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lunedì 9 settembre 2013

The conjuring - L'evocazione

Regia: James Wan
Origine: USA
Anno:
2013
Durata:
112'




La trama (con parole mie): Ed e Lorraine Warren, due studiosi esperti in possessioni, case infestate ed esorcismi di nota fama, sono chiamati ad investigare sulla vicenda della famiglia Perron, trasferitasi in una casa in campagna acquistata ad un'asta e messa alle strette da una serie di misteriosi incidenti ed apparizioni avvenuti proprio tra le mura della loro nuova dimora.
I fenomeni che coinvolgono i Perron e le loro cinque figlie si riveleranno legati allo spirito di una strega suicidatasi proprio nel giardino della proprietà, entità malvagia di spaventosa potenza che riuscirà a mettere a dura prova perfino gli esperti Warren, che per riuscire a scongiurare il pericolo si troveranno a dover mettere in gioco, oltre al loro sapere nel campo del sovrannaturale, anche le loro stesse vite ed anime.




Personalmente, non sono mai stato un grande fan di James Wan: fin dai tempi del suo primo capitolo, infatti, ho sempre considerato il franchise di Saw un'inutile perdita di tempo perfino per un cultore del genere, così come relegato a tentativo fallito il successivo e decisamente più "autoriale" Insidious.
D'altra parte, sono da sempre un amante del genere horror, che ha definito più di un momento della mia formazione di cinefilo fin da bambino.
Si può dire, in un certo senso, che The conjuring sia riuscito nell'impresa di mettere il sottoscritto in pace non solo con il succitato Wan, ma anche con i film "de paura", che negli ultimi anni, eccezion fatta per alcuni casi più unici che rari - Quella casa nel bosco, Lake Mungo -, si sono trovati a dover fare i conti con una crisi di idee e di stimoli profonda almeno quanto quella del Cinema italiano.
Non che The conjuring rappresenti chissà quale nuova frontiera o pietra miliare, o introduca tecniche o nuovi approcci alla narrazione destinati a fare scuola, eppure il lavoro del mio "omonimo" produce una buona dose di scariche di adrenalina - soprattutto nella prima parte -, si avvale di una buona tecnica - bellissimo il piano sequenza durante il trasloco dei Perron nella nuova casa - e tiene botta con una certa dose di attributi per tutta la sua durata anche quando, purtroppo per gli spettatori un pò più smaliziati, le presenze vengono rivelate anche visivamente e l'incantesimo della paura tende a scemare - un vero peccato, a ben guardare, perchè per un buon terzo del film il fatto di affidarsi praticamente solo agli effetti sonori si rivela una scelta quasi perfetta, memore della lezione del Classico dei Classici del settore, quel Gli invasati che ancora oggi riesce a dare ben più di una spanna a qualsiasi produzione legata a fantasmi ed affini -.
Ad ogni modo, e nonostante un progressivo abituarsi all'atmosfera, nel complesso il titolo tiene, ed anche bene, regalando almeno un paio di sequenze da salto sulla sedia - il gioco del battimano con l'armadio che si apre, la disavventura di Carolyn in cantina -, una cornice perfetta che ci riporta dritti dritti agli anni settanta, un cast più che discreto ed un finale più spettacolare in pieno stile Esorcista che riporta alla mente uno dei film più sottovalutati - eppure fondamentali - degli anni ottanta legati alle possessioni: Poltergeist, nonchè aperto ad un potenziale sequel incentrato sempre sui due investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, realmente esistenti e agli scritti dei quali la pellicola - e non solo questa - è stata ispirata.
Un'esperienza visiva ed in qualche modo emozionale, dunque, sicuramente superiori a quanto l'horror ha da offrire al momento all'audience, nonchè superiori alle aspettative che potevo nutrire rispetto ad un titolo di cui si è parlato benissimo - soprattutto negli States - ma che sulla carta non mi convinceva così come è stato, al contrario, stato fatto dalla visione stessa: senza dubbio i fan hardcore dell'horror potranno storcere il naso a fronte di un prodotto che pare la versione riveduta e corretta di cose come Amityville Horror e che, di fatto, non inventa nulla di nuovo, eppure a volte - soprattutto nei periodi di magra come questo - occorre tirare la cinghia e dare il credito che meritano anche prodotti buoni come questo, seppur privi di quella scintilla che ha reso grandi i cult che li hanno ispirati.
Abbandonate dunque gli indugi e le influenze - per i più esperti - e lasciatevi trasportare da James Wan nell'inquietante mondo delle possessioni demoniache: sono sicuro che le gesta dei Warren torneranno a bussare alla porta delle vostre menti ben più di tre volte.


MrFord


"Listen as the wind blows
from across the great divide
voices trapped in yearning
memories trapped in time
the night is my companion
and solitude my guide
would I spend forever here
and not be satisfied?"
Sarah McLachlan - "Possession" - 


 

34 commenti:

  1. Ne stanno parlando tutti così bene che dovrò vedermelo pure io, mi sa...

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    1. Non è niente male, di sicuro se paragonato alla media delle produzioni horror recenti.

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  2. mi e' piaciuto parecchio. In alcuni punti e' davvero terrificante. Prossimamente anche dalle mie parti

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    1. Wan ha fatto un buon lavoro, pur non inventando niente di nuovo. Bene così!

