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martedì 28 gennaio 2014

The wolf of Wall Street

Regia: Martin Scorsese
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 180'




La trama (con parole mie): Jordan Belfort è un ambizioso broker figlio di due comunissimi contabili che sul finire degli anni ottanta desidera emergere e diventare schifosamente ricco. Quando il lunedì nero delle borse che sconvolse l'autunno del 1987 lo mette all'angolo, Belfort scopre un nuovo canale per arrivare in cima alla catena alimentare: sfruttando le azioni legate a società di profilo decisamente più basso di quelle che era abituato a trattare ma con una commissione pari al cinquanta per cento della vendita diviene in breve tempo un vero e proprio fenomeno della finanza statunitense, liberando ego, lussuria, dipendenza da alcool e droghe e soprattutto dall'adrenalina che da essere i numeri uno, i vincenti, i ricchi bastardi che possono permettersi quello che vogliono quando vogliono.
Peccato che, con il progressivo aumentare dei capitali, l'FBI cominci ad interessarsi alle sue operazioni non proprio pulite, e così come era sorto, l'impero di Belfort inizia inesorabilmente quanto velocemente a sgretolarsi.






Spesso e volentieri, nel corso di questi quasi quattro anni di vita del Saloon, ho fatto riferimento ad un'antica frase, "homo homini lupus", quando si è trattato di parlare di pellicole che mostrassero il lato predatorio e spietato dell'Uomo, che sarà pure animale sociale ma resta altrettanto inesorabilmente il più pericoloso bastardo che la Natura abbia scatenato su questa Terra.
Decisamente meno spesso - e di norma in riferimento a Classici o pietre miliari - ho pensato di assegnare ad un titolo uscito in sala il massimo della valutazione fordiana: non ci sono riusciti neppure i migliori, i vincitori dei Ford Awards di questi anni, le sbronze più importanti che a questo bancone si poteva sperare di prendere.
Il problema, con The wolf of Wall Street, è che non si parla di una sbronza, ma di uno stramaledetto baccanale da coma etilico senza ritorno: Martin Scorsese, appoggiandosi alle spalle di un Di Caprio superlativo - vi invito ad una visione in lingua originale, da urlo in tutto e per tutto - ed un cast assolutamente ed indiscutibilmente perfetto, centra un homerun con tutte le basi occupate, consegnando al pubblico il suo lavoro più grande, dirompente, semplicemente migliore dai tempi di Quei bravi ragazzi e Casinò.
Il vecchio Marty, ispirandosi alle vicende del predatore finanziario Jordan Belfort, sradica dalla sedia di prepotenza, sbattendo in faccia all'audience tutta quintalate di sesso, volgarità, eccessi, droghe e tutto quello che è possibile concepire nel momento in cui si è così schifosamente e clamorosamente ricchi da poter decidere il proprio bello e cattivo tempo sbattendosene felicemente del resto del mondo: in questo senso il Belfort di Di Caprio, una sorta di versione sotto cocaina dell'Abagnale Jr. di Prova a prendermi, riesce ad inorridire, conquistare, lasciare sconvolti e dunque di nuovo ammirati, tanto da arrivare quasi all'empatia con questo animale da giungla - perchè è di giungla che parliamo, quando si tratta della nostra società, dalle scimmie ai suoni gutturali - che dovrebbe essere al contrario quanto di più lontano esiste da noi poveri stronzi che, come l'agente Denham, la sera torniamo a casa dal lavoro in metropolitana, e non al volante di una Ferrari bianca con superfiga in dotazione pronta a succhiarcelo senza fare domande.
Dunque per quale motivo arriviamo addirittura ad emozionarci nel momento in cui Belfort dovrebbe pronunciare il suo discorso d'addio di fronte a tutti i broker pronti a lavorare ai suoi ordini, nella pancia della balena che lui stesso ha creato, la Moby Dick che ha imparato, semplicemente vendendo una penna, ad usare i suoi Achab invece che a combatterli?
E perchè sul finale l'impressione che si sente insieme ad un brivido sulla pelle è quella che il Lupo sia sprecato di fronte ad un gregge di pecore che di quella penna non sa neppure che farsene?
Perchè, signori miei, Jordan Belfort incarna i più bassi istinti che l'Uomo in quanto predatore nutre ed alimenta nel profondo dell'anima: i miei come i vostri, senza distinzioni.
E non credete alle pecore incapaci di vendere una penna o a chi dice che non guarda una donna che non sia la sua, o non fantastica di quanto sarebbe godurioso avere talmente tanti soldi da non sapere che farsene, perchè sono bugiardi anche più dello stesso Belfort.
E non voltate mai le spalle al lupo, perchè un predatore sarà sempre e comunque guidato dal suo appetito, che cresce progressivamente fino a diventare inesauribile quante più prede riesce a mettere sotto i denti.
Credete però ai movimenti di macchina strepitosi di Scorsese, al montaggio furioso di Thelma Shoonmaker, a Leonardo Di Caprio e a The wolf of Wall Street: che non è un film sulla finanza, sul crimine, sul sesso selvaggio o sugli eccessi, ma sull'anima nera dell'Uomo.
Di qualsiasi Uomo.
Da Belfort a Denham.
Fino all'ultimo di noi.
Homo homini lupus.
E se si ha abbastanza coraggio di guardare l'abisso negli occhi, tutti possono essere lupi.
Da Belfort a Denham, per l'appunto.
Senza dimenticare Di Caprio e Scorsese.
Ma The wolf of Wall Street non è neppure un film sui lupi. Non soltanto.
E a dire il vero, non è neppure un film.
E' un fottuto, grandioso, Capolavoro.
Il coma etilico e la scopata della vita.
E' come se la settima arte tutta si mettesse in ginocchio e ve lo succhiasse per tre ore filate senza neanche prendere fiato.
Ditemi voi cosa si può chiedere di più esaltante al Cinema.



