Produzione: Showtime
Origine: USA
Anno: 2011
Episodi: 12
La trama (con parole mie): la famiglia Gallagher, costruita e mandata allo sbaraglio dal disoccupato alcolizzato ed approfittatore Frank, vive nella periferia degradata di Chicago e cerca di tirare fuori il meglio giorno dopo giorno per evitare di seguire le orme dello stesso Frank e della sua ex moglie, fuggita abbandonando i figli a se stessi.
A tenere in piedi la baracca è la Gallagher maggiore, Fiona, poco più che ventenne eppure impegnata a fare da madre ai suoi fratelli e sorelle Lip, Ian, Debbie, Carl e Liam: quando nella sua vita irrompe Steve, i sentimenti normalmente a prova di storia d'amore della ragazza cominciano a mostrare il fianco, e per la prima volta si troverà a dover far coesistere le responsabilità di donna di casa e quelle di innamorata.
A darle una mano gli inseparabili amici e vicini di casa Kevin e Veronica, pronti ad appoggiare i giovani Gallagher ad ogni guaio combinato da Frank finito per ripercuotersi su di loro.
A tenere in piedi la baracca è la Gallagher maggiore, Fiona, poco più che ventenne eppure impegnata a fare da madre ai suoi fratelli e sorelle Lip, Ian, Debbie, Carl e Liam: quando nella sua vita irrompe Steve, i sentimenti normalmente a prova di storia d'amore della ragazza cominciano a mostrare il fianco, e per la prima volta si troverà a dover far coesistere le responsabilità di donna di casa e quelle di innamorata.
A darle una mano gli inseparabili amici e vicini di casa Kevin e Veronica, pronti ad appoggiare i giovani Gallagher ad ogni guaio combinato da Frank finito per ripercuotersi su di loro.
Da parecchio tempo lungo la Frontiera, ormai, sentivo parlare di Shameless, nella sua versione d'ispirazione anglosassone ed in questa trasposizione statunitense, eppure - senza sapere esattamente per quale motivo - un suo passaggio sugli schermi del Saloon ancora mancava all'appello: di recente, complice la visione dell'ennesima e spettacolare stagione di Californication, la scoperta del legame - ben oltre la produzione che le accomuna - e dell'affinità tra le due serie ha convinto il sottoscritto al recupero, rivelatosi tra i più interessanti che la tv abbia riservato agli occupanti di casa Ford negli ultimi mesi.
I Gallagher, scombinata famiglia disfunzionale alla ricerca di un equilibrio destinato a non arrivare mai per le strade della periferia degradata di Chicago, sono entrati fin dal primo episodio nel cuore di questo vecchio cowboy e di Julez, che addirittura è riuscita ad entusiasmarsi discretamente per una serie "realistica" e lontana dai suoi standard usuali, legati a fantasy, fantascienza e simili: dal grottesco Frank, essere umano di bassissima qualità morale dedito ad alcool e truffe - terrificante il pensiero di un genitore di questo stampo nella realtà, divertente nella maggior parte delle situazioni da gustarsi sullo schermo - interpretato da un ottimo William Macy alla giovane ma cazzutissima Fiona, che si ritrova a fare da capofamiglia andando ben oltre quelle che dovrebbero essere le preoccupazioni di una ragazza poco più che ventenne, si passa attraverso Lip - genio in erba, sensibile e forte, legato ai suoi fratelli e sorelle quanto Fiona ma dalle potenzialità decisamente più alte, nonchè preferito quasi assoluto del Saloon -, Ian - il suo rapporto con Lip è una delle cose migliori della serie, e ha risvegliato nel sottoscritto il ricordo del segno lasciato dalle visioni di Six feet under e Lawless per quanto riguarda l'analisi del legame tra fratelli -, Debbie - ragazzina degna dei fasti di Little Miss Sunshine, apparentemente ingenua ma incredibilmente preparata nell'affrontare il caos che regna nella sua famiglia -, Carl - il devastatore di casa, incontenibile e dirompente, eppure ancora legatissimo ai suoi scellerati genitori - e Liam - il più piccolo, ancora poco sfruttato, ma sono fiducioso per il futuro -, senza contare amici, congiunti e comprimari in grado di bucare lo schermo e catturare l'attenzione pur se non presenti quanto i Gallagher stessi - ovviamente Steve, destinato ad avere un ruolo da protagonista nel cuore e nella vita di Fiona, il giovane agente Tony, un buono come non se ne fanno più e proprio per questo relegato al ruolo di eterno secondo, Kevin e Veronica, già miei idoli, vicini affiatatissimi, amici sinceri, coppia esplosiva in tutti i sensi, Sheila e Karen Jackson, pronte ad "adottare" i Gallagher di diverse generazioni, o i degenerati Milkovich, versione estrema degli stessi Gallagher -.
