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mercoledì 20 giugno 2018

Saloon Mundial: sorprese e speranze



Ogni appuntamento con il Mondiale di calcio, per quanto mi riguarda, e anche senza l'Italia, continua ad avere un fascino irresistibile: l'atmosfera, le sorprese, le certezze, le possibilità prendono corpo partita dopo partita, regalando momenti che restano impressi nella memoria come fossero sequenze memorabili di film.
Dopo aver latitato per questioni lavorative legate alla vita quotidiana di questo vecchio cowboy, la rubrica dedicata alla competizione più importante del mondo del calcio torna riassumendo, alla vigilia delle partite di oggi, le ultime due giornate: la Svezia, dopo aver giustamente lasciato a casa gli Azzurri, liquida la Corea senza troppi patemi, candidandosi a possibile "esecutore" anche per la Germania già sconfitta dal Messico, e mentre anche il Brasile si appende a Neymar come quattro anni fa senza rendersi conto che non si tratta, come per Messi, di Cristiano Ronaldo, sperando che gli acciacchi fisici possano permettergli di essere in campo, esplodono altre due sorprese, Giappone e Senegal, che battono le ben più quotate Colombia e Polonia, mentre il Belgio dilaga - ma si scioglierà appena gli scontri si faranno più seri, come sempre - e l'Inghilterra ringrazia il recupero e Kane.
Il primo verdetto, nel frattempo, pare quasi essere stato emesso: la Russia padrone di casa strapazza l'Egitto di Salah e si qualifica virtualmente per gli ottavi di finale, rivelando talenti che probabilmente il prossimo anno giocheranno in grandi club europei e che, a questo punto e considerando il fattore "casa", potrebbero ambire senza dubbio almeno ai quarti.
Personalmente, ad ogni match io spero principalmente di divertirmi e restare sorpreso, anche perchè il calcio, così come la società, l'arte e qualsiasi cosa possa venirvi in mente, ha bisogno di ventate d'aria fresca che permettano a tifosi, addetti ai lavori e giocatori di rimettersi in gioco, commentare, sognare: il bello della vita - e dello sport come sua espressione - in fondo, è proprio questo, e dunque un sostenitore della Resistenza questo vecchio cowboy non può che sperare che il "Mondiale delle sorprese" come è stato già ribattezzato possa continuare come è iniziato, e regalare sfide mai viste e momenti imprevedibili.
Neanche fossimo in uno di quei cartoni animati anni ottanta in cui il Giappone arriva in finale.
E magari vince anche.



MrFord

2 commenti:

  1. Sì, va beh, però senza l'Italia e le polemiche sulla formazione non è la stessa cosa.
    Come una puntata della nostra rubrica sulle uscite cinematografiche in cui non ci scanniamo a vicenda. XD

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    1. Ahahaha beh, magari troveremo il modo di vincere la monotonia dell'andare d'accordo in qualche modo! ;)

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