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giovedì 8 novembre 2018

Thursday's child finally in the right time






Per la prima volta dopo settimane, incredibilmente, riesco a pubblicare il post legato alla rubrica delle uscite in orario. Già questo potrebbe essere un grande avvenimento. Un altro potrebbe essere l'abbandono della blogosfera e del Cinema da parte del mio rivale Cannibal Kid, ma purtroppo pare essere intenzionato a rimanere da queste parti ancora. Fortunatamente - più o meno - questa settimana a fare da cuscinetto giunge addirittura un suo contatto diretto, Federico Vascotto, pronto a commentare con noi quello che ci attende in sala nel weekend imminente.


"Non guardare, cara: c'è Cannibal Kid."

Notti magiche

"Cannibal, mi meraviglio di te! Perfino io, il vecchio professor Ford, ho smesso di usare il cartaceo!"

Federico: Innanzitutto permettemi di dire quale onore sia essere stato invitato in queste pagine virtuali... comincerò col ringraziare Cannibal Kid... dalla regia mi dicono che abbiamo i minuti contati come alle premiazioni degli Oscar, quindi come direbbe Carlo Cracco “Veloce!”
Virzì fa un film su tre sceneggiatori spiantati che vorrebbero realizzare il proprio sogno artistico, il tutto sullo sfondo dei mondiali di calcio Italia '90. Paolino a me emoziona sempre coi suoi film, la scrittura in simbiosi con la Archibugi ne La Pazza Gioia mi era piaciuta, il poster sembra “Ovosodo” quasi ad omaggiare i suoi esordi nel cinema... tutto mi fa ben sperare, ma il rischio porcata è dietro l'angolo dati i rimaneggiamenti di sceneggiatore e produzioni subiti. Il risultato saranno notti magiche o notti tragicamente inguardabili?
Cannibal Kid: A mia volta faccio che ringraziare Federico per aver accettato l'ospitata e poi la finisco qui, perché se no Ford si ingelosisce, ahahah!
Pure io ho un buon rapporto con Paolo Virzì, a parte la tremenda recente incursione in terra americana, con Ella & John, uno di quei film sulla senilità buoni giusto per i nonnetti ultracentenari come Mr. Ford. In questo caso però, oltre al ritorno in Italia, si respira pure aria di ritorno ai suoi primi lavori e agli anni '90, il decennio più amato da me e più odiato dal mio rivale, quindi io sto già cantando come un pazzo: “Notti magicheee, inseguendo un Ford!”.
Ford: come purtroppo il mio rivale ed il suo compagno di merende Federico che non mi ha neppure ringraziato e verrà bottigliato, anch'io ho sempre avuto un buon rapporto con Virzì, e considerato che il Mondiale del '90 lo ricordo molto bene, spero che questo film mi faccia rivivere quelle emozioni e atmosfere, e si riveli un gioiellino come Ovosodo o La prima cosa bella. In quel caso, sarei perfino disposto a sotterrare per il momento l'ascia di guerra con Peppa Kid.

Tutti lo sanno

L'espressione di chi sale in macchina con Ford.

Federico: Ha aperto Cannes 2018, è diretto dal Premio Oscar iraniano Asghar Farhadi e ha come protagonisti la coppia anche nella vita Javier Bardem e Penelope Cruz. Tutti elementi per renderlo un film d'elite e di conseguenza di nicchia e per una ristretta cerchia di appassionati. O forse no? Io ancora non ho deciso.
Cannibal Kid: Sono un radical-chic, tutti lo sanno. Quindi attendo con grande curiosità questa pellicola, che tra l'altro tratta pure uno dei miei argomenti preferiti, quello del ritorno a casa, di recente proposto pure nel pregevole Disobedience. Stranamente poi l'iraniano Asghar Farhadi è un regista che piace pure a Ford... Stranamente mica tanto, visto che lui è il vero re dei radical-chic, tutti lo sanno anche questo.
Ford: Fahradi mi è sempre piaciuto, e di norma è garanzia di grande qualità. In questo caso, però, i protagonisti e la produzione più "globale" non mi fanno sperare bene come in altre occasioni. Spero di essere smentito, ovviamente. Non può essere smentita, invece, la posizione di radical chic di Cannibal.


