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lunedì 6 luglio 2015

Predestination

Regia: The Spierig Brothers
Origine: Australia
Anno:
2014
Durata:
97'
 





La trama (con parole mie): un viaggio nel tempo dopo l'altro, assistiamo alla cronaca dell'esistenza di un agente che lotta per tutta una vita - e forse più - in modo da fermare il criminale che gli è sempre fuggito, responsabile di un attentato che costerà - costa, ed è costato - il sacrificio di più di diecimila persone.
Dal confronto in un bar agli anni sessanta, da ricostruzioni facciali a cambi di sesso radicali, si incrociano le esistenze che influenzeranno gli eventi finiti in un faccia a faccia che potrebbe essere definitivo in uno dei luoghi d'incontro più banali della letteratura occasionale.
Ma sarà davvero finita? O il serpente che delinea il Tempo continuerà a mordersi la coda, portando di nuovo l'agente sul campo, ancora ed ancora, ripercorrendo tappe che crede di conoscere in modi sempre differenti, alla ricerca di una soluzione che non sarà mai la stessa?










Personalmente, ho sempre amato vivere. Neppure nel bel mezzo dei peggiori deliri adolescenziali autodistruttivi all'interno dei quali speravo di essere un genio della poesia pronto a morire entro i trentatre anni sapevo, pur non ammettendolo, di avere l'ambizione di poter essere un Highlander come se fossi tra i protagonisti del film cult della mia infanzia, in grado di attraversare epoche e conoscere ed imparare sempre di più.
Peccato solo per il Tempo.
Il nemico vero di tutti noi, quello che, un giorno o l'altro, finisce per chiedere il tributo a tutto quello che è stato fatto dal giorno della nostra nascita, e presentandoci il conto, fondamentalmente, ed almeno per quanto se ne possa sapere, ci toglie dall'equazione del mondo.
Purtroppo.
Di conseguenza, i viaggi nel tempo non potevano che affascinare il sottoscritto, considerata l'infattibilità dell'immortalità - per quanto gli stessi risultino decisamente poco praticabili, almeno allo stato attuale delle cose -.
Dal Giorno della Marmotta di Bill Murray al recente Edge of tomorrow, dunque, ogni sfumatura che riguardasse il gioco di potere che proprio con il ticchettio dell'orologio portiamo in scena giorno dopo giorno ha finito per avvincermi anche sul grande schermo: a prescindere, comunque, dall'argomento trattato, ho approcciato Predestination principalmente come se fosse un riempitivo da piazzare in una serata post-lavorativa che precedeva un giorno di riposo ancora più lavorativo, senza alcuna pretesa se non quella di accompagnare i Ford dal divano al letto.
I fratelli Spierig, invece, hanno finito per lasciarmi a bocca aperta confezionando uno dei film sci-fi e legati al concetto del Tempo più interessanti degli ultimi anni, riprendendo la fascinazione di Ritorno al futuro per portare il pubblico nel cuore di una vicenda che mescola noir anni trenta, paradossi ed identità pronte a sovrapporsi ed una trama che, per quanto in parte prevedibile, viene rappresentata come meglio non si sarebbe potuto immaginare, quasi Minority report incontrasse Mickey Spillane.
Di fatto, e senza lo stesso clamore pubblicitario a pregiudicarne il risultato, Predestination diviene tutto quello che non era stato il deludente I guardiani del destino, raccontando una storia intensa, profonda ed assolutamente giustificata - per quanto possa esserlo una vicenda di questo tipo - dalla sceneggiatura, lirica nel mostrare il dramma dei suoi protagonisti e le loro vicissitudini, nonchè la solitudine portata sulle spalle da chi decide - almeno in apparenza - di affrontare qualcosa di enormemente grande per costruire una propria via, un proprio futuro - o passato -.
Bravo - nella scelta e nell'interpretazione - Ethan Hawke, funzionale Noah Taylor, una rivelazione Sarah Snook: e dal cast al comparto tecnico tutto pare funzionare pur non portando sullo schermo una rivoluzione in grado di far gridare all'instant cult o al Capolavoro.
Un film solido è questo, che deve fare.
Neanche fosse un agente temporale inviato indietro nel tempo per cambiare il suo ed il nostro Destino.
Spesso, quando si è adolescenti, il pensiero di essere un passo avanti a tutti quelli che ci circondano compromette il rapporto con le stesse persone che, chissà, forse addirittura ci amano, ed in parte con noi stessi, finendo per perdere contatto con realtà, identità, sicurezza.
Dunque il Tempo passa, e si finisce per pensare di essere talmente in controllo delle cose da poter giudicare il proprio io degli anni che furono, e presumere di poter indirizzare l'io di quelli che saranno.
Il fatto è che saremo sempre e solo noi.
In diverse incarnazioni, ma inesorabilmente presenti.
Vivi. Attraverso il Tempo.
Non ci sono risposte o interpretazioni sbagliate, giuste, buone o cattive.
Solo una grande avventura.
E la speranza, la volontà, il desiderio, la lotta affinchè la stessa possa durare il più a lungo possibile.
Perchè la nostra predestinazione è quella di vivere.
E vivere così a fondo da riuscire a sfidare perfino il Tempo.




