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sabato 7 febbraio 2015

Il bambino d'oro

Regia: Michael Ritchie
Origine: USA
Anno: 1986
Durata:
94'





La trama (con parole mie): Chandler Jarrell è un detective specializzato in casi di ragazzini scomparsi, contattato da una giovane che gli rivela il suo destino di Prescelto, ovvero di custode della sicurezza del Bambino d'oro, una sorta di entità quasi divina minacciata dalle forze del Male.
Inizialmente scioccato dal ruolo che dovrebbe ricoprire e dall'idea di partire per il Tibet e mettersi alla prova al cospetto di forze apparentemente frutto della fantasia della ragazza, Chandler si troverà non solo a constatare l'esistenza effettiva di queste ultime, ma anche a dover lottare con il demone Sardo Numspa in modo da garantire allo stesso Bambino d'oro un'esistenza normale e alla realtà una speranza di non soccombere all'oscurità.
Riuscirà a portare a termine il percorso previsto per lui ed uscire vincitore dalla battaglia finale?








Probabilmente, Eddie Murphy è stato, in bilico tra gli anni ottanta e novanta, la promessa meno mantenuta di un certo tipo di Cinema grazie al quale sono cresciuto: partito giovanissimo come volto simbolo del Saturday Night Live ed affermatosi clamorosamente anche sul grande schermo - si pensi a Una poltrona per due, i primi Beverly Hills Cop, 48 ore -, l'attore originario di Brooklyn precipitò come una cometa con l'avvento della disillusione figlia dei nineties, per finire in un dimenticatoio dal quale, di fatto, non è mai più uscito.
Eppure chicche come questo Il bambino d'oro fanno parte ancora oggi di un immaginario che non trova eguali nella settima arte attuale, e ad ogni passaggio in tv o revisione finiscono per catturarmi sfruttando il micidiale cocktail amarcord/tocco naif: Chandler Jarrett, con le sue sceneggiate decisamente sopra le righe e l'approccio scanzonato alla materia fantasy che si trova ad affrontare fu, ai tempi, uno dei motori che spinse il sottoscritto nella sua ricerca del superamento della timidezza - ricordo ancora quando, nella prima adolescenza, ruppi il vetro di una casa che pensavo abbandonata con un tiro fin troppo preciso di un sasso, in montagna, ed al grido "Viva il Nepal!" un vicino degli occupanti della stessa inseguì me e mio fratello fino a quando non riuscimmo correndo a perdifiato a nasconderci a casa in tempo per non essere presi - nonchè cardine delle prime esperienze cinematografiche fatte nei pomeriggi passati con i compagni di scuola delle elementari che ebbero la possibilità prima del sottoscritto di possedere un videoregistratore e la tessera di una videoteca.
Senza dubbio il lavoro di Michael Ritchie risulta amatoriale ed invecchiato decisamente male - e non solo per quanto riguarda gli effetti speciali -, rendendo perfino le presenze dello stesso Murphy e dell'attualmente mitico - grazie a Game of thrones - Charles Dance nel ruolo dell'oscuro Sardo Numspa - ricordo quante difficoltà a decifrarne il nome ai tempi delle prime visioni della pellicola - quasi vane, eppure l'intera operazione ha il sapore della favola per tutti coloro che hanno vissuto uno dei decenni più incredibili rispetto alla magia del Cinema, costituendo una sorta di risposta sopra le righe, tamarra e scombinata de La storia infinita, cucita addosso ad un Eddie Murphy ai tempi lanciatissimo ed in bilico tra il film di genere e la parodia dello stesso.
E poco importa che ora finisca per apparire come una robetta esotica di basso livello: Il bambino d'oro è e resterà un supercult per un'intera generazione di spettatori, dai passaggi dedicati alla vita sulla strada di Jarrett al viaggio alle pendici dell'Himalaya del curioso detective, dal "senza versarne una goccia" allo scontro finale con la vera forma del mefistofelico Sardo.
In un certo senso, e per certi versi, soltanto Howard e il destino del mondo e Tremors in seguito sono riusciti a raggiungere vette di trash di culto così importanti, destinate a rimanere non solo negli occhi, ma anche e soprattutto nel cuore degli spettatori: un potere che soltanto "il Prescelto" può manifestare, e che ancora oggi finisce per rendere possibile una certa magia.



