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sabato 19 febbraio 2011

Stigmate

La trama (con parole mie): Frankie, alternativissima parrucchiera di Pittsburgh, riceve dalla madre in viaggio in Brasile un rosario posseduto dallo spirito di un prete scomunicato morto traducendo l'unico vangelo scritto da Cristo in persona, che boicottava l'idea della Chiesa come istituzione: da quel momento la ragazza manifesterà progressivamente le stigmate, e solo un prete ex scienziato deciderà di starle vicino fino alla fine.

Sono stato fortemente tentato di iniziare ad ironizzare già dalla trama, ma ho resistito in modo da tenermi il meglio per il post. 
La serata di ieri, nonostante l'atmosfera perfetta - grazie, Julez! -, cinematograficamente parlando non iniziava nel modo migliore possibile: La nostra vita di Luchetti e Parto col folle rifiutavano di essere letti dal lettore bluray, forse per un'incompatibilità di formato del file, Sanremo incombeva e le uniche alternative possibili parevano essere Zalone e il bolso DeNiro di Stanno tutti bene - che avrebbe portato ad un ipertestuale collegamento al Festival della Canzone, tra le altre cose -. 
La situazione, dunque, era tutt'altro che rosea.
D'improvviso, l'intervento di Rai 4 e la curiosità hanno portato l'alternativa di Stigmate, primo film in assoluto visto in tv da Julez e il sottoscritto da quando viviamo insieme.
Risultato: forse forse era quasi meglio Zalone. 
O DeNiro con la sua smorfia ormai stanca e svogliata. 
O Mel Gibson. No, lui no.
Stigmate, oltre ad essere un film terribilmente anni novanta nello stile e nell'approccio, e dunque già fuori tempo massimo in partenza - considerata la tendenza alle bottigliate che suscita nel vecchio Ford il decennio di Kobain e soci -, risulta assolutamente indigesto nello script, poco maturo nella regia e, di certo, una delle pellicole di grande distribuzione peggio montate che mi sia mai capitato di vedere.
Insomma, se non fosse per lo spiccato anticlericalismo del messaggio - e qui, al contrario, si sfonda una porta aperta, considerata la tendenza alle bottigliate che suscita nel vecchio Ford la cara, vecchia, santa madre Chiesa - temo che il risultato sarebbe stata una sonora dormita per recuperare le ore che mi avrebbe tolto la sveglia alle sei di questa mattina, e senza neppure dispiacermi troppo.
Ma neppure l'avversione dello stesso Gesù per quello che la Chiesa è diventata nel corso dei secoli riesce davvero a rendere anche solo vagamente interessante questa sorta di delirio di quasi onnipotenza in cui la protagonista passa dalla pallida imitazione de L'esorcista a Giovani, carini e disoccupati come se nulla fosse, e il susseguirsi delle scene - spesso privo di logica, e totalmente slegato da una continuità narrativa - regala perle di trash involontario come Frankie che riflette sul tetto di un palazzo come nella migliore tradizione supereroistica e la ridicola storia sentimentale che progressivamente nasce tra la parrucchiera investita dai segni della santità e padre Kiernan, cui nulla serve il fascino di Byrne per essere anche soltanto lontanamente interessante o credibile come personaggio.
In un certo senso, Stigmate assume tutti i connotati del classico film di culto di chi, con il Cinema, ha una familiarità prossima allo zero assoluto, e, probabilmente, di Mel Gibson, che avrà fatto tesoro di questa visione prima di sviluppare il suo rivoluzionario horror in aramaico, l'ormai leggendario La passione di Cristo, che lotta ad armi pari con Antichrist per la seconda posizione sul mio personale podio del peggio del Cinema di cui abbia mai avuto la sfortuna di fare esperienza - e con peggio del Cinema intendo quello d'autore, quindi, nonostante il regista, un'immondizia come The tourist è automaticamente esclusa dal novero -.
Per farla breve, direi che la pellicola in questione dovrebbe servire di lezione a tutti gli aspiranti registi per comprendere in quali errori non incorrere se non si vuole trasformare un'idea interessante in un polpettone privo d'identità in grado di mettere in risalto soltanto i limiti tecnici di chi sta dietro la macchina da presa.
Hai capito, Mel?
Stigmate era necessario per imparare come NON lavorare, non voleva essere un incentivo alle tue già brucianti crisi mistiche.
E non arrabbiarti troppo, se i segni della santità non si sono ancora palesati, sul tuo corpo.
Hai ancora tempo per cercarli a colpi di martello, come un novello Leatherface del pulp mistico.


MrFord

"What's my name, what's my name?
Hold the S because I am an AINT
What's my name, what's my name?
Hold the S because I am an AINT."
Marilyn Manson - "Saint" -





16 commenti:

  1. guarda, vista la tua frase sugli anni novanta ti saresti meritato anche sanremo. ma penso che stigmate ti abbia lasciato comunque delle belle stigmate :)
    io non mi ricordo se ho visto solo l'inizio o ce l'ho fatta a reggerlo tutto, ma cioè mi vuoi dire che voi dopo averlo visto una volta l'avete visto di nuovo??

