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venerdì 21 dicembre 2012

Lo hobbit - Un viaggio inaspettato

Regia: Peter Jackson
Origine: Nuova Zelanda
Anno: 2012
Durata: 169'




La trama (con parole mie): Bilbo Baggins, nel giorno della celebrazione del suo centoundicesimo compleanno, data che segnerà la sua partenza dalla Contea e il distacco dal nipote Frodo, ricorda le imprese che lo portarono, sessant'anni prima, a mettere le mani sull'anello che segnerà le sorti del mondo.
Una compagnia di nani guidata dal principe decaduto Thorin - erede al trono di Erebor, perduto regno distrutto dalla furia del feroce drago Smaug - sotto la guida di Gandalf il grigio giunge proprio a casa Baggins, saccheggiandone la dispensa e progettando un viaggio che pare tutto tranne che sicuro: seguendo i segnali mandati dalla Natura, infatti, gli abitanti del Paese perduto pensano sia giunto il momento di tornare per trovare la strada che conduce ad un ingresso segreto alla loro antica capitale e vendicarsi della bestia che segnò la fine della pace.
La chiave del successo del loro apparentemente folle piano pare essere proprio il timoroso hobbit, che una volta partito accanto ai suoi improvvisati compagni si troverà a doversi confrontare con troll, orchi, goblin, vita e morte, il feroce Azog ed una creatura che risponde al nome di Gollum.




"Saruman crede che soltanto un grande potere è in grado di tenere a bada l'oscurità. Io invece ho fiducia nelle piccole cose, nei gesti che rendono importante il quotidiano."
Questo, più o meno, afferma Gandalf nel corso del suo confronto con Galadriel - uno dei raccordi con la trilogia de Il signore degli anelli inserito da Peter Jackson in modo da garantirsi in parte il minutaggio necessario a confezionare un secondo terzetto di film, in parte l'affetto del pubblico cinematografico a digiuno dell'opera letteraria di Tolkien -, un passaggio fondamentale per la riuscita di questo Lo hobbit - Un viaggio inaspettato.
Perchè se è pur vero che la realizzazione tecnica risulta pazzesca, gli effetti prodigiosi, l'idea di presentare un Cinema che è quanto di più simile a quello della Meraviglia degli esordi della settima arte e degli anni ottanta dominati dallo Spielberg migliore, la forza dell'ultima fatica di Peter Jackson è proprio nelle piccole cose in grado di offuscare, in qualche modo, l'impatto dell'epica di grande respiro e dei paesaggi mozzafiato.
Dal malinconico, quasi struggente incipit che vede il ritorno nella Contea con tanto di apparizione speciale del Bilbo invecchiato e di Frodo nel momento appena precedente all'incontro con Gandalf al principio de La compagnia dell'anello alla divertentissima e riuscita sequenza dell'arrivo dei nani con tanto di cena travolgente ed invasione della dimora del disorientato hobbit fino alle perle di saggezza di Gandalf e alla scelta di Bilbo stesso di avere il coraggio di risparmiare una vita, "maggiore di quello necessario a toglierla", questo film pare distrarre lo spettatore con sequenze che sono puro godimento degli occhi - lo scontro tra i giganti di pietra, gli scorci mozzafiato made in New Zealand, il regno di Erebor ed il sopraggiungere di Smaug, un vero e proprio pezzo di bravura dietro la macchina da presa - prima di colpirlo con sequenze apparentemente fuori dal grande coro dei mezzi tecnici come la stupefacente tenzone a suon di indovinelli tra Bilbo e Gollum, di gran lunga il passaggio migliore della pellicola, graziato da un personaggio indimenticabile - sempre Gollum - e da un Andy Serkis in forma che pare addirittura superiore a quella che lo vide sfiorare l'Academy Award con la passata trilogia - un Serkis, tra l'altro, anche responsabile della seconda unità di regia -.
Ad impreziosire il tutto, inoltre, richiami perfetti alla precedente saga - che mi hanno fatto tornare alla mente le emozioni provate a ritrovare i protagonisti dei primi tre film di Star Wars nella seconda, pur se meno incisiva, tornata di visioni -, un nemico realizzato e portato in scena alla grande - il terrificante Azog, spietato orco albino interpretato dal Manu Bennett di Spartacus, che sono felicissimo di ritrovare, pur se quasi irriconoscibile, in una produzione di grande respiro internazionale - ed un ritmo che incalza tanto da non fare quasi percepire il "viaggio" di tre ore sfiorate: certo, i detrattori potranno accusare Peter Jackson di aver creato, di fatto, una sorta di omaggio in versione deja-vù de La compagnia dell'anello, nonchè un film che si ha la netta percezione sia stato diluito nella sostanza in modo da raggiungere lo scopo di portare a casa una doppietta simile a quella di Lucas con la sua creatura più famosa - di nuovo Star Wars, se non si fosse inteso -, eppure il godimento provato dal sottoscritto nell'assaporare la sensazione d'autunno - o da fine delle vacanze - impressa dal regista a questa sua serie di pellicole è lo stesso del bambino che, ormai più di vent'anni fa, cercava in Willow o La storia infinita quello che avrebbe potuto trovare qui, e che ora che è cresciuto e quasi padre invidia la generazione attuale che potrà costruire tutti i suoi sogni infantili su uno spettacolo come questo.
Perchè se, come spesso tendo a ripetere, il Cinema "è il mezzo del futuro" - per dirla come Scorsese -, è assolutamente vero che alla sua base troviamo la storia - e l'elogio - delle piccole cose, degli hobbit che, usciti dalle loro case accoglienti e calde, sfoderano uno spirito battagliero e passionale degno dei più grandi tra i condottieri, e a dispetto della loro statura o dimensione, finiscono per divenire l'ago della bilancia nelle sorti della Terra di mezzo.
Un pò come uno sguardo, un boccone particolarmente buono, un brindisi, la sensazione che tutto possa passare dalle meraviglie invisibili del quotidiano.
Gandalf non sbaglia, così come il vecchio stregone di Grosso guaio a Chinatown.
"E' proprio così che tutto comincia: dal molto piccolo".
Furbo, abile, geniale Jackson ad averlo intuito.


