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martedì 7 giugno 2011

Blog Wars - Una nuova speranza: The Greatest Hits (Parte II)

La trama (con parole mie): a completare la fenomenale lista del sottoscritto passata solo ieri su questi schermi, siamo giunti all'ultimo capitolo delle schermaglie musicali tra me ed il caotico Cannibal Kid, acerrimo nemico della fordianità - e anche di gran parte della musica -. Sotto dunque, dato che non possiamo esimerci, con il Greatest Hits del mio rivale, ultimo fuoco di una battaglia epica e preludio agli scontri che partiranno la prossima settimana e vedranno coinvolta nientemeno che la settima arte. Tenetevi forte!

Ed ecco il perfido, "cattivo" Cannibale pronto a fare scempio della decenza.
Ed eccoci a quello che, in qualche modo, sarà l'ultimo capitolo delle guerre bloggari - almeno per qualche giorno -, ovvero la selezione decisamente interessante del mio invece purtroppo per lui poco interessante rivale, Cannibal Kid.
Personalmente, ho trovato le sue selezioni interessanti, anche se forse un pò troppo fossilizzate su quella voglia di stupire a tutti i costi tipica dell'adolescenza nella quale ormai non riesco più a rispecchiarmi da un bel pezzo.
Del resto, come lo strafottente Kid ama millantare, lui è il degno rappresentante dei genietti meteora, quelli che nessuno saprà mai come sarebbero sopravvissuti a una decina di dischi perchè sono quasi tutti schiattati entro il terzo: il suo approccio è un pò come andare fortissimo sui cento metri, essere un pò il Bolt della musica, senza avere ancora coscienza del fatto che la vita - che la musica e basta se la mangia a colazione - è una sfiancante, faticosissima ma incredibilmente soddisfacente maratona.
Prima o poi, ne sono certo, i suoi gusti tendenti al metrosexual si attenueranno conservando il meglio ed aprendosi anche a tutto ciò che ora lui stesso vede come fumo negli occhi.
In fondo - ma proprio in fondo - il ragazzo promette bene, e quando si deciderà ad eliminare dalle sue playlist roba schifosamente ruffiana e di finto nicchia come Le luci della centrale elettrica tutto sarà inesorabilmente più piacevole e godurioso.
Per questo, sono certo che i prossimi scontri saranno un ottimo, educativo terreno per il vostro Cannibale preferito.
MrFord
 
Ma MrFord è sempre pronto a ricacciare indietro a pistolettate quella sua faccia impertinente.
Lo scopo di questa serie di guerre bloggari non è stato solo quello di far conoscere un po’ di buona musica da tutte le varie epoche storiche recenti e, nel caso di Mr. James Ford, anche un po’ di pessima musica uahahaaah. Non è stato nemmeno stabilire chi abbia gusti e cultura musicale migliori (in questo modestamente credo di vincere io a mani basse altro uahahahah). Lo scopo principale è stato allora quello di saccagnarsi e darsene di santa ragione a livello verbale in modo da infliggere all’avversario più colpi possibili. La musica poi, per quanto molto importante, si è più che altro rivelata un pretesto per martellarsi, un po’ come il calcio è giusto una scusa per fare del casino in programmi come Il processo di Biscardi o nei “talk show” sportivi di Telelombardia.
Pensate quindi sia finita qui? Tranquilli che di altre occasioni di scontro ce ne saranno:
Cannibal Kid e Mr. James Ford sono infatti lieti di annunciarvi che presto ci sarà una nuova serie dedicata al Cinema. E anche allora ne vedremo delle belle.
Intanto, musica maestro.

