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mercoledì 14 novembre 2012

24 - Stagione 5

Produzione: Fox
Origine: USA
Anno: 2006
Episodi:
24




La trama (con parole mie):  sono passati diciotto mesi da quando Jack Bauer ha simulato la sua morte per sfuggire alla cattura da parte del governo cinese, finendo per vivere sotto mentite spoglie nella campagna californiana lavorando alla giornata.
Quando l'ex Presidente Palmer e i due ex agenti Tony Almeyda e Michelle Dessler vengono uccisi - tre delle quattro persone a conoscenza del segreto di Jack - Bauer viene allo scoperto avventurandosi in una caccia serrata non soltanto agli assassini dei suoi amici, ma anche ad un misterioso gruppo terroristico venuto in possesso di un quantitativo ingente di gas nervino.
Sullo sfondo, l'incontro tra il Presidente Logan ed il premier russo, i giochi di potere all'interno del CTU ed un intrigo che scoprirà del marcio ben più in profondità di quanto ci si potrebbe aspettare: per Jack, reintegrato in servizio, non sarà affatto un'impresa facile salvare la situazione e smascherare il vero colpevole.





Quando, ormai cinque anni fa, in casa Ford iniziammo a seguire 24 - una delle serie di maggiore successo ai tempi del boom di Lost - onestamente non pensavo che le vicissitudini di Jack Bauer avrebbero guadagnato il favore del sottoscritto in questo modo grazie ad un equilibrio perfetto - e crescente - di azione e consistenza: quello che, negli anni precedenti, era stato Alias, trova dunque un sostituto anche migliore, letteralmente esploso nelle ultime due annate che abbiamo seguito.
Già con la quarta stagione, infatti, il ritmo vertiginoso e la quantità di avvenimenti e colpi di scena improvvisi erano riusciti a sbalordirmi, ma non mi aspettavo che con questa quinta gli autori sarebbero riusciti a bissare il successo portando a casa ventiquattro episodi da cardiopalma, impreziositi da continui cambi di direzione, ritmo serratissimo ed un protagonista sempre più votato al superamento dei limiti.
Perchè Jack Bauer completa, di fatto, il suo passaggio a pieno diritto nelle schiere dei reazionari con una facilità che quasi lascia l'audience nel dubbio che "l'eroe" non sia addirittura più "cattivo" degli stessi criminali: la sua sete di vendetta, l'inclinazione ad ignorare indicazioni, ordini e comandi dei superiori pur di raggiungere i suoi scopi, la violenza imposta ai sospetti, il completo ignorare i patti stretti con gli stessi, rendono il protagonista di 24 uno dei più oscuri che il piccolo schermo abbia offerto dai tempi di Vic Mackie, e fanno pensare all'Ispettore Callaghan eastwoodiano come una sorta di scolaretto timido e buonista.
In particolare, le sequenze che legano Jack a Christopher Henderson - il Peter Weller di Robocop, per intenderci - entrano di diritto tra i cult della stagione - la pistolettata alla gamba della moglie di Henderson in modo da costringerlo a confessare, il faccia a faccia finale tra i due - mostrano il lato più feroce e giustizialista di Bauer, che fin dai primi episodi pare aver definitivamente abbandonato anche quelle già fievoli remore che gli erano costate qualche senso di colpa nel corso delle prime tre stagioni.
L'evolversi della trama, inoltre, porta l'agente che pare più un cane sciolto a fronteggiare in nome della Giustizia - o quasi - anche il personaggio che meno si sospetterebbe, in un climax conclusivo che mette in discussione non soltanto i nemici esterni agli USA - tutti debellati con una discreta facilità - ma soprattutto quelli interni: come se non bastasse, il ritorno clamoroso dei cinesi al termine dell'ultimo episodio lascia presagire una prossima annata consacrata ai danni che Jack farà nella terra della Grande Muraglia, che pare non aver preso in considerazione il fatto di essersi portata in grembo uno dei più pericolosi figli di puttana mai creati per la tv.
Senza dubbio, inoltre, questa sesta è stata la stagione di svolta dell'intero blocco della serie, con l'eliminazione drammatica di molti di quelli che erano stati protagonisti delle prime serie - l'ex Presidente David Palmer, il tecnico del CTU Edgar, Tony Almeyda e Michelle Dessler -, quasi a mostrare al pubblico non soltanto un cambio di rotta con l'occhio rivolto a quello che lo attenderà in futuro ma anche una buona dose di spietatezza, presa probabilmente in prestito dal protagonista, che non avrà avuto problemi a fornirla.
Oltre ad un prodotto d'azione ottimo, 24 resta diviene sempre più una testimonianza importante degli anni del terrore post-undici settembre e del bushismo, aggrappandosi con tutte le sue forze ad un "eroe" violento e spesso e volentieri pronto a porsi al di sopra di tutto e tutti pur di concludere la propria missione: una sorta di avvertimento per i nemici della sicurezza - dentro e fuori i confini - degli States.
Un monito in stile "provateci, a vostro rischio e pericolo" che a tratti esalta, a volte quasi fa sorridere, ma che, di fondo, lascia più di un inquietante interrogativo su quella che potrebbe essere - o è, in certi casi - la condotta degli uomini di potere, e soprattutto delle loro "braccia armate".


MrFord


"Bang bang
that cell door's closin' in
bang bang
here I go again
bang bang
those chains around my legs
bang bang
this is where the highway ends."
Lynyrd Skynyrd - "Bang bang" -




2 commenti:

  1. alla buon ora...
    prima del 2030 magari riesci a finirlo :)

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    1. Vedo cosa posso fare! ;)
      Intanto noto che per una volta non ti sei lamentato!

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