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lunedì 30 novembre 2015

The final girls

Regia: Todd Strauss-Schulson
Origine: USA
Anno: 2015
Durata: 88'






La trama (con parole mie): Max, adolescente figlia della star di un cult slasher anni ottanta, a due anni dalla morte della madre ancora si trova a dover fare i conti con il senso di perdita.
Quando, in cambio di un aiuto scolastico, accetta di partecipare alla proiezione di un double-feature con le pellicole appartenenti al brand che aveva reso famosa la genitrice, accade l'impensabile: un incendio nella sala spinge Max ed i suoi amici alla fuga attraverso il telo, e proprio questo salto finisce per trasportare tutti loro nella "realtà" del film, dove la mamma della ragazza è solo Nancy, il personaggio che interpretò ai tempi.
Come si comporterà il gruppo di adolescenti attuali rispetto ai charachters del cult che hanno conosciuto solo sul grande schermo? Cosa cambierà nella storia di Camp Bloodbath il fatto che ognuno di loro sa cosa aspetta i personaggi ed il pazzo omicida Billy Murphy?
E come si comporterà Max rispetto alla madre "ritrovata"?










Finalmente è accaduto.
Il Cinema, dopo essersi goduto - un pò come qualsiasi campo, artistico o no - gli anni ottanta ed averli ripudiati per quasi un ventennio bollandoli come una sorta di tentativo mal riuscito di chiudere gli occhi divertendosi rispetto a tutto quello che poteva andare male, pare essere arrivato a comprendere la fondamentale importanza che quel decennio ha avuto non solo nella formazione della generazione di registi più o meno coetanei del sottoscritto, ma anche del tipo di approccio alla vita destinato a farci più coraggio nel momento in cui affrontiamo i momenti peggiori della stessa, invece che seppellirci nella disperazione come insegnarono - e noi adolescenti di allora lo sappiamo bene - i successivi novanta.
In questo senso, il duemilaquindici che volge alla conclusione è stato senza dubbio l'anno che più ha sottolineato questa nuova - e da queste parti caldamente sponsorizzata - tendenza, dal sorprendente Kung Fury a prodotti di grana grossa ma dallo spirito clamorosamente eighties nello spirito come Fast 7, Jurassic World e Terminator: Genysis, fino a giungere a The final girls: proiettato da queste parti spinto da recensioni entusiastiche raccolte praticamente ovunque nella blogosfera, il lavoro del mio quasi coscritto Todd Strauss-Schulson è un vero e proprio trionfo di ironia, intelligenza, divertimento, metacinema ed una dichiarazione d'amore alle atmosfere di cult come Nightmare, Venerdì 13, Halloween e tutto quello che possa tornare a galla nella vostra memoria rispetto ai tempi mai dimenticati di Notte Horror.
Come se non bastasse, poi, il sentito omaggio a quello che è il mio decennio del cuore, The final girls è anche un ottimo esempio di tecnica, dall'ottima fotografia - splendide le sequenze dell'inseguimento conclusivo di Billy Murphy rispetto ai protagonisti - ad una colonna sonora rigorosamente figlia dei tempi raccontati, passando per un look piacevolmente vintage che ricorda non solo il Cinema, ma anche i videogiochi, un cast perfetto nel mostrare le ingenuità di allora e l'approccio attuale - per chi ha vissuto entrambe le epoche, esilarante il rapporto della svampita Tina con gli smartphone - ed una profondità che, a tratti, solletica e non poco la nostalgia per il tempo che fu e l'ineluttabilità di alcuni avvenimenti destinati, nel bene o nel male, a cambiare la nostra vita.
Ma a prescindere dagli aspetti tecnici, dai dettagli e dalle critiche vere e proprie, la cosa che più mi soddisfa rispetto ad una visione di questo tipo è data dal fatto che The final girls è un film straordinariamente bello, ottimamente riuscito, intelligente, in grado di tradurre in immagini l'amore che ha sempre guidato il sottoscritto davanti ad uno schermo, e dai momenti peggiori - in termini di qualità delle pellicole - a quelli più esaltanti ha continuato a sostenermi, e continua a farlo ogni volta che siedo ed attendo la partenza di un nuovo viaggio sullo schermo, ancora oggi.
Dalla televisione al primo videoregistratore, dalla meraviglia della rivoluzione dei dvd all'alta definizione dei bluray, da quella volta in cui non mi fecero entrare in sala per Intervista col vampiro perchè ero senza documenti e non credevano che avessi davvero quattordici anni indietro fino a La storia infinita visto all'aperto con mio nonno, o Rocky IV con mio padre, quando mi coprii il volto per non vedere Apollo ucciso sul ring dai colpi di Drago, fino a quando porterò il Fordino per la prima volta in sala, o a quella sera, nelle ultime file per vedere Le ferie di Licu, che avrei dovuto recensire, con Julez ci dedicammo a tutt'altro che non fosse la visione, il Cinema è stato ed è una delle passioni più grandi della mia vita.
Ed è un vero piacere scoprire, rivedendosi nelle immagini girate e pensate da qualcuno che potrebbe avere avuto un percorso simile al mio, che non sono il solo.
E' un piacere confortante scoprire che c'è stata, c'è e ci sarà sempre una "final girl" che sconfiggerà il mostro.
Soprattutto quando il mostro sei tu.