MrFord


"Cause we've always known that we belong
and we're better together
if we got our backs against the wall
somehow we survive through it all
knowing I'll be there if you should fall
oh, we're better together, all right, yeah yeah."
Journey - "Better together" -


 

39 commenti:

  1. Ci credi invece che io proprio non l'ho sopportato? Dalle mie parti gli ho pure dato a malapena la sufficienza.
    Troppo bambinesco per i miei gusti, e troppe battutine idiote [quella dei funghetti allucinogeni su tutte]. Da antologia però la prima scena con Gollum, che ha saputo davvero mettermi l'ansia, tutto il resto mi ha lasciato abbastanza indifferente.

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    1. Giacomo, questione di punti di vista, forse: io l'ho trovato perfetto nell'incarnare la meraviglia del Cinema, quella che negli anni ottanta mi faceva spalancare gli occhi di fronte a quelli che sono stati i miei primi cult.

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    2. Eh vabbeh, i gusti son gusti e i miei son quelli giusti XD
      Sarà forse che a me piace il fantasy più serioso. Più che altro sono curioso su come riusciranno ad estendere la trama per ben tre film adesso.

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    3. Può essere: pensa che a me è piaciuto molto proprio nelle sue parti più scanzonate, questo Hobbit! ;)
      Per quanto riguarda la trama, non mi preoccuperei troppo, se funziona come per questo scorrerà via molto piacevolmente!

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  2. Ops. Mi hai fatto venire in mente che c'è una "macchia" nel mio passato di spettatrice che si tiene accuratamente alla larga dal genere fantasy: pure io vidi Willow, secoli fa.

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  3. Questo film è attesissimo dalla sottoscritta XD

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    1. Vedrai che l'attesa verrà ripagata, Arwen!

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    2. questo è poco ma sicuro, avendo adorato la prima trilogia mi aspetto un altro capolavoro ^^

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    3. Sono sicuro che ti piacerà da morire anche questo!

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  4. Io da Tolkeniano devoto e nerd d'assalto della Trilogia della Weta non potrei esimermi nemmeno se Bilbo fosse interpretato da Alvaro Vitali e le platee di mezzo mondo avessero accolto la premier a sputi,forconi & alti lai.
    Ma come e' andato l'impatto con il nuovo 3D a 48 frame? E' vero che la prima mezz'ora sembra Benny Hill con i fondali di Cojak?

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    1. Ti dirò, da non tolkeniano nerd l'ho trovato davvero bello, e più ci penso e più andrei a rivederlo subito.
      Non l'ho visto in 3D, ma i 48 frame fanno uno strano effetto, soprattutto all'inizio.

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  5. mi fa paura questo film perchè in tempi non sospetti tentai di leggere il Sillmarillion e fui respinto con perdite, con tutti quei nomi mi sembrava di leggere un libro nord coreano, mi fa paura anche perchè non vorrei che mi facesse ritornare la nostalgia del caro, vecchio signore degli anelli...

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    1. Bradipo, da lettore evito accuratamente Tolkien per non morire di noia, ma da spettatore ho trovato davvero ottimo questo Lo hobbit: meraviglia a manetta ed elogio della semplicità. Molto bello.

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  6. bah, mi sa ancor di più di solita bambinata fordiana.
    non mi hai convinto, lo ford :)

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  7. Devo vederlo, soprattutto ora che so che il mondo non finirà...

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  8. Il film non l'ho visto, devo ancora vedere "Il signore degli anelli", ma mi è stato ostico persino il libro quindi...Per la verità passavo solo per gli auguri di buon natale e sereno 2012 a te, Julez ed il fordino in arrivo!!p.s. comincia a provarti il costume di Babbo Natale che il prossimo anno mi sa che ti tocca!

