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venerdì 16 ottobre 2015

L'A.S.S.O. nella manica

Regia: Ari Sandel
Origine: USA
Anno:
2015
Durata: 101'






La trama (con parole mie): Bianca, adolescente per nulla appariscente e famosa tra i coetanei dell'altro sesso come le sue inseparabili amiche Casey e Jess, affronta l'ultimo anno di superiori quantomai turbata dalle geografie sociali della scuola, dalla figura della madre reinventatasi guru del post divorzio da ultraquarantenni e dal fatto che il vicino con il quale è cresciuta, star del football locale nonchè belloccio da competizione Wesley, le riveli che, di fatto, lei è l'A.S.S.O., ovvero l'amica tendente al bruttino che, di fatto, finisce per far apparire le belle ancora più belle.
Sconvolta dalla rivelazione e dalla presa di coscienza di esserlo, Bianca chiederà a Wes uno scambio che possa aiutare il ragazzo a portare a casa una sufficienza in chimica e dunque la borsa di studio legata allo sport e a lei di uscire da una condizione che appare sempre più scomoda.
Non sarà difficile prevedere come andrà a finire tutto.










Di norma, quando si parla di filmetti teen nella blogosfera, la mente corre - purtroppo - subito al mio acerrimo nemico Cannibal Kid, che da sempre è portabandiera di questo tipo di proposte neanche fosse rimasto scottato per non essere stato eletto reginetta del ballo di fine anno o rifiutasse di accettare il fatto che non solo sta invecchiando, ma che presto sarà più vicino ai quaranta che ai trenta, e dunque che l'adolescenza è finita da un pezzo anche per lui.
Ma dato che qui al Saloon - nonostante il mio rivale continui a dichiarare il contrario - non ci si fa fermare troppo dai pregiudizi, posso tranquillamente ammettere di essermi tutto sommato divertito nel corso della visione de L'A.S.S.O. nella manica - adattamento italiano da galera, come buona parte del doppiaggio -, malgrado la sua scarsa originalità e la prevedibilità che contraddistinguono titoli di fatto quasi tutti uguali l'uno all'altro, e che mi ha ricordato schifezze inenarrabili visionate nel corso della famigerata Blog War Film teen VS Film action: il risultato quasi positivo raggiunto dalla pellicola firmata da Ari Sandel va probabilmente ricercato nell'approccio sostanzialmente sguaiato e pane e salame tenuto dal regista, di due protagonisti sicuramente simpatici e di velleità prossime allo zero dell'intera operazione, che in termini tecnici ha valenze molto più televisive che non cinematografiche - e non sto parlando, ovviamente, di cose come True Detective -.
Probabilmente, inoltre, alcuni passaggi di grana un pò più grossa del solito - la scenetta nello spogliatoio maschile, la raccolta dei cellulari degli studenti del liceo, la cena di Bianca con il ragazzo sognato per mesi - capaci di ricordarmi più prodotti in pieno stile commediaccia USA - penso a Come ti rovino le vacanze, o i più ignoranti tra i titoli firmati da Apatow e Smith - che non la classica robetta da cuoricini e faccine - che in parte è senza alcun dubbio - che in questi casi finisce per essere più stopposa e meno digeribile del solito.
Per il resto, niente di nuovo sotto il sole: l'evoluzione della trama è scontata e prevedibile fin dal principio - un pò come accade, giusto per non mostrare pregiudizi, anche nei film action - ma proprio per questo tutto assume una connotazione di quasi confortevolezza, un pò come quando si butta un cd nello stereo come sottofondo o si finisce per ritrovarsi a canticchiare la hit del momento che si pensava di detestare.
Buone le scelte del cast - con tutti i limiti tecnici del caso, ovviamente -: nonostante Mae Whitman non mi faccia affatto impazzire, il ruolo pare esserle stato cucito addosso, il cuginetto di Steven Amell, star di Arrow, Robbie, è un'ottima spalla e tra gli altri spicca la "piccola Chastain" Bella Thorne, non certo per meriti riferiti alla recitazione, mentre gli outtakes affiancati ai titoli di coda finiscono per sottolineare una volta ancora la tranquilla e godereccia sguaiatezza dell'intera operazione.
Un film, dunque, che sulla carta aveva tutte le caratteristiche per finire al centro di un vero e proprio uragano di bottigliate qui al Saloon è diventato, a sorpresa, una sorta di piccolo guilty pleasure in grado di farmi entrare in un mondo - almeno cinefilo, perchè tutti noi abbiamo provato sulla pelle la terribile realtà sociale delle scuole superiori, le prime cotte o l'essere A.S.S.O. almeno una volta nella vita - di norma distante anni luce dal sottoscritto.
Se non, dunque, qualcosa di memorabile dal punto di vista "critico", una rivelazione per quanto riguarda la simpatia e la carica: del resto, ed il buon Wes lo impara bene sulla sua pelle, a volte è proprio l'A.S.S.O. ad avere le carte in regola per arrivare a conquistare davvero.
E' uno dei vantaggi che si finisce per sfruttare quando per avere qualcosa - o qualcuno - si è sempre lottato facendosi un pò di sanissimo culo.





MrFord




"Nice guys finish last
you're running out of gas
your sympathy will get you left behind
sometimes you're at your best, when you feel the worst
do you feel washed up, like piss going down the drain."
Greenday - "Nice guys finish last" - 




8 commenti:

  1. Questo è un film che pensavo avresti fatto recensire e stroncare senza pietà da Julez! :D

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    1. E invece pensa, quasi mi ci sono divertito! Incredibile! ;)

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    2. Pure io pensavo l'avrebbe appioppato alla sua dolce metà,io me ne terrò alla larga senza rimpianti,le ambientazioni scolastiche ed i rEgazzini non mi attirano affatto.

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    3. Mi sono sorpreso anch'io, anche perchè mi ci sono perfino quasi divertito. :)

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  2. Se con livello televisivo intendi il deludente True Detective 2, qui mi sa che siamo messi meglio... Se non altro qui dialoghi e recitazione non raggiungono i livelli ridicoli di Vince Vaughn + Kelly Reilly (e lo dico da fan di Kelly Reilly).

    Comunque è incredibile che non ti sia dispiaciuto, anzi leggendo tra le righe mi sembra che ti sia piaciuto molto più di quanto tu voglia ammettere, ma soprattutto che tu l'abbia visto! Il mio lavaggio del cervello comincia, dopo anni, a dare i suoi frutti. XD

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    1. Ma deludente dove, che ne hai parlato bene anche tu!?!? ;)

      Sicuramente mi ha divertito, pur essendo un vero e proprio filmetto. Sono più che altro stupito di averlo visto! ;)

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  3. Ne avevano parlato in parecchi, ma ci avevo messo un po' a capire che il titolo fosse quello di un film XD
    Boh, a pelle non mi ispira, ma me lo tengo buono per quando avrò voglia di scemate.

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    1. Bravo: quella della scemata è la sua dimensione migliore.
      In quel modo ti ci diverti anche.

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