Pagine

mercoledì 24 settembre 2014

Sharknado 2 - The second one

Regia: Anthony C. Ferrante
Origine: USA
Anno: 2014
Durata:
90'





La trama (con parole mie): Fin, l'eroe di Los Angeles protagonista della resistenza al tornado di squali che aveva attaccato la città californiana, è pronto a volare a New York, sua città d'origine, per accompagnare l'ex moglie tornata sua compagna April nella presentazione del libro scritto da quest'ultima a proposito della loro esperienza di sopravvissuti ed incontrare la sorella e la sua famiglia a distanza di anni dall'ultima rimpatriata.
Ovviamente, il nostro superuomo si porterà dietro un bel carico di sfiga ed un nuovo e più potente sharknado pronto ad abbattersi sulla Grande Mela: riuscirà, aiutato da April, una vecchia fiamma ed i suoi ritrovati parenti a fronteggiare anche questa apparentemente insormontabile minaccia?






In un certo senso, Sharknado non avrebbe bisogno di alcuna presentazione.
E neppure di un post.
Di fatto, parliamo di uno dei casi cinematografici più clamorosi del passato recente, in grado di rispolverare il concetto del trash di culto come non accadeva, probabilmente, dai tempi di Ed Wood.
Lo scorso anno rimasi letteralmente sconvolto dalle risate provocate dal primo capitolo della saga - e sono felice di sapere che, a seguito del successo di questo numero due, pare sia già in cantiere il terzo pargoletto del brand - e dalla genialità che, a mio parere, fu necessaria a regista e sceneggiatori per tirare fuori qualcosa di così incredibilmente brutto: non è semplice come sembra, infatti, realizzare un'opera di questa portata - in senso negativo, artisticamente parlando - pianificando la stessa nel dettaglio.
Occorre una vera e propria scintilla che pochi possiedono.
Onestamente, per quanto così oltre da non poter essere descritto in alcun modo che possa rendere giustizia alle sue bassezze, devo però ammettere che con questo secondo capitolo quella stessa scintilla pare essersi almeno in parte perduta: Ferrante e soci, infatti, hanno capito molto bene - e questa è la conferma della loro bravura - quello che il pubblico si aspettava dal loro prodotto, ed hanno finito per costruire a tavolino il sequel ideale della creatura più clamorosa partorita nel passato recente della settima arte, mescolando la bassissima qualità ormai marchio di fabbrica della serie, la pessima recitazione - dal residuato di Beverly Hills Ian Ziering all'inguardabile mummia da botox Tara Reid, passando per una Vivica Fox che pare essersi mangiata se stessa un paio di volte dai tempi di Kill Bill fino ad arrivare a comparsate di lusso come quelle di Kelly Osbourne, Billy Ray Cyrus riconosciuto da Julez in un microsecondo e Kurt Angle, dal quale ho sperato, venendo di fatto tradito, di veder eseguita almeno una Angle Slam su uno squalo -, la tecnica e gli effetti inguardabili a citazioni anche decisamente alte per il genere - da L'aereo più pazzo del mondo a Ai confini della realtà - ed una struttura ormai rodata.
Da questo punto di vista, e forse proprio a causa dell'enorme successo del numero uno, l'approccio naif si è inevitabilmente perduto, e nonostante le risate sguaiate l'impressione è senza dubbio quella di un titolo da vedere, come giustamente ha più volte fatto notare la già citata Julez anche rispetto al precedente, necessariamente in compagnia, possibilmente supportati da dosi abbondanti di junk food e alcool.
Ma dovrei smettere di scriverne come se Sharknado 2 fosse un film come gli altri.
Perchè non sarà mai così.
E dunque voglio ricordare i colpi di motosega di Ziering e della Reid, i dialoghi e le sequenze completamente oltre ogni logica e raziocinio, gli squali, dal primo all'ultimo, il momento magico nella pizzeria del vecchio amico di Fin - forse il punto più alto, con l'incipit, di questo secondo capitolo -, l'incredulità di fronte ad uno spettacolo di una bruttezza così indescrivibile da finire per apparire quasi come arte molto più di certa merda d'autore spacciata per Capolavoro e distribuita nelle sale in pompa magna - qualcuno ha detto Under the skin!? -.
Perchè Sharknado e tutti i suoi figli sono così.
Gli scarrafoni del Cinema.
E a noi piacciono proprio per questo.



MrFord



"Break and twist and you will shout
those fish are gonna take you out
it's got teeth, it's got speed,
destruction is all it needs."
Quint - "The ballad of Sharknado" - 




20 commenti:

  1. bah sembra la classica trashata demensiale folle, giusto per staccare, ogni tanto ovviamente ci vuole :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che sì! Film così fanno respirare il cervello! ;)

      Elimina
  2. A noi è piaciuto,va guardato ingozzandosi di popcorn e con le aspettative sottoterra,ma ci ha fatto passare una bella serata!

    RispondiElimina
  3. Ecco, se Kurt avesse fatto la Angle Slam Sharknado 2 sarebbe stato IL capolavoro di cui parlare per secoli. Invece, purtroppo, è stato un po' dilusione...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E tu come fai a conoscere la Angle Slam!?!?

      Elimina
    2. aBBellooo ma per chi mi hai presa? :P Guarda che laBbolla ha seguito il brezzling per anni e tra l'altro avevo anche un debole per gli occhi azzurrissimi di Angle XD

      Elimina
    3. Grandissima! Ma allora dobbiamo organizzare un post incrociato con la top ten dei nostri wrestlers preferiti! ;)

      Elimina
  4. La sequenza sull'aereo è memorabile, il resto davvero brutto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' davvero brutto, ma per quanto non geniale quanto il primo, meno male che è così! :)

      Elimina
  5. Mah io ancora non ho capito tutto 'sto entusiasmo... mi sa che me li devo sparare tutti e due in una sera.
    Possibilmente ubriaco o fumato

    RispondiElimina
  6. non è facile tirare fuori qualcosa di così incredibilmente brutto come sharknado 1.
    tu ne sai qualcosa. la tua ultima lista per la blog war è così schifosa da essere quasi geniale uahahahah

    quanto a sharknado 2, c'è decisamente più diludendo che genialità, purtroppo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Togli il quasi, rispetto alla mia lista! :)

      E senza dubbio qui si è persa la scintilla del primo, anche se me lo sono goduto comunque!

      Elimina
  7. qui c'è troppa consapevolezza di quello che si sta facendo, cosa che non c'era nel primo film...ma comunque mi sono divertito lo stesso...

    RispondiElimina
  8. Ma daaaiiii ma allora la storia continua! Ed io che alla fine del primo mi ero quasi commosso! Uno dei film piu demenziali che abbia mai visto, e per questo lo amo!
    Dopo una giornata di lavoro non faro' mai piu l'errore di andarmi a vedere film come l'uomo senza sonno, the cube, per carita' dei cult ma in certi casi preferisco la demenza a palate!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In alcuni casi, e alla fine di certe giornate di lavoro, la demenza a palate è fondamentale, e cose come Sharknado perfette: recuperalo!

      Elimina