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  9. Oddio...volevo dire 2013 ovviamente!!

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    1. Beatrix, auguri anche a te e alla famiglia! :)

      Per quanto riguarda Il signore degli anelli, anche io ne ho interrotto la lettura sopraffatto dalla noia, ma la trilogia merita eccome, così come questo "nuovo inizio".

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  10. Un'esperienza entusiasmante, meno di impatto della precedente trilogia ma comunque ricca di tuffi al cuore!

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    1. Concordo in pieno. Un'esperienza da tuffi al cuore. Promosso a pieni voti!

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  11. Anch'io durante la visione ho pensato alla generazione che farà di questa saga la propria La Storia Infinita...
    Grazie di aver sottolineato la presenza di Manu Bennett, non fosse stato per te non ci avrei mai fatto caso.

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    1. Ester, un pò mi dispiace di essere ormai "stagionato" e non poterlo vedere con gli stessi occhi! ;)

      Manu Bennett mitico anche (quasi) irriconoscibile nelle vesti di Azog!

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  12. Visto ieri sera qui negli USA: concordo pienamente, parola per parola, con la recensione. Davvero un bel film, e credo che i difetti che si notano in questo primo episodio, spariranno nel prossimo. Consigliato!

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    1. Gianluca, assolutamente d'accordo: un film coinvolgente, emozionante, dall'ottimo ritmo e che lascia presagire che i prossimi due saranno appuntamenti imperdibili!

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  13. ne parlo domani, Peter non delude per fortuna ;)

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    1. Dici bene, Lorenzo. Sono stato felice anche io di non rimanere deluso!

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  14. Se avete letto il libro non potete non dire che questo film è semplicemente perfetto! Le battute, le scene comiche, il tutto narrato con un po' di superficialità e leggerezza son tutte lì sul libro. Meno serioso e "apocalittico" del Signore Degli Anelli, Jackson, a mio avviso, è riuscito a renderlo meravigliosamente! Senza tralasciare nulla, incredibile!

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    1. Pesa, pensa che quelli che conosco e che hanno letto il libro non l'hanno apprezzato.
      Io, invece, da non lettore del romanzo, l'ho trovato bellissimo: leggero e profondo ad un tempo, la meraviglia della grandezza e l'elogio delle piccole cose.
      Applausi a Jackson!

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  15. Allora, il film lo vedrò il 27.
    speravo tanto che scrivessi qualcosa e in positivo.
    Il mio dubbio è che possa essere difficile rendere un libro di 180 pagine con una trilogia di almeno 7 ore.
    Parlando del libro, rispetto al signore degli anelli, il target dello Hobbit è un pubblico di bambini (i nani per esempio, sono descritti con barbe colorate, i vestiti con colori sgargianti; o anche la prosa è chiaramente destinata ad un pubblico da scuole medie): come potrà Jackson trasformarlo in un film da "adulti"? boh?
    il mio amico esperto di Tolkien mi parla di una prima parte un pò lenta ma in accelerazione dall'incontro dei Troll fino alla fine del film.
    Basta, James, potrei scrivere per un oretta su Tolkein e lo Hobbit e non ti voglio rubare altro spazio.
    i tre bicchieri sono ampiamente rassicuranti.
    Faccio fatica vedere Ian Mcellen nelle vesti di Gandalf (visto che il mio sogno sarebbe stato Sean Connery), Thorin è la caratterizzazione del Nano per eccellenza e vedere l'agente Smith che interpreta Elrond mi fa valere l'intero biglietto del film
    ti faccio sapere come è andata. Ci sentiamo per gli auguri a Natale.
    Suara

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    1. Hey Suara!
      Io non sono un fan di Tolkien e dei suoi romanzi, ma devo dire di avere trovato il film davvero ottimo, e anche ora, a distanza di qualche giorno, più ci penso e più lo trovo davvero pieno di meraviglia.
      Se fossi stato un ragazzino, sarei davvero impazzito per un titolo come questo.
      Fammi sapere come ti è sembrato!

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  16. mia recensione qui: http://firstimpressions86.blogspot.it/2012/12/the-hobbit-unexpected-journey.html

    anch'io l'ho trovato bellissimo! <3

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    1. Vado a leggerla! :)
      Comunque, davvero un bellissimo film!

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  17. A me è piaciuto molto, anche se un po' il nuovo 3d con quel suo velo così patinato mi dava un po' a noia. Bellissimo comunque. Inoltre ne ho ricavato un nuovo epiteto con cui apostrofare i miei studenti medi: "feccia nanica"...

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    1. Crespa, concordo in pieno: bellissimo film.
      Jackson è riuscito a farmi respirare lo spirito dell'avventura dei "miei" anni ottanta.
      E "feccia nanica" ci sta da dio.

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