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giovedì 2 febbraio 2012

Shame

Regia: Steve McQueen
Origine: Uk
Anno: 2011
Durata: 101'


La trama (con parole mie): Brandon vive e lavora a New York in perfetta solitudine, alternando la sua esistenza da yuppie a sessioni intensive di porno su internet e scopate occasionali, a pagamento e non. Tutto pare filare liscio come l'olio, fino a quando nella sua quotidianità non rientra la sorella Sissy, con la quale l'uomo ha un rapporto completamente irrisolto e che è destinata a sconvolgere le sue giornate di freddo equilibrio e controllo, tanto da forzargli la mano fino ad arrivare a sfiorare quello che potrebbe diventare un vero rapporto di coppia.
Ma quando le certezze cominciano a vacillare e prende corpo la "vergogna", tutto pare messo in discussione. Anche la vita stessa.





E così, Steve McQueen non ce l'ha fatta.
Da un certo punto di vista penso che potrei sentirmi addirittura più deluso di una sana incazzatura da bottigliate selvagge.
Perchè il tanto chiacchierato Shame non riesce ad andare oltre ai limiti del da poco ripescato Hunger, presentandosi con una confezione impeccabile, alcuni spunti notevoli, eppure un'incapacità di fondo di andare dritto al cuore dello spettatore, o rimanere impresso come un abominio o un Capolavoro.
Forte di una fotografia splendida e di due interpretazioni ottime - Fassbender e, non dimentichiamola, Carey Mulligan, che per quanto non mi piaccia continua a regalare al pubblico personaggi a loro modo di culto -, Shame avrebbe tutte le carte in regola per essere un nuovo volto dello splendido Two lovers di James Gray, da me personalmente adorato, con in più il brivido del sesso rivisitato - anche se purtroppo nel lavoro di McQueen non in chiave ironica - già qualche anno fa in Shortbus, eppure, nonostante sequenze decisamente interessanti, resta poco più di una discreta visione, di quelle che fanno sentire lo spettatore come un allenatore con un numero dieci che non inventa ma si perde nelle leziosità già a partire dalla prima inquadratura.
Passaggi notevoli, dunque, come quello dell'abbordaggio in metropolitana - che mi ha ricordato momenti vissuti anche dal sottoscritto, ai tempi del mio stato brado - con le sue due facce, i dialoghi tra Brandon e Sissy a cercare di trovare un'interpretazione al loro rapporto, il litigio tra i due, lo splendido appuntamento tra lo stesso Brandon e Marianne - il momento migliore della pellicola, a mio parere -, vengono vanificati da passaggi al limite dell'inutilità come la vita da ufficio del protagonista - che trascorre tra una Red Bull e un sito porno, oltre ad una totale elasticità di orari e tolleranza rispetto all'entrata e all'uscita: vorrei anche io avere un lavoro così -, il secondo incontro con la stessa Marianne - scivolato progressivamente nel cattivo gusto - ed il crescendo finale, che invece di raccogliere i semi delle ottime premesse dello script a proposito dell'evoluzione dei personaggi di Brandon e Sissy cerca nella banalità della risoluzione più ovvia una strada per analizzare la loro relazione - decisamente più profonda di quanto le stesse scelte di sceneggiatura facciano intendere -.
Peccato, perchè avrei preferito davvero incazzarmi e scatenare la mia furia sul patinatismo da radical chic o stupire il mio antagonista Cannibale affermando di avere trovato un nuovo film di culto, piuttosto che essere qui a scrivere che Shame è un film soltanto "carino", un pò come quando si esce con qualcuna che si sa già non si rivedrà più, e si finirà per evitare non rispondendo alle sue chiamate.
Da questo punto di vista McQueen potrebbe addirittura aver fatto centro, anche se mi pare davvero eccessivo associare un'analisi così profonda come quella dipinta da alcune recensioni a proposito della dipendenza dal sesso a questo film: in fondo, non viene raccontato nient'altro che il gioco della mente di un uomo che non avrà mai quello che vuole e, dunque, trova la sua soddisfazione soltanto nel distacco - e torniamo all'ottimo dialogo tra Brandon e Marianne - e nel sesso senza come o perchè.
Certo, questo protagonista vive da depresso anche la più liberatoria delle scopate, ma in fondo, forse, è proprio così che va: io stesso, nei periodi della mia vita da "ok usciamo stasera ma non sperare che ti richiamerò mai da domani mattina in avanti", probabilmente, sapevo bene cosa avrei voluto, ed il piacere della conquista del momento non ha mai davvero alimentato la bramosia che tutti portiamo dentro, sia essa legata, oppure no, al sesso.
Da questo punto di vista avrebbe forse meritato più spazio il personaggio della Mulligan, che sarebbe stata utile per scoprire quali sono i meccanismi che scattano in noi quando per esorcizzare un grande amore finiamo per rifugiarci nella vergogna o nella fuga.
E poi, sarà davvero vergogna, quella espressa?
In fondo, tutti siamo egoisti - chi più, chi meno, certo - e tutti abbiamo bisogno di sentire quel brivido che all'inizio può spaventare, ma che resta il magnete più forte cui tutti noi piccoli pezzettini di ferro possiamo fare ritorno.
Quello che è certo, è che Shame non sia un film da buttare.
Ha un sacco di qualità, e sono tutte da scoprire.
Dall'altra parte, è anche ben lungi dall'essere un Capolavoro.
Dovessi parafrasare la vita di Brandon, potrei dire che non sarà certo una vergogna apprezzarlo, ma che non risulterà niente di più della sveltina di una sera fuori.
Il giorno dopo, si finirà per averlo già dimenticato.


