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martedì 12 agosto 2014

Justified - Stagione 1

Produzione: FX
Origine: USA
Anno: 2010
Episodi: 13






La trama (con parole mie): Raylan Givens, US Marshall dal grilletto facile poco ligio alle regole e dai metodi decisamente old school, fredda un uomo di spicco della mala di Miami - suo luogo di lavoro - finendo per essere rispedito a Lexington, in Kentucky, sua terra d'origine, in attesa che si calmino le acque in Florida.
Neppure il tempo di fare ritorno a casa, e Givens comincia a distinguersi proprio grazie agli stessi metodi che l'hanno messo nei guai riportandolo dove è cresciuto: e tra l'ex moglie, la nuova fiamma, i problemi con il padre - un vecchio truffatore incallito - e quelli con la spietata famiglia Crowder, il federale dovrà dare fondo a tutte le sue abilità di affascinante bastardo per mantenersi vivo e riuscire ad avere meno guai possibili con i superiori.






La mia permanenza nella blogosfera, oltre ad un signor nemico - ovviamente sto parlando di Cannibal Kid - è riuscita a regalarmi anche un signor amico, che ancora oggi, nonostante gli impegni di entrambi non permettano di vedersi così spesso, considero molto più vicino a me rispetto a gente che frequento da quasi una vita: Dembo.
Il mio fratellino - che in molti, sempre bloggers, hanno pensato fosse davvero mio fratello, e in un certo senso è come se lo sentissi in questo modo -, ben conscio dell'amore che entrambi proviamo per le ambientazioni e le storie in pieno stile Hap e Leonard - e se non li conoscete, correte immediatamente a recuperare il loro ciclo di avventure firmato da Joe Lansdale - non troppo tempo fa mi ha proposto il recupero di una serie ispirata dalla penna di Elmore Leonard, uno che di Frontiera, West e personaggi fordiani se ne intendeva parecchio - grande romanziere recentemente scomparso ed autore, tra gli altri, di Jackie Brown -: Justified.
Incentrata sulle vicende dello US Marshall Raylan Givens e sul suo nemicoamico Boyd Crowder - interpretato dal mitico Walton Goggins, che da queste parti è amato fin dai tempi di The Shield -, questa serie è entrata immediatamente nel cuore del sottoscritto grazie ad una cornice pressochè perfetta, una sigla che ricorda in maniera quasi scandalosa quella di Sons of anarchy ed un piglio che definire nelle mie corde risulta quasi riduttivo, divenendo di fatto una sorta di versione realistica e plausibile del divertentissimo e tamarro Banshee.
Alcool, pallottole, sesso e situazioni da provincia profonda si mescolano in un cocktail decisamente esplosivo, che non solo tiene benissimo per l'intera durata della stagione, ma riesce a rinnovarsi ed avvincere perfino con gli episodi di raccordo - splendido quello dedicato al detenuto asserragliato nell'ufficio degli sceriffi a Lexington -: tolto, comunque, il più che fordiano main charchter - Raylan pare perfetto per la galleria dei bastardi dal cuore d'oro che tanto piacciono al sottoscritto - la parte del leone è senza dubbio quella di Boyd Crowder/Walton Goggins, che non solo da prova di essere un attore decisamente più interessante di quanto non si direbbe, ma che porta in scena un personaggio controverso e ricco di spunti anche rispetto al futuro della serie, recentemente confermata negli States per la sesta - ed ultima, a quanto pare - stagione.
Il cambiamento radicale di Boyd dal primo all'ultimo episodio, infatti, rende il personaggio di fatto il fulcro delle avventure di Givens e della serie intera, con tutti i suoi estremi ed il passaggio dalla spietata efferatezza del criminale senza scrupoli e rimorsi a quella del pastore/vigilante redento dal Signore.
Accanto alla spalla del protagonista, comunque, troviamo in Givens altrettanti spunti decisamente importanti, legati principalmente all'approccio da Far West dello sceriffo ed alla questione del "Justified" che da il titolo alla serie: gli ultimatum forniti da Raylan ai criminali, tutti rispettati dal federale, rappresentano di fatto un ritorno alle origini - in senso assolutamente comprensibile, eppure clamorosamente negativo - degli States, da sempre figli di una cultura che ha nelle armi da fuoco e nella difesa della propria "zona di sicurezza" dei capisaldi che è sempre meglio non mettere in discussione.
Potrà piacere oppure no, essere discutibile, dal grilletto facile e chi più ne ha, più ne metta, eppure questa serie - ed il suo protagonista con lei - funziona alla grande dall'introduzione al climax finale - che, peraltro, promette scintille rispetto all'annata numero due -, e fin da questo esordio al Saloon si prefigge di diventare uno dei cult fordiani da piccolo schermo.
Alcool, sesso, Frontiera, sparatorie e botte.
In fondo, non potevo chiedere niente di più.
Tranne un bel cappello da cowboy.




MrFord




"On this lonely road, 
trying to make it home
doing it by my lonesome-pissed off, 
who wants some
I see them long hard times to come."
Gangstagrass - "Long hard times to come" - 





2 commenti:

  1. Seee vabbe, così mi fai diventare rosso.... Grazie fratello ricambio tutto, sono contento di averti conosciuto.
    Sei una delle persone migliori che io conosca.

    Ero sicuro ti sarebbe piaciuto perché pare scritto apposta per noi. Ryland poi è strepitoso, mi fa morire. Cmq ripeto quanto ti ho già detto, nella 2 stagione decolla e diventa una cazzo di bomba totale con Boyd a farla da padrone.

    Ah sto guardando Halt and catch fire serie tv sulla nascita del primo pc portatile, niente male davvero.
    A Cannibale potrebbe piacere di brutto, ammesso che non l'abbia già vista. Dopo chiediamo lumi...

    Ciao Robin, :'(

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    Risposte
    1. Fratello, figurati! Mi spiace solo che tra impegni di lavoro e da padri ci si veda sempre troppo poco: recupereremo quando AleLeo e Matilde si metteranno insieme! ;)

      Grande serie, comunque. Appena torniamo dal mare ci spariamo la seconda!

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