MrFord




"E lo ridico ancora
per impararlo a memoria
in questi giorni impazziti
di polvere di gloria
e lo ripeto ancora
fino a strapparmi le corde vocali
ora che siamo qui
noi siamo gli immortali."
Jovanotti - "Gli immortali"-  




45 commenti:

  1. Non siamo mica d'accordo ;-) La prima parte è estremamente noiosa e da lì in poi almeno c'è un po' di azione che intrattiene. Ma ogni colpo di scena, una volta capito il meccanismo (e lo capisci mentre ti annoi nella prima aprte) è intuibilissimo. Mi son piaciute le interpretazioni, questo sì, e i dialoghi, ma la storia proprio per niente.
    Adoro il genere e Minority Report è tutto su un altro livello. Tuttavia non ho idea di chi sia Mickey Spillane.
    Ritorno al futuro non centra molto, ma fa sempre piacere ricordarlo ;-)

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    1. Mickey Spillane lo trovi recensito in un post di qualche anno fa legato ai romanzi dedicati al suo protagonista più noto, Mike Hammer: era uno scrittore hard boiled di quelli con due palle così.
      Ad ogni modo, comincio a preoccuparmi: negli ultimi tempi stai tirando fuori opinioni molto Cannibal-style! ;)

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    2. Non ti devi preoccupare perché le mie opinioni sono sempre Sam-style e mi auguro che questo non cambi! :D comunque il tuo acerrimo rivale l'ho seguito poco finora.
      Dai la storia è sconclusionata forte ..(SPOILER) cioè che senso ha la Trinità degli agenti temporali, da dove salta fuori? In tutto ciò cosa centra la predestinazione e soprattutto il crimine? Poi non finisce... codardamente a mio parere. Non c'è capo, non c'è coda. Però magari non l'ho capito io ;-)

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    3. In realtà io ho letto la questione della "trinità" come un confronto tra le varie età della vita, ed il fatto che, pur cambiando, restiamo pur sempre noi stessi, in un modo o nell'altro.
      E secondo me è giusto che risulti piuttosto aperto sul finale, in fondo con il Tempo non si può mai sapere. ;)

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    4. ma se questa è la cosa (una lettura a cui non sarei mai arrivata XD ) allora dovevano fare un film filosofico, perchè tutti gli elemti thriller e action qui non servono a un interpretazione così filosofeggiante e allora ti chiedi a cosa servano... a me son sembrati campati in aria. La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo: viaggi nel tempo e questioni filosofiche. L'esercito delle dodici scimmie, Minority report: invece viaggi nel tempo, previsione del futuro e thriller/azione.
      Ritorno al futuro: viaggi nel tempo e commedia.
      Questo invece è una cosa sconclusionata che non capisci da che aprte guardarla.

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    5. Noi abbiamo capito,e ci è piaciuto!La filosofia comunque si può fare su qualsiasi cosa secondo me,anche non necessariamente prodotta con quello scopo.E non necessariamente un film dev'essere "incasellato" in un genere preciso.

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    6. Non era per incasellare, ma per trovare un modo di leggerlo.
      io invece ci sono moltissime cose che non ho capito e di fantascenza ne ho vista tanta! è una storia molto macchinosa di cui non capisco il senso, ma se il senso era filosofeggiare è normale che io non capisca. Per me la filosofia ha vissuto molto tempo fa e poi i moderni non l'hanno capita e ne hanno fatto uno "straparliamo, suvvia!" ;-) Spero non ci siano filosofi in questo blog. In quel caso, credo nelle eccezioni!