La scuola serale

"Continua così e sarai costretto a ripetere l'anno accanto a quei tre presunti esperti cinefili!"

Federico: Commedia all black su un gruppo di adulti costretti a frequentare le scuole serali per ottenere un diploma. A parte che Immaturi e mille altre storie hanno già proposto questo soggetto, non è che se lo condiamo di spirito black siamo fedeli ai tempi che corrono. Siamo solo dimenticabili tra le fila delle fin troppe commedie che si realizzano oggi, in Italia come all'estero.
Cannibal Kid: La scuola serale saprà sì di minchiatina tardo-adolescenziale in stile Immaturi, e quindi già solo per questo è il tipo di commedia che fa al caso mio e che fa irritare Ford. Se a ciò aggiungiamo che la protagonista femminile è Tiffany Haddish, idola dalla comicità esplosiva del recente Il viaggio delle ragazze, potrei aver trovato uno dei miei titoli guilty pleasure dell'anno!



Ford: in questo periodo, e il Bulletin lo dimostra, sto seguendo il Cinema davvero poco, e la mia lista di arretrati si ingigantisce sempre di più. Inutile dire che non faccio certo sforzi a scartare questa commediola apparentemente inutile, un po' come a non considerare le scelte assurde del sempre assurdo Cucciolo Eroico.

Senza lasciare traccia

"Hai visto quanto si sta bene a passare un bel weekend fordiano?" "Vuoi scherzare, papà? Io sono una giovane cannibale!"

Federico: Un thriller che potrebbe essere innovativo così come piatto e noioso. Ma mi sento di dare fiducia al cast semi-sconosciuto e allo sguardo femminile della regista perché potrebbe essere uno di quei film che stupisce e sorprende e si ricava un posticino fra le piccole perle che ancora il grande schermo sa regalare.
Cannibal Kid: Speravo proprio fosse “uno di quei film che stupisce e sorprende e si ricava un posticino fra le piccole perle che ancora il grande schermo sa regalare” [Federico Vascotto cit.]. E invece l'ho già visto, spinto dal fatto che fosse il nuovo lavoro della regista dello splendido Un gelido inverno, Debra Granik, e purtroppo devo dire che personalmente è una visione che è proceduta un po' noiosetta e alla fine si è chiusa... senza lasciare traccia. Nomen omen.
Ford: Un gelido inverno, qualche anno fa, non solo aveva avuto il merito di lanciare Jennifer Lawrence, ma si era rivelata una di quelle visioni in grado di stupire, o una "piccola perla" per citare anche io Federico. Non l'ho ancora visto, ma sinceramente spero di non trovarmi per nulla d'accordo con Cannibal.


Hunter Killer - Caccia negli abissi

"Ford è alla guida del sottomarino? Tutti ai moduli di salvataggio!"

Federico: Un Caccia a ottobre rosso dei giorni nostri, una Guerra Fredda che potrebbe causare la Terza Guerra Mondiale, protagonisti l'oramai fedele al genere Gerard Butler e il trasformista Gary Oldman, al centro un sottomarino in un thriller che promette di essere claustrofobico. Ci sentiremo sul filo dell'alta tensione oppure moriremo asfissiati per la noia? Temo che sarà più la seconda.
Cannibal Kid: Ford probabilmente si sentirà sul filo dell'alta tensione, e pianterà pure qualche gridolino da groupie alla vista di Gerard Butler. Io di certo sprofonderò giù nei più profondi abissi della noia.
Ford: ho visto il trailer sperando di trovarmi di fronte un bell'action fordiano old school. Mi è parso, purtroppo, solo una gran baracconata. Neanche fossi il più radical dei Cannibal.

Overlord

"La caccia al Cucciolo Eroico è davvero un gran bello sport."

Federico: J.J.Abrams produce un film. Molti oramai lo odiano e quindi al solo nome divengono istintivamente detrattori. Io tutto il contrario. Seconda Guerra Mondiale. Sicuramente misteri, colpi di scena e giochi con l'attenzione dello spettatore. Nel cast c'è pure Iain De Castecker, ovvero l'adorabile Fitz di Agents of S.H.I.E.L.D. Già così sono curioso di vederlo... se poi Felicity... ehm Keri Russell fa un cameo a sorpresa ciliegina sulla torta!
Cannibal Kid: J.J. Abrams di cose ne produce parecchie. Qualche serie porcatona, o semplicemente evitabile, nel suo curriculum la “vanta” anche. In linea di massima comunque sono più le sue cose che mi piacciono di quelle che mi fanno schifo come un film consigliato da Ford, quindi una possibilità a questo Overlord la potrei anche dare e potrei pure restare positivamente sorpreso.

