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giovedì 4 ottobre 2018



Nuova settimana di uscite in sala e, chissà, nuovo nemico giurato per questo vecchio cowboy: Cannibal, infatti, pare aver deciso di abdicare dal ruolo in favore dell'ospite Antonio D'Astoli, che ce l'ha messa davvero tutta per rischiare una tempesta di bottigliate.
Come sarà andata?

"Davvero non vuoi un sorso di the? Cannibal e Antonio ne sarebbero felici." "No, bella. Io bevo solo White Russian, dalla mattina alla sera."


Venom

"Va bene che hai bevuto qualche bicchiere, ma con due tatuaggi e un paio di cocktails pensi di essere Ford!?"

Antonio: Il leone delle uscite di questa settimana, in mezzo a tante pecorelle dormienti, anche se credo che quasi sicuramente Ford non sarà tra gli entusiasti dell'ennesino cine-comic. Ma che ci possiamo fare se il Cannibale ed io siamo più di bocca buona e non disdegniamo le opere che piacciono al popolo? Del regista mi fido ciecamente avendo diretto quel gioiellino malcompreso di Zombieland (d'altronde è l'unico che a questo giro ha qualche attinenza col genere horror) e che dire del protagonista Tom Hardy? Per lui sarebbe sufficiente una citazione per poi passare al prossimo film, ma voglio andare oltre e dire che è perfetto per la parte con la sua presenza granitica e quel volto che a tratti sembra dolce e compassionevole e in seguito sembra che ti voglia mangiare vivo, giusto per far capire meglio che ci troviamo di fronte ad una nuova versione di Dr Jekyll e Mr Hyde. Dal mio punto di vista è difficile che Venom possa deludere: effetti speciali di altissimi livelli, location metropolitana di innegabile fascino e carisma travolgente di Hardy. What more? Ah, l'unico dubbio è che un cattivo dei fumetti assunto a protagonista possa poi diventare un pappamolla stile la strega di Maleficent, ma male che vada poi ci si riprende andando a vedere Blob - Il fluido che uccide che tanto alla fine sempre di slime alieno si tratta.
Ford: comincio con il ravvisare che il buon Antonio sia decisamente più sconvolto del Drugo dopo una nottata a White Russian, considerato che io Facebook non l'ho neppure mai avuto e che con i cinecomics e Venom - grandissimo charachter - ho ben più familiarità che Cannibal.
Detto ciò, e nonostante le premesse, ho molte riserve su questo film, che spero nel cuore possa rivelarsi una chicca come i due Deadpool, scorrettezze comprese. Stiamo a vedere. Nel frattempo, potrei sempre mangiare i cervelli del suddetto Antonio e di Peppa Kid, ammesso che ne abbia uno. Ahahahahah!
Cannibal Kid: Comincio smentendo entrambi, così non faccio torti a nessuno. Ad Antonio dico che questo Venom mi ispira ben poco. Okay, sembra un pochino più interessante rispetto a quelle porcate degli Avengers o della Justice League, però credo che il massimo che ci si possa attendere è una specie di versione cinecomics del Gollum, o poco più. Inoltre Tom Hardy è da parecchio che non azzecca più un titolo, sia sul grande che sul piccolo schermo, si vedano (anzi meglio di no) i soporiferi Dunkirk e Taboo.
A Ford invece dico che la sublime ironia di Deadpool mi sembra lontana anni luce e questo Venom temo si prenderà troppo dannatamente sul serio. Un po' come te, Ford.

Opera senza autore

"Antonio, mi fai un autografo? Così posso rivenderlo dopo che Ford ti avrà ridotto come Cannibal."