Oltre al variegato ed azzeccatissimo cast of charachters, un'altra grande qualità di Shameless è la capacità di empatizzare con il pubblico, raccontando una storia in grado di spaziare tra la commedia ed il dramma senza mai dimenticare il valore del quotidiano - fondamentale per il sottoscritto, strenuo sostenitore, al contrario della mia consorte, del "realismo" - e quello della Famiglia, quel curioso nucleo nel quale veniamo proiettati volenti o nolenti e prima palestra per i nostri rapporti umani, nonchè formazione fondamentale per il carattere e la capacità di rapportarsi con l'esterno quanto e più delle esperienze vissute una volta liberi di vivere la nostra vita.
In questo senso, i fratelli Gallagher sono perfetti nel farsi portatori del grande mistero che resta il legame di sangue, l'unico in grado di scatenare rivalità e rancori profondi ed un amore incondizionato e totalizzante, di quelli che nessuno potrà spiegare, e solo chi lo vive sulla pelle potrà condividere anche solo attraverso uno sguardo con i propri fratelli o sorelle.
Una proposta di pancia e cuore, dunque, proprio come quelle che da queste parti trovano il terreno più fertile, la passione profonda ed il desiderio di assaporarle dal primo all'ultimo minuto, come è giusto sia la vita, anche quando è dura ed occorre combattere con le unghie e con i denti - anche con chi vorresti amare - come è per i Gallagher tutti.
O quasi.
I Gallagher, scombinata famiglia disfunzionale alla ricerca di un equilibrio destinato a non arrivare mai per le strade della periferia degradata di Chicago, sono entrati fin dal primo episodio nel cuore di questo vecchio cowboy e di Julez, che addirittura è riuscita ad entusiasmarsi discretamente per una serie "realistica" e lontana dai suoi standard usuali, legati a fantasy, fantascienza e simili: dal grottesco Frank, essere umano di bassissima qualità morale dedito ad alcool e truffe - terrificante il pensiero di un genitore di questo stampo nella realtà, divertente nella maggior parte delle situazioni da gustarsi sullo schermo - interpretato da un ottimo William Macy alla giovane ma cazzutissima Fiona, che si ritrova a fare da capofamiglia andando ben oltre quelle che dovrebbero essere le preoccupazioni di una ragazza poco più che ventenne, si passa attraverso Lip - genio in erba, sensibile e forte, legato ai suoi fratelli e sorelle quanto Fiona ma dalle potenzialità decisamente più alte, nonchè preferito quasi assoluto del Saloon -, Ian - il suo rapporto con Lip è una delle cose migliori della serie, e ha risvegliato nel sottoscritto il ricordo del segno lasciato dalle visioni di Six feet under e Lawless per quanto riguarda l'analisi del legame tra fratelli -, Debbie - ragazzina degna dei fasti di Little Miss Sunshine, apparentemente ingenua ma incredibilmente preparata nell'affrontare il caos che regna nella sua famiglia -, Carl - il devastatore di casa, incontenibile e dirompente, eppure ancora legatissimo ai suoi scellerati genitori - e Liam - il più piccolo, ancora poco sfruttato, ma sono fiducioso per il futuro -, senza contare amici, congiunti e comprimari in grado di bucare lo schermo e catturare l'attenzione pur se non presenti quanto i Gallagher stessi - ovviamente Steve, destinato ad avere un ruolo da protagonista nel cuore e nella vita di Fiona, il giovane agente Tony, un buono come non se ne fanno più e proprio per questo relegato al ruolo di eterno secondo, Kevin e Veronica, già miei idoli, vicini affiatatissimi, amici sinceri, coppia esplosiva in tutti i sensi, Sheila e Karen Jackson, pronte ad "adottare" i Gallagher di diverse generazioni, o i degenerati Milkovich, versione estrema degli stessi Gallagher -.