MrFord


"What a shame we never listened
I told you through the television 
and all that went away was the price we paid
people spend a lifetime this way
oh what a shame..."
Robbie Williams feat. Gary Barlowe - "Shame" -

57 commenti:

  1. a me come film è piaciuto, stilisticamente è freddo e distante, ma è l'atmosfera giusta per descrivere l'incomunicabilità che avvolge il protagonista :)

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    1. Arwen, anche a me è piaciuto, semplicemente non l'ho trovato così sconvolgente come l'avevano dipinto.

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  2. Ma sì, mi colloco all'incirca sulla tua scia Ford. Nonostante io abbia fatto trasparire un po' di entusiasmo in più nelle mie parole, in effetti a giorni di distanza lo ripenso come un film decisamente più innocuo e forse anche un pochino meno profondo di come l'avevo inteso.

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    1. Eraserhead, sarà che forse le mie aspettative erano un pò troppo alte: pensavo di uscire sconvolto dalla visione, invece tutto sommato è passata senza colpire troppo.

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  3. Questa volta sono più a favore del Cannibale :) Per me è un film fatto veramente bene. Sono rimasto stupito nella recensione di non aver letto nessun riferimento a quella che, a mio modesto avviso, è l'essenza stessa del film: il disturbo ossessivo-compulsivo. Da come lo hai descritto tu il protagonista sembra un tipo quasi normale, come a dire che alla fine ci può stare il suo comportamente. Niente di più sbagliato: è malato. E' affetto da un disturbo che gestisce tutta la sua vita e lui è vittima della malattia, no carnefice. E prova in tutti modi a cambiare (vedi tentativo con la segretaria) ma non può. La disperazione non serve a nulla, basta guardare la geniale scena finale per capirlo.
    Se non si considera questo aspetto e si riduce il protagonista a un segaiolo che non vuole legarsi, allora diventa certamente un film banale e anche mal riuscito. Del resto come ho detto per l'arte di vincere, dove ero in disaccordo con il Cannibale, è proprio questo il bello dei film :)

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    1. Luigi, secondo me la questione dei disequilibri del protagonista non viene da una sorta di sessodipendenza, quanto dal rapporto mai risolto con la sorella.
      Per questo non mi è parso un film così sconvolgente, da questo punto di vista.

      Per il resto, concordo sul fatto che il bello del Cinema sia anche discutere delle diverse posizioni che si hanno rispetto ai suoi prodotti, ma ricordati che stare dalla parte del Cannibale è sempre nocivo! Ahahahahahahhaah!

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    2. luigi, ti ringrazio di stare dalla mia parte e dovresti starci sempre a priori, però questa volta non mi posso prendere nessun merito. io il film ancora manco l'ho visto... :)

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    3. Luigi, vedi cosa succede se dai corda al Cannibale? Poi lui ti risucchia nel suo mondo distorto di conigli e cuccioli eroici! Non dargli soddisfazione e schierati sempre contro di lui, è meglio! ;)

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  4. Unica nota positiva Fassbender credibile ed in forma, per il resto è un film scialbo, non c'è tensione, non c'è storia, non c'è affetto e non è nemmeno un porno! Sopravalutato all'ennesima potenza

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    1. Lorant, ti dirò: non è certo il capolavorone del secolo, ma neppure un brutto film.
      Forse, come dici anche tu, non ha una direzione precisa, ma bisogna riconoscere alcuni passaggi più che buoni - come il primo appuntamento con la collega -.