MrFord



"Release the wolves
carnage has no rules
comparison, competition
we'll bury one and all."
Machine Head - "Wolves" - 




55 commenti:

  1. Anche io resto dell'idea che sia doverosa la visione in lingua originale. Per il resto che dire? Filmone coi controcazzi.

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  2. Da un lato mi da fastidio che a guardare 'sto film sarà pure pieno di lupi che rimarranno lupi, e l'FBI (o Equitalia) non li sfioreranno mai nemmeno di striscio... che ci sarà da godere, mi chiedo? Certo se è un filmone coi controcazzi come Carnage sfascio il cinema...

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    1. Premettendo che Carnage per me fu una delusione, in questo caso l'FBI si è rifatta eccome.
      Ma il succo non è quello. C'è molto, molto di più.

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  3. io sono ancora frastornato, in senso positivo però...devo raccogliere un po' le idee e poi ne parlerò anche da me....che bel nuovo look che hai dato al White Russian!!!!!

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    1. Il merito del look è come sempre di Julez, comunque un film gigantesco ed enorme, senza se e senza ma.

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  4. Stupendo. Ne parlo domani.
    Il momento epico in cui risuona la canzone "Gloria" di Tozzi non me lo leverò più dalla testa. Già non vedo l'ora esca il DVD.
    Sceneggiatura da Oscar. Leo favoloso, ma rimarrà a bocca asciutta.
    Bel look, davvero ;)

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    1. Stupendo pare quasi riduttivo.
      Questo film - in tutti i suoi aspetti - è letteralmente GRANDIOSO.

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  5. ancora devo vedere... più ne scrivete entusiasti più I CAN FUCKING WAIT.

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    1. E non dovresti aspettare.
      Sarebbe come restare davanti ad una tavola imbandita senza mangiare.

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  6. credo di essere per la prima volta d'accordo al 100% con un tuo post.
    oddio, diciamo al 99% perché i machine head non li avrei messi, preferendo optare magari per hungry like the wolf dei duran duran o per qualche pezzone dell'enorme colonna sonora del film.

    credo anche di aver capito da questo post un po' di più perché mi è piaciuto tanto questo film, ma da buon lupo preferisco non ammetterlo. :)

    comunque in questo inizio d'anno pazzesco c'è un altro film del tutto diverso che ho amato forse altrettanto e spero che almeno su quello non saremo d'accordo...

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    1. Credo che sia il commento più personale ed "empatico" che mi fai dai tempi di Inception. Ci voleva un Capolavoro come questo per tirartelo fuori! ;)

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    2. vabbè, ma anche quando ti insulto sono commenti, magari non empatici, però personali sicuramente sì uahah :D

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    3. Su questo non posso darti torto! Ahahahahahah! ;)

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  7. Cazzo, non posso più resistere, eh :)

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  8. Speriamo che questo branco di lupi sbrani più di qualche Oscar :) d'accordo con bradipo bel nuovo look al blog ;)

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    1. Speriamo davvero. Qui ci sarebbe da fare un'abbuffata.

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  9. non potrei essere più d'accordo di così [la cosa mi spaventa quasi...]

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    1. La Natura di lupi spaventa sempre e comunque. :)
      Questo film, invece, lascia semplicemente ammirati.

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  10. Ottimo, sulla stessa lunghezza d'onda...

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    1. Non potrebbe essere altrimenti, con un filmone di questo genere!

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  11. Folle, sboccato,amorale, divertentissimo...forse un pò lungo...ma cazzo, che film!(e bel cambio di look davvero!)

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  12. Senza contare gli innumerevoli momenti in cui ti ritrovi a ridere come un imbecille per quello che stai vedendo, salvo vergognartene un secondo dopo.
    Se Di Caprio non se lo porta a casa nemmeno a questo giro consiglio all'Acdemy una buona dose di Lemmon (e chi ha visto il film sa di cosa parlo).

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    1. Temo che purtroppo anche per quest'anno andrà male, al buon Leo. Almeno vincerà McConaughey, che comunque è un buon fordiano! ;)

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  13. Questo weekend sono bimba-munita e quindi passo, ma mi sono già prenotata per il prossimo e non vedo l'ora! Ma... una domanda: per noi femminucce non dotate di pene, come devo interpretare l'ultima frase della recensione??? PS Tifo Leo agli Oscar a prescindere dal film, se poi ha dato questa performance strepitosa, forse sarà la volta buona???

