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lunedì 17 gennaio 2011

Tron

La trama (con parole mie): Kevin Flynn, hacker e programmatore ingiustamente licenziato dal colosso Encom, con l'aiuto di due amici entra nel sistema della sua ex azienda per affrontare il programma Master Control, che ha assunto il controllo della rete ed una propria coscienza, alimentando le mire di dominio sul mondo umano. Grazie all'aiuto di Tron, un programma unico nonchè paladino del bene, Flynn rivoluzionerà entrambi i mondi.

Era il lontano 1982, e qui da noi, il 24 dicembre - data dell'uscita in sala -, ancora si festeggiava per il mondiale spagnolo vinto contro ogni pronostico dalla Nazionale, e non si immaginava neppure lontanamente che quella pellicola prodotta nientemeno che da Walt Disney sarebbe divenuta più di un mito per una generazione di cultori di computer, videogames, fumetti e giochi di ruolo.
In poche parole, uno dei film simbolo della nerditudine globale.
Ora, c'è da ammettere che, essendo passato attraverso il progresso tecnologico di console ed affini - ma non troppo, considerato che con i computer sono una chiavica e che scrivo gli sms senza usare il T9 -, che anche ora, solo o in compagnia - vero, Julez? - mi trastullo volentieri con i buoni, vecchi videogiochi, che sono passato dal fumetto letto a quello prodotto - niente di memorabile, ma sono stati anni divertenti, passati a scrivere sceneggiature ed inseguire i disegnatori affinchè impiegassero meno di un paio di secoli a portarle su carta - e non ho mai dimenticato il vecchio amore per il divertimento da gioco di ruolo potrei tranquillamente essere considerato uno dei capistipite della schiera di nerd che portano Tron in un palmo di mano ancora oggi, a quasi trent'anni di distanza.
Il tempo, però, ha giocato un brutto tiro a chi mi avrebbe voluto tra quelle fila, e così, passati i primi due anni di liceo - in assoluto i più nerdiani della mia esistenza - la musica è cambiata ed ora mi ritrovo a guardare con un sorriso a tante delle succitate attività, divertendomi e non risparmiandomi mai l'autoironia necessaria proprio a non pensare di essere un grand'uomo solo per qualche tattoo, un pò di tamarraggine e quella finta durezza che è tutta un nascondere fragilità.
Ma più che di me, sarebbe utile parlare del film: onestamente i miei ricordi di Tron erano più che vaghi, tanto che, negli ultimi anni, la cosa che più mi ci ha fatto avvicinare era il poster con la locandina originale appeso nella camera di Chuck, protagonista dell'omonima serie tv nonchè fan hardcore della pellicola di Steven Lisberger.
Devo ammettere che, nonostante un impatto visivo decisamente datato, tanto da apparire principalmente un prodotto per nostalgici - sarebbe come, in piena era Playstation 3, ricominciare a giocare con il Sega master system -, tuffarmi nella rete e seguire le vicissitudini di Flynn mi ha divertito ed intrattenuto senza troppa difficoltà, mantenendomi in bilico fra le ispirazioni alla saga di Guerre stellari e quello che sarebbe divenuto, quasi vent'anni dopo, Matrix: l'esistenza di una rete come un altro mondo, infatti, sarà un tema che la neppure troppo riuscita trilogia dedicata a Neo e soci tornerà a sviscerare portando lo spettatore nel nuovo millennio sfruttando un'idea di base molto simile, anche se, senza dubbio, più oscura e depressa di quanto non fosse la vicenda di Tron, semplice ed immediata come solo gli anni ottanta sapevano essere.
Lo stesso Master Control Program, terribilmente simile all'agghiacciante Skynet di Terminator, risulta essere più il cattivo di un videogioco da sala giochi arcade come quelli che, da piccoli, ci facevano impazzire e perdere ore ed ore - quando i salvataggi non esistevano ancora - per poterli finire e bullarsi, di conseguenza, con gli amici a scuola o al parco, che non una sorta di sinistro mietitore responsabile di milioni di vittime.
Le idee dell'utilizzo dei dischi di identità, inoltre, così come lo scisma quasi religioso nella rete tra i programmi fedeli a Master Control e quelli ancora devoti ai creatori - i programmatori degli stessi, come Flynn stesso - appaiono assolutamente attuali, e sono rafforzate dall'intelligente doppia parte assegnata agli attori che interpretano i loro personaggi e le conseguenti controparti "virtuali" - Tron, infatti, ha il volto e l'aspetto di Alan, suo creatore -, andando a creare un piccolo universo che, più che nerd, appare in netto anticipo rispetto alla "sociologia" di rete degli anni zero.
Certo, potrà risultare visivamente obsoleto ed anche noiosetto per chi non è un frequentatore abituale dei meandri della sci-fi, ma passati quasi trent'anni, si potrebbe tranquillamente affermare che il divertimento di Tron e la sua visione sono ancora - e in misura maggiore, se possibile - attuali, solo più seri e molto più reali di quanto, probabilmente, il buon Flynn avrebbe mai potuto immaginare.