Ecco alcuni degli artisti che sono rimasti fuori per pochissimo e con grosso dispiacere dalle mie liste, cui rendo onore con una doverosa citazione anche se alla fine non ce l’hanno fatta ad entrare tra i titolari:
ANNI ‘60: Lucio Battisti, Dusty Springfield, Roy Orbison, Kinks, Diana Ross & the Supremes, Nancy Sinatra
ANNI ‘70: Iggy Pop, Runaways, Roxy Music, Madness, Nick Drake, Suicide, Ramones, Big Star, ELO, Cheap Trick, Patti Smith
ANNI ’80: Echo and the Bunnymen, Public Image Ltd., Siouxsie and the Banshees, Talking Heads, Cocteau Twins, Jesus & Mary Chain, Cars, Beastie Boys, Bangles, Human League, Duran Duran, Cyndi Lauper, Pretenders, Chris Isaak, Michael Jackson
ANNI ’90: Fiona Apple, Air, Beck, 2Pac, Dr. Dre, Portishead, Massive Attack, Tricky, Prodigy, Ash, Primal Scream, Placebo, Hole, My Bloody Valentine, Suede, Aphex Twin, R.E.M., Oasis, Cranberries, Alanis Morissette, Belle and Sebastian, Kelis, Erykah Badu, Cardigans, Pulp, Mansun, Elastica, Pavement, Soundgarden, Stone Temple Pilots, Elliott Smith
ANNI ’00: Bat for Lashes, Amy Winehouse, Eminem, Kanye West, Florence and the Machine, Queens of the Stone Age, Lady Gaga, Damien Rice, Yeah Yeah Yeahs, Muse, Interpol, Frank Ferdinand, Adele, Outkast, Burial, Vampire Weekend, Crystal Castles, JJ72, Paramore, Coldplay, Bloc Party, Killers, Verdena.

Ieri abbiamo rivisto i 10 dischi migliori per Mr. James Ford, alcuni buoni altri un po’ meno, ma oggi è la volta di quelli di qualità superiore del sottoscritto Cannibal Kid. Are you fuckin’ ready?
Cannibal Kid

The Velvet Underground & Nico “The Velvet Underground & Nico” (1967)

Cannibal Kid Un disco che è un’opera d’arte completa, dalla copertina Banana Joe di Andy Warhol, alle note dolci di “Sunday morning” e “Femme Fatale”, fino alle allucinazioni di “Venus in furs”. Ai tempi dell’uscita non si può certo dire abbia fatto sfracelli di vendite, eppure chi li ha ascoltati ne è rimasto profondamente influenzato e il culto dell’album della banana è cresciuto nel corso degli anni. Sono queste le band che preferisco, quelle troppo avanti per i loro tempi… Ti va bene che è del 1967, perché se un lavoro così uscisse oggi, tu Ford diresti che è troppo radical chic e probabilmente ci metteresti 40 anni per apprezzarlo veramente buahahah!
Mr. James Ford Quando l'innovazione è pura e semplice arte.
Non esiste radicalchicchismo che tenga, in questo disco INCREDIBILE sotto tutti gli aspetti. Grande Lou Reed, immensa Nico.
Tutti, ma proprio tutti, dovrebbero possederne una copia e farlo girare nei piovosi weekend autunnali, o nelle notti più calde e confuse d'estate.
E statene certi, non vi tradirà mai e poi mai.

The Doors “Strange Days” (1967)

CK Memorabile il loro disco d’esordio, quello con i brani più famosi da “Light my fire” fino a “The End” e inserito in lista da Ford. Io però preferisco questo secondo album, in pratica un inno alla stranezza da “Strange Days” a “People are strange”. Incredibilmente attuale poi il suono che possiede ancora gran parte di questo lavoro (a differenza del più datato e strettamente 60s debutto).
JF Stesso discorso di cui sopra. Perché ammettere la grandezza di pezzi come "Light my fire" o "The end" quando possiamo darci un tono affermando di preferire "Peolple are strange"? Una scelta tipica di chi racconta sempre un'esperienza migliore di quella che tu, povero stronzo che gli sei di fronte, potrai mai fare, mascherandola ovviamente come un vissuto tormentato e traumatico.
Praticamente, un invito alla bottigliata.