Ford: ad Abrams sarò per sempre grato per Lost, e continuo a pensare che il vecchio J. J. sia tuttora ancora troppo sottovalutato. Una visione ci potrebbe stare, senza però fare conto su aspettative troppo alte. La delusione, del resto, è sempre dietro l'angolo. O di fronte a noi, se si tratta dell'opinione di un certo Marco Goi.


Il ragazzo più felice del mondo

Cannibal, Ford e Federico nel corso della realizzazione di questa puntata della rubrica.

Federico: Questo film l'ho visto a Venezia e, per quanto un po' ripetitivo e ridondante sul meta-cinema che racconta, è dolcissimo e con un gran bel messaggio di fondo, ovvero quello dello storytelling con cui a GIPI piace giocare anche nei suoi fumetti. Se siete nerd lo adorerete, ma in ogni caso non potrà non strapparvi un pizzico di incredibile scioglievolezza... altrimenti vuol dire che siete pronti per far compagnia alla Regina di Ghiaccio!
Cannibal Kid: Regina di Ghiaccio è il mio secondo nome... intendevo dire: Re di Ghiaccio. Re. Gipi personalmente non lo conosco come fumettista. In compenso avevo visto il suo film d'esordio, L'ultimo terrestre, e mi era decisamente piaciuto. Al punto che si era conquistato un posticino persino nella mia Top 40 dei migliori film del 2011 (http://www.pensiericannibali.com/2012/01/oscar-cannibali-2011.html). Se questa sua opera seconda non è troppo melensa, ruffiana e quindi fordiana, potrebbe conquistarmi di nuovo.
Ford: conosco Gipi solo di fama e non ho ancora visto il suo primo film, ma di certo posso dire che, nel caso di delusione, potrei derubare Katniss Kid dello scettro di regina di ghiaccio e scagliare la furia delle mie bottigliate sull'ennesimo film d'autore ruffiano. Ovviamente, spero di sbagliare. Al contrario del mio rivale, che convinto dal suo ego pensa di non essere avvezzo all'errore. Ahahahahahaha!

giovedì 18 gennaio 2018

Thursday's child







Questa settimana, per la rubrica delle uscite cinematografiche a tre condotta dal sottoscritto e Cannibal Kid, non solo il nostro ospite è stato molto partecipe, ma si è anche offerto di scrivere un'introduzione alla rubrica stessa.
Lascio dunque la parola volentieri a Michele del Cumbrugliume.


Intro di Michele: Quando uno come me riceve l'invito a collaborare alla più nota rubrica di due mostri sacri della blogosfera come Cannibal Kid di Pensieri Cannibali e James Ford di White Russian, beh, la risposta non può che essere "mi sa che avete sbagliato persona". Ma visto che hanno insistito (credo a questo punto per gentilezza) che no, stavano cercando proprio me, allora eccomi, mi getto a testa bassa nell'impresa di commentare insieme a loro i film in uscita nelle sale cinematografiche proprio oggi. Pensate voi che bella combinazione!

"Un white russian alla tua età? Ma chi ti credi di essere, Ford!?"

IL VEGETALE

"Pensavo bastasse solo un cesto per raccogliere tutte le stronzate di quei tre bloggers, ma mi sbagliavo!"