Antonio: E ora cominciano i problemi, nel senso che avrei bisogno di un Virgilio o al massimo di un suggeritore per dire qualche parolina su questo film di cui non conoscevo l'esistenza fino a qualche momento fa. Non me ne vogliano gli estimatori ma un'opera del genere sul grande schermo la avrei vista al massimo costretto dalla scuola e nel mio caso siamo ben oltre quel periodo. Poi diciamo la verità, i film candidati agli Oscar, a parte rari casi, non li ho mai capiti. Per giunta in questo caso abbiamo troppi elementi del tipo "ti piace vincere facile?": un pittore che si ritrova ostacolato dal regime nazista sia nell'ambito artistico che in quello sentimentale. Il trailer con quel violino incalzante fa di tutto per nascondere la noia della trama. Tanta stima per chi lo considererà la prima scelta questo weekend al cinema.
Ford: il regista, se non ricordo male, è quello del Capolavoro Le vite degli altri, che poi si è perso inesorabilmente per strada. Ho visto il trailer e così a pelle mi è parso una palla mortale, neanche si trattasse di una radicalchiccata finta di quelle che piacciono a Cannibal. Per il momento passo, piuttosto il simbionte alieno.
Cannibal Kid: Film passato piuttosto in sordina all'ultima mostra del Cinema di Venezia, ma di cui ha parlato bene Lisa Costa su In Central Perk, e in genere di lei mi fido. Più che di Ford, se non altro. Certo, il timore che possa essere una palla storica c'è tutto, ma anche la speranza che l'impronunciabile Florian Henckel von Stocacchio sia tornato ai fasti de Le vite degli altri, facendo dimenticare il tragicomico The Tourist.

The Wife - Vivere nell'ombra

"Non toccatemi! Se non servite White Russian sono bottigliate per tutti!"

Antonio: Breve estratto dal flusso dei miei pensieri dando un'occhiata al film: "Yawn...ma da quando Glenn Close è diventata uguale a Judi Dench?!?...Zzz...questa trama mi pare di averla vista già un migliaio di volte...Zzz...un bel sonnifero che Ford apprezzerà senz'altro...Zzz...e comunque prima decidi di vivere tutta la tua vita nell'ombra e poi ad un tratto ti svegli a rivendicare i tuoi meriti in età avanzata e con un piede nella fossa?!?...Zzz...Cannibale, svegliami quando finisce che non ce la faccio a tenere gli occhi aperti...Zzz...".
Ford: altro titolo che mi pare degno delle migliori ronfate pomeridiane, per quanto Antonio continui a dipingermi come un vecchio noioso amante del Cinema da the delle cinque come il Cucciolo Eroico. Glenn Close non mi avrà.
Cannibal Kid: Antonio giustamente ti dipinge come un vecchio noioso, anzi una vecchia noiosa, cara Mrs. Ford, uahahah!
Questo è il classico film che Meryl Streep e Judi Dench hanno rifiutato e così hanno preso Glenn Close. Per lei si parla già di nomination agli Oscar. Su Pensieri Cannibali si parla invece di una nomination al Valium Award 2018.

Smallfoot - Il mio amico delle nevi

Tipico esemplare di Ford che studia un artefatto sconosciuto di origine cannibalesca.

Antonio: Eccolo, il film di animazione che tutti aspettavamo, in grado di invertire le prospettive eliminando per sempre i nostri pregiudizi e limiti mentali, all'insegna del "volemose bene" che alla fine siamo tutti uguali. Ma tutti chi? Beh ovviamente Yeti ed esseri umani, ma potremmo dire anche Cannibali e Ford, tanto che differenza fa? La presenza di Lorenzo Licitra (vincitore dell'ultima edizione di X-Factor) ci fa rassicurare che pur se dovessimo floppare con il nostro disco, quanto meno ci rimane da giocare la carta del doppiatore in un cartone con relativo strillo sulla locandina. Una seconda possibilità è concessa a tutti dopotutto, no? Comunque lo stile d'animazione alla "Hotel Transylvania" non dispiace affatto, ma tutto il resto grida anonimato da ogni lato (ps. viva le rime!).
Ford: già mi pare di sentire la solita musica di Cannibal che ciancia a proposito di quanto fordiano sia questo film e quanto abbia voglia di vederlo. La verità è che si tratterà della classica robetta d'animazione da weekend che non ha neppure catturato l'attenzione dei Fordini quando siamo stati a vedere il valido - quello sì - Gli incredibili 2. Di sicuro, però, il paragone Ford/Cannibal-Yeti/Umano è molto azzeccato.
Cannibal Kid: Smallfoot + cinema d'animazione? Questo film non è fordiano. Questo è un film scritto basandosi sulla sua autobiografia, diretto, prodotto, animato e doppiato da Mr. James Ford in persona!

