La trama (con parole mie): Il giovane Josh, non ancora maggiorenne, perde la madre, morta di overdose. E' così costretto, per evitare grane con i servizi sociali, a rifugiarsi dai suoi parenti più prossimi, la nonna e gli zii, rapinatori e criminali incalliti anch'essi residenti a Melbourne.
In un momento di declino della loro banda e di pressione costante della polizia - che non disdegna metodi non troppo dissimili da quelli applicati dagli stessi pregiudicati - Josh si ritrova a doversi confrontare con la Legge, da una parte e dall'altra della barricata, scoprendo che a regolare tutti i conti sono la paura e la sopravvivenza.
Questo Free drink è per il mio fratellino Dembo.
"Ora, sono anni che dico questa cazzata. E se la sentivi, significava che eri fatto.
Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire, pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli.
Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere: vedi, adesso penso che magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato, e il signor nove millimetri, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre, o può voler dire che tu sei l'uomo timorato e io sono il pastore, ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse.
Questo mi piacerebbe.
Ma questa cosa non è la verità.
La verità è che tu sei il debole e io sono la tirannia degli uomini malvagi, ma ci sto provando, Ringo, ci sto provando con grande fatica, a diventare il pastore."
Immagino che tutti voi abbiate riconosciuto, pena bottigliate sonorissime, la citazione tratta dal finale di Pulp fiction.
Leggetela bene, o ancora meglio, andate a rivedervi la scena: in essa troverete tutti i terribili semi lasciati crescere in Animal kingdom.
Perchè cos'è mai, questo regno popolato da leoni selvaggi, e da una leonessa ancor più crudele?
E' il manifesto di una Natura terribile e senza pietà, o il desolante ritratto del precipitare umano?
Josh, voce narrante in apertura di pellicola, parla dei suoi zii come di uomini che hanno paura, mossi esclusivamente dal terrore del mondo e dell'esterno.
Pope, agghiacciante capobanda dall'aspetto e dal carattere che potrebbero farlo passare per mediocre, afferma sospirando che questo mondo è una merda.
Janine, madre di cotanti figli, è pronta a sacrificare tutto in nome di una solidità anche solo apparente, dello "spirito" che riesce quasi sempre a mostrare all'esterno.
Nicky è l'innocenza di una ribellione destinata ad essere soffocata, in ogni senso.
Leckie un'idealista che pare uscito da un romanzo, o da un fumetto, senza sapere che questa è la realtà.
Tornando a Samuel Jackson si potrebbe pensare che la polizia ed i tutori dell'oridine sono gli uomini timorati, e che i Cody, dal primo all'ultimo, i malvagi, e a proteggere i timorati deretani ci pensano colpi esplosi a tradimento, esecuzioni quasi fossimo in un regolamento di conti.
Oppure, che sia Josh ad essere l'uomo timorato, Leckie e Janine i pastori - a seconda di quale parte sceglierà, infine, il ragazzo -, ed il mondo, per dirla come Pope, ad essere malvagio ed egoista.
Sarebbe bello, anche se non troppo.
La verità è che quelli come Josh, Nicky e la sua famiglia, Leckie e Darren Cody sono i deboli, e Janine, Craig e Pope la tirannia degli uomini malvagi.
Purtroppo, però, in questo mondo non c'è nessuno che ci provi, neppure lontanamente, a diventare il pastore.
E così Leckie esce di scena con una sconfitta che lascia il senso di continuare a vivere solo nella speranza che sia Janine, a cedere, Darren alla solitudine di chi è destinato ad essere oppresso, Nicky e la sua famiglia a vivere con ferite e rimorsi, e Josh.
Josh che è costretto a crescere.
Josh che è costretto a scegliere.
Onestamente, non saprei dire se potrà diventare pastore, o incarnerà tutta la tirannia degli uomini malvagi.
Di certo, non mi sento di condannare la sua vendetta.
Che, fosse dipesa dal sottoscritto, sarebbe stata anche più grande.
Così dico, ripensando ad un film sicuramente non perfetto, eppure estremamente potente - mi ha ricordato, per certi versi, American history X - che forse è il mondo, ad essere il pastore, e sta a noi, dall'altra parte, decidere se essere timorati o malvagi.
Ma esistono davvero solo due strade?
Sono così limitate le scelte?
Esistono solo i Leckie e le Janine?
Onestamente non credo.
E, spero per lui, neppure Josh.
MrFord
"And the thing that gets to me
is you'll never really see
and the thing that freaks me out
is I'll always be in doubt."
is you'll never really see
and the thing that freaks me out
is I'll always be in doubt."
The Cranberries - "Animal instinct" -
devo vederlo a breve, ho letto a spizzi e bocco... non ho capito se t'è piaciuto.
RispondiEliminaUn po' pesante nella sua violenta teatralità (quasi tutti interni) però strada facendo coinvolge perché la trama è ben architettata.