Michele: Il protagonista de Il Vegetale è Fabio Rovazzi, 24enne milanese neolaureato alla ricerca di un lavoro, interpretato, pensate un po', da Fabio Rovazzi. Nella mia testa la storia è andata così: il regista Gennaro Nunziante aveva scritto l'ennesimo film per Checco Zalone, ma questa volta si era rotto le scatole di fargli interpretare personaggi omonimi. Così deve avergli detto "senti Checco, ho in mente la svolta della tua carriera: per lanciarti come attore poliedrico interpreterai un milanese di nome Fabio Rovazzi!". "Ma Gennaro, guarda che esiste già un Fabio Rovazzi! È quello di 'Andiamo a Comandare'!". "Ah sì? Allora se fai il difficile sai cosa faccio? Ingaggio lui!". Sennò proprio non si spiega come uno del genere (che mi sta anche simpatico, giuro!) sia arrivato al cinema. Consiglierei il film solo ai fan di Barbara D'Urso (che ha una parte nel film! Giuro anche stavolta!) e al Cannibale per punirlo ogni volta che scrive quei lunghissimi post dove consiglia pessima musica hipster. Così impari!
Cannibal Kid: Credo anch'io che Gennaro Nunziante volesse Checco Zalone per la parte di Rovazzi, solo che era troppo vecchio. Così ha pensato di ingaggiare Mr. Ford, che però è ancora più vecchio e così pensavano di affidare a Ford la parte di Barbara D'Urso, ma pure in quel caso risultava troppo vecchio. E così niente Zalone, niente Ford e sì ai veri Rovazzi e D'Urso, che sarò ben felice di massacrare. Soprattutto la seconda.
Ford: io posso anche accettare Rovazzi come appendice comica di Fedez o Morandi, ma davvero trovo assurdo che uno come lui trovi spazio come "attore" quando si parla di "film". E pensare che avrà anche successo al botteghino, molto peggio. Siamo davvero alla deriva. Altro che comandare.

ELLA & JOHN, THE LEISURE SEEKER

"In queste foto sembriamo quasi giovani quanto Cannibal." "Ma quello ormai non è più giovane da un pezzo!"

Michele: Per fortuna l'Italia non è solo Rovazzi! Ella & John è il nuovo film di Paolo Virzì, il primo "americano" per lui, che seppure accolto tiepidamente dalla critica di oltreoceano ha fruttato una candidatura ai Golden Globe per Helen Mirren. Virzì è da sempre uno dei miei registi preferiti, quindi per me questo è il vero titolo imperdibile della settimana, anche se un po' mi rende perplesso la sua idea di raccontare la storia di una coppia di ottantenni acciaccati ma innamorati che decide di farsi un viaggio in camper - evidentemente una metafora del rapporto tra il Cannibal e James Ford. Ora cari amici, chi di voi è Helen Mirren e chi Donald Sutherland?
Cannibal Kid: Io potrei anche accettare la parte della Helen Mirren di turno, è solo che sono davvero troppo ggiovane per farla. Ford come Sutherland senior invece sarebbe perfetto.
Quanto a Virzì e al film la penso più o meno come l'autore del Cumbrugliume, che continuo a non sapere cosa significhi e forse glielo avevo già chiesto, ma continuo a non comprenderlo. Ho amato numerosi film di Virzì, soprattutto gli ultimi, eppure la vicenda on the road di questi due nonnini appare troppo geronto-fordiana per fare davvero breccia nel mio cuore. Comunque staremo a vedere, anche perché mi sembra l'unico film vagamente promettente della settimana.
Ford: film potenzialmente della settimana, Virzì conferma di essere uno degli autori italiani più importanti del passato recente, rischi compresi. Personalmente, potrebbe conquistarmi oppure lasciarmi incredibilmente deluso. Qualsiasi cosa sia, spero differisca dall'opinione di Cannibal.

L'ORA PIÙ BUIA

"Cumbrugliume... Ma che sigaro si è fumato Michele per trovare un nome così!?"

Michele: Un altro film che vive della maestosa interpretazione del suo protagonista. In L'Ora più Buia un Winston Churchill che vive l'angoscia di chi sa che deve prendere una decisione impossibile agli inizi della Seconda Guerra Mondiale è interpretato dal grande Gary Oldman, considerato uno dei favoriti per la prossima notte degli Oscar. Anche se certo sarà dura battere la concorrenza di Rovazzi. Vedo già Ford davanti allo schermo in brodo di giuggiole. Io intanto andrò a recuperarmi il nuovo Kickboxer!
Cannibal Kid: Gary Oldman sarà anche un grande attore e qui – per carità – sarà bravissimo, però io non l'ho mai sopportato un granché e questa fordiana rottura di palle storica del decimo livello non mi attira per niente. Agli Oscar piuttosto faccio il tifo per gente che interpreta quelli che sono considerati due degli attori peggiori di sempre: Fabio Rovazzi nella parte di Fabio Rovazzi e James Franco in quella di Tommy Wiseau.
Ford: l'Academy, per quanto mi riguarda, deve ancora un Oscar a Stallone. Quindi Rovazzi e Oldman, per il momento, se lo possono scordare. Anche se il film lo vedo volentieri.