MrFord


"Away, away in the system there is
another country place we could go."
Foals - "Tron" -

11 commenti:

  1. Ho scoperto che la citazione non è de L'armata delle tenebre, bensì di Ultimatum alla Terra (a cui penso si sia ispirato anche la nostra amata Armata).

    La prima è la frase di Ultimatum alla Terra, la seconda quella dell'Armata.

    Klaatu barada nikto.
    Clatto Verata Nicto.

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  2. Mi ero dimenticato, in effetti, che l'origine della frase si deve proprio a Ultimatum alla terra - l'originale, non la merdata con Keanu Reeves -, e che sia Tron che L'armata delle tenebre l'hanno selvaggiamente omaggiata.
    Giustamente.
    Ultimatum alla terra è un classicone bellissimo.
    E comunque Tron è venuto prima di Ash, che, però, ha il merito della citazione più goduriosa da vedere.

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  3. una riflessione a cuore aperto su di te e sul tuo passato, più che una recensione. applausi!

    tron 1 l'ho visto solo di recente e in effetti è un po' noiosetto. però offre anche delle anticipazioni sul futuro geniali e film come matrix (e purtroppo pure avatar ahahah) non sarebbero mai stati concepibili senza.
    tron 2 mi incuriosisce soprattutto per i daft punk!
    hereafter invece prima o poi lo vedrò.. nella mia compagnia (purtroppo poco cinematografica) ho ricevuto un paio di inviti (rifiutati) per vedere il film di checco zalone, ma il film di eastwood invece non lo vuole vedere nessuno :(

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  4. e comunque come fai a scrivere gli sms senza il t9? ormai anche clint eastwood scommetto che ha imparato a usarlo :D

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  5. Cannibale: muchas gracias per gli applausi!
    Per quanto possibile, cerco di filtrare sempre quello che vedo con quello che sono, anche perchè così posso mantenermi sul filo tra le bottigliate e la spiccata sensibilità ;)
    In fondo, sono sempre stato un personaggio alla Karev.
    Pensa, concordo sia su Matrix che su Avatar.

    Invece, ma perchè Clint non te lo vai a vedere da solo!?
    O ancora meglio, ti recuperi la versione sottotitolata, che ha una resa sicuramente maggiore?

    Clint ha imparato ad usarlo perchè si vede che è un giovincello! Io invece sono un vecchio pazzo come i lanciatori di tappi della distilleria del Jack Daniel's!
    E comunque del T9 continuo a non capire proprio un bel cazzo di niente! :)

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  6. Altro film da recuperare. Ovviamente non ho visto neanche Legacy... In compenso Hereafter dovrei riuscire a vederlo questo pomeriggio.

    La citazione più goduriosa di Ash rimane comunque "Gimme some sugar, baby"! :D

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  7. Ottimista, se riesci guardali a poca distanza uno dall'altro, renderanno entrambi di più.
    Hereafter è già un mio supercult dell'anno, aspetto di sapere che ne pensi.
    Io stasera mi schiaffo Enter the void.

    Per quanto riguarda l'armata, io penso sempre a "sono il re del cazzo e della merda". Credo sia in assoluto la mia preferita.

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  8. E': sei il re del cazzo e della merda ed è riferito al roscio!

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  9. Hereafter rimandato a domani...
    Ripeto anche qui: goditi Enter the void, aspettiamo il commento.
    Per i due Tron vedrò di fare come dici tu.

    L'armata sarebbe da citare interamente, troppo bello! :D

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  10. Ottimista, mi tieni sulla corda con Hereafter!
    Attenderò domani!

    Sono pronto per Enter the void, domani saprai.

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  11. Julez: è vero, ho avuto un vuoto di memoria. Pensavo fosse il rosso a dire quella frase.
    Sono messo peggio di Ash quando deve recitare la formula!

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