The Domestics

"Il tiro all'Antonio è quasi più divertente del tiro al Cannibale!"

Antonio: Oh, un Mad Max dei poveri mi mancava, solo che qui non ci sono deserti e canyons sconfinati in cui darsele di santa ragione con i mezzi più improbabili, ma il solito mondo post-apocalittico con pochi superstiti e riserve dei beni di prima necessità ormai prossime all'esaurimento. Rimangono però le tribù, ma oltre alla tragedia di dover assistere alla fine della Terra, i protagonisti decidono di perseverare e scegliersi un nome da gang che più sfigato non si può: i familiari. Praticamente carne da macello prêt-à-porter. E allora si dia inizio alla mattanza. Ma aspettate, in lontananza intravedo un gruppo ancora più scemo: persone che indossano un lenzuolo e che si fanno chiamare per l'appunto: i lenzuoli tra le cui fila si conta anche la presenza, non a sorpresa, di Mr Ford. Si accettano scommesse su quanto dureranno in questa guerra tra fazioni. Io nel frattempo sto tranquillo e mi unisco a quella che sceglierà il Cannibale.
FORD: Cannibal, forse ho trovato qualcuno a cui potrei darle più volentieri che a te. Sei contento?
Cannibal Kid: Evvai! Questa settimana non mi tocca nemmeno fare il lavoro di dover prendere di mira Ford a tutti i costi. È uno sporco lavoro che qualcuno deve pur fare, e in questa puntata lo sta facendo più che bene Antonio. Sono quindi io che mi unisco alla sua fazione: quella degli Anti-Ford!

L'albero dei frutti selvatici

"Cannibal, Antonio!? Ford vi ha buttati entrambi qui sotto!?"

Antonio: Quasi quasi lo vado a cogliere un frutto da quest'albero. Il titolo mi piace e il trailer, realizzato ad arte, ancora di più con la sua scelta di non mostrare spezzoni in cui parlano i personaggi e lasciare ampio spazio ai paesaggi mozzafiato della Turchia. Ottima mossa per aumentare il mistero e di conseguenza la curiosità dello spettatore. Del regista non ho visto nulla, ma ricordo i titoli dei suoi precedenti lavori, quindi sicuramente si tratta di un pezzo grosso nel settore. Come in The Wife, anche qui la trama verte su uno scrittore che in questo caso tenta di sbarcare il lunario facendo l'insegnante in qualche paesino sperduto. Spero che oltre all'attenzione dedicata agli scorci naturalistici, ci sia qualche intrigo narrativo da azzannare e spolpare per bene. Affascinante senza ombra di dubbio.
FORD: Ceylan è uno dei pezzi grossissimi del Cinema d'autore vero, quello che annoia tanto Cannibal. Inutile dire che potrebbe essere uno dei film più belli dell'anno. Sempre che si resista al ritmo turco e alle tre ore di durata.
Cannibal Kid: Ritmo turco? Tre ore di durata? Presunto cinema d'autore esaltato dal vero radical-chic Ford?
Di Ceylan mi è bastata la prima inguardabile mezz'ora di C'era una volta in Anatolia per mettere una pietra sopra al suo nome. Vade retro forever.

Il bene mio

"Non puoi avere White Russian sul set, non sei mica il Drugo, o Ford!"