Oltre al variegato ed azzeccatissimo cast of charachters, un'altra grande qualità di Shameless è la capacità di empatizzare con il pubblico, raccontando una storia in grado di spaziare tra la commedia ed il dramma senza mai dimenticare il valore del quotidiano - fondamentale per il sottoscritto, strenuo sostenitore, al contrario della mia consorte, del "realismo" - e quello della Famiglia, quel curioso nucleo nel quale veniamo proiettati volenti o nolenti e prima palestra per i nostri rapporti umani, nonchè formazione fondamentale per il carattere e la capacità di rapportarsi con l'esterno quanto e più delle esperienze vissute una volta liberi di vivere la nostra vita.
In questo senso, i fratelli Gallagher sono perfetti nel farsi portatori del grande mistero che resta il legame di sangue, l'unico in grado di scatenare rivalità e rancori profondi ed un amore incondizionato e totalizzante, di quelli che nessuno potrà spiegare, e solo chi lo vive sulla pelle potrà condividere anche solo attraverso uno sguardo con i propri fratelli o sorelle.
Una proposta di pancia e cuore, dunque, proprio come quelle che da queste parti trovano il terreno più fertile, la passione profonda ed il desiderio di assaporarle dal primo all'ultimo minuto, come è giusto sia la vita, anche quando è dura ed occorre combattere con le unghie e con i denti - anche con chi vorresti amare - come è per i Gallagher tutti.
O quasi.
MrFord
"Think of all the luck you got
know that it's not for naught
you were beaming once before
but it's not like that anymore."
The High Strung - "The luck you got" -
Ahahah vwcchio Ford arrivi adesso a vedere una serie che io promuovevo già nel 1999 nella versione originale british che comunque é meglio di questa? Sei proprio un matusa.
RispondiEliminaBella zio ci si becca in girella.
Marco Goi
*vecchio
EliminaQuesto va dritto nella top ten dei migliori commenti di sempre! :)
EliminaLi ho scoperti anch'io solo quest'inverno e già li adoro e li venero!
RispondiEliminaBellissima serie che con le prossime stagioni continuerà a crescere!
Non vedo l'ora di recuperare anche le prossime stagioni! Scoperta mitica!
Eliminaalla buon'ora.
RispondiEliminafinalmente ti sei messo a seguire una serie tv decente.
ora non ti resta che abbandonare hawaii five 0, crime e altre cazzate varie e sei sulla strada buona :)
il realismo comunque è relativo, visto che questi gallagher sono troppo british per essere degli yankee...
Troppo british per l'alcool? In questo caso puoi quasi avere ragione! ;)
EliminaBella bella bellissima! La prima stagione è super, la seconda un pelino deludente, ma la terza è letteralmente straordinaria! Tutti gli attori sono perfetti(il bad boy Milkovich è un mito assoluto!), e Fiona... Oddio Fiona riesce ad essere la più bella al mondo recitando per il novanta per cento del tempo senza trucco... E se sei così da struccata, baby hai tutta la mia ammirazione!
RispondiEliminaMassimiliano
Massimiliano, senza dubbio una delle proposte più interessanti che il piccolo schermo mi abbia riservato negli ultimi mesi. Cast mitico per una serie che è già supercult fordiano!
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