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domenica 11 dicembre 2011

Shibumi - Il ritorno delle gru

Autore: Trevanian
Origine: Uk
Editore: Bompiani
Anno: 1979 (in Italia 2011)



La trama (con parole mie): Nikolaj Hel, appassionato giocatore di go e speleologo, uomo dalle molteplici culture ma privo di nazionalità, ha ormai superato la cinquantina, e vive la sua pensione dopo anni di servizio come sicario isolato in un magnifico castello nei Paesi Baschi.
Quando una giovane militante di un gruppo di patrioti israeliani che vorrebbe vendicare la strage di Monaco, nipote di un suo vecchio amico, si trova coinvolta in un complotto che tocca la Cia, gli interessi petroliferi arabi e la Casa Madre - organismo che sovrintende le gestioni dell'energia e dei servizi segreti in gran parte del mondo - guidato dal fratello della vecchia nemesi di Hel, Diamond, l'uomo si ritroverà, suo malgrado, al centro di una sarabanda di eventi che lo costringeranno a riprendere il suo vecchio mestiere.






Prima di iniziare, occorre che io ringrazi una volta ancora Don Winslow ed il suo Satori, uno dei romanzi più belli passati dalle parti di casa Ford quest'anno nonchè prequel di quello che è stato un cult del romanzo d'azione sul finire degli anni settanta: Shibumi.
Devo ringraziare Winslow perchè, colpevolmente, fino al suo ripescaggio di un personaggio da urlo come Hel non conoscevo Trevanian, ed ora mi ritrovo sbigottito dalla grandissima abilità di questo romanziere qui da noi praticamente sconosciuto: terminato il suddetto Satori e venuto a conoscenza della pubblicazione del libro che l'aveva ispirato, non ho potuto fare a meno di buttarmi nella lettura di quello che è considerato il Capolavoro dello stesso Trevanian, un'opera inconsueta per la sua natura complessa e poliedrica - simile a quella del suo protagonista - e decisamente unica nel suo genere.
Per quanto, infatti, Nikolaj Hel non rappresenti affatto il mio ideale di "eroe" - ruolo che, al contrario, ricoprono alla grandissima Hap&Leonard o Harry Hole - con il suo essere impeccabile, glaciale, riflessivo, a tratti ascetico - un perfetto giocatore di Go -, la vicenda che lo vede fulcro dell'azione ha il grande merito di catturare l'attenzione alla perfezione, coinvolgendo il lettore e rendendo a sua volta ancora più grande il lavoro compiuto da Winslow nella sua opera di ripescaggio ambientata nella parentesi non mostrata in questo Shibumi della gioventù di Hel.
La cosa che colpisce, nell'incedere delle pagine, è la grandissima capacità dell'autore di cambiare registro quasi si fosse catapultati all'interno di un insieme di romanzi, e non di uno soltanto: dall'ambientazione orwelliana della prima parte - concentrata sul ruolo della Casa Madre e le implicazioni politiche dell'attentato che da origine alla vicenda - al lungo racconto legato all'infanzia e alla gioventù di Nikolaj - quello più legato alle atmosfere di Satori -, che ha tutto il sapore del romanzo di formazione, dalla descrizione minuziosa dell'attività speleologica di Hel e dell'impareggiabile Le Cagot all'escalation drammatica ed intensa del finale, oltre alle similitudini e alle ispirazioni al gioco del Go e alle parentesi grottesche come quella che vede Hel tornare al suo vecchio lavoro di sicario per eliminare gli uomini di Settembre Nero, generi e registri si alternano quasi fossero più autori a comporre la sinfonia di Hel, con la stessa naturalezza del susseguirsi delle stagioni.
Si potrebbe definire Shibumi, anche e soprattutto per questo, un romanzo incentrato sul concetto di attesa, sulla pazienza di preparare il corpo e la mente al colpo decisivo, che ha in Nikolaj l'interprete perfetto, dalle danze erotiche con la sua concubina Hana - bellissimo il duello continuo tra i due, prolungato ad ogni rapporto, giocato sul filo e legato alla penitenza, sempre piacevole, che spetterà al primo che raggiungerà l'orgasmo - alle partite con il padre putativo Kishikawa, dal confronto con la nemesi Diamond all'amicizia con Le Cagot, dalla speleologia all'utilizzo dell'arte marziale che prevede l'uccisione dei bersagli con qualsiasi oggetto.
Hel attende.
Il momento giusto, l'orgasmo, l'amicizia, l'amore, la morte.
O nessuno di essi.
Perchè il buon Nikko è un cercatore, e andando oltre la vita e tutte le sue sfumature, vede solo lo Shibumi.
Lo Shibumi che, più che un concetto o una realtà, è uno stato mentale: la magia dell'astrazione che tocca soltanto alcuni, e solo quando l'innocenza della gioventù ancora li avvolge.
Un luogo placido oltre un mondo fatto di inganni e morte, in cui tutto è in pace con tutto, e la dignità di chi lo vive è così grande da divenire invisibile e quasi magica.
Un silenzio che è un concerto di sensazioni, che passa attraverso i misteri di una grotta da esplorare e di una donna che si potrà amare.
Un silenzio che passa attraverso gli occhi verdi profondi e limpidi di un uomo senza nazionalità, che ha fatto della conquista una progressiva privazione, per adattare il proprio bisogno ad una dimensione sempre più lontana da quella che la comune realtà ci insegna.
Un silenzio che anela alla vita, ma è in grado di scatenare la morte.
Nikolaj Hel è un cercatore.
E per quanto il suo ideale Shibumi potrà restare tale, lui continuerà a coltivarlo: come un amore che ha già una fine, un giardino distrutto cui basta la visione di un racconto per rinascere.