Sex Pistols “Never Mind the Bollocks” (1977)

CK Un gruppo, un disco, due miti, Johnny Rotten e Sid Vicious, simboli assoluti di tutto ciò in cui credo e che adoro di più: distruzione e sberleffo totale nei confronti di tutto e di tutti. Che sia la Regina, il Sistema o Mr. Ford con la sua musicaccia…
God save the Pistols and not you, Ford!
JF Possiedo e ho amato molto questo disco, rimasto in ballottaggio per lo slot "punk" andato poi ai Clash - nettamente superiori -, ma ai tuoi miti dello sberleffo riservo una marea di bottigliate perchè tanto, conoscendoli, potrebbero anche apprezzare.
Detto ciò, meglio i rockettari jurassici sempre in pista che questi scheletrici adolescenti allo sbando!
CK Certo che se non avessi sprecato 50 slot per i tuoi cantautoroni, qualche spazio in più per il punk ti sarebbe rimasto…

Blondie “Parallel Lines” (1978)

Cannibal Kid Dei Blondie ci sarebbero da mettere tutti i loro primi album, ma mi limito a “Parallel Lines” che contiene alcune tra le loro tante canzoni più mitiche (“One way or another”, “Heart of Glass”, “Hanging on the telephone”, “Sunday Girl”), contrassegnate dal loro irresistibile sound pop-punk-dance-wave. Usatissimi dal cinema, hanno influenzato molta della musica che mi piace di più oggi. Un disco leggero e gradevole contro la pesantezza e la noia della tua musica, Mr. Harrison Ford. E Deborah Harry mito assoluto, tiè!
Mr. James Ford Debby Harry, caro dolce, sensibile, piccolo Cannibale, è pane e salame almeno quanto me, e sicuramente riderebbe della maggior parte delle tue scelte musicali e delle lacrimucce versate in cameretta.
Quindi, più che bottigliare una scelta comprensibile, bottiglio te, che non hai ancora capito la potenza del panesalamismo! E se io sono Han Solo, Debby Harry e Leia! Ahahahahah!
CK Che un’icona punk e glamour musicalmente eclettica e orientata verso la new-wave e la dance abbia qualcosa a che fare con il tuo grezzo pane e salame è un’idea tua e, per farti contento, posso anche farti credere sia vero. Io rimango comunque dell'idea che la musica dei Blondie nasca proprio come reazione a quella dei cantautori e dei dinosauri del rock da te proposti...
 
The Smiths “The Queen is Dead” (1984)

Cannibal Kid Degli Smiths andrebbe citata l’opera omnia, composta da 4 album e una serie di singoli. Ché loro canzoni-capolavoro come “Please please please let me get what I want” le potevano usare come b-side, talmente grandioso era il loro materiale. Mica come i tuoi poveri artisti pivellini che fanno fatica a infilare una canzone decente una persino in un album. Morrissey, Johnny Marr e compagni hanno fatto la musica britannica degli ultimi 30 anni. Simply the best, c’è poco da fare. Tra i loro album scelgo “The Queen is dead” e se non ti sta bene, Mr. Ford you’re dead!
Ah comunque Ford il Barbaro ti sfido a replicare senza usare le seguenti espressioni: “depressi”, “radical-chic”, “sopravvalutati” e “mi chiamo James Ford e solo i miei dischi sono fondamentali e hanno fatto la Storia della Musica Mondiale e tutto il resto è Merda”.
Mr. James Ford Grande rispetto per gli Smiths e la loro musica, sicuramente importante nella formazione del pop britannico. Detto questo, Ford il barbaro dice: "Schiacciare Morrissey, inseguire Johnny Marr mentre fugge, e ascoltare i lamenti delle femmine mentre li prendi a bottigliate".
Guarda cosa mi fai fare: per darti una lezione devo anche prendermela con i gruppi che mi piacciono.

The Cure “The head on the door” (1985)

