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domenica 15 gennaio 2012

The covenant

Regia: Renny Harlin
Origine: Usa
Anno: 2006
Durata: 97'



La trama (con parole mie): quattro ragazzi da copertina eredi dei superpoteri magici delle loro rispettive famiglie sono gli idoli di una piccola località in cui fanno un pò quello che gli pare.
Quando nella loro scuola fa capolino un nuovo, altrettanto da copertina e altrettanto ricco sfondato studente di nome Chase, tra loro s'insinua il dubbio se quest'ultimo possa essere amico, nemico, dotato di poteri o addirittura l'ultimo discendente di una quinta famiglia "perduta".
Sfruttando le ragazze di due dei quattro, non proprio due menti eccelse, Chase metterà in atto un piano che prevede il furto dei poteri di quello che pare proprio essere il leader dei quattro, un tizio tormentato in pieno stile Twilight di nome Caleb.






The covenant è un film così brutto, ma così brutto, ma così brutto da far quasi sembrare Breaking dawn una pellicola tutto sommato passabile.
E' vero, il suddetto Breaking dawn non sarà mai e poi mai neppure lontanamente decente, ma The covenant, che alla saga di Twilight è indubbiamente ispirato - così come indirizzato agli stessi fan adolescenti in cerca di struggimento fittizio -, riesce davvero nell'impresa ardua di raggiungerne - se non superare - i limiti.
L'unico vero dispiacere - a parte la visione - è che purtroppo non si tratta di un'uscita cinematografica dell'anno appena concluso, perchè in quel caso senza dubbio le posizioni più alte della classifica del peggio sarebbero state scosse dall'arrivo prepotente di quest'accozzaglia di pseudo miti di ispirazione ottocentesca e non solo - caccia alle streghe, romanticismo e mistero nella loro accezione peggiore - interpretata da una squadra di attori presi dalle copertine delle riviste per teenagers in balia dei primi turbamenti ormonali e schiaffati nonostante un'evidente incapacità di trovarcisi davanti di fronte ad una macchina da presa a recitare battute che paiono prese dalla peggiore fiction in stile "a cazzo di cane".
In realtà, la visione di questa robaccia nasce proprio a causa di un elemento del cast, quel Taylor Kitsch che nell'ottimo Friday night lights presta corpo e volto a Tim Riggins, mio personaggio preferito della serie nonchè cotta adolescenziale per Julez, dalla quale mi sono fatto convincere, in una serata di debolezza, ad affiancarla nella visione di questo "indimenticabile" lavoro dell'altrettanto "indimenticabile" Renny Harlin che le costerà almeno una visione di Sokurov o Tarr per ripagarmi.
La cosa davvero drammatica rispetto a questo film è che, nonostante la sua pochezza, non riesce neppure lontanamente a suscitare quelle sane risate che, a volte, il trash estremo provoca negli spettatori, scivolando al contrario nella noia più terribile da coma profondo, più che da pisolino pomeridiano.
Immaginate, giusto per avere un'idea, cinque modelli dall'espressione vuota con un paio di non protagoniste femminili a metà strada tra le pupazzone degli horror scelte appositamente per ben precise doti artistiche e personaggi che vorrebbero tanto essere interessanti come le vittime sacrificali del thriller del sabato sera di Canale 5 fare a gara a chi ha gli addominali più scolpiti neanche fossero i membri d'elite dei Trecentocelle Dream Men di Leonida grazie a fuochi e fiamme forniti da alcuni degli effetti più brutti che abbia mai visto in tutta la mia ormai piuttosto lunga carriera di spettatore.
In tutto questo noto di aver scritto, fino ad ora, più o meno una trentina di righe.
Praticamente un miracolo, considerata la materia.
Già vi vedo ridere sotto i baffi pensando ad una sorta di masochismo senza speranze che porta dritto dritto alla mancanza d'ispirazione: e allora vi sfido, scellerati.
Provate a vederlo voi, questo film.
E se riuscite a scrivere un post più lungo di questo, giuro che vi offro una bottiglia.
Da finire rigorosamente insieme e rigorosamente in una botta sola, ovviamente.


MrFord


"Nothing left to say, anyway
now that the magic has gone
there's no sense in holding on
baby now, now that the magic is gone."
Joe Cocker - "Now that the magic is gone" -
 
 

12 commenti:

  1. Risposte
    1. Frank, scegli tu. Se si tratta di superalcolici mi posso cimentare con qualsiasi cosa. ;)

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  2. sono talmente avanti a te che pure sta roba l'avevo già vista parecchio tempo fa, ma non mi ero nemmeno scomodato a scriverne una recensione...
    comunque non inganni nessuno, ford: la cotta adolescenziale per taylor kitsch non è di julez, ma tua
    aahahahah ahahahahaha ahahahahahah

    ok, la smetto di ridere che non era così divertente :)

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    1. Cannibale, non so se vedere questa roba in anticipo sugli altri possa essere considerato indice dell'essere avanti! ;)
      Meno male, poi, che cominci ad essere addirittura autocritico: sono i trenta che si avvicinano inesorabilmente? Ahahahahahah!

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  3. Ma io mi chiedo, perché farsi del male così?

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    1. Ogni tanto serve, in questo modo si apprezzano di più i film di valore! ;)

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  4. Precisazione: The Covenant è stato girato nel 2006, Twilight nel 2008 =)

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    1. Liz, vuol dire che l'ispirazione è stata al contrario: il risultato, però, non è cambiato, anzi! ;)

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  5. Leggendo la trama mi risuonava l'eco della serie "The secret circle".
    I trailer però li fanno sempre bene, perché riescono sempre a colpirmi, poi leggo te e...ciao...crolla tutto :D

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    1. Melinda, in questo caso ringrazia che sia crollato tutto. Almeno ti sei risparmiata la visione!

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  6. Sarei anche tentata di prendere sul serio la tua sfida, così magari mi regali una bella bottiglia di black russian (da me preferito al white), però veramente non riesco a trovare il coraggio...così come non l'ho trovato per vedere Twilight e seguiti...

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    1. Alessandra, per il Black russian - io continuo a preferire il White - occorrerebbero due bottiglie, quindi in teoria dovresti vedere sia questo che Twilight, almeno.
      E non te lo consiglio!

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