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    7. Di cui TU non hai capito il senso.E la filosofia,ti garantisco,è cosa vivissima e presente nella vita di noi tutti,sebbene tu non te ne renda conto.Altro che "straparliamo,suvvìa".E quando scrivi: " La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo: viaggi nel tempo e questioni filosofiche. L'esercito delle dodici scimmie, Minority report: invece viaggi nel tempo, previsione del futuro e thriller/azione.
      Ritorno al futuro: viaggi nel tempo e commedia. ",questo è appiccicare etichette,puro e semplice.
      In ogni caso,ognuno la pensa come vuole,quindi nessuna delle due deve convincere l'altra di aver ragione ;)

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    8. hey, mi hai giusto un attimo fraintesa. Pace così. Se scriverò anch'io di questo film magari ne riparliamo sotto il mio post, dove forse riesco a esprimere meglio i miei dubbi riguardo a questa trama :) 'notte, per ora!

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    9. Onestamente, e a prescindere dalla discussione, trovo piuttosto limitante decidere cosa debba essere un film a partire dal genere o da qualsiasi altro punto di vista "in partenza": io stesso ho approcciato Predestination pensando sarebbe stata la visione riempitivo giusta per l'estate, e l'ho trovato profondo ed ottimamente realizzato.
      Mantenere elastica il più possibile la mente è la cosa migliore per affrontare non solo il Cinema e la Filosofia, ma anche il Tempo stesso. ;)

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    10. motivo per cui quando mi hai detto se le mie opinioni stavano facendosi cannibal-style io ho risposto che sono sam-style... non sono assolutamente il tipo da etichette e ho sempre tenuto la mia mente elastica anche quando studiavo la filosofia, sono certi filosofi che non sono per niente elastici ;-)
      Non ho deciso cosa doveva essere questo film, sono stata fraintesa, spero di trovare il tempo di chiarirmi scrivendone a mia volta

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    11. E' vero, ci sono molti filosofi non elastici, e questo è certamente negativo, almeno per me: dettp questo, l'impressione che io ho avuto è legata alla tua decisione del delineare le caratteristiche dei film dedicati ai viaggi nel tempo.
      Detto questo, quando ne scriverai, cercherò di capire di più anche io.

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  2. A me ha intrigato molto la ricostruzione di una terra parallela con uno stile che ricorda tantissimo la fs anni '50 (in particolare quella di Heinlein che ha scritto il racconto cui si ispira il film, non uno dei suoi migliori peraltro). Molto, molto brava la Snook.

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    1. La Snook fenomenale, e la ricostruzione è molto affascinante: per me, un ottimo prodotto.

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  3. Non è il primo parere positivo che incontro, quindi spero ancor di più di poterlo recuperare presto. Oltretutto il tema di base mi attira. Sarà perché avevo più o meno le stesse turbe adolescenziali che avevi tu? :-)

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    1. Sulle turbe non saprei dirti, ma spero per te di no! ;)
      Per il resto, il film oltreoceano ha avuto anche recensioni entusiastiche: per me è un gran bel prodotto, da vedere senza dubbio.

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  4. Un film che abbiamo adorato assolutamente,Ethan bravissimo e sì, certe cose le avevamo capite probabilmente prima di quanto volesse il regista,però lo stesso davvero grande!
    E la chiusa della rece è meravigliosa :)

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    1. Muchas gracias per i complimenti alla recensione, e per il resto concordo: non perfetto, ma un gran bel film davvero.

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  5. Piaciuto molto, quando l'ho visto a dicembre.
    Il tema mi attira sempre, nei film belli e in quelli brutti, e sono felice che Predestination - facente parte, per fortuna, della prima categoria - sia arrivato anche da noi. Chi ci sperava? Abbastanza clamoroso l'epilogo, bravissima la Snooke.

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    1. Anche a me il tema ispira sempre molto, e nonostante le aspettative fossero basse, Predestination si è rivelato davvero un gran bel film.
      La Snook, poi, è fenomenale.