CK Come per i Beatles nei 60s e David Bowie nei 70s, per la produzione dei Cure negli 80s non c’è che l’imbarazzo assoluto della scelta, tra le meraviglie di varia natura che ci hanno regalato. Per ogni persona-bestia come te che non li inserisce tra le band fondamentali degli anni Ottanta un angelo in Paradiso perde le ali e, tanto per essere equi, all’Inferno un diavolo perde le corna.
La mia preferenza personale assoluta va alla magia pop contenuta in “The head on the door” (con perle come “Close to me”, “In between days” e “Six different ways”), ma adoro pure “Faith”, un disco scurissimo che anticipa le atmosfere di Twin Peaks (sentite “The Funeral Party”), le atmosfere incantate e dark di “Seventeen seconds” e la disintegrazione che non è mai suonata tanto bene come in “Disintegration”.
E a tal proposito, Mr. Ford Balboa, ti disintegro e come Ivan Drago ti spiezzo in due! Per questo non c’è nessuna cure che ti possa salvare. E attento che ti vengo a trovare nei tuoi Sweet dreams come Freddy Krueger e come ninnananna ti canto “Lullaby”.
Potevo dire qualcosa di più anni ’80 di questo?
JF Caro Cannibale-San, non mi fai certo cadere nei tuoi trabocchetti da due soldi con giri di parole come questo, io vesto il Cobra (Kai) e ti spappolo la faccia con il colpo dell'airone, e ti spedisco nella Daydream nation dove ti aspetta il vecchio Jason armato di tosaerba, e io mi godo lo spettacolo schiaffandomi un menù di Burghy.
Detto questo, e rispettando i Cure nonostante la gran voglia di strappare le ali a un buon quantitativo di angeli, confermi il tuo cattivo gusto preferendo questo disco a Seventeen seconds e Faith, enormemente superiori.
CK Ecco: quando non sai più cosa inventarti pur di non ammettere che i miei gruppi sono di gran lunga migliori dei tuoi, ti appigli alla scelta di un album piuttosto che un altro, quando invece l'unica cosa che dovresti fare è scusarti pubblicamente per il fatto di continuare a mettere robette tipo Rick Springfield anziché i Cure o David Bowie!
JF Ti ricordo soltanto che è la stessa tecnica che hai usato tu stesso più volte, forse per mascherare i tuoi discutibili gusti.
CK E allora tu sei un copione gne gne gne gne gneeene!

Nirvana “Nevermind” (1991)