Antonio: Altra mini sorpresa di questo catalogo settimanale e per di più di matrice italiana. Di scottante attualità visto che parla di un paese colpito da un terremoto e abbandonato da tutti, tranne che da un unico abitante, restio a voler ricominciare la sua vita con il resto dei suoi compaesani. A prima vista sembrerebbe un trattato nostalgico sul campanilismo, con un protagonista che rievoca lievemente una versione moderna del Tom Hanks di Cast Away, solo che qui al posto della palla parlante di Wilson abbiamo un più tragico cumulo di macerie. Invece nella trama emerge poi un elemento di mistero: una presenza che si aggira tra le vie diroccate del paese. Di chi si tratterà: uno spirito, un fantasma o peggio ancora di qualche zombie? Io non ho questo grande desiderio di scoprirlo, ma se volete Cannibale ed io rinchiudiamo Ford in un cinema sigillando per bene le porte per portarvi la soluzione dell'arcano, evitandovi la visione di un film che molto probabilmente sarà bello sulla carta ma deludente nella resa finale.
FORD: caro Antonio, così non fai certo il bene tuo. Caro Cannibal, attento: così ti soffia lo scettro di mio rivale!
Cannibal Kid: Sergio Rubini in versione Tom Hanks de' noantri? No, grazie.
Antonio che diventa il nuovo rivale di Mr. Ford? Sì, grazie, glielo lo cedo volentieri che a me ha proprio stufato.

Papa Francesco - Un uomo di parola

"Cari Cannibal e Ford, sappiate che siete scomunicati e sarete esorcizzati. Per Antonio, invece, non c'è speranza."

Antonio: Passeggio facendo finta di nulla sperando che i lettori si siano dimenticati della presenza di questo documentario, ma siccome tutti gli occhi sono puntati su di me aspettandosi qualche sorta di commento, mi giro e rivolgo loro un'amichevole: "Pace bene fratelli!". Ah e vi do la mia parola che questo film lo eviterò accuratamente, preferirei piuttosto un incontro ravvicinato con il simbionte di Venom.
Grazie per avermi sopportato durante queste righe e rivolgo un caloroso saluto a Marco per avermi tenuto in considerazione invitandomi a farmi riscoprire la scrittura. A buon rendere.
FORD: caro Antonio, sappi che ho prenotato per te una serie di lezioni private per un percorso di catechesi con il Papa. A buon rendere.
Cannibal Kid: Grazie a te Antonio, per la tua fantastica ospitata, capace di illuminare una settimana altrimenti piena soltanto di film che sono l'esatto opposto del cinema che piace a me, e per le tue ancor più fantastiche frecciatine a Papa James, volevo dire a Papà James - Un blogger di parola. Nel senso che la sua parola va ascoltata, per poi fare esattamente il contrario. E ora andate in pace. Tutti tranne Antonio. Tu rimani in guerra con Ford, mi raccomando. ;)

8 commenti:

  1. Se la settimana scorsa ho avuto l'imbarazzo della scelta, in questa è rimasto solo l'imbarazzo. E il disagio. L'unico film che si salva è Venom, ma solo per quel gran pezzo di manzo di Hardy (anche se non andrò al cinema di certo).
    Divertente l'accanimento del nuovo ospite, che ti ha sempre preso di mira. Mi sa che deve dare ripetizioni a Cannibal, che con l'età si sta addolcendo un po' ;)

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  2. Chiedo innanzitutto venia per l'errore di averti confuso con un altro blogger :D E un sentito grazie per aver sopportato le mie finte critiche virtuali, ma un po' di diatriba verbale fa salire sempre l'attenzione! Un caro saluto ;)

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    1. Non preoccuparti Alan alias Antonio. Capita a tanti di confondere Ford con Chiara Ferragni. ;)

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    2. Ammazza, è gente con seri problemi di vista! :)

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  3. Finalmente Ford ti ho trovato una nemesi in grado di farmi prendere una meritata vacanza dalla mia dura professione di Anti-Ford 24 ore su 24.
    Il mio lavoro qui è finito. :)

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    1. Quindi vai in pensione prima di me!? Non c'è più rispetto per gli anziani!

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