Regia: Paul Feig
Origine: Usa
Anno: 2011
Durata: 125'
La trama (con parole mie): Annie e Lillian sono amiche per la pelle fin dall'infanzia, da sempre pronte a vivere insieme le proprie vite, confrontando esperienze e sensazioni da vere "compagne di viaggio".
Ma mentre la prima galleggia in un periodo no della sua vita - un uomo che la usa e getta, un lavoro che non le piace dopo il fallimento della sua pasticceria, un appartamento diviso con un'improbabile coppia fratello/sorella -, la seconda si prepara a vivere il percorso verso il grande passo che sarà il matrimonio.
Annie è scelta dall'amica per ricoprire il ruolo della damigella d'onore, ma quando iniziano i preparativi per l'evento si scontra con l'apparentemente perfetta e super-competitiva Helen, che aspira a ricoprire il ruolo di Annie nella vita di Lillian e non risparmierà colpi bassi per ottenere ciò che desidera.
Inizierà così un vero e proprio duello che porterà Annie sempre più in basso, ma che darà alla giovane donna la possibilità di ripartire da zero e dare un nuovo indirizzo alla sua esistenza.
Onestamente, non sono mai stato un grande sostenitore delle commedie in pieno Apatow-style nella loro versione "in rosa", complice anche una serie agghiacciante di visioni di bruttezza cosmica che si sono susseguite nel corso degli anni, dal terrificante Bride wars al meno interessante dei lavori del suddetto Apatow, Molto incinta, per non parlare del pessimo 27 volte in bianco e dei due abomini cinematografici legati a Sex and the city, serie dalla quale mi sono sempre tenuto - felicemente - ben lontano.
Fortunatamente, questo clamoroso filotto in negativo è stato almeno parzialmente interrotto da Le amiche della sposa, che nonostante alcuni palesi limiti - soprattutto in fase di scrittura - abbandona la veste da signorinetta per tirare fuori un pò di sano panesalamismo dalle sue protagoniste, tanto da risultare divertente anche e soprattutto per il pubblico maschile, normalmente quasi allergico a questo tipo di visione, in genere esito di una contrattazione con mogli o fidanzate per avere la possibilità, il mercoledì successivo, di godersi sul plasma la partita di Champions League.
Via, dunque, l'aura da milf prede delle voglie continue ed i modi da aristocratiche - sfruttati solo in chiave ironica grazie all'ispiratissimo personaggio di Helen, interpretato alla perfezione da Rose Byrne - e largo a crisi di amicizia ed esistenza traboccanti di situazioni imbarazzanti e al limite del grottesco, sguaiate ma mai clamorosamente volgari - neppure la sequenza della prova degli abiti dopo il ristorante brasiliano, degna del miglior Kevin Smith - ed arricchite da un gruppo di protagoniste che ognuna delle attrici pare nata per interpretare: dall'arrembante - a tutti gli effetti - Megan alla già citata perfezionista Helen, dalla timida e repressa Becca alla navigata Rita - "ieri ho cucinato per tutto il giorno, e quando mio figlio è tornato e ha detto di volere la pizza gli ho detto che se la poteva scordare. Mi ha mandata affanculo. Ha nove anni.", mitica - fino a Lillian e all'incontenibile Annie, tutte appaiono pronte a ritagliarsi il proprio spazio e a conquistare lo spettatore in un modo o nell'altro, sia esso un maschilista senza alcun interesse per sentimenti e decenza come Ted - un Jon Hamm agghiacciante completamente privo della classe del "suo" Don Draper - o un ragazzone dal cuore d'oro in cerca di quella giusta come Nathan.
Dunque, una discreta visione da weekend che riuscirà a non impegnare troppo, strappare qualche sonora risata, sorprendere - considerata la tradizione del genere - in positivo, e soprattutto mettere d'accordo le metà del cielo casalingo senza che vengano considerati accordi di qualsiasi genere a proposito dei diritti sulle visioni, il televisore della sala ed il divano.
Certo, non staremo parlando del nuovo Colazione da Tiffany, di Sabrina o Thelma e Louise: eppure questa grintosissima, incasinata Annie, riesce a ritagliarsi una fetta tutta sua del cuore dell'audience e di Lillian lottando, mostrando le unghie e facendosi un gran culo, almeno quanto la stragrande maggioranza delle donne si fa tutti i giorni in un mondo che, nonostante tutto, vive ancora in una direzione opposta alla loro anche quando finge di darla vinta con un anello e qualche episodio di Sex and the city.
MrFord
did I weep, 'cause I cried like hell
all's I want is your fortress of tears to crumble
and oh girl, I'd tear 'em down myself
and oh girl, the stories they could tell
but I'm just saying hi."
Ryan Adams - "Answering bell" -
Questo è il classico film che, se Silver lo becca per sbaglio in una serata di zapping, ce lo sciroppiamo tutto e, poi, finchè non diventa una pellicola da canale 5 alla domenica pomeriggio d'estate, lo riguarda ogni volta che lo danno.
RispondiEliminafilm simpatico.
RispondiEliminasapevo di non trovarmi di fronte il capolavoro comico dell'anno e, forse per questo, me lo sono goduto davvero.
e non è per niente un film per il pubblico femminile: anzi, come scrivi te, chi si diverte di più (almeno è il mio caso) è la controparte maschile :)
Gae, ti dirò: rispetto a una marea di schifezze "al femminile" viste negli anni, questo è decisamente di un altro livello.
RispondiEliminaTanto da riuscire a divertire anche noi maschietti. ;)
Einzige, totalmente d'accordo con te.
La scena dell'atelier durante la prova dei vestiti pare uscita dalla più trucida "notte da leoni"! Finalmente un film "in rosa" pensato anche per noi!
a me la scena che ha fatto più ridere è stata quella in auto (helen e annie) che cercano di convincere il poliziotto (fermo, che fa finta di non vederle) ad aiutarle per cercare Lillian: non dico altro, per chi avesse intenzione di vederlo, però alla fine m'ha schifosamente commossa... sarà che ultimamente sono troppo sensibile :'(
RispondiEliminaE' l'anti sex and the city, e Annie è la migliore seguita da tutte le altre ragazze nevrotiche.
RispondiEliminaQuoto anche la citazione del bambino di 9 anni! ;)
Angie, effettivamente quella scena non è male, è molto Apatow-style! ;)
RispondiEliminaBarbara, finalmente esiste un anti-sex and the city! Ci voleva qualche ragazza pane e salame, dopo anni dominate da quelle quattro fighe di legno! :)
La vecchiaia si fa sentire, era dominati, non dominate!
RispondiEliminaDa una settimana, mi stavo domandando se ne valese la pena.La recensione e i due bicchieri mi hanno convinto.Lo metto in lista per una serata relax.
RispondiEliminasarà una delle mie prossime visioni.
RispondiEliminacomunque molto incinta è probabilmente il film di apatow più interessante, sicuramente quello che gli ha fatto fare il salto di qualità. ma ti perdono visto che hai parlato bene di rose byrne, una delle mie protette :)
Blackswan, ottima idea. Se poi hai compagnia femminile, diventa un relax anche migliore!
RispondiEliminaCannibale, ti perdono a proposito di Molto incinta giusto perchè tra una Blog war e l'altra ci stanno anche periodi di "quiete". ;)
non mi è piaciuto per niente :(
RispondiEliminaQueen, forse è perchè sei più precisa di me! ;)
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