CK Ed eccoci arrivati alla discussione forse più attesa e pericolosa dell’intera nostra serie di blog wars: quella sui Nirvana e su Kurt Cobain. Ho scelto 2 dischi, e Mr. Ford me lo concederà dopo il doppio Johnny Cash e se non me lo concede me ne sbatto e li metto lo stesso, perché senza Nevermind non si dovrebbe nemmeno avere il diritto di parlare, degli anni ’90. Capito Ford?
Al di là di “Nevermind”, quel capolavoro universalmente riconosciuto da tutti tranne uno (il mio rivale), che ancora oggi a 20 anni di distanza è l’esperienza rock e punk più incredibile si possa provare, personalmente sono affascinato soprattutto da come Cobain abbia reagito al successo mondiale di quell’album, a come se ne sia sbattuto di quel successo, a come abbia tirato fuori un disco di puro alternative rock come “In Utero”, in cui a chi gli chiedeva un’altra “Smells like teen spirit” lui ha risposto ironicamente con “Rape me” (Strauss-Kahn: non era un ordine da seguire alla lettera!). Una fuga dal successo pazzesca da concepire, soprattutto in tempi odierni in cui a un pirla chiunque basta passare 15 minuti dentro la casa del Grande Fratello per considerarsi Dio. A Kurt invece importava solo della sua musica, non delle maledette luci della ribalta, e infatti da queste è finito per rimanerne schiacciato. Non solo da queste, comunque, ma anche dalla sua nota dipendenza da eroina e dai suoi problemi serissimi allo stomaco. E qui veniamo al punto che a Mr. Ford probabilmente preme di più: come per i Joy Division di Ian Curtis, non potendo dire nulla sul valore indiscutibile della musica va a toccare questioni personali, personalissime. Cosa ne sai tu dei dolori lancinanti allo stomaco di Kurt? Io non li conosco e quindi non mi permetto di discutere sulla sua scelta. A te comunque se vuoi li faccio conoscere con un paio di pugni ben attestati ahahah!
Comunque io preferisco giudicare gli Artisti da ciò che hanno fatto in vita, piuttosto che dal modo in cui sono morti. E se non ti piace la musica depressa, lacerante e bellissima di Kurt, che ti devo dire? A me ogni volta provoca ancora una fitta al cuore e tu se vuoi vai pure ad ascoltarti la Macarena!
JF Giustamente ricambio il favore dei sixties accettando di buon grado uno dei protagonisti indiscussi delle blog wars: Kurt Cobain.
Ovviamente tu, che sei una fashion victim della peggior specie, ti fermi alla superficie e scegli due lavori bellissimi ma invecchiati male come Nevermind e In utero preferendoli all'Unplugged, all'interno del quale sì che si notava tutta la sofferenza del leader dei Nirvana rispetto al successo che l'aveva investito, una roba da pelle d'oca che tocca nel profondo anche il sottoscritto. Detto ciò, passiamo ai punti dolenti.
Sinceramente, del mal di pancino di Cobain - forte o no che fosse - non mi frega proprio una fava secca: puoi avere tutti i mali del mondo, ma se a neppure trent'anni ti guardi attorno e hai il successo, un genio musicale incredibile, una figlia appena nata, i soldi, un pubblico che ti adora e la strada in discesa verso il mondo, e decidi di buttare tutto via perchè sei piccolo e fragile allora fanculo, sei proprio un povero stronzo che non si sarebbe meritato nulla di tutto quello che ha avuto al pari dell'ultimo dei minchioni del Grande Fratello. Ci sono persone che lottano tutta la vita per una briciola di quello che tu hai avuto, o avresti potuto avere, e tu, poverino, ha la bua al pancino e per alleviarla ti fai di eroina e se non basta la fai finita!? Bravo, complimenti.
Ma sai che ti dico, caro il mio piccolo, fragile Kurt? Non sei affatto bruciato subito, perchè non sei bruciato affatto. Tu eri morto già prima di iniziare.
E da queste parti, si ama la vita. Quindi prendi tutte le tue cazzo di stronzate, schiacciale bene nella cartuccia, e rilassati: ci penso io a premere il grilletto.
Direi che con questo ho appena sancito l'inizio della terza guerra mondiale. :)
CK Guarda, non provo pena per te (ai mostri non la concedo), ma solo per chi avrà la sfortuna di leggere, purtroppo anche sul mio blog, una delle più grandi maree di bestemmie e assurdità che mi sia mai capitato di vedere contenute tutte insieme in una volta sola su uno dei più grandi di sempre. Non solo in ambito musicale. Chi spara a zero giudizi del genere su persone e scelte assolutamente private e personali che nemmeno conosce, lui sì che per me è davvero bruciato nel cervello. O più semplicemente dentro al cranio ha solo delle scimmie urlatrici.
Ad essere invecchiati male comunque non sono certo Nevermind o In Utero (per dire, i Foo Fighters con lo stesso sound sono attualmente ai vertici delle classifiche mondiali), ma, come le tue parole oltre che le tue scelte musicali confermano: sei solo tu.
JF Kurt Cobain sarebbe uno dei più grandi di sempre in ambito musicale - e potrebbe starci - e non solo!? E cosa sarebbe questo "non solo"? Ha rifiutato i soldi, il successo, la vita? Bene, bravo, bis. Ops, niente bis. Non ci sono bis, una volta che sei schiattato.
I grandi di sempre sono ben altri. Mi vengono in mente giusto Gandhi, o, visto che sono i giorni giusti, Giovanni Falcone.
Cobain era soltanto un ragazzino viziato con molto più talento di quanto si sarebbe meritato.
Purtroppo, però, come dice il vecchio Clint, "i meriti non c'entrano, in queste cose", e così mi devo anche sopportare tutte le tue fregnacce sui mostri neanche fossi Von Trier. E poi scusa, non sei tu che sostieni la distruzione dei miti e delle leggende? Tu prenditi il resto, che io demolisco con grande piacere tutto il Nirvana dei tuoi amichetti grunge. E dopo essermeli pappati, li cago volentieri dritti in fondo all'Inferno.
CK Di Kurt e dei Nirvana rimarrà comunque per sempre l'unica cosa di cui tu non hai parlato: la musica.
JF Rimarrà, come ho più volte sottolineato, ma per me resteranno sempre un passo fuori dalla cerchia di quelli che continuerò ad ascoltare e ricordare.

