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domenica 4 novembre 2012

40 carati

Regia: Asger Leth
Origine: USA
Anno: 2012
Durata:
102'




La trama (con parole mie): Nick Cassidy, ex poliziotto corrotto incastrato per il furto di un diamante unico di proprietà di un milionario senza scrupoli, approfitta del funerale del padre per evadere dalla prigione di Sing Sing e rimanere nell'ombra progettando un tentato suicidio che mascheri di fronte ai media e alla gente della strada una spettacolare rapina che funga, di fatto, da prova che lo scagioni dalle accuse che gli sono costate due anni e il distintivo.
Così, dall'alto del cornicione di un hotel nel centro di Manhattan, l'uomo si ritrova a dirigere il circo di poliziotti, giornalisti, passanti e dei due complici che avranno il compito di recuperare lo stesso diamante costatogli l'accusa e milioni di dollari di risarcimento assicurativo al magnate David Englander.
Riuscirà Cassidy a vendicarsi, smacchiarsi il nome e sopravvivere?



Ammetto che, ai tempi della sua uscita, non avrei scommesso un soldo bucato su questo titolo che appariva come l'ennesimo, inutile tappabuchi da sala che non si sarebbe neppure potuto definire blockbuster con protagonista uno degli attori più inespressivi dell'attuale panorama hollywoodiano, Sam Worthington.
Così, 40 carati è rimasto a prendere polvere mentre passavano i mesi e si succedevano visioni che giudicavo di volta in volta decisamente più interessanti, fino a quando le ferie di fine settembre e la penuria di novità a portata di divano non hanno fatto in modo che venisse riesumato: a questo punto, sorpresa delle sorprese, il lavoro di Asger Leth si è rivelato addirittura un piccolo jolly.
Perchè se il cast non poteva contare su protagonisti particolarmente ispirati - ad affiancare Worthington troviamo il non troppo convincente ex Billy Elliot Jamie Bell ed Elizabeth Banks in un ruolo decisamente lontano da quelli cui siamo abituati -, su una trama innovativa o una tecnica particolarmente stupefacente, nel complesso la pellicola rispetta appieno il suo compito di prodotto d'intrattenimento di grana grossa e senza pretese rivelandosi un filmetto d'azione niente male, di quelli giusti giusti per riempirsi una serata molto pane e salame e godersi una vicenda prevedibilissima per essere il centro di un heist movie che dovrebbe tenere con il fiato sospeso eppure funzionale e ben giostrata, in grado di alternare alle sequenze del cornicione e all'intrigo orchestrato da Worthington/Cassidy quelle legate all'irruzione nel palazzo del bieco milionario Englander - un sempre ottimo Ed Harris, che ripropone la sua versione "villain" senza troppa fatica -, legate alle più classiche situazioni "da rapina" ed incentrate principalmente sulla presenza di Genesis Rodriguez, che per il pubblico maschile varrà da sola la visione del film - e al diavolo la credibilità del cambio d'abito a rapina in corso con tanto di sequenza praticamente in bikini dell'attrice -.
L'intrigo che vede poi Cassidy accusato lottare per la propria innocenza è telefonato almeno quanto la conclusione, ma anche in questo caso ci si mette comodi e si gusta il percorso che l'ex poliziotto - peraltro non uno stinco di santo - compirà per smascherare i complici di Englander che lo fregarono ai tempi, cercando di convincere la negoziatrice neanche dovesse strapparle un appuntamento per poi lasciarsi andare, nel finale, ad un inseguimento di quelli da classico film action con tanto di voli da un cornicione all'altro che fanno sempre la loro porca figura.
Dovessi ripensare ad un cult di questo tipo legato al mio passato, direi che 40 carati mi ha ricordato in qualche modo Speed, seppur con un approccio decisamente meno tamarro ed un risultato che difficilmente resterà negli annali del Cinema e nella memoria del pubblico, ma che in qualche modo - e con tutti i suoi limiti - è riuscito a stupire anche un vecchio cowboy dedito all'azione come il sottoscritto.
E questo riesce a rendere anche una robetta snobbata troppo in fretta un'inaspettata - a suo modo - rivelazione: praticamente, considerate le cartucce che aveva da sparare il regista, un successone.


MrFord


"Meet on the ledge
we're gonna meet on the ledge
when my time is up I'm gonna see all my friends
meet on the ledge
we're gonna meet on the ledge."
Fairport Convention - "Meet on the ledge" -


12 commenti:

  1. Ah Ah! Questo l'ho visto! Purtroppo ero in Polonia, e l'unica alternativa al polacco era l'inglese, perciò mi sono sfuggiti tutti i dettagli della trama, ma lo svolgimento e il finale non erano difficili da afferrare. Pensa che avevo pure capito che la complice sarebbe valsa da sola la visione del film per il pubblico maschile!
    Sai che in Polonia non esiste il doppiaggio? C'è solo per alcuni cartoni animati (d'altronde ai bambini non puoi togliere le vocine), ma i film vengono letti da una sola persona, che fa quindi la voce di tutti i personaggi, e parla sopra l'audio originale; è leggermente fastidioso, nonché totalmente monotono. Inoltre io faticavo a capire chi parlava in quel momento, perché non sempre chi parla viene inquadrato subito.
    Questione di budget a quanto pare..

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    1. Lo so, il doppiaggio in Polonia è qualcosa di agghiacciante. Qualche anno fa con Julez siamo stati a Cracovia, e abbiamo visto Lost nella versione locale. Pessima la voce monotona.
      Comunque, devo dire che 40 carati non mi è dispiaciuto affatto, come intrattenimento. E parlo senza contare la complice!

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  2. anche da me sta prendendo polvere da qualche mese...mi dovrò armare di attrezzi per lo spolvero....

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    1. Bradipo, non aspettarti chissà cosa, ma per una serata senza impegno può starci alla grande. :)

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  3. giusto tu potevi definire rivelazione una schifezzuola come questa... °___°

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    1. Rivelazione nel senso che mi aspettavo una merda gigante e invece è stato un buon intrattenimento da neuroni zero, altro che i tuoi filmetti teen! ;)

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    2. qui concordo con il cucciolo, come fai a vedere merdate del genere Ford? eddaje

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    3. Lorant, guarda che se concordi con il Cucciolo ti cucciolizzi! ;)
      E comunque mi ha colpito soltanto perchè pensavo fosse una merdata senza speranza, e invece tutto sommato è un intrattenimento guardabile!

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    4. eheh, no dai , un vero cowboy lascia ste puttanate a gente radical-teddy ahaha

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    5. Mah, ci sono sempre le serate senza troppe pretese in cui roba di questo genere va benissimo! ;)

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  4. Io l'ho trovata una visione accettabile, sicuramente meglio la parte iniziale abbastanza inusuale e originale per ambientazione...

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    1. Nico, concordo in pieno. Una visione da neuroni non troppo impegnati che risulta migliore di quanto potessi aspettarmi.

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