Pagine

mercoledì 9 febbraio 2011

Il discorso del re

La trama (con parole mie): Anche i sovrani hanno un'anima fragile, e nel momento del bisogno possono anche scoprire che, alle spalle, hanno uomini preziosi e di grande ingegno pronti a rimanere invisibili e a dare tutto di loro stessi affinchè le stesse maestà possano salutare da un balcone la folla pronta a fronteggiare una guerra.
Rassegnamoci, noi che amiamo il Cinema. Quest'anno, gli Oscar, se li prende tutti Tom Hooper.

Visto che, in ogni caso, probabilmente qualcuno penserà che sono stato prevenuto, lo specifico al volo: Il discorso del re, tecnicamente parlando, è un film molto ben fatto.
Regia pulita, a tratti virtuosa, scrittura semplice ma ad orologeria, attori in parte e in grande spolvero, fotografia più patinata di un videoclip con quel fare da quadro d'epoca che fa tanto vintage.
Sospiro, come un peso lasciato alle spalle per la recita che finisce.
Ora che mi sono lavato la coscienza rispetto all'opinione tecnica posso tranquillamente sorridere osservando la bottiglia pronta a vibrare i suoi colpi migliori.
Ma è soltanto un momento, perchè Il discorso del re, le bottigliate, non se le merita.
In fondo, non è una di quelle merdate inguardabili - qualcuno ha detto The tourist? - che non dovrebbero essere neppure distribuite, e neppure qualcosa di degno di nota.
Così, decido di riporre l'ascia di guerra: in fondo, i paraculi non mi sono mai piaciuti troppo, e allo scontro con gli stessi ho sempre preferito un approccio più misurato, degno della loro stessa poca sostanza, o più diplomaticamente diplomazia.
Che, a ben guardare, non è certo la stessa che, a cavallo delle vicende narrate, applicò Churchill in modo da preservare l'Inghilterra quanto più possibile, passando più volte per cattivo, ma mai, certo, per un furbetto con il fare da lord.
Forse, ma è una mia supposizione, anche Giorgio VI era così.
Ma noi non lo sapremo mai davvero, perchè il signor Hooper ha deciso che la confezione deve essere la prima regola, e così anche lo sproloquio - ma dovrebbe davvero risultare divertente, o coraggioso, quel continuo "merdafottitistronzo" per ricacciare indietro la balbuzie!? - pare una cosetta da sala da the, ed i duetti tra il riluttante sovrano ed il pioniere Lionel violini che, sinceramente, rischiano, per quanto intonati, di annoiare tremendamente il pubblico già dai primi dieci minuti.
Perchè è questo che è, paradossalmente, Il discorso del re. Noioso. Terribilmente noioso.
Come la peggiore delle dicerie sull'anglosassonità.
Noioso e pieno di sè.
Ed è altrettanto curioso quanto un film del genere possa catturare premi ed elogi anche dal pubblico che con il Cinema autoriale ha poco a che fare - per scelta, interesse o affari suoi - provocando, al contempo, in chi ama la settima arte sbadigli ed emozioni prossime allo zero tanto da sperare in più di un'occasione che il minutaggio decida di abbreviarsi come per magia, e da due ore piene si passi ad una più agevole ora e mezza scarsa.
Neppure quello che dovrebbe essere il crescendo, il climax del trionfo, appare come il più classico dei tripudi da statuetta dell'Academy, eppure forse, Il discorso del re è quello che i membri della stessa volevano: un film d'autore che è quanto di più lontano dall'autorialità ci possa essere, una confezione elegantissima per immagini palesemente volgari negli scopi, un manifesto di professionalità per interpretazioni che nulla lasciano, se non sorrisi tirati di quell'imbarazzo che si prova andando a trovare vecchi parenti che si deve fingere di incontrare con piacere.
E pensare che, in una delle notti più attese del Cinema, Il discorso del re potrebbe fare - e farà - incetta di statuette, appare come una terribile presa di posizione di comodo, conservatrice e statica, ammuffita e soporifera.
A ben guardare, tutte cose davvero lontane dall'impresa umana e dirompente di Giorgio VI e del suo amico Lionel.


