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sabato 5 settembre 2015

Criminal minds - Stagione 10

Produzione: CBS
Origine: USA, Canada
Anno: 2014
Episodi: 23






La trama (con parole mie): l'unità di analisi comportamentale di Quantico è come sempre al lavoro su casi legati ad omicidi, rapimenti e minacce terroristiche in tutto il Paese, forte dell'inserimento nella squadra di Kate Callahan, ex detective della sezione abusi su minori.
I loro ultimi casi li porteranno ad affrontare possibili attacchi agli USA, rapimenti e traffici umani su scala nazionale - e forse oltre -, l'addio ad un vecchio membro della squadra, ucciso da un serial killer che inseguiva dagli inizi della carriera e il forse solo momentaneo arrivederci ad un volto del team: per Hotchner e i suoi, dunque, le sfide e le poste in gioco si faranno progressivamente più ardue ed importanti, e costringeranno spesso e volentieri ogni agente a dare tutto per poter risolvere enigmi terrificanti e misteriosi.








Insieme a Grey's Anatomy, Criminal minds - diverso per taglio, produzione, approccio, target di pubblico dalla creazione di Shonda Rhimes - rappresenta senza dubbio uno dei grandi amori da piccolo schermo di casa Ford, appuntamento imperdibile dell'estate proprio a seguito delle avventure dei medici del Grey Sloane Memorial: nel corso degli anni le vicende della squadra di Analisi Comportamentale dell'FBI di Quantico hanno visto succedersi personaggi, situazioni, psicopatici e minacce di ogni genere, sebbene da qualche anno parcheggiate in zona sicura sempre in grado di intrattenere come si conviene all'orario dei pasti.
Al passaggio numero dieci su questi schermi, la squadra capitanata dal sempre tutto d'un pezzo Hotchner trova un nuovo membro per quello che, di fatto, è stato il ruolo più "sfortunato" della serie - si sono avvicendate, se la memoria non m'inganna, almeno quattro figure -, occupato nientemeno che da Jennifer Love Hewitt, star di Ghost Whisperer, e chiude definitivamente ogni possibilità - SPOILER - per un eventuale ritorno del mitico Gideon, interpretato nelle prime due stagioni dall'altrettanto mitico Mandy Patinkin, che per anni ho sognato rientrare nelle vesti di spietato serial killer e nemesi dei nostri, ucciso invece da un assassino al quale dava la caccia dai tempi dei suoi primi passi nell'FBI - non male davvero il flashback che lo vede protagonista insieme al Rossi di Joe Mantegna, che l'ha sostituito nel cast -.
In realtà la prima parte della stagione scorre senza quasi colpo ferire, di fatto apparendo decisamente più spenta rispetto alle passate, e lasciando intuire lo stesso fenomeno di rodata monotonia che colpì, per rimanere in tema morti ammazzati, anche Cold Case: fortunatamente, con la seconda metà della stagione ed un maggiore approfondimento dei main charachters, anche la qualità degli episodi cresce, regalando almeno in un paio di occasioni alcune tra le puntate più interessanti dell'intera serie, da "Il signor Graffio" - chiusa da un finale aperto cui spero verrà dato un seguito il prossimo anno - all'epilogo, legato a doppio filo proprio con il personaggio della Callahan.
Si sente sempre la mancanza dell'esplorazione del mondo dei serial killer come nel corso delle prime annate, soprattutto quando si sconfina nella lotta al terrorismo o ad episodi legati più a consulenze da parte dei nostri, che non di indagini vere e proprie, eppure il meccanismo gira ancora discretamente bene, l'affezione per i protagonisti è notevole e le situazioni mostrate portano comunque a riflessioni legate agli abissi all'interno dei quali si può spingere la mente umana, in grado di dispensare gesti eroici ed altruisti così come sofferenze indicibili che neppure in un'opera di fiction si penserebbe attuabili.
Quel che è certo, è che il fascino del lato oscuro non smetterà mai di esercitare attrazione per gli occupanti di casa Ford, e che fino a quando una realizzazione onesta e personaggi cui si è ad ogni modo legati garantiranno una visione interessante, Criminal minds continuerà ad essere uno degli appuntamenti fissi delle estati del Saloon.




MrFord




"Like a bird on the wire, 
like a drunk in a midnight choir 
I have tried in my way to be free. 
Like a worm on a hook, 
like a knight from some old fashioned book 
I have saved all my ribbons for thee."
Leonard Cohen - "Bird on a wire" - 






13 commenti:

  1. Mi spiace dirlo, ma una di quelle serie che non mi hanno mai preso :/

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    1. A volte capita, figurati! Semplicemente, non si sente un legame con un prodotto, e non si riesce a digerirlo a prescindere dalla qualità.

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  2. Seguo poco i procedurali anche se mi piaceva abbastanza Cold Case, però di questo non ho mai visto nemmeno una puntata.

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    1. Le prime stagioni di questo sono molto interessanti, poi si è un pò fossilizzato, proprio come Cold Case.
      Ma io apprezzo comunque.

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  3. Noi ormai siamo affezionati al titolo e ai personaggi, ma di certo rispetto alle prime stagioni ha perso molto mordente.
    Resteremo comunque fedeli, in fondo siamo addicted del genere! :)

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  4. Chi è che può ancora seguire una serie tanto vecchia e superata?
    Ford, ovvio. Ecco chi! :)

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  5. io gli darei un bicchierino in più... ma io sono pazza del Dottor Reed, quindi...

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  6. Sempre guardata a spizzico magnifico sulla tv gratuita,non ce la farò mai a recuperare 10 serie,ed è un peccato perchè l'approccio psicologico mi piaceva da morire.

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    1. La serie è rimasta interessante, anche se ovviamente si è persa la forza delle prime annate.
      Comunque, peccato, perchè per gli amanti del genere è una chicca.

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  7. Amo Grey's Anatomy. Lo amo e lo amerò sempre, ma adesso che Sandra oh è uscita dal gruppo, e soprattutto da quando Patrick ha preferito le cose d'auto alla dolce Meredith,io sono in sciopero. Criminal Minds comunque anche secondo me resta un telefilm piacevole, anche se alle volte mi inquieta così tanto che fatico a prendere sonno!

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    1. Secondo me inquietava più nelle prime stagioni, ma resta comunque una visione più che piacevole!

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