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domenica 6 settembre 2015

Divergent/Insurgent

Regia: Neil Burger (Divergent), Robert Schwentke (Insurgent)
Origine: USA
Anno: 2014 (Divergent), 2015 (Insurgent)
Durata: 139' (Divergent), 119' (Insurgent)




La trama (con parole mie): ormai, qui al Saloon, quando si incontrano proposte di bassa lega ma non abbastanza tamarre per il sottoscritto, ci si rivolge a Julez come se fosse la Mrs. Wolf del Cinema che non intendo affrontare, pronta a risolvere il problema di una visione che potrebbe risultare potenzialmente indigesta.
In questo caso i titoli sono addirittura due, shakerati dalla suddetta Julez - che non è maniacale come il sottoscritto, quando si tratta di recensire - e dedicati a due dei film teen tra le decine uscite negli ultimi anni, pronti a cavalcare l'onda del successo di collane di romanzi indirizzati - almeno sulla carta - proprio agli adolescenti.
Si tratterà di nuovi e rinunciabili prodotti in stile Hunger Games, o di qualcosa a sorpresa valido?






Quando ho approcciato, nel mio solito momento stiro, a questa saga, non avevo nessunissima aspettativa. Neanche quella che mi sale sempre di fronte a film fantasy, fracassoni, fantascientifici o di botte. 
Ho pensato: “Toh, una cagata che MrFord non vedrà e che posso guardare tra il piegare una maglietta ed un bodino di AleLeo”.
Rispetto alla prima pellicola devo ammettere che, al contrario delle attese, il lavoro di Neil Burger è riuscito a dare adito ad una riflessione sulla mia personalità che non mi aspettavo da un filmetto teen fantasy ambientato in un futuro distopico. 
L’ambientazione di Divergent, Insurgent e quella che sarà di Allegiant poi, è legata ad una società che, a fronte di un passato in cui gli uomini hanno scatenato una guerra fratricida, ha diviso il popolo in cinque fazioni a seconda della famiglia di origine o delle proprie attitudini personali: Candidi (votati alla sincerità e responsabili della giustizia), Eruditi (gli intellettuali), Pacifici (vivono una vita semplice e coltivano la terra), Abneganti (sono al potere poiché ragionano con un’ottica altruista e lavorano per il bene di tutti), Intrepidi (sono i coraggiosi e di fatto rappresentano la forza militare della società).
Al di fuori di queste 5 fazioni esistono coloro che non hanno una sola caratteristica dominante e che di fatto, a causa della propria poliedricità, sono inascrivibili ad una singola fazione, e finiscono così per minare il principio di ordine e disciplina previsto dalla legge: i Divergenti.
Sfido chiunque veda la prima pellicola della saga, o legga il libro da cui il film è tratto, a non immaginarsi nella situazione della protagonista Beatrix (detta Tris) e a non pensare di essere senza dubbio un divergente: a me, quantomeno, è successo. 
Ma la realtà è che, come nel film, sono pochi i veri divergenti. Io non lo sono mica. Senza dubbio posso essere un pò questo e un pò quello, ma non MOLTO questo e MOLTO quello. 
Probabilmente dovessi sottopormi al test a cui vengono sottoposti tutti gli adolescenti della società qui mostrata ne uscirei Candida. 
Non che mi freghi niente della legge ma non so mentire neanche se ne va della mia vita.
Insomma. Non siamo mica tutti speciali veramente.
Allo stesso modo, neanche il film lo è. 
Il primo dei due è un po’ meglio, Shailene Woodley è stranamente in parte (non è tra le attrici che mi colpiscono per le loro interpretazioni), si fa la conoscenza con la struttura della società e la trama, seppur risibile, regge i suoi centotrentanove minuti grazie anche alla storia d’amore tormentata tra Tris e Four (la regia vi omaggia di un’immagine tratta dal momento più hot del film).




Con il secondo l’effetto curiosità svanisce e la situazione si fa noiosa. 
Talmente noiosa che non ricordo cosa succeda, quale sia il fulcro della storia. 
Qualcosa tipo il ricostruire dopo la distruzione.
Ma proprio… vuoto!
Insomma per farla breve, se lo guardate è un MEH, se non lo guardate non vi perdete niente.
Piuttosto immaginate il risultato del vostro test e vi sarete goduti il meglio del film.



Julez



"Wanna hear your beating heart tonight
before the bleeding sun comes alive
I want to make the best of what is left, hold tight
and hear my beating heart one last time
before daylight."
Ellie Goulding - "Beating heart" - 




18 commenti:

  1. Ho visto il primo, niente di che, chissà se il secondo mi suciterà la stessa indifferenza.

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    1. Io credo non vedrò nessuno dei due. ;)

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    2. La roba peggiore la lasci sempre alla povera Julez, anche se sono convinto che lei in realtà si diverta. :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Mi ha propinato il Khal sìa il primo che il secondo, che io ste robe teen non le amo proprio, concordo perfettamente con te quando dici che, passato l'effetto novità, il secondo sprofonda nella noia più totale.E la protagonista, come personaggio, nel secondo diventa fastidiosissima!

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    1. Io ringrazio che Julez abbia i suoi momenti stiro, così riesco ad evitarmi questa roba! ;)

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  4. già il primo mi ha annoiato non poco...

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    1. Immaginavo che il risultato della visione sarebbe stato questo: infatti si è sacrificata la signora Ford. ;)

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  5. Il primo è proprio robaccia, e il brutto è che si porta via delle riflessioni non da poco, che però vengono appena accennate. Il secondo invece è diretto davvero male, anzi, in certi punti ricordo che avevo visto una (forse dovuta dal 3d) mal gestione dei greenscreen, pure...

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    1. Questo è uno dei casi in cui sono davvero contento di essermi risparmiato il massacro. ;)

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  6. Ho visto solo il primo, non è proprio eccezionale...se il secondo è peggio, sono dubbioso se vederlo o no..

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  7. Io non ho mai trovato la voglia per vedere nessuno dei due. ;)

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  8. A me sono piaciuti. Sarà che io sono un Divergente.
    Mentre Ford che è monotematico e monodimensionale e non ha avuto il coraggio di guardarli non può rientrare manco tra gli Intrepidi.
    Mi sa che è un Candido come te, Julez. O forse lui rientra solo nella categoria dei Pirla. ;D

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