Blur “Blur” (1997)

CK I Blur sono il mio gruppo preferito in assoluto di tutti i tempi, quindi il primo posto nella mia classifica 90s è loro di diritto e basta. Incapaci di fare un disco anche meno che bello, da “Parklife” a “The Great Escape” e “13”, il mio favorito è il loro quinto omonimo album, quello che segna la grande fuga dal brit-pop (genere che è stato fondamentale nella mia formazione musicale iniziata proprio a metà anni ’90, quindi cito anche altre band che adoro come Suede, Pulp, Mansun, Ash, Elastica, Supergrass, Super Furry Animals, Bluetones, Verve, Sleeper, Dodgy, Charlatans, Cast… ma potrei andare avanti davvero per due giorni interi). (What’s the story) Morning Glory è stata la prima musicassetta che ho acquistato, però ben presto la mia preferenza è volata sulla band rivale della scena brit-pop.
I mitici Blur qui non dimenticano il favoloso lato pop della loro musica, ma abbracciano a questo giro molte altre sonorità, dall’indie-rock americano al grunge, dall’elettronica passando pure per il country e il punk fino ai primi esperimenti di quel che Damon Albarn farà in futuro con i Gorillaz (in “On your own”).
Un disco grandioso e quella bomba di “Song 2” in meno di 2 minuti fa saltare per aria per intero tutti i tuoi pseudo dischi, Mr. Ford, ma quello “It’s not my probleeeeem”!
WOOOOOOOOOOH
OOOOOOOOOOOOH!
JF Onestamente, anche io ho sempre preferito Albarn e i suoi esperimenti ai poco simpatici e parrucconi Oasis, che ero già bello pronto a bottigliarti. Evidentemente, però, non sei partito del tutto e hai optato per una scelta saggia, affidandoti al disco che contiene uno dei singoli più tosti del decennio.
Certo, il resto dei gruppi brit pop che citi li getterei senza ritegno in un bidone dando loro fuoco ed assaporando l'odore di pappamolle bruciato di mattina, ma non voglio infierire troppo, dato che per questo ci sarà tempo.
CK Tra anni '80 e anni '90 non hai inserito un solo singolo gruppo britannico. Ma come è possibile??? C'è poco da fare, Ford: sei proprio il mio opposto!
JF E meno male: altrimenti che Blog Wars sarebbero state!?


Radiohead “Kid A” (2000)
CK Ok Computer aveva segnato la mia adolescenza con inchiostro indelebile e Kid A credo sia stato quindi l’album che ho atteso con maggiore curiosità in vita mia. Il primo ascolto è risultato uno shock, ma tempo pochi giorni e questo album alieno sceso sulla Terra da un altro pianeta mi aveva già conquistato. I Radiohead c’erano riusciti: due dischi epocali uno in fila all’altro e questo era una vera rivoluzione. Una band pop-rock che abbandonava le chitarre, i sentieri facili e copriva anche la voce di Thom Yorke, marchio di fabbrica della band, con mille effetti fino a renderla irriconoscibile. Una fuga dal successo facile (che a me ricorda quella di Kurt Cobain nel post-Nevermind) che dopo The Bends e Ok Computer avrebbe potuti renderli i nuovi U2, ma loro hanno scelto un’altra strada, una più coraggiosa, e alla fine sono diventati qualcosa di molto più grande. Così si fa!
A livello personale è stato uno degli album che hanno segnato di più la mia crescita musicale e anche il mio allontanamento dal rock tradizionalmente inteso verso altri lidi, che hanno portato anche alla nascita del mio alter-ego Cannibal Kid come autore di musica elettronica (nickname poi mantenuto anche in qualità di blogger) che potete sentire QUI, e così mi sono fatto pure la marketta, Ford.
JF Fatti pure tutte le marchette che vuoi, piccolo Cannibale, non serviranno ad evitarti il destino di finire travolto dalla potenza della musica in toto, e non solo quella di nicchia che ascolti tu con tanta ostentata presunzione.
Per il resto, su questo disco non posso proprio dire nulla, anche perchè è il mio preferito dei testadiradio, ed uno dei migliori - se non il migliore - dell'appena trascorso decennio.