INSIDIOUS: L'ULTIMA CHIAVE

La ragazza alla vostra sinistra ha affrontato una maratona di film fordiani, quella a destra, invece, una voluta da Cannibal.

Michele: Negli USA questo quarto capitolo della saga di Insidious è stato l'ennesimo successone, ma la critica ha sostenuto che la saga sta cominciando a mostrare i primi segni di stanchezza. Pensate che io, anche se sono da sempre un grande estimatore degli horror, ho cominciato a sentirmi stanco (e assonnato!) già dal secondo film. Questo a dimostrazione di quanto io sia anni luce avanti a tutti. Mangiate la mia polvere, cari colleghi!
Cannibal Kid: Il primo Insidious, checché ne dica Ford, era davvero terrificante. In senso buono. Il secondo non in senso buono, al punto che manco sono riuscito a vederlo tutto. Il terzo era una cazzata piuttosto divertente. Il quarto? Non c'ho tutta 'sta voglia di scoprirlo. Penso lascerò il compito di recensirlo a Michele, che a quanto pare ha una gran voglia di diventare il primo della classe tra i blogger cinematografici. E con della concorrenza come la mia o quella di Ford, non credo ci voglia molto.
Ford: lascio con piacere a Michele il piacere di scoprire quella che sarà l'ennesima sòla dell'horror, nuovo capitolo di un brand che non mi ha mai convinto. Dal canto mio, preferisco passare il tempo a farmi beffe di chi lo esalterà, dallo stesso Michele a Peppa Kid.

POESIA SENZA FINE

"Ma dove credete di essere, in Coco!?"

Michele: Avete presente il noto detto "Venezia è bella ma non ci vivrei"? Ecco: Jodorowsky è bravissimo, ma i suoi film guardateli voi. Chi si offre volontario?
Cannibal Kid: Una volta mi era passata per la mente l'idea di recuperare un film di Alejandro Jodorowsky. Poi ho pensato che poteva essere troppo radical-chic e incomprensibile persino per me. E così ho passato, e continuo a passarlo, pure io. Invece Ford, tra una poppata e l'altra, tornerà a fare il cinefilo snob come un tempo ed esalterà l'ormai 88enne Jodorowsky come uno dei più grandi registi viventi?
Ford: Jodorowski è mitico, che si parli di fumetti, letteratura o cinema. Personalmente, l'ho sempre adorato. Dovessi trovare le energie mentali per affrontarlo di nuovo, lo farò volentieri alla faccia di tutti i finti pane e salame e radical chic come Michele e Cannibal.

UN SACCHETTO DI BIGLIE

"Sicurezza? Qui ci sono tre bloggers da internare il più presto possibile."

Michele: Come frase di lancio de Un Sacchetto di Biglie proporrei "il film che ha fatto dire a Michele de Il Cumbrugliume: 'no ok, ho cambiato idea, preferisco Jodorowsky'!". Scherzi a parte ci avviciniamo alla Giornata della Memoria e film come questo sono importanti; è la storia (tratta dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo) di due fratellini ebrei che devono intraprendere un lungo viaggio nella Francia occupata dai nazisti per sfuggire alla cattura. Tutto bellissimo, tutto giustissimo, tutto utilissimo. Solo che non riesco a togliermi dalla testa l'idea che inserendo nel film una scena in cui Indiana Jones (o Capitan America!) prende a pugni otto nazisti per far scappare i due protagonisti, il tutto risulterebbe estremamente più efficace. ALWAYS PUNCH A NAZI!
Cannibal Kid: Macché il fordiano Indiana Jones! Macché quel fighetto di Captain America! Qua per farmi vedere una pellicola del genere ci sarebbe bisogno dei basterdi di Tarantino. Visto che non mi risulta siano presenti, preferisco fare una partita a biglie piuttosto che cimentarmi con questa impegnatissima, e potenzialmente noiosissima, pellicola.
Ford: ogni anno, con l'appropinquarsi del Giorno della Memoria - giustissimo, senza ombra di dubbio - si moltiplicano le proposte in sala potenzialmente a rischio retorica e noia. Personalmente, preferisco riscoprire cult del passato e lanciare le biglie nel sacco in pieno viso del Cannibale, e anche di Michele, se osa mettersi in mezzo.