RispondiEliminaVeramente inquietante la figura materna.
questo film mi ha convinto ben poco. la partenza fa ben sperare, c'è qualche divertente battuta che avrà fatto sghignazzare quentin tarantino, però ben presto mi sembra che non sappia più dove andare a parare, fino a un finale scontato. l'unica idea di regia poi è quella di mettere qualche ralenty ogni tanto: un po' poco..
RispondiEliminami è sembrato un film debole, più che potente
Roby, non mi è parso perfetto, ma sicuramente è un ottimo punto di partenza. E poi fa riflettere, il che non è poco.
RispondiEliminaLucien, concordo sulla teatralità e la sua "incombenza", ma occorre dire che i pensieri che suscitano i protagonisti sono molti, nel bene e nel male, e Janine è un personaggio davvero inquietante.
Il finale è il ribaltamento - ma neppure troppo - di American history X, cui secondo me questo film è mooooolto legato. Oltretutto, secondo me è chiarissimo dove vuole andare a parare.
Certo, tu dirai che basta rivedersi il finale di Pulp fiction, ma rifletterci su non è mai un male.
Hola MrFord, grazie per il free drink!!
RispondiEliminaA me personalmente è piaciuto parecchio, forse non un capolavoro ma indubbiamente potente, che è l'aggettivo che mi sembra descriverlo meglio. Dai cazzo l'incipit è da paura con la madre morta di fianco e Josh che aspetta "semplicemente" che arrivino i medici.
E poi merda, c'è Guy Pearce coi baffi.
questo ce l'ho pronto da vedere da un bel po'... ed ora mi hai anche molto incuriosito ;)
RispondiEliminaDembo, Guy Pierce coi baffi è già un must.
RispondiEliminaSembra quasi il Commissario Gordon di Nolan.
Potenza anche in queste piccole cose.
Frank, aspetto di sentire che ne pensi. Ma mi raccomando, voglio una bella recensione "spiccia"!
ehm...
RispondiEliminacommento che non c'entra nulla con il film ma... ehm... questo carattere crea scompensi oculari solo a me?
per fortuna ho colto la citazione, quindi niente bottigliate per me (per ora).
RispondiEliminaSe riesco a trovarlo provo a vederlo, anche se ho una lista di film arretrati quasi infinita e ho perso un bel po' di diottrie grazie a questo nuovo carattere... argh.
bel film.
RispondiEliminaqualche pecca qua e là, ma in fin dei conti una visione interessante e molto piacevole.
anche se alla fine la faccia da pesce lesso del giovane protagonista proprio non riuscivo a mandarla giù :)
http://ilcaffediwhistlestop.blogspot.com/2011/04/lo-tsunami-del-mio-ego.html
RispondiEliminaCos'è? niente...hai solo vinto un (altro!) premio!!:)
Ciku, lo so, sto sperimentando un pò.
RispondiEliminaVedrai che il cerchio troverà presto la sua quadratura (forse).
Bert, prova a vedere come ti sembra quest'altro! Detto ciò, ti capisco: anche io ho sempre una sequela infinita di film da vedere!
Einzige, concordo in pieno. Anche sulla faccia da pesce lesso.
Giuls, muchas gracias! Siete le mie premiatrici più accese!
L'ho visto proprio ieri sera. Ammetto che mi ha un po' deluso, ha i suoi bei momenti ma mi aspettavo di più. Comunque la scena finale gli alza il voto di parecchio.
RispondiEliminaOttimista, concordo in pieno sul finale, davvero tosto.
RispondiEliminaAd ogni modo, forse io avevo aspettative più "da Sundance", quindi mi è parsa una prova più che positiva, pur se non perfetta.
Lo considero un ottimo punto di partenza. Vedremo quali semi farà germogliare in futuro.
quale era quest'altro? Ne ho beccati all'incirca 4: quello che mi ha accecato, quello dei best shots, uno abbastanza normale che non so definire e questo di adesso, che magari nel frattempo è cambiato.
RispondiEliminaSecondo me l'ultimo vince, però forse non mi convince il corsivo perenne... l'unico problema è che non ci capisco niente di queste cose, quindi il mio non è un parere autorevole, proprio per niente.
I pareri contano tutti, Bert.
RispondiEliminaPer il momento, comunque, vince questo: una via di mezzo tra la mia tamarrata illeggibile e qualcosa di troppo serio. ;)
Sai già cosa ne penso...
RispondiEliminaRecensione ottima ma tutta incentrata sulla tematica dominante del film. In effetti se non avessi commentato da me non avrei capito perfettamente quanto ti fosse piaciuto. Di solito invece nelle tue rece il giudizio viene fuori prepotentemente.
A leggere qua e là i commenti sembro essere proprio io quello che lo ha maggiormente apprezzato.
Sul carattere della scrittura anche io ricordo un periodo in cui avevi messo qualcosa di veramente assurdo :)
Dae, qui non viene fuori perchè ancora non se sono uscito in maniera "pulita".
RispondiEliminaDevo ancora capire se mi è piaciuto tantissimo o solo un pò.
Di sicuro è un film che resta nella memoria.