giovedì 22 aprile 2010

Tango e Cash

Parrò completamente rincoglionito, ma con l'età che avanza il recupero dei cult della mia infanzia ha un sapore sempre più dolce, che mi permette di godere spudoratamente di film che so a memoria senza contare che tecnicamente - e cinematograficamente - non valgono proprio un bel fico secco. Infischiandomene.
Uno dei casi più eclatanti delle mie recenti riscoperte è Tango e Cash, baracconata d'azione fracassona e sconnessa che assume il contorno di mito ed è strettamente legata a ricordi emozionanti e assolutamente belli da accarezzare: dal gioco che, bambino, facevo con mio fratello assegnando le parti di ogni film in base alle caratteristiche caratteriali - in questo caso a me toccava Cash, a lui Tango -, al capodanno con mia moglie sdraiati sul letto con Sambuca e Southern Comfort.
Potrei, senza nessuno sforzo, mettermi a sviolinare almeno una decina di scene a memoria, ridendo al computer da solo come un povero stronzo pensando al corso di lingue intensivo nel bagno della stazione di polizia, all'arrivo nel carcere, al confronto sul tetto con "coda di cavallo" con tanto di impagabili espressioni di Stallone, o al disco riallocato di Cash sul divano della sorella del suo riluttante compagno.
Ma mi limito a dire che, nel corso degli anni '80, lo spirito che muoveva gli autori di una baracconata era sempre divertito e divertente, carico di ironia e soprattutto mai, e dico proprio mai, stimolato da un eccessivo prendersi sul serio: se penso a Tango/Stallone che risponde alle provocazioni dei poliziotti dicendo "Rambo è una pulce!" (in originale ancora meglio, con "pussy") e poi corro con la mente ai vari Transformers e G.I. Joe, in cui tutti, dai registi agli addetti al cathering pensano di essere i più cool del momento, sono colto da un improvviso ed incontrollabile senso di tristezza assoluta.
Fortunatamente mi basta pensare a "Conan" - anche in questo caso, pare quasi metacinema -, avversario di Tango in carcere, per ritrovare il sorriso.
O a Kurt Russell vestito da donna. Impagabile.
Certo, qui non si può parlare di Cinema.
Ma che cazzo, è proprio bello divertirsi, ogni tanto.

"Can't stop now don't you know
I ain't never gonna let you go, don't go."
MrFord

1 commento:

  1. INDIANA JONES, I GOONIES, I GREMLINS, ALLA RICERCA DELL'ARCA PERDUTA...

    Will Smith impari che non bisogna per forza recitare con l'obiettivo di vincere l'Oscar per rimanere nella storia! Altro che LEGGENDA...

    BABY RUF!

    RispondiElimina

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