MrFord


"And in the naked light I saw
ten thousand people, maybe more.
People talking without speaking,
people hearing without listening,
people writing songs that voices never share
and no one dared
disturb the sound of silence."
Simon and Garfunkel - "The sound of silence" -


9 commenti:

  1. sono contento ti sia piaciuto!anch'io come te ho fatto il percorso inverso,da satori a shibumi, e quindi devo ringraziare il buon winslow...detto questo il libro di trevanian è bellissimo e nel suo genere assolutamente perfetto!
    massimiliano

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  2. se questo libro c'ha messo più di 30 anni a uscire in italia, allora al confronto alla distribuzione cinematografica nostrana sono tutti delle schegge... :D

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  3. Massimiliano, concordo appieno.
    Bravissimo Winslow a riprendere le atmosfere di Trevanian, che nel suo genere ha scritto una vera e propria pietra miliare!

    Cannibale, purtroppo la distribuzione letteraria è messa peggio di quella cinematografica!
    Meraviglie italiane!

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  4. in realtà fu pubblicato già nel 1980 - io ce l'ho - come ho anche altri due romanzi di trevanian usciti in italia allora: il castigo dell'eiger (da cui fu tratto il quasi omonimo film con clint eastwood, che viene citato in una nota di il ritorno delle gru) e Il castigo del cavallo di bronzo. altro, se è stato tradotto in italiano, al momento mi risulta irreperibile. lode a bompiani che ristampa.

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  5. Ganfione, sai che neanche cercando su internet ho trovato notizie dell'edizione del 1980!?
    L'Eiger me lo ricordavo anche io, dovrò recuperare anche il film, che è l'unico di Clint regista che non ho visto.
    Ad ogni modo, davvero grandi lodi a Bompiani.

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  6. addirittura venduto come rarità: vedere qui. purtroppo la mia è un'edizione economica, e comunque non la venderei. ho visto che era uscito in italia anche l'estate di katia e che prossimamente anch'esso sarà ripubblicato.

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  7. Ganfione, ora so che se avrò bisogno di un romanzo raro che non trovo mi rivolgerò a te per le ricerche! ;)

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  8. L'edizione con il titolo "Shibumi" è recente, ma il libro uscì, sempre per Bompiani, negli anni 80 con il titolo "Il ritorno delle gru". Io lo lessi allora trovandolo divertentissimo.

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    1. Vero, anche se io a dire il vero l'ho scoperto grazie allo splendido sequel/prequel di Don Winslow. Un romanzo ottimo.

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