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lunedì 25 luglio 2011

Cielo di sabbia

La trama (con parole mie): siamo in Oklahoma nel pieno della Grande Depressione, e Jack ha appena perso entrambi i genitori. E' solo in una casa soffocata dalle tempeste di sabbia con poche prospettive e quasi nessuna speranza, quando il suo cammino incrocia quello di Jane e Tony, fratello e sorella di quelle parti rimasti soli al mondo come lui.
Inizia così un viaggio che li porterà fino al Texas orientale e segnerà il passaggio attraverso l'adolescenza, nonchè la prima, vera, grande avventura delle loro vite: una sorta di Stand by me in piena salsa Lansdale, tra sceriffi senza scrupoli, gangster, primi amori e un sacco di balle. A fin di bene e per rendere un pò più elettrizzante il racconto. In fondo, il viaggio conta più della destinazione, no!?

Leggere Lansdale è sempre un pò come tornare a casa.
Il vecchio Joe, alla mano di persona così come nella sua prosa scorrevole e veloce, ha il potere di trasportarmi nel pieno di un paesaggio e di vicende che sento sempre clamorosamente vicine, e come se non bastasse, riesce a raccontarle con un piglio sincero ed affettuoso, quasi fosse un vecchio amico, o lo zio che non si vede l'ora di avere seduto vicino ai raduni della famiglia, perchè è proprio un tipo tosto.
Onestamente, nonostante l'ambientazione che tanto mi ha riportato alla mente i fasti di Furore e Nemico pubblico di Mann, all'inizio ho faticato un poco a non pensare a Hap e Leonard, i personaggi simbolo dello scrittore texano nonchè vera marcia in più dei suoi lavori, ma con lo scorrere delle pagine, le avventure di Jack, Jane e Tony sono progressivamente riuscite a conquistarmi proprio per la loro natura fugace ed intensa, quanto solo quell'età in cui il futuro è un libro ancora tutto da scrivere può essere.
Dalla fuga sulla macchina presa ad un vicino inghiottito dalla tempesta di sabbia al primo incontro con Timmy e Bad Tiger, passando attraverso i vagoni merci dei treni e la vita da hoboes, la fotografia di un'epoca impietosa e durissima è filtrata attraverso le diverse sensibilità dei giovani protagonisti, dalla fame di vita quasi incontrollata della sfacciata Jane ai tumulti interiori di Jack, senza dimenticare la sensibilità e la saggezza "adulta" e silenziosa di Tony, cresciuto dalla sorella e ancora poco avvezzo alle delusioni e alle scoperte del mondo "all'avventura" che tanto pare sognare Jane.
Inoltre, a rendere interessante l'intera opera è l'approccio da toccata e fuga dato da Lansdale alle avventure dei tre ragazzi: quelle che potrebbero apparire situazioni centrali nell'economia del racconto diventano episodi quasi più importanti nella definizione progressiva dei caratteri dei protagonisti che non nello sviluppo della trama, ed i personaggi che i nostri ragazzi incontrano nel corso del loro viaggio volti destinati a divenire ricordi più o meno importanti di un album appena all'inizio: in questo senso, non passa inosservata l'apparizione di Pretty boy Floyd, celebre bandito del tempo, ritratto dall'autore come una sorta di eroe romantico della Depressione, finito a rapinare banche quasi per caso, e sempre pronto a difendere quello che ritiene giusto.
La sua uscita di scena dal romanzo, improvvisa e rapida, come un saluto fugace, rende bene la dimensione delle sfumature che Lansdale ha voluto donare a questo suo interessante lavoro: una sorta di nostalgica operazione legata ad un tempo passato e avventuroso, difficile eppure colmo di speranze e di sogni.
Un pò come la gioventù.
E se, dall'altra parte, troviamo uno Strangler che dichiara a Jack che continuerà a combattere fino a quando non troverà un giovanotto in grado di metterlo in difficoltà, dall'altra scopriamo l'amore ancora acerbo di due giovani che, chissà, forse si sposeranno, o forse non si incontreranno più.
Ma del resto, la destinazione non conta mai quanto il viaggio.

MrFord

"You can tell me all about it
on, the next Bardo
I'm sinking in the quicksand
of my thought
and I ain't got the power anymore."
David Bowie - "Quicksand" -

10 commenti:

  1. Finito di leggere da poco, un Lansdale minore e, come dici tu, mooolto nostalgico. A leggere la quarta poteva sembra un bel romanzo di formazione alla In fondo alla palude, poi inizi e sembra un bel drammone noir tipo Tramonto e polvere, poi invece è solo una bella storiella, veloce e poco incisiva ma che in fondo si legge volentieri. :)

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  2. L'ho comprato ieri. Me lo leggo in ferie... Rimando quindi la lettura della recensione, ché non mi voglio anticipare nulla. ;) Ciao mio bel fico!

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  3. Io non riesco più a stare dietro a Mr. Lansdale!
    Gli ultimi romanzi che ho letto non é che mi abbiano colpito poi molto.
    Ormai penso che siano lontani i tempi di capolavori come "la ragazza dal cuore di acciaio" o "Il Carro magico", i racconti però sembrano resistere.

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  4. Anche io lessi Il carro magico qualche anno fa, davvero niente male! Ma il mio cuore è tutto per Hap&Leonard, insomma, se leggo Lansdale voglio quei due.
    Anche se riconosco che è un po' limitante, certo potrei fare un eccezione per le notti del drive-in, che quasi quasi recupero e me le sparo in ferie.

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  5. Su Lansdale non ho niente di nuovo da dirti: sono sempre fermo al primo Di Hap e Leonard e alla Notte del drive-in.
    Però bentornato! :D

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  6. Simone, sicuramente non siamo di fronte al migliore dei Lansdale, ma quella nostalgia di fondo mi ha fatto proprio piacere. Un piccolo Stand by me.

    Tommy boy, ma non ti è bastato il viaggio di nozze!? Vai pure in ferie!? Sei proprio un porco!

    Pulp, a me questo non è affatto dispiaciuto, è godibile e avvolto dalla malinconia, e poi ci sono Hap&Leonard, che non si discutono mai. Lansdale non tradisce, anche quando narra "sottovoce".

    Dembo, quanto ti capisco!
    Comunque recuperati anche Il valzer dell'orrore, è una ficata totale!

    Ottimista, vai avanti con Hap&Leonard, non resterai deluso!
    E grazie! Sono pronto a tormentarvi di nuovo come si conviene! ;)

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  7. Non è colpa mia, la Piemme chiude a ferragosto. Che faccio resto dentro da solo? :P

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  8. ero lì lì per prenderlo sabato ma ho talmente tante letture arretrate che una volta finite quelle magari lo trovo in edizione economica

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  9. Tommy boy, dovresti andare e lavorare solo soletto! ;)

    Ciku, ho ben presente la questione delle letture arretrate. Anche se io difficilmente resisto, quando trovo un libro di Lansdale!

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