Pagine

martedì 25 marzo 2014

Pompei

Regia: Paul W. S. Anderson
Origine: Canada, Germania, USA
Anno: 2014
Durata: 105'





La trama (con parole mie): Milo, scampato ad un massacro operato dai romani in territori celti e finito in schiavitù come gladiatore, spinto dalle sue vittorie nell'arena, è acquistato per rendere ancora più interessanti i giochi che dovrebbero rilanciare Pompei agli occhi di Roma, da poco tempo governata dal nuovo imperatore Tito.
Il senatore Corvus, inviato dallo stesso, ha il compito di trattare proprio affinchè vengano stanziati fondi per la costruzione di nuove terme e di un'area dedicata ai combattimenti che dovrebbero rendere la città alle pendici del Vesuvio uno dei centri più importanti dopo la Capitale.
Cassia, figlia di uno dei cittadini più influenti di Pompei, fa ritorno a casa dopo un anno di vita a Roma per evitare le attenzione di politici e squali come Corvus, sperando di ritrovare la gioia della terra natìa.
Atticus, gladiatore giunto alla vigilia del suo ultimo combattimento prima della libertà guadagnata scontro dopo scontro e fedele alla legge romana, attende soltanto di mietere l'ultima vittima prima di smettere i panni dello schiavo.
Le loro vite si incroceranno a seguito dei drammatici eventi legati all'eruzione del 79 D. C.








Quasi mi dispiace, massacrare un film come Pompei.
In fondo, potrebbe sembrare che nutra una sorta di curioso rancore verso Paul W. S. Anderson, che di norma è considerato da queste parti come una sorta di garanzia quasi assoluta di schifezza atomica.
Come se il pregiudizio ed il partire prevenuto possa, in qualche modo, minare l'effettiva efficacia dei lavori del suddetto.
Eppure, credetemi, io al buon Paul W. S. voglio proprio bene: perchè senza di lui, questi anni trascorsi dall'apertura del Saloon non sarebbero stati gli stessi, ed i Ford Awards dedicati al peggio si sarebbero visti privare di uno dei loro protagonisti indiscussi, un vero Maestro quando si tratta di proporre al pubblico qualcosa di assolutamente pacchiano ed inguardabile, eppure sempre in una certa misura divertente.
Pompei, ultima fatica del regista di cose "memorabili" come I tre moschettieri, mantiene alta la sua bandiera sotto tutti gli aspetti: prendendo spunto dall'eruzione che nel 79 D. C. distrusse completamente Pompei ed i comuni limitrofi e che ancora oggi è ricordata come una delle più spaventose avvenute in Europa, l'Anderson dei poveri cerca da par suo di creare un cocktail pescando a piene mani e senza ritegno da Il gladiatore, la serie di Spartacus, Titanic, The impossible - a quale degli spettatori di Pompei non è tornato in mente, grazie alla sequenza del porto distrutto dal maremoto, lo tsunami che colpì pochi anni or sono il Sud Est asiatico? - regalando di conseguenza una delle pellicole fin da ora candidate al "contropodio" di fine anno, concentrato di melassa hollywoodiana, effettoni da incontrollato 3D, script da fiction televisiva e chi più ne ha, più ne metta.
Eppure, e sempre per non apparire come il professore pronto ad accanirsi sempre e comunque sull'ultimo della classe, ammetto di non essere riuscito a considerare davvero nociva questa schifezza clamorosa: così come per il recente Hercules, Pompei mantiene in qualche modo un'aura naif capace di evitargli quantomeno le bottigliate più dolorose, ed il risentimento o l'incazzatura del sottoscritto.
Non so se questo sia stato possibile grazie ad un cast pescato in gran parte da serie tv che ho amato ed amo ancora alla follia - dal Kit Harington/Jon Snow di Game of thrones al Kiefer Sutherland/Jack Bauer di 24, passando dalle parti di Oz e Lost grazie a Adewale Akinnuoye-Agbaye e di Mad men e Fringe con Jared Harris - o al fascino che eventi naturali catastrofici riescono comunque ad esercitare sul pubblico ed il sottoscritto, ma il risultato ha consentito, malgrado il livello infimo, a questa robetta di passare più che altro per il puro e semplice intrattenimento a neuroni zero tipico delle serate in cui la stanchezza finisce per farla da padrona.
Forse ho finito per rammollirmi, negli ultimi tempi, eppure quando guardo z-movies di questa risma prodotti con tutti i limiti riconosciuti di chi ci lavora non ho neppure lontanamente la stessa voglia di menare fendenti con i vuoti delle bevute che avrei rispetto ad un lavoro più autoriale ma, di contro, spocchioso e deludente rispetto alle aspettative della vigilia: Pompei è quello che è, un film da poco.
Non c'è da aspettarsi altro, ed in questo senso le aspettative non sono per nulla tradite.
Ed in qualche modo è confortante.
Un pò come sapere che, fin dall'inizio del film, nessuno dei personaggi - dai più zuccherosi ai più irritanti - troverà scampo da quello che è stato uno dei disastri naturali più clamorosi della Storia antica.
E, per parafrasare Julez, anche essere sicuri che di questa pellicola non potranno mai - almeno si spera - produrre un sequel.