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    1. *modalità maniaco on

      Sostituisci "succhiasse" con leccasse
      ;-)

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    2. Sonia, vedrai che uscirai frastornata e sconvolta dalla visione: gigantesco.

      Fratello, stavo per rispondere quasi la stessa cosa. ;)

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    3. aahahhhh ora sì che mi avete illuminata!!!

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  14. Questo giallo mi ha abbagliato appena entrata, gran bel look!
    D'accordo su ogni parola, ora spero solo che qualche cinema me lo dia anche in lingua originale, pur di vederlo subito su grande schermo ho dovuto arrendermi alla versione doppiata.

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    1. Se ti capita di trovarlo sottotitolato, concedi una seconda visione: il cast è superlativo!

      E muchas gracias per il look! Merito di Julez! :)

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  15. bellissima recensione e concordo su tutto, mi sono divertita da pazzi!

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  16. Se vabbe...nuova grafica, 4 bicchieri, recensione superba e poi? Cioè qua mi si impenna l'hype a mille oh...non puoi uscirtene così che poi uno impazzisce. Cmq l'ho appena recuperato in lingua, che già sapevo che era cosa buona e giusta.
    In 'sti giorni è mio

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    1. Guardalo al più presto, è un'esperienza incredibile!
      Aspetto di sapere come ti è sembrato!

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  17. Film notevole, ma definirlo 'capolavoro' mi sembra troppo... specie se paragonato allo 'Scorsese che fu'. Personalmente non ho amato il registro eccessivamente sopra le righe, che in tre ore di film genera un po' di assuefazione nello spettatore, facedogli quasi credere di essere dentro un videogioco innocuo. Comunque grande Di Caprio e davvero bravi anche gli altri attori, Jonah Hill e Matthew Mc Counaughey in testa. In ogni caso da vedere.

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    1. Kelvin, ricordavo la tua recensione: ti dirò, non solo lo stile eccessivo non mi è parso innocuo e non mi ha dato assuefazione, ma trovo che senza dubbio questo The wolf of Wall Street sia il Casinò del Nuovo Millennio.
      Meraviglioso, senza se e senza ma.

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  18. Risposte
    1. Senza dubbio: si è già prenotato un posto per la mia top ten dell'anno.

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  19. ancora non son riuscito ad andare a vederlo dannazione, ma conto di andarci quanto prima.

    PS Favolosa Wolves, e grandissimi i Machine Head ;-)

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    1. Corri a vederlo, è qualcosa di superlativo! Aspetto la tua recensione!

      E sapevo che avresti apprezzato la citazione! ;)

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  20. Concordoooo!!! In tutto e per tutto!!! E' un film da record...ha messo d'accordo perfino te e Cannibal :D

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    1. E ci ha addirittura messi d'accordo sul massimo del voto! Un vero miracolo!

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  21. come una maratona di tre ore corsa come se fosse una gara di velocità

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  22. Va a finire che la mia opinione sembrerà quasi stroncante ahahahahah :D

    The Wolf è un signor film, eppure ha i suoi difetti - troppo lungo, e Scorsese si fa il verso sia all'inizio che alla fine ("Toro Scatenato"). Oltre al fatto che, manco a dirlo, ci sono pure delle somiglianze con l'immortale Quarto Potere, seppure estremamente ridotte.

    Detto questo, The Wolf è una lezione di Sceneggiatura (Winter), Regia (Scorsese) e Recitazione (non solo DiCaprio, GIGANTESCO come ne Il Grande Gastby, ma anche Jonah Hill, Kyle Chandler, Matthew McConaughey e lo stesso Rob Reiner - IDOLO!), e per questo va osannato e rispettato.

    A questo punto a me è venuto un solo, immenso dubbio: per chi cazzo tifo agli oscar tra DiCaprio e Dern? D:

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    1. Nebraska grande film, ma con questo Wolf l'ululato di Scorsese è stato decisamente troppo per qualsiasi altra pellicola: per me filmone incredibile, che merita l'Oscar e non solo.
      Mi dispiace per Di Caprio - grandissimo una volta ancora - e Dern, ma credo che l'Oscar sia già prenotato da McConaughey.

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  23. Purtroppo, non metto piede in una sala cinematografica da tanto, tanto, tempo - l'ultima volta è stato per Lo Hobbit, la Desolazione di Smaug - e quindi ho perso, e sto perdendo anche questo film che tutti quanti dite essere spettacolare.
    Però, siccome in tanti hanno anche detto che pare una sorta di rivisitazione di Wall Street, facciamo che recupero prima quello del buon vecchio Oliver, e poi mi concentro su Martin ;)

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    1. Pesa, in realtà c'entra davvero poco con Wall Street, tolta l'ambientazione legata ai broker anni ottanta: e questo Scorsese si mangia Stone e tutta la sua filmografia senza battere ciglio. Recuperalo! :)

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