MrFord


"I can't believe you looked at me
with your Johnnie Walker eyes,
he's gonna get you and after he's through
there's gonna be no love left to rye."
Lady Gaga - "Speechless" -



31 commenti:

  1. qualche sospetto a quel che leggevo in giro l'avevo, ora trovo anche tua conferma. gli oscar toppano non di rado, c'è poco da fare.

    RispondiElimina
  2. oooh ben detto! condivido in pieno!
    con "una cosetta da sala da the" hai trovato la definizione perfetta per questa pellicola, che in certi punti vorrebbe far ridere, ma al massimo provoca uno di quei sorrisi finti appunto da sale del the.
    quel "merdafottitistronzo" (io l'ho visto in inglese ed è "fuckshit", ma forse rende meglio in italiano visto che c'abbiamo più parolacce) è poi una scena fatta con l'intenzione di essere cult e per me invece è uno scult totale.
    oltre che noioso, un film vecchio decrepito, come l'istituzione della monarchia

    RispondiElimina
  3. Roby: purtroppo questo si prospetta, nonostante le grandi opzioni presenti, un anno buio per l'Academy.

    Cannibale: io direi che, con la monarchia, dovremmo abolire pellicole di questo genere.
    Mi sono annoiato così tanto da non avere neppure la voglia di prenderlo ben bene a bottigliate!

    RispondiElimina
  4. Ubi, buona fortuna.
    Se ad un certo punto dovessi addormentarti, tranquillo. E' un effetto collaterale previsto dal salottino organizzato da Tom Hooper. ;)

    RispondiElimina
  5. uff… sono in bilico! vabbè propenderò per il vederlo. Tanto vale! Chissà potrei essere l'unica estimatrice! :)

    RispondiElimina
  6. Petrolio, sponsorizzo anche io il tentativo di visione, anche se, onestamente, mi pare una pellicola un pò troppo "tranquilla" e convenzionale per i tuoi gusti, almeno per quanto mi pare di capire.
    Ad ogni modo, buona visione! Fammi sapere poi come ti sembra!

    RispondiElimina
  7. visto ieri..è ancora troppo presto per una recensione..Ma la prima impressione non è stata buona..staremo a vedere se col tempo mi cresce dentro o non mi lascia nulla..

    RispondiElimina
  8. Perso, mi sa che propendo più per la seconda.
    Del resto ci voleva, il classico film da Oscar che non significa una bella mazza.

    RispondiElimina
  9. Guarda, Ottimista,
    una al volo, ma molto decisa, giusto per festeggiare il tuo ritorno! ;)

    RispondiElimina
  10. me lo vado a vedere domani, spero di non addormentarmi!!

    RispondiElimina
  11. non ho letto nulla visto che dovrò vederlo a breve..ti farò sapere boss!

    RispondiElimina
  12. Eva, attendo il tuo parere, se riesci a stare sveglia! ;)

    Lorant, mi sa tanto che qui saranno bottigliate pesantissime! Attendo la tua recensione!

    RispondiElimina
  13. mi appropinquo a stilare la rece, cmq bottigliate a sangue per la citazione di quella merda umana chiamata Gaga. Spero sia uno scherzo.

    RispondiElimina
  14. Ottimista: figurati, è un piacere!

    Lorant: bottigliate a te se non rettifichi il tuo parere in maniera più severa! ;)
    Per quanto riguarda Gaga, devo dire che non mi dispiace: è furba, sveglia e sa benissimo come vendersi. E ti dirò, non mi dispiacciono neppure troppo le sue canzoni! ;)

    RispondiElimina
  15. bottigliate pesantissime Ford!
    per quanto riguarda il re, ti dirò a tratti è una bella mattonata nei coglioni, pesante per esser pesante dico, ma non mi è dispiaciuto, quella di Hooper è stata una mossa strategica di notevole fattura, cosa che gli permetterà di sbancare probabilmemnte con le statuette.

    RispondiElimina
  16. Lorant, concordo sulla mossa strategica di Hooper, ma l'esclusione di Nolan a suo favore è davvero degna delle peggiori bottigliate, altro che Lady Gaga! ;)

    RispondiElimina
  17. concordo pienamente sull'esclusione vergognosa di Nolan, non riesco a farmene una ragione ma Gaga no te prego, te prego!

