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venerdì 29 aprile 2016

Rock the kasbah

Regia: Barry Levinson
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 106'







La trama (con parole mie): Richie Lanz è un impresario e produttore discografico californiano che ha visto decisamente giorni migliori sia in termini personali che di carriera e successo, pronto ad offrire contratti ed estorcere denaro a casi umani disposti a tutto per una speranza nel mondo delle sette note.
Quando, per caso, ha l'occasione di partecipare ad un tour che prevede tappe in tutti i principali campi dei soldati americani di stanza in Afganisthan con la sua segretaria nonchè cantante di punta e la stessa fugge lasciandolo senza soldi e passaporto, per Richie ha inizio una vera e propria avventura che lo condurrà, tra prostitute in attesa di ritirarsi e trafficanti d'armi, ad un villaggio sperduto tra le montagne dove avrà l'occasione di far fruttare il suo fiuto di scopritore di potenziali artisti da classifica rispetto ad una ragazza educata secondo le più rigide tradizioni pashtur.
Riuscirà Lanz a dare un'occasione a se stesso ed alla sua nuova protetta, o tutto finirà nel peggiore dei modi?










Ho sempre adorato - ma non è certo un mistero - Bill Murray.
Fin dall'infanzia e da Ghostbusters, ho sempre sognato di potermi immedesimare - malgrado non si trattasse certo di un figo senza ritorno, in termini prettamente estetici - in quel guascone sciupafemmine dalla risposta sempre pronta, che rappresentava tutto quello che, da ragazzino, preda della mia timidezza senza controllo, non ero.
Sono passati gli anni, i film, le esperienze, mi sono avvicinato così tanto a quel tipo di comportamento da suscitare incredulità nelle persone che mi conoscono ora, quando mi dichiaro, per l'appunto, un "ex timido", ma è rimasto immutato l'affetto per un attore che ho sempre considerato come una zio matto, quello da prendere come modello di bad guy alla facciazza dei genitori che ho sempre pensato sarei diventato, e che ora che sono genitore, non riesco a non ammirare comunque.
Rock the kasbah è un film dell'ormai stanco Barry Levinson come ce ne sono mille altri, ritmato da una colonna sonora bella ma più che abusata - a parte la mitica Bawitaba di Kid Rock, che quasi regalava i quattro bicchieri a questo titolo, è la fiera del pur piacevole ma sempre troppo sfruttato Cat Stevens -, implausibile nella scrittura ed all'interno del quale Bill Murray fa il Bill Murray, dunque con tutti i limiti possibili ed immaginabili, eppure ho finito per godermelo dal primo all'ultimo minuto senza ritegno e particolari pretese.
L'odissea professionale, musicale ed umana di Richie Lanz, produttore discografico più simile ad un truffatore che ad uno scopritore di talenti, in un Afganisthan in bilico tra tensioni culturali, esercito statunitense, mercenari, trafficanti e signori della guerra, impreziosita dalle sempre gradite presenze di Zooey Deschanel e Kate Hudson è una giostra divertente e piacevole quanto basta per una serata senza troppo impegno ma comunque in grado di non far staccare completamente i neuroni, che si tratti di amore per il rock o di attenzione rivolta alla condizione delle donne all'interno di determinate culture - la dedica conclusiva della pellicola resta una delle idee migliori della stessa -.
Per il resto, nulla di nuovo sotto il sole e soprattutto nulla che la realtà non spazzerebbe via a colpi di sogni spezzati: ma il bello delle sette note e della settima arte è proprio regalare al proprio pubblico un'illusione magica e confortevole come una bella sbronza felice da risata facile e sonno profondo, come se non ci fosse un domani.
Dovendo compiere una scelta, migliore forse la prima parte, più spiccatamente Murraycentrica e scanzonata della seconda, senza dubbio incentrata sulla parte più sentimentale e profonda, ma a conti fatti tutto scivola via discretamente bene, e poco importa se, in un modo o nell'altro, Rock the kasbah si confonderà nella memoria sparendo di fronte a titoli simili ma ben superiori come Broken flowers, perchè sarà come aver ascoltato quella hit anni settanta già nota e stranota che, comunque, si finisce per canticchiare come se fossimo ancora presi dalla prima cotta per il pezzo.
Se, a questo cocktail forse annacquato aggiungiamo poi una riflessione sulla necessità assoluta dell'emancipazione proprio grazie all'arte, condita con un pò di ironia e buoni sentimenti, allora abbiamo il drink di sicurezza perfetto per le serate naufragate, la sega della buonanotte, il bacio in fronte per un sonno di sogni goduriosi ed il più rock possibili.
Del resto, se non si guarda in faccia ad una realtà spesso troppo triste con un pò di ironia ed un sorriso beffardo, si rischia di diventare troppo cinici o troppo tristi: e Richie Lanz non è nessuno dei due.
Lui crede, e c'è.
Una specie di piccolo Drugo.
Un pò come Bill Murray, che in questo vestito calza come nel pigiama preferito.




MrFord




"Now over at the temple
oh! They really pack 'em in
the in crowd say it's cool
to dig this chanting thing
but as the wind changed direction
the temple band took five
the crowd caught a wiff
of that crazy Casbah jive."
The Clash - "Rock the casbah" -






10 commenti:

  1. Vedrò di sponsorizzarlo maggiormente al Khal,l'avevamo perso fra le mille cose da vedere,ma da come ne parli mi sembra molto carino!!!!
    Ed il discorso dell'ex timido lo condivido perfettamente,l'adolescente cicciotta che ha sputato sangue alle medie non avrebbe mai pensato di diventare quella che sono oggi ;)

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    1. E' effettivamente carino, anche se sa molto di già visto.
      Occorre goderselo come un film con Bill Murray che gioca in casa. ;)

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  2. Bill Murray è un attore che a differenza di altri con gli anni è migliorato, un idolo, mi rilassano sempre tanto le commedie con lui protagonista.
    Recupererò.

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    1. Effettivamente il film non è memorabile, ma rilassa parecchio.
      Goditelo.

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  3. Non l'ho ancora recuperato, ma ammetto che mi intriga poco. E' uno dei pochi film di Bill Murray che mi interessa poco.

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    1. Io partivo con aspettative molto basse, eppure me lo sono goduto.
      Bill Murray soprattutto.

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  4. Avrei potuto vederlo, ma se dici che c'è l'inascoltabile Kid tarocco nella colonna sonora mi sa che me lo evito alla grande! :)

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  5. Lo avevo iniziato, e non mi dispiaceva nemmeno un po'.
    L'ho lasciato a metà, preso da altro. Perché non ho continuato? Boh, però prima o poi... ;)

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    1. Lasciato a metà!?!?
      Io non lascio mai i film in sospeso, neanche quando fanno cagare. Corri a finirlo! ;)

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