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    2. è un film che passa e che va, a me personalmente non ha toccato quasi per nulla, neutro e davvero poco incalzante, non bruttissimo ma decisamente non bello. Di sicuro sarà piaciuto al "Teen Kid Cucciolo Eroico"... ahahah

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    3. Lorant, sono convinto anche io che piacerà da matti al Cucciolo Eroico! Ahahahahahah!

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  5. bene bene, se a te non ha entusiasmato, potrebbe rivelarsi un cult cannibale!

    e grande carey, che con le sue prove continua a dimostrarti che tu di donne e di attrici ne capisci ancora meno che del resto hahahaha :))

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    1. Non mi ha entusiasmato, ma non mi ha neanche scatenato bottigliate!
      Ad ogni modo quasi certamente diventerà un cult cannibale.
      A proposito, ma a te era piaciuto Two lovers?

      Comunque devo dire che la Mulligan è brava, ma può piacere giusto a te! E ti rivelo anche che non ha neppure sto granchè di tette! Ahahahahahah!

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    2. Però non mi hai ancora visto, Marco, no?
      E io sono sia donna che attrice...

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    3. E in effetti Julez è infinitamente meglio della Mulligan: dal canto alle tette! :)

      Del resto, si sa che il Cannibale - sgomento a sentirlo chiamare Marco - non capisce una benemerita favazza in materia femminile. ;)

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    4. two lovers discreto, non mi aveva entusiasmato molto...
      sarà che la presenza dell'odiosa guinetpaltro non è proprio il massimo..

      julez, se sei davvero meglio di carey mulligan (e non credo perché meglio di lei ci sono poche donne al mondo, tra cui megan fox e visto l'odio di ford nei suoi confronti non credo sia tu) la domanda è: che cazzo ci fa con ford? ahahahah

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    5. Two lovers non ti aveva entusiasmato perchè non capisci un tubo e guardi solo gli attori, come tuo solito! ;)

      Julez sta con me perchè, al contrario tuo, ne capisce assai! :)
      E comunque, per inciso, la Mulligan è meglio della Fox, che è una bisteccona dalle caviglie grosse e i pollici deformi. E Julez è decisamente mooooolto meglio di entrambe. ;)

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  6. L'ho nella lista dei "da vedere" perchè Carey Mulligan mi piace parecchio (con quegli occhioni da cerbiatta indifesa). Anche a me, comunque, è capitato spesso che, se mi pompano tanto un film, alla fine rimango un po' deluso. Mentre se ti siedi davanti alla tv senza aspettative, riesci a trovare i lati positivi anche nei B movie estivi più trucidi...

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    1. Gae, verissimo quello che dici.
      Non so, il fatto è che mi aspettavo una cosa o supercult o da bottigliare selvaggiamente, e invece mi sono ritrovato questa via di mezzo.
      Peccato! ;)

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    2. grande el gae che apprezzi il fascino di carey mulligan, non come quell'eunuco di ford! hehehehehe

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    3. Sono certo che Gae ha gusti più simili ai miei, in fatto di donne. Meno male, perchè i tuoi sono davvero pessimi! Ahahahahahaha!

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  7. Sono d'accordo su tutto quello che hai scritto. Un film che lascia clamorosamente freddi, nonostante due bravissimi interpreti, adoro Carey Mulligan. Complessivamente una delusione. Ne parlerò a brevissimo anche da me.

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    1. Newmoon, io non mi direi tanto deluso dal film, quanto dal fatto che mi aspettavo qualcosa di clamoroso, in un senso o nell'altro. Invece l'ho visto e non mi ha sconvolto per nulla.

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    2. Per me sta proprio lì la delusione, alla fine mi sono sentita come se avessi visto un documentario. Completamente interte.

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    3. Ovviamente volevo scrivere indifferente....scusa...

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    4. Ti capisco, Newmoon. Anche a me non ha lasciato molto. Evidentemente McQueen non è il mio regista. ;)

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  8. io non l'ho ancora visto (mannaggia ai cinema di provincia!) ma ho letto tanti pareri e devo dire che non trasudavano molto entusiasmo, pochi o forse nessuno ha parlato di capolavoro. Non so perché ma l'idea che mi sono fatta di questo film rispecchia quello che hai scritto tu, me lo sento che è così...

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    1. Margherita, io l'ho approcciato tendendo alla bottigliata, invece è passato senza suscitare scompensi. Ha anche alcuni momenti molto buoni, ed è sicuramente ben girato, ma gli manca quel non so che in grado di rendere un film speciale.

