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domenica 11 luglio 2010

Uruguay-Germania (2-3)

E così, la prima delle due finali è andata, come fu nel 2006, alla Germania.
Rispettando la tradizione la sfida per il terzo e quarto posto - praticamente inutili entrambi, e più un parimerito - è stata entusiasmante e ricca di ottime giocate, capovolgimenti di fronte, sorprese per gli spettatori.
Appare evidente che, smaltita la delusione per la semifinale e non avendo il timore di giocarsi il tutto per tutto nella finalissima, le squadre protagoniste della finalina riescono sempre a dare il meglio senza preoccuparsi troppo di lasciar giocare gli avversari pur prendendosi qualche rischio in più.
Ad ogni modo, risultato a parte, da tifoso non posso che ringraziare per novanta minuti davvero emozionanti, esempio perfetto di quello che potrebbe essere una partita di calcio senza pensieri, menate, poste in gioco eccessivamente valutate, interessi e milioni di euro vari.
Due squadre pronte a divertirsi e divertire, e a dare tutto fino al triplice fischio.
Al termine della partita, la regia ha deciso di soffermarsi su uno striscione che i tifosi tedeschi mostravano sugli spalti: sul loro tricolore di casa, campeggiava la scritta "DANKE".
Senza mezzi termini, una delle immagini più belle di questo mondiale.
Grazie perchè tutti loro hanno avuto emozioni intense, partecipando a incredibili vittorie - Inghilterra e Argentina - e sconfitte a volte sorprendenti - Serbia - a volte terribilmente crudeli - Spagna -, tutte e in egual misura in grado di dichiarare la Germania come una delle protagoniste assolute di questo mondiale, e non solo per il risultato ottenuto.
Una squadra interprete dei cambiamenti di un paese e figlia delle integrazioni che faranno parte del futuro di tutto il vecchio continente, sempre in lotta fino all'ultimo ed esempio di lavoro sui giovani, nonchè ricettacolo di ogni emozione dei suoi sostenitori. Questo è proprio sport. 
Merito a Loew, il ct con più stile del mondiale, che commette un solo, grandissimo errore, che spero sia stato motivato da un malanno fisico improvviso: perchè tenere in panchina Klose nella finalina, quando l'attaccante sognava - considerato che questa potrebbe la sua ultima rassegna iridata - di eguagliare, se non addirittura superare, il record di reti messe a segno ai mondiali appartenente a Ronaldo?
Ad ogni modo, che festa sia, e lasciamo che anche questa potenziale polemica non guasti l'immagine del mondiale ottimo dei ragazzi tedeschi.
Un grazie, comunque, va anche alla Celeste, al vecchio saggio Tabarez e a Forlan, che fino all'ultimo ci ha tenuti attaccati allo schermo con una punizione così perfetta da stamparsi quasi all'incrocio giusto prima del fischio finale: vedere una nazionale sulla carta data per spacciata metterci cuore, testa e gambe e arrivare così lontano è un piacere vero per ogni appassionato di calcio.
Un pezzo della festa è sicuramente merito di questo sorprendente Uruguay.
Due nazionali dalla grande storia ci hanno regalato dei magici, penultimi novanta minuti.
Vedremo che succederà quando stasera due squadre dal palmares "giovane" si contenderanno il premio più grosso.
Ma questa è un'altra storia.
Nel frattempo, DANKE e GRACIAS, davvero, da parte mia.

"Do what we like
and we like what we do."
MrFord

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