MARLINA - OMICIDA IN QUATTRO ATTI

"Questo stile di passeggio alla Ford non mi convince affatto."

Michele: Un film che secondo me è descritto perfettamente dal suo titolo originale: Marlina si pembunuh dalam empat babak. Ecco, non mi sento di aggiungere altro e lascio quindi la parola a Cannibal Kid che ci teneva molto a raccontarvi la biografia della regista Mouly Surya. Ciao ciao!
Cannibal Kid: Ehm... sì. Come tutti sanno Mouly Surya è nata a Giacarta ed è una delle più promettenti registe dell'Indonesia. Anche perché non credo ce ne siano così tante altre. Sono promosso, Prof. Borgogni?
Riguardo al suo nuovo film, potrebbe anche essere la rivelazione della settimana, e magari dell'anno, ma chi c'ha voglia di scoprirlo?
Tra tutti i pretenziosi mattonazzi pseudo impegnati perfetti per il pretenzioso Ford de 'na vorta in uscita 'sto weekend, l'idea di guardarmi Il vegetale alla fine non mi sembra poi così sgradevole.
Ford: titolo molto difficile da approcciare, sia per i finti radical come Cannibal, che per i pane e salame come me e Michele. Nel dubbio, lascio da parte per un eventuale recupero e spero che l'eventuale recensione possa generare una nuova Blog War.

lunedì 10 aprile 2017

La pazza gioia (Paolo Virzì, Italia/Francia, 2016, 118')






Ricordo quando, lo scorso anno poco prima dell’inizio della primavera, affrontai la visione dell’ottimo The end of the tour, che a partire dalle vicende di David Foster Wallace riuscì, in una particolare sequenza, non solo a toccarmi nel profondo, ma a rendere più chiara – per quanto non condivisibile dal sottoscritto - la scelta del mio amico Emiliano, che poco più di due anni fa decise di suicidarsi senza che nessuno, dai suoi più stretti conoscenti a sua madre, dai colleghi a noi compari “di vecchia data” si accorgesse o sospettasse anche solo minimamente.
Wallace, in un passaggio della pellicola appena citata, suggerisce per spiegare la situazione all’amico giornalista, di immaginarsi di essere all’interno di un palazzo in fiamme, in una condizione di sofferenza e terrore così terribili da far apparire un gesto estremo come quello di gettarsi nel vuoto come una liberazione.
Del resto, nessuno di noi si conosce quanto noi stessi, e a volte il dolore che si porta dentro finisce per risultare così profondo ed insanabile da sfociare in gesti definitivi o, in alternativa, nella “follia”: ma cosa sarà mai, esattamente, questa follia?
E’ una fuga? Un modo che ha la nostra mente di rifugiarsi in un suo mondo simile al coma per il corpo? Un tentativo di isolarsi in modo da poter sperare di riparare al danno prima di riprendere a vivere?
Ma soprattutto, essere “folli”, o disperati, o feriti dentro, dove nessuno potrà vedere all’infuori di noi, esclude la gioia dalla e della vita?
Personalmente, penso di no.
In fondo, la condizione in cui viviamo, per quanto drammatica possa essere, e fisica o mentale che sia, è lo specchio del nostro carattere, della forza che ci permette di uscire fuori, ricominciare, alzare la testa, prendere una decisione oppure un’altra.
Paolo Virzì, che da queste parti resta amatissimo per piccoli cult come Ovosodo o grandi film classici come La prima cosa bella – che resta il lavoro che preferisco del regista livornese – fornisce una sua risposta con questo La pazza gioia, appoggiandosi a due interpretazioni di straripante cuore fornite da due attrici in grandissima forma – Micaela Ramazzotti, già protagonista dell’appena citato La prima cosa bella, e soprattutto Valeria Bruni Tedeschi, che si mangia pellicola, spettatori e chi più ne ha, più ne metta -, regalando all’audience momenti di grande emozione ed una storia sentita e profonda, disperata eppure straripante di speranza.
  Certo, come molti degli ottimi prodotti italiani usciti negli ultimi due anni almeno qui nella Terra dei cachi ha finito per essere sopravvalutato – non è certo una novità, se pensiamo cos’è accaduto al Cinema da Qualcuno volò sul nido del cuculo in poi, l’utilizzo della follia e del suo ruolo in chi la vive sulla pelle e spera un giorno di reinserirsi nella società – dalla critica più giovane – nella blogosfera ho letto recensioni che ne parlavano come di qualcosa di enorme, mentre come ho già sottolineato, a mio parere Virzì ha saputo fare anche di meglio in passato – così come da quella storica – assurdo e campanilista pensare, ad esempio, che per gente come Mereghetti questo film sia uno dei più belli degli ultimi anni salvo poi bocciare cose come Alabama Monroe accusandole di sfruttare il dolore per raccontare una storia -, ma sarebbe ingiusto nei confronti del grande lavoro del regista e delle due protagoniste non dare credito a quello che, senza dubbio, rappresenta uno dei capitoli più intensi e profondi del Cinema italiano recente, che resta per me ancora qualche passo indietro rispetto ad Europa, Oriente ed USA ma che ha mostrato, anche grazie a quelli che sono destinati a diventare cult negli anni come La pazza gioia segnali di una ripresa che, lo spero sempre, possa riportare la produzione nostrana ai livelli degli anni sessanta e settanta, quando al mondo non c’era nessun Paese che poteva vantare una formazione di registi e produzione di Capolavori come la Nostra.
In attesa di quel momento, ringrazio e mi godo storie come questa, raccontate con il cuore e con il cuore portate sullo schermo, pronte a regalare emozioni profonde e mostrare un altro 