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  2. Cannibale, come tu ben sai, io seguo il detto di Randy the Ram: "Gli anni novanta facevano schifo!", pur essendo tutto sommato un prodotto di quel decennio.
    Detto questo, non mi sognerei mai e poi mai di rivedere Stigmate più di una volta: semplicemente,io e Julez non l'avevamo mai visto. Altrimenti di sicuro avremmo trovato un'altra soluzione per la parte cinematografica della serata. :)

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  3. Io lo vidi un paio di anni dopo la sua uscita e concordo, anche a me non è piaciuto: una specie di polpettone simil-horror di culto con una forzata tresca sentimentaloide, hai ragione (come sempre! ;)).

    Sarà stupido, ma questo genere di film - questi, diciamo, a sfondo religioso - un po' mi impressiona, m'inquieta, cosa che non avviene con altri tipi di horror... In soldoni: anch'io non lo rivedrò! :P

    P.S.: Dovevate vedere Zalone, mi sa! Attendo ancora la recensione, sono curioso... ;)

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  4. Vince, fortunatamente per il resto del mondo conosciuto non ho sempre ragione, ma su Stigmate, di sicuro, non mi sbaglio! ;)

    L'unica inquietudine che mi ha attanagliato durante la visione, è stata non avere il riferimento del timer sul display del lettore, che diventa il mio chiodo fisso quando un film mi fa cagare.

    Dammi tempo per Zalone. Devo abituarmi all'idea. Tanto, prima o poi, arriverà anche lui. ;)

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  5. Lo hai smontato! :D
    Guarda, devo averlo visto una decina di anni fa, e senza vergognarmi (troppo) ti dico che forse, alla fine, mi era pure piaciuto un po', insomma, non lo avevo odiato ecco. Ma non saprei, in realtà non mi ricordo neanche mezza scena, e se lo rivedessi ora probabilmente condividerei ogni riga della recensione. :)

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  6. Ottimista, lo smontaggio era d'obbligo! ;)
    Secondo me dieci anni fa può avere influito la tua giovane età, anche perchè, visto con una certa coscienza, questo filmaccio può piacere solo ad una persona: Mel Gibson! :)

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  7. haahahh ho riso troppo su kurt cobain e affini...io purtroppo ci ho passato l'infanzia in quegli anni là ma ho cercato di prendere il meno possibile!! i post con le bottigliate rulez!!!

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  8. io lo vidi al cinema quando uscì, e sarà stato che erano gli anni '90, del film ho un bel ricordo... non lo rivedo da allora chissà, forse nel rivederlo mi fa cagare.
    cmq tornando agli anni '90... NO, cioè... negli anni 90 sono usciti registi come tarantino, rodriguez, ritchie, boyle, nolan ecc; van damme e steven seagal si andavano a vedere al cinema; tyson strappa l'orecchio a quell'altro; i pearl jam; i jalisse vincono sanremo; roberto baggio; le tette di baywatch; tutti si chiedono chi ha ucciso Laura Palmer; CLIFFHANGER!!!; lo squalo in formaldeide di Hirst.

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  9. Eva, pensa che io ci ho passato la prima adolescenza! Felice che le bottigliate siano ben accette, vedrai che presto torneranno a farsi sentire! ;)

    Frank, fatti un favore e non rivederlo. Potrebbe essere traumatico. :)
    Per i '90, che dire, concordo con tutto quello che hai citato - CLIFFHANGER!!! Sei davvero un grandissimo, direi che ti sei guadagnato l'ingresso trionfale nei nostri Expendables! E Roberto Baggio, un mito! Ricordo ancora i mondiali '90 e '94, quante lacrime! -, però più il tempo passa, e più mi sento legato ai '70 per nascita e agli '80 come spirito.
    Ottimi spunti, comunque. Dovremmo approfondire, questa discussione da vecchi sui decenni trascorsi!

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  10. da vecchi non ci ricorderemo un cazzo! (non so tu, ma io sto già messo male!)

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  11. Frank, mi sa che sarà così!
    Io, ora come ora, alterno fasi di memoria lucidissima ad altre di nebbia totale: dipenderà dalle bevute! ;)

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  12. e dire che mi era così piaciuta la frase del film: spacca un pezzo di legno e io ci sarò, solleva una pietra e mi troverai...la scrissi pure sul diario,pensa un po'.

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  13. Crespa, io non voglio neanche pensare a cosa scrivevo sul diario! ;)

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  14. Bottigliate a santa madre chiesa sempre e comunque!!!!
    Che fine ha fatto David Byrne?in questo film non mi ricordo mi fosse dispiaciuto,peccato tutto il resto XD

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    1. Assolutamente sempre e comunque.
      Byrne è stato impegnato con In treatment, mentre questo film è finito giustamente nel dimenticatoio. ;)

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