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  9. Io l'ho trovato molto bello per quanto riguarda la realizzazione e soprattutto le interpretazioni, penso che i personaggi siano molto ben caratterizzati nonostante le poche parole. Detto questo, nemmeno io lo trovo un capolavoro, non mi ha emozionata, ma lo consiglierei (quasi) a chiunque.

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    1. Joy, concordo: regia ed interpretazioni sono ottime, così come la fotografia, ma a parte questo non resta molto da dire. Speravo davvero in qualcosa di più.

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  10. Allora, a parte le digressioni sui fasti da conquistadores del piccolo Ford ;), il gradimento da parte mia di questa pellicola segue una curva in lentissima ascesa fino al climax, ma che poi crolla negli ultimi dieci minuti. È una pellicola che si prende il suo tempo, che non vuole strafare nella sceneggiatura, ma che punta sui tempi, sull'atmosfera e su una regia elegante; è un film che come il primo di McQueen si concentra sul suo personaggio e basta, esteticamente e interiormente. In quest'ottica riesce perfettamente a rendere la sua condizione; peccato che, come dicevo, il film raggiunge il suo apice con 10 min di anticipo.

    Insomma, sto pippone per dire che secondo me è non è un filmetto carino, è un gran bel film che però si perde verso la fine. E vabbè.

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    1. Elio, secondo me questo è un gran bel film a tratti: il problema, fondamentalmente, è che non è coeso.
      Stesso difetto di Hunger, peraltro.
      Direi che McQueen si è mantenuto sullo stesso standard.

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    2. Di Hunger? Ma Hunger è una cosa così perfetta da far schifo. È un capolavoro senza se e senza me. Maledizione, a saperlo prima avrei potuto inserirti nel Boomstick ;)

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    3. Hunger è un bel saggio di tecnica, tutto qui.
      Se mi vado a rivedere Un condannato a morte è fuggito di Bresson, Hunger diventa praticamente elementare. ;)
      Capolavoro neanche per sbaglio. Due bicchieri e mezzo come Shame. Così mi guadagno il prossimo premio! :)

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    4. Quello emotivo è sempre un argomento spinoso, perché totalmente soggettivo, quindi che non ti abbia preso ci sta tutto. Non sei entrato in sintonia col linguaggio del regista, semplicemente perché tutti hanno corde e lunghezze d'onda diverse. Ma che sia obiettivamente un esercizio di stile ovviamente no. McQueen costruisce una struttura perfetta, in tre blocchi: il primo rende il fardello decisionale che grava sulle spalle di Sands, lasciando quest'ultimo sullo sfondo, ma con gli occhi bene aperti su cosa accade; il secondo con un'atmosfera perfetta, oltre ad una tecnica paurosa, delinea la parte più intima del personaggio caricandolo di umanità e spiegandolo; e il terzo è uno sguardo freddo, inesorabile ma mai asettico - proprio grazie al blocco precedente - sulle conseguenze di una scelta così forte. Una struttura simile, così lucida, così solida e granitica è inattaccabile. Ciò che invece è attaccabile è questo blog, e il virus che ti manderò non lo distruggerà, ma cambierà il numero dei bicchieri in maniera drastica. Sappilo ;)

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    5. Elio, capisco la tua riflessione: il fatto è che in giro c'è tutta una cricca di registi che sacrificano il contenuto rispetto all'estetica, giusto per mostrare a noi poveri stronzi quanto sono bravi loro con la macchina da presa. McQueen è certamente della categoria, per quanto non dei più odiosi.
      Ho percepito anche io il messaggio di Hunger, eppure, tolte alcune sequenze - l'uccisione del secondino, il tempo scandito dalla pulizia dei corridoi -, molto mi è parso artefatto.
      Inoltre occorre ammetterlo: la prima parte è VERAMENTE noiosa.
      Per il virus, vedi cosa puoi fare: considera che io sono abituato agli attacchi del Cannibale! ;)

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    6. No no, ma infatti io parlavo dei blocchi da un punto di vista di spessore introspettivo, non di tecnica. Costruisce quello spessore alla perfezione, sulla tecnica non penso ci siano dubbi. Ecco perché dicevo che il film può non averti preso per i motivi che spiegavo, assolutamente personali e leciti, ma affermare che sia solo un esercizio di stile e che mcqueen avesse solo l'intenzione di mostrare le proprie capacità, beh direi di no. Decisamente no.