MrFord




"And she'll tease you
she'll unease you
all the better just to please you
she's precocious and she knows just
what it takes to make a pro blush
she got Greta Garbo stand off sighs
she's got Bette Davis eyes."
Kim Carnes - "Bette Davis eyes" - 






25 commenti:

  1. Mancavi solo tu. Mitico!
    (Anche se avrei voluto più tette e più sangue, ma vabbe') ;)

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    1. Secondo me è una delle sorprese più interessanti dell'anno, da questo punto di vista.
      Sangue e tette, per una volta, possono aspettare.

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  2. Io rimango freddo nei confronti di questo film. Perché tutto quello che dici tu è vero ed è proprio ciò che mi è piaciuto, ma resta l'altra faccia della storia, quella che vorrebbe essere profonda e catartica ma che con me non c'è riuscita. Insomma, se si fosse parlato solo di tutto quello che evidenzi (giustamente) tu ne sarei stato felicissimo. Invece c'è quella parte "sentimentale" che in me non ha provocato nulla se non fastidio. Ma a quanto pare è un problema mio se tutti l'avete amato, questo film.

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    1. Invece io ho trovato quella parte sentimentale un "plus" per il film, che mi ha davvero convinto dall'inizio alla fine.
      E non ci sono mai problemi, in questo senso: il Cinema è fatto per essere soprattutto soggettivo.

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  3. sono contento che ti sia piaciuto...condivido il tuo entusiasmo!!!

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    1. Ricordavo il tuo post: e condivido anche io il tuo entusiasmo.

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  4. condivido il tuo parere, presto ne parlerò alla fabbrica.
    Parliamo del film, riuscitissimo e divertentissimo con scene in cui veramente credi di entrare in un horror anni ottanta e non solo...si cerca sempre in questa opera intelligentissima di riaccendere i rapporti con la madre, ma lei è morta e vive solo in pellicola...stupendo il finale ^_^

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    1. Un film riuscitissimo sotto tutti i punti di vista.
      Una vera e bellissima sorpresa.

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  5. Davvero un gran bel film,ed ovviamente mi ha fatto sfoderare i fazzoletti ;)

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    1. Promosso senza riserve, sia nella parte ironica che in quella "da fazzoletto". :)

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  6. Addirittura? Mah, anche io come Frank e Mr Ink rimango piuttosto freddino. Cioè carino eh, anche intelligente, ma mancano un po' di tette e sangue e nella seconda parte la componente comedy prende troppo il sopravvento. Mi ci sono divertito, ma è mancata la scintilla secondo me.

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    1. Fratello, dopo aver promosso The visit più che questo, quasi quasi ti bottiglio! ;)

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    2. Vedrai vedrai, the visit se lo magna a questo...
      SHAMALAYAAAAAAAAA

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  7. Mi hai fatto venire una gran voglia di vederlo, sembra di essere dalle parti di Pleasantville in salsa horror. Sono contento che esista una pellicola del genere.

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    1. E' davvero una pacchia.
      Una festa di metacinema, ironia e sentimenti.
      Promosso a pieni voti.

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  8. Finalmente è accaduto.
    Hai esaltato un film assolutamente e completamente teen e, soprattutto, hai messo una bella fighetta mezza nuda nell'header.
    La tua conversione cannibale si è ormai completata in pieno! :D

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    1. Giuro che ho pensato la stessa cosa quando ho visto l'header,cioè che era perfetto per il tuo blog !!! XD

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    2. Una bella fighetta neanche troppo, ce ne sono senza dubbio di migliori. ;)

      Detto questo, non temere: entro una decina di giorni cambio header, così non richiamo troppo il cannibalismo. ;)

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  9. Quante lacrime. Per la prima volta, proprio io che di dire certe frasi non ci penso nemmeno perché esulano dalle mie competenze, ho realizzato che stavo guardando qualcosa che avrebbe cambiato la storia di un (sotto)genere. Bello e basta!

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    1. Mari, concordo in pieno.
      Un film che diventerà con il tempo un piccolo, grande cult del genere.
      Bello davvero.

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  10. Me l'ero persa questa recensione.
    Io questo film l'ho letteralmente adorato, tanto che per settimane il tema di Bette Davis Eyes mi è entrato in loop nel cervello.

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    1. Bette Davis Eyes è un pezzo fantastico.
      E il film già cult.

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  11. Bobby Han Solo: mah il film è appena discreto secondo me. Certo un po meglio della tanta troppa fuffa in circolazione, ma non mi ha spaventato né commosso. E appena a tratti divertito. Citazioni moltissime da trovare. A partire dal quartetto di base che sembrava quello di Scooby Doo. Shaggy e Fred erano loro, Velma e Daphne un po meno ma la parte era quella

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    1. Non so se è per la pochezza di quello che si trova in giro, ma io l'ho trovato invece molto fresco e divertente, un instant cult come l'anno scorso era stato The Guest.
      Quella del quartetto stile Scooby Doo non l'avevo beccata, del resto non sono mai stato un fan del cartone.

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