pezzo del grande mondo che abbiamo dentro, anche quando pare perfino peggio di quello che ci attende ogni giorno al varco fuori.
L’importante sarà affrontarlo a testa alta e con un po’ di sana follia.




MrFord



 

giovedì 19 maggio 2016

Thursday's child

La trama (con parole mie): alle spalle settimane di uscite pressochè inutili e numericamente eccessive, torniamo quasi alla normalità con un weekend che prevede qualche potenziale sorpresa interessante e le ormai scontate schifezze italiane distribuite non si sa neppure per quale ragione.
Come di consueto, troverete anche i saggi consigli del sottoscritto e le scellerate panzane propinate dal gran visir dei radical chic, Cannibal Kid.


"Quelli sono Cannibal e Ford!? Accidenti, sono perfino peggio di Apocalisse!"

X-Men – Apocalisse

"E così anche quel Cannibal crede di essere una divinità: dovrò scambiarci due parole."

Cannibal Kid dice: Del film non me ne frega praticamente nulla, visto che i precedenti capitoli erano sì guardabili, però erano sempre le solite menate supereroistiche già viste e straviste. Di Jennifer Lawrence invece me ne frega molto, e guardarei un film in cui c'è lei anche se stessero arrivando l'Apocalisse e James Ford insieme. Sebbene debba confessare che Una folle passione non ho ancora trovato il coraggio di guardarlo.
Ford dice: il nuovo ciclo di film dedicato agli X-Men è una vera ficata degno del Cinematic Universe degli Avengers, che ha regalato chicche sia in L'inizio che in Giorni di un futuro passato. Inutile dire che da queste parti l'hype è altissimo, anche e soprattutto considerando che Apocalisse è uno dei villain più affascinanti dell'Universo Marvel. E inoltre, c'è Jennifer Lawrence, la donna con il potere mutante di mettere d'accordo il sottoscritto e Cannibal Kid.



La pazza gioia

"Ce l'abbiamo fatta! Se l'avessimo fatto salire, Ford avrebbe preteso di guidare!"

Cannibal Kid dice: Uno dei registi italiani più interessanti, Paolo Virzì, alle prese con la tematica della follia?
Ce n'è abbastanza per darsi alla pazza gioia, manco Mr. Ford avesse annunciato che, per almeno un mese, non parlerà più dell'amore della sua vita: Sylvester Stallone.
Ford dice: Virzì mi è quasi sempre piaciuto, e l'idea di un suo nuovo film mi incuriosisce parecchio, nonostante la distanza sempre maggiore che cerco di mettere tra me ed il Cinema italiano, neanche fosse un Cannibal Kid qualsiasi.
Spero solo di non rimanere deluso.




