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domenica 2 giugno 2013

Red scorpion

Regia: Joseph Zito
Origine: Sud Africa, USA, Namibia
Anno: 1988
Durata:
105'




La trama (con parole mie): Nikolai Rachenko, agente speciale del KGB, macchina da guerra e soldato professionista, viene inviato dai vertici dello Stato Maggiore in Africa per avvicinare ed uccidere un leader locale supportando gli alleati cubani.
Giunto sul posto ed iniziata la sua missione, Rachenko scoprirà che c'è del marcio sotto le operazioni gestite dal suo Paese e dagli uomini centroamericani, e passo dopo passo le sicurezze di anni di addestramento verranno incrinate, complice anche l'alleanza improbabile con lo sboccato giornalista americano Dewey e l'amicizia nata con il ribelle locale Kallunda.
L'ex uomo d'acciaio sovietico, all'ennesimo villaggio massacrato, diverrà dunque il simbolo di un'improbabile insurrezione degli indigeni sotto il segno totemico dello scorpione: ed ovviamente finirà per spaccare ancora e sempre più culi.





Nel corso della Storia del Cinema nessun decennio è stato sboccato, trash e sopra le righe come quello che ha accompagnato il sottoscritto nel passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza: sto parlando, ovviamente, dei gloriosi eighties, epoca magica fatta di illusioni e tamarrate dallo spirito leggero come - tranne qualche illuminata eccezione - in seguito nessun regista sarebbe più riuscito a riportare sullo schermo.
Le suddette tamarrate, di norma, ai tempi erano suddivise in due generi ben distinti che finivano per avere sostenitori accesissimi rispetto al primato di uno o dell'altro: parlo dei film di botte e di quelli di guerra - o presunti tali -.
Da una parte si potevano ammirare calci rotanti e cazzotti come se piovesse, dall'altra esplosioni e sparatorie improbabili in cui il protagonista finiva a malapena scalfito anche sotto una pioggia di proiettili mentre gli avversari carne da cannone esplodevano in mille pezzi ovunque sullo schermo - vedasi uno dei capistipite del genere, Commando -: personalmente sono sempre stato lievemente a favore dei primi, complice l'ispirazione venuta dalla saga di Rocky, Karate Kid ed i vari Van Damme della situazione, ma non mi sono d'altro canto mai neppure lamentato quando ad un ring si sostituiva una bella missione in qualche parte del mondo sconosciuta con tanto di cattivi da Guerra Fredda da sistemare a dovere.
Un esempio perfetto di questo tipo di atmosfere è Red scorpion, film di fattura a dir poco pessima da qualsiasi punto di vista lo si guardi eppure clamorosamente divertente ancora oggi, in bilico tra i rimandi ad un tempo in cui i sovietici facevano la parte dello spauracchio in tutti film action - e non solo - occidentali e le guerre combattute lontano dalla civiltà "per bene" passavano ancora tendenzialmente sotto silenzio così come gli interessi delle Nazioni che le caldeggiavano occultamente.
Sulla scia del successo della saga di Rambo - che, con il già citato Rocky, consegnò di fatto Stallone alla fama imperitura - venne confezionata questa versione minore del mitico John sfruttando la notorietà del momento di Dolph Lundgren, che aveva fronteggiato Sly in Rocky IV proprio nella parte della macchina da guerra - sul ring - sovietica in tempi di progressivo avvicinamento delle due superpotenze a quello che si sarebbe concretizzato con la caduta del muro di Berlino: l'ex Drago non si tira indietro, e sfodera un personaggio memorabile per il genere, dalla spettacolare entrata da finto sbronzo nel bar ad inizio pellicola fino alla battaglia conclusiva a petto nudo con tanto di scorpione marchiato a definire il suo nuovo status di ribelle combattente ed il fantastico "in culo a tutti" rubato allo sboccato giornalista americano Dewey in chiusura, dopo averne avute sia per i suoi superiori che per i loro amichetti cubani, visti ai tempi come fumo negli occhi almeno quanto gli alti papaveri di Mosca.
Curioso come la vittoria della Libertà e della Democrazia - e, dunque, del modello occidentale, come spererebbero loro - passi attraverso il progressivo passaggio ai "buoni" di Rachenko, sconvolto dagli spietati raid organizzati dall'alleanza URSS/Cuba che mietono vittime su vittime tra la popolazione civile già disastrata del centro Africa: pellicole di questo tipo, ovviamente da guardare come prodotti d'intrattenimento puro e giocattoloni per bambini troppo cresciuti, sono state lo specchio di un'epoca in cui si tendeva effettivamente a screditare gli avversari dall'altra parte della Cortina - e da entrambe le parti - quasi si fosse nel pieno di una sorta di campagna elettorale per la supremazia del globo, fortunatamente conclusasi senza conseguenze disastrose per la nostra vecchia palla di fango - o almeno, meno disastrose di quanto avrebbero potuto essere -.
Tornando al clamorosamente divertente ed altrettanto scarso Red scorpion, caldeggio una prima visione per chi se lo fosse perso ai tempi o un recupero per tutti quelli che, invece, con titoli di questo genere sono cresciuti: la sorpresa sarà più piacevole e rilassante del previsto, e verrà allietata da un crescendo finale con tanto di battaglia degna davvero delle migliori tamarrate mai passate sullo schermo, perfetta per staccare il cervello e gustarsi un ritratto di tempi sicuramente più traballanti di questi - almeno dal punto di vista della politica internazionale - ma senza dubbio in grado di regalare al pubblico prodotti creati solo ed esclusivamente per il piacere dei neuroni mandati senza troppi patemi in ferie, per una vacanza che, considerata la caratura del titolo, avrà il sapore di una crociera da sogno ai Caraibi.


MrFord


"As I climb onto your back, I will promise not to sting
I will, tell you what you want to hear and not mean anything
then I, treat you like a dog, as I shoot my venom in
you pretend you didn't know, that I am a scorpion, oh."
Megadeth - "The scorpion" -


10 commenti:

  1. sto film nemmeno in namibia l'hanno visto...
    manco dolph lundgren ha mai osato vedersi una roba del genere...
    giusto te! :D

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  2. sinceramente questo è troppo anche per un onnivoro come me!

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    1. Bradipo, potrebbe rivelarsi un'insoppettabile, divertentissima tamarrata d'epoca. Io lo recupererei! ;)

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  3. Oh Mio Dio, sono millenni che non rivedo questo film!!!! Come lo hai riesumato?

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    1. L'ho riesumato su Youtube durante un giorno di apatia lavorativa, figurati! Mitico squarcio sugli eighties! ;)

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