L'ultima parte delle classifiche e dei Ford Awards è ovviamente quella dedicata ai migliori film dell'anno, quest'anno ridotta a causa di un numero limitato di visioni rispetto al solito, ad una qualità media decisamente più bassa e alla consacrazione delle piattaforme come Netflix, che fino all'ultimo mi hanno fatto meditare rispetto all'idea di considerare un'unica classifica dedicata ai film al posto di quelle separate tra distribuiti in sala e non.
Alla fine sono rimasto fedele alla tradizione - anche perchè nel duemilaventi, per i dieci anni del Saloon, ho in mente qualcosa rispetto ai vincitori delle singole categorie -, e dunque ecco la prima delle due decine dedicate alle pellicole uscite in sala che hanno maggiormente colpito questo vecchio cowboy.
N°20: SEVEN SISTERS
Spernacchiato spesso e volentieri, per me un ottimo intrattenimento, apre la classifica il lavoro di Tommy Wirkola, che già avevo apprezzato in passato, dal sapore vagamente blackmirroriano legato ad identità ed affermazione di se stessi: imperfetto, sicuramente non sarebbe entrato in una classifica di questo tipo qualche anno fa, o quantomeno sarebbe stato più in basso, ma i tempi cambiano e questo è quanto mi ha portato il duemiladiciotto. Che nel caso di Lunedì e delle sue sorelle, non è stato poi così male.
N°19: RED ZONE - 22 MIGLIA DI FUOCO
Peter Berg è un altro fordiano ad honorem che, da americano a stelle e strisce tamarro al cento per cento, si affida spesso a prodotti che sono quanto di più lontano esista dal radicalchicchismo. Red Zone ne è il perfetto esempio: azione serrata, sparatorie, morti come se piovesse, patriottismo ed una serie di sequenze d'azione pazzesche - un plauso al mitico Iko Uwais, già protagonista di The Raid - che unite ad un paio di twist ben sviluppati hanno portato ad una delle sorprese più inaspettate della seconda parte dell'anno.
N°18: ANNIENTAMENTO
Un cast pazzesco tutto al femminile, il regista dell'ottimo Ex Machina, tematiche profonde ed importanti: Annientamento poteva essere un supercult e invece è solo un buon film pronto a toccare corde intime presenti in ognuno di noi, ma avercene di "solo un buon film" come questo.
Esteticamente molto interessante, splendida la metafora che muove l'intera pellicola, ha forse il limite di essere troppo teoria e poca pratica, eppure mi è servito per riflettere su un periodo che mi ha visto a confronto con la malattia di mio padre.
N°17: L'ORA PIU' BUIA
Ho sempre apprezzato i biopic storici ben realizzati, e la figura di Winston Churchill è per me una delle più sfaccettate ed interessanti del Novecento: grazie ad un'interpretazione pazzesca di Gary Oldman e ad una narrazione avvincente ho riscoperto il piacere di godermi i film di stampo classico, hollywoodiani e "da Oscar" da un lato ma sempre in grado di catturare dal primo all'ultimo fotogramma dall'altro.
N°16: GLI INCREDIBILI 2
Quattordici anni fa avevo amato Gli Incredibili, visto in un periodo della mia vita in cui non avrei mai immaginato, un giorno, di amarne anche il seguito visto con la mia Famiglia accanto, Fordini esaltati compresi: Brad Bird, mantenendo lo standard qualitativo come di consueto altissimo della Pixar, attualizza alcuni temi - il ruolo di Elastigirl -, si affida alle gag di Jack Jack - irresistibile - e consolida quella che era stata l'ossatura del primo film. La trama resta forse prevedibile, ma il risultato è senza dubbio una certezza.
N°15: AVENGERS - INFINITY WAR
I supereroi al Cinema avranno anche cominciato a stancare, ma il Cinematic Universe targato Marvel continua a presentare spettacoli d'intrattenimento di livello altissimo: a riscattarsi dal passo falso di Age of Ultron, gli Avengers tornano con il cupissimo Infinity War, che traghetta il pubblico in quello che dovrebbe essere il terzo blocco di uscite legate al progetto di questo universo e lo fa nel modo più drammatico possibile, portando in campo, tra l'altro, l'intero gruppo di personaggi protagonisti delle pellicole Marvel degli ultimi anni, dai Guardiani della galassia a Thor e Capitan America.
N°14: DEADPOOL 2
Altro film, altro "supereroe". Certo, Deadpool non è un supereroe come gli altri.
Anzi, non lo è affatto. Ed è proprio questo il bello.
Si è perso l'effetto novità del primo capitolo, ma anche questo numero due è fracassone, sboccato, sfacciato, divertente e chi più ne ha, più ne metta. Senza contare il debutto "mortale" di X-Force.
N°13: LADY BIRD
Il titolo più indie e se vogliamo radical di questa prima decina porta la firma di Greta Gerwig ed è rappresentato dal volto di Saoirse Ronan, e come gli altri che l'hanno preceduto è tutto fuorchè un film perfetto. Eppure, nella sua imperfezione, rappresenta benissimo proprio l'imperfezione dell'adolescenza, uno dei periodi più assurdi, scombinati e caotici, nel bene o nel male, che ognuno di noi vive prima di diventare adulto. O quantomeno di provarci.
La Lady Bird della Gerwig di sicuro ci prova.
N°12: BOHEMIAN RHAPSODY
E se questo è l'anno delle imperfezioni, Bohemian Rhapsody rende benissimo l'idea: un film "pilotato", giocato in tutto e per tutto sulla grande prestazione di Rami Malek nel ruolo di Freddy Mercury e sulle canzoni dei Queen, retorico per certi versi e troppo pop per altri, eppure profondamente trascinante ed emozionante, che mi ha ricordato il periodo delle medie, quando vissi non solo la morte del frontman del gruppo inglese, ma anche una delle mie prime, vere passioni rock.
Ed il concerto al Live Aid, replicato praticamente alla perfezione, è da brividi.
N°11: FABRIZIO DE ANDRE' - PRINCIPE LIBERO
Potrebbe valere per questo film - che fino all'ultimo ho avuto dubbi rispetto a dove inserire, se tra i non distribuiti o qui - lo stesso discorso fatto per Bohemian Rhapsody: pilotato, imperfetto, incapace di mostrare al cento per cento le sfaccettature di un mito della Musica italiana e non solo come Fabrizio De Andrè, eppure in grado di trasmettere almeno in parte le emozioni che solo le sue canzoni sanno trasmettere, oltre ad evidenziare aspetti meno noti ma molto interessanti della vita del cantautore genovese - l'amicizia con Paolo Villaggio in particolare -.
Tutto molto, troppo fordiano per me, Lady Bird a parte che abbiamo in comune. Anche se mancando certi titoli qui, spero di trovarli in top 10.
RispondiEliminaSpero tu li abbia trovati! :)
EliminaLeggermente sorpreso di Seven Sisters, anche se poi all'80% condivido il tuo giudizio ;)
RispondiEliminaBeh, meglio condividere il mio che quello del Cannibale! Ahahahah!
EliminaNon male Principe libero.
RispondiEliminaPeccato per Annientamento e Lady Bird, che avrebbero meritato un posto in top 10.
Il resto sa tanto di scarti persino per i tuoi standard. ;)
Che non sia stato un grande anno - e che non abbia visto tanti film quanto gli anni scorsi - è certo, ma di sicuro questi scarti saranno meglio di alcuni tuoi titoli in top ten! ;)
EliminaLovvely post
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