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  3. io sono una fifona e film di questo tipo li evito decisamente anche quelli che si rivelano delle stronzate inimmaginabili. E questo dall'Esorcista, visto in gioventù, in poi. Mi sono sempre rifiutata di rivederlo fino a qualche anno fa e devo ammettere che così spaventoso non lo è per niente. Forse mi colpì in un momento di fragilità. Sta di fatto che mi segnò il genere che evito come la peste. In casa mi prendono tutti per il culo. Ma che ci posso fare....a me piacciono i sentimenti e qui non mi pare ce ne siano.

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    1. In un certo senso l'analisi della Famiglia è inserita nel contesto della storia, quindi in parte sentimenti ce ne sono: poi, certo, la parte del leone tocca ovviamente alla paura!

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  4. E' piaciuto anche a te. Non che a me sia dispiaciuto ma non comprendo tutto questo entusiasmo...

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    1. Più che entusiasmo, da parte mia c'è stata la piacevole scoperta di un horror che fa l'horror.
      Di questi tempi è già una grande cosa!

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  5. Un horror che una volta tanto è un horror :) il primo Saw cmq nn si può bocciare :P

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    1. Dici bene, Nico. Un horror che è un horror, finalmente.
      Per il resto, il primo Saw era una cagatona, dai! :)

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  6. direi che concordo con Frank, questo è un buon film eh, girato bene e con bravi attori ma tutto questo entusiasmo che si legge in giro lo trovo eccessivo per un film che fondamentalmente è la fiera del gia visto e che "vanta" un finale buonista un po patetico.
    Nel complesso cmq è valido e merita la visione.
    Cavolo però il primo Saw è strepitoso, quel finale (quello si che spacca ed è cattivissimo) mi mette i brividi ogni volta che lo rivedo, i sequel si son tutti uguali, ma amando io le saghe i boogeyman li ho apprezzati tutti lo stesso ;-).
    Concordo su Insidious, filmetto passabile ma nulla più, idem per Dead Silence, mentre trovo molto bello Death Sentence, film troppo spesso ignorato

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    1. Myers, sicuramente è tutto già visto, ma è un già visto che funziona, inquieta e tiene bene per tutta la durata, cosa che, per esempio, con Saw non era successa se non per i primi cinque o dieci minuti, per quanto mi riguarda. ;)

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    2. si il film non è noioso, ed è un miracolo xkè di regola le ghost story mi fanno dormire, a me perl non ha minimamente spaventato, mi ha coinvolto quello si.

      Forse potresti dare una rispolverata al primo capitolo del mitico Jigsaw, io trovo che Wan sia riuscito, con due lire, due attori e una stanza a creare veramente un clima di angoscia senza esagerare con trappole assurde come nei sequel (che reputo cmq molto divertenti), e poi il finale... EPICO secondo me

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    3. Sinceramente con Saw mi parve mancare principalmente la logica, e dunque fui scettico praticamente da subito.

      Per quanto riguarda questo Conjuring, il fatto di riuscire a coinvolgere dall'inizio alla fine, per me, è assolutamente un valore aggiunto. Di norma, con gli horror attuali mi annoio dopo pochi minuti! ;)

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    4. beh dai il primo è abbastanza logico, sono i sequel che sono esageratissimi XD

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    5. Se il primo è logico, ho fatto bene ad evitarmi gli altri! ;)

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    6. gli altri sono molto esagerati però hanno tutti delle sceneggiature e colpi di scena a incastro davvero geniali, alla fine tutto torna e nulla è lasciato al caso, inoltre se guardi gli altri, alcune cose che sembrano illogiche nel primo trovano spiegazione perchè appunto nei sequel ci sono molti flashback sul passato di Jigsaw è diverse cose, relative anche agli eventi del primo, vengono chiarite ;-)

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    7. Ma non sarai mica un parente di Jigsaw, che lo difendi a spada così tratta!? ;)

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    8. Magari fossi un suo parente ;-)

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    9. Non so quanto ti converrebbe: non si sa mai se lo fai incazzare che ti combina! ;)

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    10. ahhahah in effetti dovrei stare attento XD

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    11. Comquneu tranquillo, peggio del Cannibale non può essere! ;)

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  7. e così questa volta il buon wan te l'ha fatta fare nei pantaloni ahahah
    evvai! :)

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    1. L'ultimo film ad avermi davvero spaventato è stato Lake Mungo: questo mi ha intrattenuto, più che altro. ;)

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    1. Più che discreto, che per un horror è già un mezzo miracolo!

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  9. Alla fine è piaciuto anche a te, dunque! Basta pupazzi al Fordino, eh! :P

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    1. Che vengano i pupazzi, al massimo se sono posseduti respingo i demoni a bottigliate! ;)

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    2. Forduzzo, male! Non sono i pupazzi ad essere posseduti, te lo fanno solo credere XD Non hai ascoltato bene la lezione malese!

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    3. Non sono mai stato uno studente modello! ;)
      Comunque, chiunque venga, pupazzi o no, si becca le bottigliate! :)

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  10. d'accordissimo, caro ford. non so se resterà nella storia, ma il film è tosto e mi ha fatto dormire con un occhio aperto quel sabato notte in cui l'ho visto...
    :)

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    1. Senza dubbio come film fa il suo porco lavoro: Julez era terrorizzata. ;)

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  11. il signor Wan non dice nulla di nuovo ma lo dice fottutamente bene! e mi fa piacere che ricordi ancora Lake Mungo!

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    1. Concordo in pieno su Wan: e Lake Mungo non si dimentica, è un supercult! :)

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