MrFord



"Don't hold yourself like that
cause You'll hurt your knees
well I kissed your mouth, and back
but that's all I need
don't build your world around
volcanoes melt you down."
Damien Rice - "Volcano" - 


         


24 commenti:

  1. Pensa te, io credo sia perfetto per staccare tra un film serioso e un altro, tanto per "riposare" il cervello, tanto per spaparanzarsi davanti a un pacchetto di popcorn x passare tempo...almeno anche se si buttano novanta minuti al vuoto, passi un po' di tempo in relax, a me sinceramente non è dispiaciuto, è perfetto per staccare la spina poi si dimentica facilmente, condivido il tuo parere comunque :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non si stacca la spina, con film come questo è difficile avere a che fare! ;)

      Elimina
  2. Ho mancato l'appuntamento con Pompei dato che ormai i film di Anderson mi scusiono soldi dal portafoglio per farmi dormire, però ammetto che Corman ha di sicuro trovato il suo erede ideale (seppur solo filosoficamente parlando). La sua è completa anarchia trash e l'esempio maggiormente riuscito di questo suo modo di concepire lo sguardo è arrivato con l'utlimo resident evil. Detto questo mi sarei meravigliato se fossi uscito entusiasta dalla visione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente Anderson è ormai una garanzia, rispetto ad un certo tipo di "qualità". ;)
      Ed è altrettanto garantito che non possa uscire entusiasta da una visione firmata dal suddetto.

      Elimina
  3. Scherzi, dagli qualche anno e a qualcuno verrà l'ideona di fare 'Pompei, la rivolta degli zombie' con tutti i romani bruciacchiati che risorgono dalle ceneri! Aspetta e vedrai!:D

    RispondiElimina
  4. ma non è che l'hanno preso a lavorare alla Asylum?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che altro io mi stupisco che lo facciano ancora lavorare! ;)

      Elimina
  5. Un film che non vedrò mai nonostante la mia ammirazione per il regista :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E non perdi certo chissà quale visione rivoluzionaria! ;)

      Elimina
  6. vabbè, grazie tante per lo spoiler finale... io immaginavo che capitasse un qualche miracolo a salvare tutti... :D

    a parte che tanto non lo guarderò, anche se magari potrei decidere di massacrarlo un po', visto che tu ti sei rammollito troppo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho fatto lo spoiler apposta, sapevo che tu avresti sperato in un miracolo! ;)

      Elimina
  7. Molto affascinato da certi contesti storici, ma così a naso avevo già subodorato la boiata galattica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stessa cosa per me, i contesti storici di un certo tipo mi colpiscono sempre.
      Peccato che in questo caso siano azzerati dalla boiata. ;)

      Elimina
  8. Mi spiace per Jon Snow, ma questo film non mi ispira per niente e la tua recensione mi ha dato conferma della prima idea che me ne ero fatta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spiace anche a me per Jon Snow, ma del resto con Paul W. S. Anderson doveva saperlo! ;)
      Evita pure, non perdi nulla!

      Elimina
  9. Mmmhh..boh mi sa che passo. Non mi attira molto... magari aspetto che esca in dvd e poi chiedo al mio asino di fiducia di cercarmelo
    XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Passa in scioltezza, Fratello. In caso puoi recuperarlo con l'asino per una serata senza pretese. ;)

      Elimina
  10. Mi si perdoni il francesismo ma puzzava di merda lontano un chilometro questo "Pompei". Non gli dedicherò minuti di connessione e neppure vita neuronale.

    RispondiElimina
  11. Jon Snow/Kit Harington,caro,se tu non sembrassi un Luccio in brodetto in ogni scena ove compari,magari il film sarebbe stato un pò meno peggio...così scorre davvero via inutile XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me non sarebbe stato meno peggio neanche in quel caso: una vera schifezza!

      Elimina