      E poi a me la prima parte non ha devastato le palle, anzi. Il virus sì, quello devasterà qualsiasi cosa. Devo solo fare 5 anni di informatica, studiare altre anni da Assange e poi ci sono. Fossi in te inizierei a preoccuparmi, poi vedi un po' tu.

      Buona serata Ford.

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    7. Chissà, può essere. La cosa che mi insospettisce è che su Hunger sono addirittura d'accordo con il Cannibale, e quando questo avviene significa che le congiunzioni astrali createsi non possono essere contraddette! ;)
      Resta dunque il fatto che considero McQueen un pò come il Brandon di Shame: a seguito di un qualche suo rapporto irrisolto con il Cinema, vede tutto con lo stesso occhio asettico. :)

      Per quanto riguarda il virus, io lo aspetto a bottiglie spianate!

      Buona serata anche a te!

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  11. Ancora non l'ho visto e ormai non so più cosa aspettarmi. E non ho visto neanche Hunger.
    Two Lovers però era piaciuto molto anche a me. ;)

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    1. Ottimista, si vede che, al contrario del Cannibale, di Cinema ne mastichi. Two lovers era davvero straordinario.
      Resto comunque curioso della tua posizione rispetto a Shame e Hunger.

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  12. Ero proprio curiosa di questa tua recensione, dopo le altre lette in rete. Prima o poi lo vedrò, credo sia più poi che prima per come sto messa :D

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    1. Melinda, ora che l'ho visto mi viene da dirti di aspettare pure. In giro c'è di meglio.

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    1. Tienilo pure, ma non correre per vederlo. Come dicevo a Melinda, c'è roba sicuramente più meritevole in giro.

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  14. Ciao, ho trovato il tuo link all'interno di un sito amico e mi piace l'idea cinema-drink! Shame a me nn è dispiaciuto affatto, ci sono a livello registico ottime trovate, stilisticamente lo trovo xfetto. certo nn si esce dal cinema gridando al capolavoro... ma quello d'altronde succede così di rado, no? Anch'io ho un blog di cinema, se ti va vieni a trovarmi;
    recensionidipancia.blogspot.com
    Ciao!

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    1. Barbarella, benvenuta da queste parti.
      Il Cinema-drink ci sta tutto, specialmente rispetto all'idea di questo "saloon" dove trovarsi a fare quattro chiacchiere davanti ad un bicchiere che è fatto anche di Cinema.
      Verrò a vedere volentieri il tuo, già il nome mi piace.
      Per quanto riguarda Shame, io l'ho trovato un buon prodotto, ma forse mi aspettavo decisamente di più.

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  15. Già sai che non mi ha entusiasmato e sono super d'accordo con te. Aspettavo la tua recensione...
    E ti dirò anche di può, non ho neanche amato Two lovers...

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    1. Rossana, su Shame siamo d'accordo, ma rispetto a Two lovers partono le bottigliate! ;)

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  16. Almeno tu nell'universo, ma anche Lorant a dire il vero. Siamo già in 3 a sostenere che questo film non è un capolavoro, in 3 contro il mondo intero.

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    1. Perso, a dire il vero siamo un pò di più. Non è stato accolto trionfalmente come ci si sarebbe potuti aspettare.
      Newmoon ne è la prova. ;)

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  17. Ciao Ford ho citato la tua recensione in un post

    Shame: film scandalo o noia mortale?
    http://dino-freezone.blogspot.com/2012/02/recensioni-di-shame-film-scandalo-o.html

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  18. Dino, muchas gracias!
    Vengo a dare un'occhiata!

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  19. Visto ieri sera, ed è stato molto meno disturbante del previsto. Sono della tua opinione: regia meravigliosa, fotografia perfetta, attori in forma, ma tutto molto freddo e superficiale. Una gran bella confezione con pochi contenuti: voglio dire, il piano-sequenza della corsa è bellissimo, ma sarebbe stato bello uguale senza il film attorno.
    Non mi ha fatto venire voglia di vedere "Hunger", questo è certo.

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  20. Anche io l'ho atteso tanto questo film, è un po' mi ha deluso, non sono riuscito molto ad apprezzare il messaggio del film.
    Poi un parere personale, su un dettaglio del tuo post, è che secondo me la vita d'ufficio passata sui porno rende bene l'idea di quanto sia una malattia il suo stato.

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    1. Tiziano, posso capire la tua delusione. Anche io mi aspettavo decisamente di più.
      Lo stato mentale del protagonista, poi, è decisamente alterato, ma in fondo è lo specchio di un lato della nostra società.

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