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giovedì 9 settembre 2010
Dragon trainer
Non ho neppure finito di denigrare le scelte della Dreamworks e l'abisso che la separa dalla Pixar che m'imbatto in quello che, a tutti gli effetti, è diventato il mio film preferito della casa madre di Shrek e soci.
Consigliatissimo ai tempi della sua uscita dal mio compare di fumetto Tommy, è rimasto nel limbo fino a ieri sera, quando la ricerca di qualcosa di non eccessivamente impegnativo ha portato alla terra lontana "in cui nove mesi l'anno nevica, e gli altri tre grandina" di Hiccup e compagni.
Vichingo di nascita, ma certo non per vocazione, il giovane protagonista assiste alle prodigiose gesta guerresche di Stoick, suo padre, e di Astrid, innamorata che non ha speranze lo corrisponda, contro i draghi di varie specie che quasi quotidianamente assaltano e razziano il villaggio in cui ha trovato dimora la popolazione di Hiccup da quasi trecento anni.
Imbranato e poco affine al combattimento, il nostro si ritrova quasi per caso ad essere il primo vichingo a catturare ed avvicinare - grazie alla sua perizia tecnica, al caso e all'intelligenza - una delle furie nere, tipologia leggendaria di drago, solo per scoprire che, attraverso un percorso di avvicinamento che mescola Il piccolo principe alle disavventure che chiunque abbia avuto un animale domestico ben conosce, la realtà è molto meno violenta di quanto non appaia dalle continue battaglie, e che gli stessi draghi sono costretti ad attaccare il villaggio da una forza decisamente superiore alla loro.
Mantenendo il gusto per la meraviglia di Avatar e delle cavalcate dei Kraan - so già che il Cannibale storcerà il naso -, ed unendolo allo spirito di un "eroe" che ricorda incredibilmente Marty McFly, la Dreamworks confeziona una pellicola che di certo non inventa nulla in materia di script - il conflitto con il padre, l'outsider che progressivamente diventa eroe della comunità grazie alla sua abilità "alternativa", il ricambio generazionale ed il suo valore -, ma che si rivela ironica, emozionante, sentimentale ma non troppo, coraggiosa - la scelta di riportare Hiccum "quasi intero" dall'ultima battaglia è ammirevole, non banale ne tantomeno retorica - e divertente per grandi e piccini.
Certo, restiamo ancora ben lontani dalle creature di Lasseter e soci, ma per la prima volta ho avuto l'impressione che, in casa Dreamworks, si sia voluto realizzare un film, e non la consueta sequenza di scenette divertenti giocate sulla simpatia - principalmente visiva - dei personaggi. Il rapporto fra Hiccum e Sdentato - così verrà chiamato il drago ritrovato dal protagonista -, con ironia e dolcezza, rivive tutti i passi che si compiono - o si compieranno - nel rapporto con un animale, fatto di avvicinamenti progressivi, di sguardi sfuggenti, di cortesie ricambiate, fino ad arrivare alla piena fiducia e lealtà.
Un pò come accade anche fra gli uomini, che non per nulla sono gli animali più ingombranti del pianeta.
E visto che, fino ad ora, mi sembra di essere stato troppo buono per i miei standard e non vorrei deteriorare troppo la mia immagine di "antieroe delle recensioni", butto il sasso sorridendo alla curiosa situazione che vede i due registi della migliore opera Dreamworks venire dalla Disney - DeBlois&Sanders, infatti, diressero Lilo&Stitch, che personalmente adoro - : forse anche questa è una dimostrazione dello strapotere Pixar?
MrFord
"Take the time to think about it
walk the line, you know you just can't fight it,
take a look around, you'll see what you can find,
like the fire that's burning up inside me."
Def Leppard - "Two steps behind"
Un bellissimo film sull'amicizia.
RispondiEliminaE la scena dei due che si fanno i disegni mi ha fatto venire in mente te e Dembo...
BLEACH!
Chiamaaato?
RispondiEliminaAllora lo devo proprio vedere!
Già mi vedo mentre ci afferriamo le nostre matite all'unisono e disegnamo come delle pazze.(timone olandese docet)
Ford, mi dici la citazione di ieri?
Non mi far stare sulle spine...
Julez: ahahahah però io voglio essere il drago!
RispondiEliminaDembo: la citazione era dal pilota di Twin peaks. Così ti tolgo dalle spine e approfitto per rinsaldare ulteriormente l'amicizia. Pensavo potremmo salpare con l'olandese volante, che ne dici!?
Non hai letto con attenzione: ho risposto stamattina alle 10:38!!!!
RispondiElimina^^
Hei Ford, mi son spostato.
RispondiEliminaOra mi trovi qui.
E naturalmente, per quanto riguarda il nostro viaggio a bordo dell'olandese volante, ho già i biglietti nella mano sinistra.
RispondiEliminaPerchè nella destra, stringo il timone.
Ohibò! Qua mi si cita (mi si cita?)! Dragon Trainer è assolutamente uno dei film più riusciti della Dreamworks e non fa che mettere in luce i punti deboli della casa di produzione: cioè un adagiamento sul fenomeno Shrek che si era esaurito un paio di film fa e una inadeguatezza nello scegliere gli artisti. C'è un botto di gente eccellente anche alla Dreamworks, intendiamoci, ma in Pixar c'è una ricerca nella scelta soprattuto dei character designers che è davvero notevole (Nate Wragg tra i tanti). Sanders infatti è veramente un grande in materia, e si è visto: ieri con Lilo e Stitch, oggi con Dragon Trainer.
RispondiEliminaDette tutte cialtronerie, quando ci vediamo?
Val: come ho già postato da te, l'età deve avermi rincoglionito.
RispondiEliminaDembo: vengo subito a farti visita. A bordo dell'olandese volante, ovviamente.
Tommy: Era ora che ti facessi risentire, vecchio pazzo! Ottimo Dragon trainer, ce lo siamo proprio gustati. Finalmente un Dreamworks che non sembra un Dreamworks. Dette tutte queste fregnacce, quando volete voi! Io sono sempre pronto!
questa me l'ero persa, perché l'ho visto solo più di recente...
RispondiEliminacomunque questo avatar se lo magna :D
e un personaggio alternativo e imbranato come il protagonista la pixar non ha mica mai avuto il coraggio di proporlo