Pagine

venerdì 13 gennaio 2012

American Horror Story - Stagione 1

Produzione: FX
Origine: Usa
Anno: 2011
Episodi: 12


La trama (con parole mie): la famiglia Harmon, per cercare di ricostruire i rapporti che legano i suoi membri dopo una crisi coniugale vissuta da Ben e Vivien decide di trasferirsi in California, acquistando a Los Angeles una casa magnificente ad un prezzo stracciato senza sapere che, in realtà, la stessa è più infestata della camera di Regan in L'esorcista.
Sarà l'inizio di una vera e propria sarabanda di incroci tra passato e presente che vedrà i coniugi, la loro figlia maggiore Violet ed il bambino in arrivo affrontare le loro paure nonchè le presenze inquietanti legate alle vittime che la casa ha mietuto nel corso dei decenni, dalla Dalia Nera alla coppia gay che occupò l'abitazione poco prima di loro.
Il tutto senza contare la molto presente vicina Constance, la sua invadente figlia Adelaide e l'inquietante Tate, che finirà per innamorarsi, ricambiato, di Violet. 



A volte capita di doversi ricredere, in merito ad una serie tv, e a fronte ad un pilota molto esaltante o deludente giungere al termine della stessa con un'opinione completamente differente da quella di partenza.
A volte no.
American horror story, seguitissima ed ammirata come una delle proposte più interessanti ed avvincenti del 2011 del piccolo schermo si è confermata, dalle parti di casa Ford, come una delle più confusionarie, trite, ritrite, poco spaventose ed assolutamente inutili visioni dell'anno.
E così, come bottigliai selvaggiamente il primo episodio lo scorso ottobre, mi ritrovo ora, a stagione conclusa - e soltanto perchè a Julez non dispiaceva la visione, dato che fosse stato per me non sarei andato oltre il suddetto pilot - a randellare con un certo piglio gli autori e l'opera in toto, incostante e caotica come soltanto un prodotto privo di sceneggiatori validi può essere: neppure nei momenti in cui pareva che tutto potesse prendere una piega finalmente interessante - la rivelazione sul Rubber man, la parte dell'episodio finale in pieno stile Beetle Juice - le occasioni sono state sprecate malamente per concentrarsi sull'aspetto più cool e modaiolo della confezione, affidando il suo charme ad un'ottima Jessica Lange che, alla lunga, finisce per stancare nel suo continuo restare sopra le righe.
Nel corso dello svolgimento della stagione, inoltre, è stato curioso come gli interrogativi a proposito dell'evolversi della trama - fondamentali per ogni serie ben riuscita, e non solo - siano stati sostituiti dalle continue domande a proposito del successo avuto da questa creatura di Ryan Murphy e Brad Falchuk, che neppure la conclusione o l'annuncio della produzione della seconda stagione sono riusciti a fugare: cosa potrà mai avere di speciale American horror story?
La sensazione di paura trasmessa allo spettatore? Dubito, dato che nulla - ma proprio nulla - è riuscito a smuovermi, neppure dal sonno indotto dalle vicende da soap che coinvolgono i protagonisti.
Il cast in forma smagliante? Difficile, considerato che, tolta la succitata Lange ed i giovani Tessa Farmiga ed Evan Peters - che, tuttavia, non vanno oltre l'ordinaria amministrazione - la grintosa Connie Britton mostra la brutta copia della madre già interpretata nell'ottimo Friday night lights e l'inguardabile Dylan McDermott sfoggia un campionario di un'espressione e mezza, senza contare il tracollo di Denis O'Hare, passato dai fasti di True Blood ad un personaggio al limite del ridicolo.
Unica nota davvero positiva: Zachary Quinto nel ruolo di se stesso.
L'originalità del prodotto? Neanche per scherzo, considerato che siamo di fronte ad una serie di citazioni e scopiazzature così evidenti da far sembrare strano non passino segnalazioni luminose con il titolo del film citato - si spazia da Shining a Rosemary's baby, da La casa nera a Nightmare, fino ai video di Lady Gaga -.
L'affezione ai personaggi che ha costruito la fortuna di molte serie corali? Sfido chiunque a trovare anche solo lontanamente simpatico o accattivante uno qualsiasi dei protagonisti, irritanti quanto e forse più dell'agghiacciante Adelaide, meritevole di aver procurato il mio unico momento di gioia nel corso della stagione con la sua uscita di scena.
Dunque, per la prima volta, lancio una sfida che possa mettere un pò in difficoltà questa mia presa di posizione assolutamente ostile ad American horror story: prima che la seconda stagione possa confermare o smentire la mia opinione in merito, provateci voi.
Voi che l'avete amata, che avete provato un oscuro terrore dalla sigla - unica cosa davvero valida - ai titoli di coda, che non vedete l'ora possa essere il prossimo autunno per ricominciare a seguire le gesta degli Harmon e degli altri abitanti della casa più infestata di L. A., che l'avete trovata unica ed originale, fate un tentativo: datemi almeno una buona ragione per far compagnia alla signora Ford anche al prossimo giro di giostra e non lasciarla sola in balìa di tutto questo ciarpame da tubo catodico.


