana mi sono sbranato il mambo degli orsi, e oggi ho cominciato devil red. Jon è il numero uno, non ci sono cazzi. Domani vado a prendermi una notte al drive in. Devo recuperare, e in fretta:)

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  3. Julez: il deerstalker è il cappello che ha reso noto Sherlock Holmes, quella specie di barca di pezza da mettersi in testa, nuova passione di Leonard. Grandissimo.
    Sushisashimi!

    Vitone: ma come!? Salti da Il mambo degli orsi a Devil red? La serie di Hap&Leonard è molto più potente se letta cronologicamente!
    Bellissimo anche Una notte al drive in!

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  4. Ahahahahahaahahahaha!!!!
    Ottima chiusura, ma se ti becca Leonard son cazzi amari.
    Dai Ford compriamoci anche noi un deerstalker e andiamocene bellamente in giro per Via Torino.
    A braccetto, chiaramente.

    Fantastico Devil Red, anche a me è piaciuto molto. Anche se, come ti ho detto, ho patito un po' l'assenza di un bel corpo a corpo -anche se ammetto che quello con Kincaid non è per niente male- e mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato anche Leonard nella parte finale, dove sarebbe scoppiata la più grande sparatoria/rissa di cui il genere umano abbia memoria.
    Forse esagero un po'.
    E sicuramente sarebbe stato un altro libro.
    Questo è così, e va benissimo. Prende una direzione decisamente più interessante.
    E come al solito ci sono due o tre momenti veramente fantastici.
    Mr Pine è qualcosa di sublime.
    Ma neppure il Sig. Collins scherza, con risposte mai banali e al contempo davvero al fulmicotone.

    Sai che quando Brett chiama Hap e gli dice:
    "Si sta spegnendo.."
    Ho chiuso il libro e a momenti piangevo?
    Così come quando ho letto la risposta di Hap sul cagare nel deerstalker ecc ecc..
    Che grande, fantastica Amicizia.

    Ford ma cosa si guarda domenica?

    Julez: Effettivamente sono stato un po', come dire, i-s-i-s-t-e-n-t-e, ma solo per la grande passione verso la saga di Hap&Leonard e per l'immenso piacere di dialogare con Ford.
    -a ridaje con 'sto gaysmo-
    Non odiarci. Non siamo cattivi, è che ci disegnano così.

    Sushisashimi fino a morirne.

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  5. cazzo manca una n ad insistente.
    Vatti a fidare

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  6. Dembo, sottoscrivo le parti suddette e la grande Amicizia dei nostri.
    Quella del deerstalker era da brividi. Lì ho capito che Leonard ce l'avrebbe fatta.
    Potremmo comprare il deerstalker, effettivamente.
    Domenica sera siamo fuori, con cosa si guarda intendevi suggerire un Cinema dopo cena o volevi evitare un nuovo collasso alcoolico?

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  7. Beh, il collasso lo eviterei molto volentieri.

    Io avevo capito che andavamo anche al cinema.
    Ma se così non è, nessun problema.
    Più tempo per parlare.

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  8. Eh, hai ragione. Solo che J.L. non lo conoscevo, quindi ne ho presi due a caso. Recupererò, voglio tutto. heheehehhe :)

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  9. Dembo: si potrebbe pensare di vedere Buried, che ne dici!? Mi informo sulle sale nei dintorni del cinogiapponese e poi decidiamo al volo domani, improvvisando.

    Vitone: con Joe hai fatto una delle scoperte migliori che potessi fare! Mi raccomando, parti dal primo e prosegui, vedrai che in men che non si dica sarai qui come noi a chiederne già un altro!

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