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  6. anche io l'ho visto e recensito tempo fa e sono contento di vedere questi tre bicchierozzi e soprattutto di leggere che siamo praticamente sulla stessa lunghezza d'onda...

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    1. Anche per me è un piacere essere sulla stessa lunghezza d'onda: confermiamo un saldo fronte contro le fesserie di Peppa Kid. ;)

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  7. E figuriamoci se non ti esaltavi per uno dei film più scopiazzati degli ultimi tempi, che ripropone il tema dei viaggi nel tempo in maniera prevedibile e con uno dei finali più telefonati di sempre.
    Visto quallche mese fa e già rimosso del tutto. Il tempo passa, e questo film si scorda subito...
    La classica dimenticabile robetta fordiana, insomma. ;)

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    1. Pensa, io ho già rimosso da un pezzo il tuo presunto capolavorone Birdman! ;)

      Comunque, sono felice di constatare che quest'anno le classifiche non saranno simili come lo scorso! ;)

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  8. Verissimo, ci sono punti non proprio perfetti, ma il risultato è assolutamente ottimo.

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  9. Anche io sono un fan dei film sui viaggi del tempo e questo Predestination non me lo perderò :D poi le tre birre fanno ben sperare...

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    1. Da fan dei film sui viaggi nel tempo, questo è sponsorizzatissimo!

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  10. Concordo ottimo film, vero che non è originalissimo ma io dell'originalità a tutti I costi non ho mai saputo che farmene. Forse nel finale si incarta un pelo ma resta una bombetta!

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    1. Per me è una bomba, senza l'etta. ;)
      Ottimo film, per quanto non privo di difetti.
      Ben vengano titoli così!

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  11. Stimo tantissimo Hawke, di solito sceglie sempre delle sceneggiature interessanti. Sono contento di questa promozione, le mie aspettative salgono.

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    1. Effettivamente Hawke è un pò il contrario di(di recente) Johnny Depp;mentre con quest'ultimo si sa che spesso i suoi film sono delle porcatone,con Ethan si ha la quasi garanzia che il fim sarà qualcosa di interessante.E poi mi piace davvero molto come attore!

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    2. A Hawke deve voler bene chiunque abbia amato L'attimo fuggente e la trilogia del Before.
      Detto questo, il film merita. Eccome.

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    3. E infatti eccomi qui, quei quattro film che hai citato trovo siano imprescindibili e li ho amati alla follia.
      Mi piace la definizione di Lazyfish che descive Hawke come l'anti-Depp! :D

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    4. E non dimentichiamo Boyhood!

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    5. In effetti, è una giusta definizione.
      E Boyhood spacca.

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  12. Addirittura tre bicchieri? Sono davvero curioso!

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  13. Recuperato anche questo.
    A me è sembrato un gran bel film, ne ho scritto anche nel mio blog.
    Mette in scena paradossi su paradossi rimanendo comunque credibile e senza collassare su se stesso. Uno dei migliori sul tema dei viaggi nel tempo!

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    1. Gran bel film davvero. E' stato una scoperta.
      Vengo a leggerti.

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    2. Io poi l'ho visto senza saperne praticamente nulla e questo me l'ha fatto apprezzare anche di più.
      Credo che questo sia il modo migliore per guardare i film.

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    3. Vero, a volte sapere troppo nuoce.
      E riguardo questo film, è stato così anche per me.

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    4. E' che a volte se ti informi troppo su certi film, poi si creano delle aspettative. Oppure ti rovini dei colpi di scena per colpa di qualche trailer o recensione con troppi spoiler.
      Per esempio il recente Passengers, che mi pare di aver recentemente commentato nel tuo blog (o tu nel mio? Non ricordo), visto il trailer hai già quasi visto il film!
      A volte ci sono trailer che sono proprio fuorvianti. Hai mai visto The road? Nel film ci saranno in tutto 90-120 secondi totali d'azione e sono tutti nel trailer. Che poi il film, meraviglioso, in pratica di azione non ne ha.
      Ecco, secondo me Predestination (ma i titoli dei film non li traducono più in italiano?) è un tipo di pellicola che meno la conosci, più la apprezzi.

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    5. Effettivamente le aspettative sono brutte bestie, almeno quanto i trailer fuorvianti: penso a quello che capita spesso con i film d'animazione Dreamworks, che con il trailer esauriscono tutto quello che hanno da dire.

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