MrFord



"He stood before the union, and he made a solemn oath
uphold the purity of his creed, the others he would toast
he worked nights at the liquor mart, and he drank to pad his pay
when caught him liftin' 40's, he shot a boy last May."
Primus - "Golden boy" - 




18 commenti:

  1. Eh...se è invecchiato male mi sa che potranno godersi questa trashata solo le persone che l'hanno apprezzato da bambini.
    Eddie Murphy è stato acclamato dalla critica nel 2007 per Dreamgirls, però è un attore che forse si è bruciato troppo presto, sarà perché i ruoli nelle commedie possono compromettere la credibilità dell'interprete e non permettergli di avere ruoli differenti. Soprattutto la commedia demenziale è rischiosissima, solo Jim Carrey è sopravvissuto...
    O magari sto sparando fesserie perché è tardi...chissà... :D

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    1. Senza dubbio averlo visto a quell'epoca, da bambini, lo rende speciale, ma sono convinto che una visione ci stia tutta, anche perchè è ancora molto migliore di tante schifezze d'intrattenimento che escono oggi.

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  2. L'ho beccato anch'io in tv(da metà credo)quando l'hanno ridato recentemente,concordo che senza l'effetto amarcord sìa robetta,ma io l'ho riguardato volentieri,anche per la presenza del mio adorato Carlo Danza <3


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    1. Ogni volta che lo ribecco, me lo schiaffo sempre con grandissimo piacere.
      E il buon Carlone Lannister è un cattivo mitico.

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  3. Mi-Ti-CO++++OO!!!
    Lo so ancora tutto a memora, battuta per battuta i! XD
    Diiiiiio quant'era skekkato lui, DiiiiiOO se era gnocagnoccagnocca LEI.

    MA Tanto(anto,proprio.


    Si davvero gnocca

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    1. Per quanto mi riguarda lo adoro, ma non è uno di quelli che ricordo per filo e per segno: lei notevole, e tra l'altro ai tempi delle riprese, se non ricordo male, era appena maggiorenne.

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  4. Eddie Murphy è un fenomeno! Ha sempre recitato negli '80, ma anche dopo, la parte di uno che rompe gli schemi e i canoni di come porsi di fronte ad un mondo spesso troppo patinato (gli anni '80 appunto). Un anticipatore! Del film ricorderò sempre la scena quando entra nel bazar, insiste nel vedere dietro la tenda, e poi scopre questa figura di donna con lunga coda vibrante, un oracolo se nn ricordo male, sospesa in aria e inorridita nell'essere stata vista e scoperta: una chicca immaginifica.
    James: te lo ricordi in Bowfinger? Miticooooo!
    ciao :D

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    1. Murphy è stato uno dei volti più importanti degli eighties, senza dubbio alcuno. E nonostante il destino certo non brillante che l'ha atteso dai novanta in avanti, resta ancora uno dei miei favoriti.

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  5. sarà stato anche di stupideria conclamata ma ogni volta che lo becco in tv mi fermo a guardarlo...ci sarà un perchè...

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  6. Io questo film lo amo ancora, come quasi tutti i film di Murphy di quel periodo.
    Sono consapevole che è invecchiato malissimo, ma è più forte di me, tutte le volte che lo ridanno in tv non posso non rivederlo e tornare bambino. :-)

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    1. Assolutamente d'accordo: film mitico che ancora oggi adoro, come tutti gli Eddie Murphy degli anni ottanta.

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  7. azz cosa hai pescato dal cilindro! È una vita che non lo riguardo, potrei anche decidere di recuperarlo ma temo un po' l'effetto "invecchiato malissimo" cmq io a Eddie ho sempre voluto bene e sempre gliene vorrò
    ;-)

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    1. Invecchiato male o no, poco importa: film stramitico!

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  8. Oh no! Ford è tornato a scrivere su WhiteRussian, e si vede...
    A me già da bambino (non d'oro) questa schifezza appariva invecchiata malissimo, figuriamoci adesso.
    Aridatece Julez! ;D

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    1. Schifezza!? Forse dovrei centrare la tua zucca da Snob Kid con un sasso, altro che finestre di case apparentemente abbandonate! :)

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