MrFord


"There's a red worm crawling in my head
cut in half worm, in my blood he lies re
and I see him in my head
it's my nightmare, oh it's my dream
he's inside here silencing my screams
alone on a razor's edge
alone sliding on the razor's edge."
W.A.S.P. - "The horror" -

14 commenti:

  1. Caspita, una bella mazzata!! Tutti gridano la miracolo televisivo e tu remi contro...uno dei motivi per cui ti stimo...per quanto riguarda la mia opinione, sono solo al quarto episodio e non posso ancora pronunciarmi appieno...però io sono una fifona e mi spaventa anche il fruscio del vento se sono sola, quindi forse su di me fa più presa...però anche io ho notato, come penso tutti, il continuo rimando a topos della cinematografia dell'horror ma penso che questo rifarsi a storie universalmente note in questo caso anziché stancare possa intrigare di più gli spettatori, perché si sa se qualcosa è piaciuta tanto, rivederla non dispiace...l'affezione che dici tu forse è il punto di forza vero di questa serie...quello che mi preoccupa è il pericolo, essendo mi pare gli stessi autori di Glee, che si metta troppa carne al fuoco ovvero troppe linee narrative e non si arrivi a un finale degno con il dispiego dell'intreccio che meriterebbe l'intera vicenda.

    Massimo rispetto per Jessica Lange che trovo perfetta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Strawberry, quando devo bottigliare io bottiglio, che il prodotto sia osannato oppure no! ;)
      Per il resto, posso capire il tuo punto di vista, anche se io di paura non ne ho provata e non ho sentito alcuna affezione per i personaggi, tranne Adelaide nel momento in cui è schiattata! Aahahahahahahahaha!
      Il fatto che dietro ci siano gli autori di Glee, inoltre, per me è una valanga di punti in meno! ;)

      Elimina
    2. Ah beh, visto com'è andata a finire con Glee (per me perlomeno che non lo seguo più) anche nel mio caso è più uno svantaggio che altro...

      Elimina
    3. Strawberry, in casa Ford Glee lo si segue ancora, ma moooolto stancamente.
      Ti capisco benissimo.

      Elimina
  2. perdona la forma...stavo andando a dormire ma volevo assolutamente leggere la tua opinione sulla serie dell'anno...:-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Strawberry, tranquilla. Alla forma qui al saloon si bada sempre fino a un certo punto.
      Che poi sia la serie dell'anno, dalle mie parti è abbastanza discutibile! :)

      Elimina
  3. non si tratta di scopiazzature, ma di evidenti omaggi. le citazioni sono ovviamente volute, come nei film di tarantino, e i riferimenti alla cultura pop come lady gaga sono un marchio di fabbrica di ryan murphy.
    è il modo di frullare tutti questi elementi insieme in una serie che è una cosa originale e mai vista, di sicuro non in tv.
    attenzione spoiler:
    il fatto che poi tutti i protagonisti principali siano morti e che molti di loro non compariranno nella seconda stagione è un'altra cosa mai successa in una serie tv americana.
    per fortuna a tutto il resto del mondo è piaciuta ed è stata persino (giustamente) osannata.
    tranne te tranne te tranne te :D

    ah già, a te è piaciuto troll witch hunter ahahahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cannibale, il fatto che una cosa non si sia mai verificata non è necessariamente un male! ;)
      Inoltre ti ricordo che la questione dei protagonisti morti era già stata ampiamente anticipata da Lost.
      E mooooolto meglio una decina di Troll hunter di questa merdina qui! ;)

      Elimina
  4. Una buona ragione è che potrebbe anche prendere una piega ironica...

    Non per farmi bello, però nel precedente post avevo preannunciato che sarebbero morti tutti..eheh...

    A parte questo, a me non è dispiaciuta anche se devo dire che di spavento o sussulti ce ne sono stati ben pochi, la tensione all'interno delle scene non era mai molto alta e questo è di certo un demerito....

    Per quanto riguarda le citazioni secondo me ci stanno, anche perché richiama oltre ai film anche tutte i filoni horror più importanti e le paure che furono d'ispirazione per questi film... basti pensare per quanto riguarda la questione del parto film come quelli di polanski, cronenberg, scott ecc...

    o tutta la schiera di film con scienziati pazzi che avevano per le mani corpi femminili da smembrare o più in generale su cui esercitare il loro potere....

    Questo però non è un vero e proprio punto di forza in quanto è un richiamo un po' intellettuale e concettuale, mentre un'opera dovrebbe avere la sua forza per quello che racconta, per la propria capacità di creare tensione, se lo fa con dei richiami meglio, ma questi devono essere solo un mezzo....

    Allora perché non mi è dispiaciuta? di horror per me ce n'era poco, però come avevo detto anche all'inizio per me era più una storia sulla disperazione e sul (non) avere più un futuro, sul'avere una prospettiva del domani cieca...
    su come diventare parte integrante e costante di una "horror story"

    In ogni caso niente di eccelso, vediamo come va con la seconda...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ivan, finalmente un'analisi degna e non dettata dall'acidità come quella del Cannibale! ;)
      Interessante il tuo punto di vista, anche se non mi hai convinto. :)
      Aspetto anch'io la seconda stagione, in attesa di capire se ne sarà valsa la pena - e ti assicuro, è stata DAVVERO una pena -.
      Ci si risente per la bevuta! :)

      Elimina
  5. bottigliate selvaggie?!? E' una vita che tutto il mondo mi consiglia di vedere sta serie qua e non ancora prendo coraggio, poi se te mi dici che è una merda siamo a posto!

    Fino ad ora ho visto la prima stagione di Walking Dead, niente di eccezionale, da come ne parlavano manco fosse Twin Peaks..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lorant, a me ha fatto discretamente cagare.
      Anche questa era stata associata a Twin Peaks dal nostro amico Cannibale, ma è come dire che la Portman ha più tette di Rosario Dawson!
      E tra l'altro, Walking dead - che ho interrotto dopo il solo pilota - mi è parsa comunque meglio di questa, figurati.

      Elimina
  6. allora annamo bene! haha forse mi sparerò solo il pilota.. tanto per farmi na risata

    RispondiElimina