    RispondiElimina
  18. Lorant, sai che ognuno di noi nasconde scheletri nell'armadio!
    Quindi se ti viene in mente Gaga, pensa che sia un sogno ad incastro di Nolan, e ti passerà! ;)

    RispondiElimina
  19. ma mai mi sarei immaginato questo! cmq nell'attesa mi farò prendere a "calci" dai sogni di Nolan...

    RispondiElimina
  20. Bravo Lorant, i sogni di Nolan sono un'ottima medicina!

    RispondiElimina
  21. Mr James non sono d'accordo con la tua recensione forse perchè la mia crescita è avvenuta all'estero in terra anglosassone ho avuto un approccio completamente diverso dal tuo. L'unica pecca è la regia che putroppo rischia di essere premiata. Alcuni vuoti che ti lasciano perplesso. L'ambientamento è ottimo, la storia è bella e la sceneggiatura è buona. L'interpretazione di Colin Firth è teatrale (d'altronde lui arriva dal teatro in origine) e l'oscar lo darei solo a Geoffrey Rush che a mio parere è stato un portento. Non è affatto noiso ma di una umoriscmo sottile, ma l'italiani sono abituati ad un umorismo diretto quindi forse lo percepiscono in modo troppo freddo... mi spiace non riuscire a spiegarmi meglio in italiano. Film da non perdere ma non credo che il mio giudizio sia di interesse. Per quanto riguarda gli accademy sono diventati osceni. Quando ho visto tutte le premiazioni che sono state date a Slumdog Millionare ho capito che sono diventati a livello di Sanremo e che raramente viene premiato chi lo merita.
    Buon weekend

    RispondiElimina
  22. Prove, bentornato da queste parti.
    Ti dirò, io adoro l'umorismo british, ma quello vitale e senza freni - dai Monty Phyton fino a Misfits -, ma questo film mi è parso proprio noioso, un pò come quando vai a trovare la zia vecchia e devi restarci tutto il pomeriggio.
    Purtroppo farà incetta di Oscar, ed è un peccato, perchè sia tra i film che per la regia, questo sarebbe stato l'ultimo film che avrei premiato.
    Il tuo giudizio è d'interesse come quello di tutti i miei visitatori, il confronto è sempre importante, aiuta a fare esperienza.
    Buon weekend a te!

    RispondiElimina
  23. Appena visto, incuriosito - al di là di tutta la pubblicità pre-oscar - dalle varie recensioni, questa inclusa, e devo dire che mi è piaciuto.
    Non m'ha fatto impazzire, ma l'ho trovato davvero niente male, grande interpretazione di Firth in primis; è la prima volta che non sono d'accordo con te... Ma come si dice?! De gustibus non disputandum est. ;)
    Domani farà incetta di statuette, lo credo anch'io.

    Buon w-k! :)

    RispondiElimina
  24. Vince, non essere d'accordo può essere sempre una buona scusa per conoscersi meglio!
    E poi bisogna dire che Il discorso del re, in sè, non è un brutto film: quello che a me non è piaciuto è stata l'atmosfera "da Oscar".
    Staremo a vedere per stanotte.
    Io, intanto, pubblicherò i miei, di Oscar!

    Buon weekend a te!

    RispondiElimina
  25. Allora attenderò gli Academy Awards 2011 by MrFord! ;)

    RispondiElimina
  26. Tra poco arrivano, Vince! La giuria si sta radunando per deliberare! ;)

    RispondiElimina
  27. Secondo me, non è che è freddo...è peggio. Il film è abbastanza banalotto, la trama è scontata così come le emozioni,molto facilone/confortante per cui, per colmare la lacuna, hanno conferito al film una raffinatezza stilistica che se da un lato lo eleva di livello, dall'altro lo rende impostato e appunto freddo,aggettivo che comunque non gli apparteneva inizialmente. Ad ogni modo, di suo non è un brutto film ma come hai detto tu fa il "finto autorale" quando invece è la solita solfa.

    RispondiElimina
  28. Ecco, pretestuoso è il termine giusto!

    RispondiElimina