Pagine

giovedì 14 aprile 2011

Accerchiato

La trama (con parole mie): Sam, dentro per una rapina dove è scappato il morto, viene fatto evadere dal vecchio amico responsabile dello stesso misfatto, che perde la vita durante la fuga. Solo e con un mucchio di soldi, il nostro si rifugia nei terreni di una donna sola con due figli, perseguitata dal proprietario terriero di turno spalleggiato da una serie di brutti ceffi d'antologia.
Ovviamente, il protagonista sistemerà le cose dispensando un sacco di mazzate e regolando anche i suoi conti in sospeso con la giustizia.

Dopo la parentesi autoriale di Cantet mi sono sentito quasi in dovere di tornare sui binari dell'action movie giusto per non smentire la mia natura di proverbiale tamarro.
Così, anche grazie al recente post in merito scritto dalla mano spiccia di Frank, ho deciso di recuperare una pellicola del sempre grande Van Damme che ancora mancava del passaggio sugli schermi di casa Ford.
La regia è quella di Robert Harmon, noto anche per il gioiellino di genere The hitcher - di cui prima o poi dovrò parlare assolutamente -, e nonostante ci si muova già sui binari dei primi anni novanta - l'intera vicenda pare un episodio pompato di Renegade - il livello clamorosamente basso è tutto figlio delle meraviglie anni ottanta di Stallone e soci.
A partire dalla risibile trama - il primo quarto d'ora è da antologia del trash, nonostante i tentativi di Harmon di trasformare il film in una sorta di ripresa delle atmosfere western legate agli eroi solitari, spesso poco puliti, pronti sempre e comunque a raddrizzare i torti - fino alla consueta sequenza con il nostro JCVD a culo nudo, passando attraverso le situazioni improbabili - Sam che entra di soppiatto nella casa della donna per prendere il sale in modo da potersi condire la carne fatta alla brace nel bosco - ed i dialoghi più surreali che possiate immaginare - la scena a tavola con i due bambini e la discussione sulla grandezza del pene del protagonista è di livelli quasi mai raggiunti da altra pellicola, - Accerchiato si inserisce perfettamente nella filmografia dell'attore belga, qui cammuffato clamorosamente da canadese, che regala una performance degna dei suoi cult indimenticabili, da Kickboxer a Senza esclusione di colpi.
Il regista, da par suo, cerca di mettere tutto il mestiere possibile nella resa delle parti più movimentate, mentre per i momenti legati al sentimento si affida più al corpo che non alla recitazione di Rosanna Arquette, protagonista di un paio di scene di nudo che più anni ottanta non si potrebbe.
Eppure mancano molto, nonostante lo scontro con il tirapiedi dell'arrogante proprietario terriero sul finire della pellicola, le consuete esibizioni di arti marziali di Van Damme, che, come per Senza tregua, tolgono molto ad una pellicola più adatta, forse, al Bruce Willis di turno che non al nostro distributore di calci volanti rotanti preferito.
Detto ciò, occorre sottolineare che l'intrattenimento ed il divertimento sono assicurati, e a prescindere dall'età degli spettatori e dalla confidenza degli stessi con il genere, che in più di un'occasione ricorda lo stile old school della frontiera - da Gary Cooper a Sergio Leone, ovviamente riproporzionati a questo tipo di pellicole - ed il sottovalutato ed ottimo Breakdown di Jonathan Mostow, una delle performance meno conosciute al grande pubblico di Kurt Russell - ma prima o poi posterò anche questo -, di sicuro ben più di un paio di battute resteranno nei cuori dell'audience, radical chic o tamarra che sia.
Il resto, e tutto quello che non si può essere in grado di scrivere, a meno di miracoli, di un film come questo, lo dirà, questa volta a suon di colpi un pò meno rotanti del solito, il nostro sempre caro Jean Claude.


MrFord


"It's not love I'm runnin' from,
it's the heartbreak I know will come
cause I know that you're no good for me (you're no good)
but you've become a part of me."
Martha Reeves and the Vandellas - "Nowhere to run" - 

15 commenti:

  1. Ahah, bella recensione! Penso di averlo visto, molti anni fa, ma non mi ricordo neanche mezza scena.

    RispondiElimina
  2. Ottimista, muchas gracias!
    Io non l'avevo mai visto, è stato un ottimo recupero, nel suo genere!