Whiskey Tango Foxtrot

"Quel Cannibal qui in Afghanistan farebbe una figura perfino più comica della mia!"

Cannibal Kid dice: Pellicola ambientata tra i teatri di guerra di Afghanistan e Pakistan e quindi dal sapore fordiano, con però protagonista una comica cazzara come Tina Fey, e perciò potenzialmente una cannibalata. Potrebbe essere un mix tra il meglio dei vostri due blogger (pseudo)cinematografici preferiti, mi sa invece che si rivelerà un mix tra il loro peggio.
Ford dice: quando un'attrice molto cannibale incontra un setting molto fordiano, il risultato non può che essere terribile. Come ho l'impressione che sarà questo film. Ma non si può mai sapere: se Peppa dovesse parlarne male, correte tutti a vederlo!



Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio

"Guarda che io ho almeno trent'anni meno di Ford!"

Cannibal Kid dice: Pellicola d'animazione spagnola con personaggi retrò nati negli anni '50, quindi contemporanei di Ford, che – zitto zitto – questo film non vede l'ora di vederselo.
Ford dice: a parte i nomi dei protagonisti a metà tra lo Spaghetti Western e la barzelletta sporca, direi che non trovo alcun motivo per cercare di farmi del male e recuperare questo titolo. Penso di farmene già abbastanza sopportando Cannibal.



Zucchero! That Sugar Film

"Cannibal, sono la tua Australian Beauty!"
Cannibal Kid: Per un momento ho avuto il terrore che si trattava di un film su Zucchero “Sugar” Fordaciari. Sarebbe stato l'horror dell'anno. Invece è un documentario dedicato allo zucchero zucchero. Più che altro è una pellicola contro lo zucchero. Ma a questo punto non poteva essere un film contro Zucchero il cantant... volevo dire il plagiatore seriale?
Ford dice: documentario curioso che, considerato l'argomento, mi sa di radical/alternativo/antisistema nel peggiore dei modi.
Per quanto mi riguarda, adorando lo zucchero nel the come nel mojito, lascio l'amaro al mio rivale. Ben volentieri.



Era d'estate

"Una volta l'Italia aveva noi, ora ha Cannibal e Ford. Sono proprio messi male!"

Cannibal Kid dice: Lavoro dedicato a Falcone e Borsellino, ma la notizia è un'altra: Beppe Fiorello in un biopic per il cinema e non in biopic per la Rai?
Questo è un evento più unico che raro, come la sola stroncatura di Ford di un film con Stallone (La vendetta di Carter, tanto per la cronaca).
Ford dice: Falcone e Borsellino sono due figure fondamentali per la Storia del nostro Paese, e qualsiasi produzione a loro dedicata dovrebbe essere quantomeno presa in considerazione. Speriamo solo che non si tratti della solita italianata di bassa lega.



Si vis pacem para bellum

"Hai finito di sparare stronzate, Peppa Kid!"
Cannibal Kid dice: Thriller italiano che sprizza amatorialità da tutti i pori. È vero che, prendendo per i fondelli Ford tutte le settimane, sono abituato a sparare sulla Croce Rossa, però così sarebbe come sparare sulla Croce Rossa con il pessimo guidatore Ford al volante.
Ford dice: dopo due titoli potenzialmente interessanti, finalmente un film italiano da massacrare come piace a me. Quasi più che massacrare il Cannibale.



My Father Jack

"Ora faccio io un bel ritratto a quei due scoppiati di blogger!"
Cannibal Kid dice: Altro film italiano molto amatoriale, con un cast in cui figura tra gli altri...
Elisabetta Gregoraci.
No, va beh, dai, sbaracchiamo tutto e andiamocene: il cinema è morto e, con mia somma sorpresa, a ucciderlo non è stato Ford.
Ford dice: e con questo penso che il Cinema italiano non abbia davvero più nulla da dire. Spero che possa essere presto lo stesso con Cannibal Kid.


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