Daft Punk “Discovery” (2001)

CK Questo è uno dei dischi che risuonava durante la memorabile gita di 5a liceo a Barcellona: la prima cotta pesante, la prima ciucca pesante (e Mr. Ford che mi crede tossico dirà anche la prima droga pesante). Giorni confusi e alcolici, il cui ricordo è un po’ sfumato ma che comunque erano accompagnati anche dalle note dei Daft Punk, che poi sono stati la colonna sonora dell’intera estate 2001, quella del passaggio da liceo a università, il passaggio in teoria verso la fase adulta che però nel mio caso di eterno Peter Pan non si è compiuto ancora del tutto. E forse non si compierà mai. D’altra parte preferisco così piuttosto che diventare come Ford che a 30 anni parla già come un ultraottantenne. Questo comunque è uno dei più grandi party album mai realizzati nella storia, ed è un party a cui tu Ford non sei gradito. Mi dispiace, il tuo invito si dev’essere perso per posta. Tu però direi che anche tu li hai messi nella tua lista. Ma come? Loro non sanno suonare la chitarra né alcuno strumento, il loro sound è fatto tutto ai computer, quindi per te dovrebbero essere solo dei nerd sfigati che la musica, quella vera, nemmeno sanno cos’è. E invece no, ti piacciono solo perché… sono mascherati?!? Però loro, al contrario dei buffoni tuoi amichetti, non sono dei clown ma solo degli idoli!
JF Pensa che roba: scopro che anche per il mio antagonista Barcellona è stato un importante crocevia. Del resto, è una città fantastica.
Io, però, ci andai la prima volta nell'estate del 2006, già un pò più in là con gli anni, e da solo.
Non giravano i Daft Punk, ma fu un viaggio incredibile che mi portò ad essere l'ultraottantenne di oggi. O forse al nostro signor Peter Pan proprio non va di capire come funzionano le cose una volta che è spuntata la barba, ed occorre cominciare a farsi un bel mazzo anche quando si ha un uncino al posto di una mano.
Detto questo, i nostri mascherati amici non sono anche nella mia lista in quanto tali ma perchè, pur non suonando alcuno strumento, hanno l'impostazione mentale dei grandi compositori - qualcuno ha detto cantautori!? - e io, che adoro i festeggiamenti, non potevo proprio farne a meno.
Piuttosto tu, depresso Cannibale, com'è che ti tuffi in un party!?
CK Ah ecco perché sei così malvagio: sei il maledetto Capitan Uncino!
Tu comunque puoi andartene giusto alle tue feste per metallari e motociclisti tatuati, o al massimo a ballare DJ Francesco con i tuoi amichetti pirati.
JF Naaa, è molto più divertente venire a disturbare alla tua festicciola dalla scarsa vitalità. ;)

E per ora, come i vecchi tradizionalisti stile Mr. Ford direbbero, è tutto.
Ma non preoccupatevi perché le vostre Blog Wars preferite (forse perché le uniche presenti sul web? può essere) torneranno presto e il nuovo motivo-pretesto di scontro sarà… IL CINEMA.

6 commenti:

  1. Le raccolte sono difficili da giudicare. A me basta il diabolico trio: Cure, Smiths e Radiohead per rendere questa lista degna. Poi mancano sempre i Dire Straits. Ma non voglio fare scorrere oggi il sangue già salvato ieri ;-)

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  2. Gae, il pretesto per qualche bottigliata tra me e Cannibale è sempre ben accetto!
    Quindi anche io sostengo i Dire Straits al tuo fianco contro l'antirock Cannibale!

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  3. *mr. ford
    io ho confermato il mio eclettismo, mentre tu sei rimasto ancorato nelle paludi del bollito classic rock...
    :D

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  4. Cannibale, quale eclettismo!? Quello dei depressi!? Ahahahahahahahahh!
    Ti ricaccio io nelle paludi, razza di non morto che non sei altro! ;)

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  5. daft punk, blondie, sex pistols, nirvana, blur...
    una scarica di adrenalina totale!
    mica come i tuoi pallosissimi cantautoroni da addormentarsi all'istante :D

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  6. Clash e Guns da soli sbriciolano tutti i tuoi gruppetti a suon di schitarrate! ;)

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