    RispondiElimina
  3. No, questo no. Quando vedo Van Damme, mi scattano le bottigliate a prescindere. Non ci posso fare niente. ;-)

    RispondiElimina
  4. ...pacca sulla spalla al grande marziano... dai, van damme nooo...

    RispondiElimina
  5. se già faccio fatica a considerare stallone e schwarzy degli attori, van damme faccio proprio fatica a prenderlo in considerazione come essere umano :D
    non mi stupirei di vederlo nel prossimo spot di alfonso luigi marra accanto all'arcuri...

    RispondiElimina
  6. Marziano, occhio che non scattino a lui i calci rotanti, o sono guai! ;)

    Eddy, Van Damme sì! E' il più tamarro degli action men!

    Cannibale, immagino sia inutile di consigliarti la visione di JCVD, autorialissimo e davvero notevole, in cui il nostro si mette a nudo come essere umano, per l'appunto!

    RispondiElimina
  7. Sì, me lo ricordo benissimo questo film. Ero in piena fase vandammica e mi trovai ad un bivio: odiarlo perché non vi erano le classiche esaltanti scene di combattimento del buon jc oppure amarlo per la svolta "autoriale" del nostro. In effetti è un ibrido un po' inutile. Oddio, c'è la Arquette mamma-single molto sensuale. E questo è un punto a favore.

    Se passa un giorno in tv quasi quasi gli ridò un'occhiata :)
    ciao, c

    RispondiElimina
  8. Giuseppe, verrò a dare un'occhiata e ti saprò dire! Grazie del messaggio e della proposta!

    Cineddoche, io l'ho recuperato solo ora, e ti dirò, nonostante pesi l'assenza delle consuete scene cult di combattimento, non mi è dispiaciuto, per quanto trash sia.
    Se ti ricapita, dai pure un'occhiata.
    Sono certo che ti divertirai.

    RispondiElimina
  9. Nooo Van damme! Un cane di attore e,come disse un mio amico esperto nel genere dei calci rotanti in bocca (ma anche d'altre parti), Jean Claude è una pippa anche lì.

    RispondiElimina
  10. Eva, giovane padawan, non si dovrebbe mai parlare male di Van Damme, maestro del culo nudo e della spaccata!
    Jean Claude mitico!
    E consiglio anche a te JCVD, l'unica pellicola autoriale con il nostro protagonista!

    RispondiElimina
  11. Mmmhh mai visto...
    Detto questo è davvero difficile non provare simpatia per Van Damme, voglio dire che diavolo vi avrà mai fatto di male il buon Jean!! :)

    Mi sento anche io di sponsorizzare JCVD e secondo me Cannibale potrebbe anche apprezzarlo.
    E poi cazzo all'inizio c'è un piano sequenza che levati.

    RispondiElimina
  12. da ragazzino l'avrò visto una ventina di volte: mi pare che lo davano con una frequenza altissima su Italia 1, all'epoca. comunque, uno degli action più tamarri- e per questo più fichi- che mi ricordo :D

    RispondiElimina
  13. prima di tutto grazie per la citazione! che dire del film? è un tamarro movie, come purtroppo non se ne fanno più... che bei tempi!
    la scena del pranzo dove si discorre sul pisello di van damme è da antologia.

    RispondiElimina
  14. Dembo, recuperalo, è uno spasso!
    E sai che concordo con te: Jean Claude è intoccabile!
    Il piano sequenza in apertura di JCVD è da paurissima!

    Einzige, Italia Uno era la patria delle tamarrate, all'epoca! Non ricordo neppure quanti film ci ho registrato!
    Film tamarrissimo e fichissimo, peccato solo per le poche mosse del nostro!

    RispondiElimina
  15. Frank, de nada, era doverosa!
    La scena del pranzo è una cazzo di bomba, culto totale, direi anzi che vale da sola tutto il film!
    Bei tempi davvero, quelli!

    RispondiElimina