Nuova edizione del Bulletin in diretta dall'epicentro della psicosi indotta dai media rispetto al Coronavirus, ennesima dimostrazione di quanto il Nostro Paese sia purtroppo piuttosto indietro rispetto a svariate parti del mondo, culturalmente parlando: ma onde evitare polemiche, torno sul caro, vecchio Cinema raccontando quello che è passato su questi schermi negli ultimi giorni, a partire dal recupero di una delle pellicole più recensite a cavallo della Notte degli Oscar che mi aveva visto protagonista, di recente, di un tracollo da divano clamoroso. Ce l'avrò fatta, questa volta, ad affrontare Jojo Rabbit?
MrFord
JOJO RABBIT (Taika Waititi, Nuova Zelanda/Repubblica Ceca/USA, 2019, 108')
Ford incontra Jojo Rabbit, capitolo due.
Alle spalle il clamoroso tracollo della settimana della Notte degli Oscar, ho affrontato nuovamente il lavoro di Waititi preparandomi il terreno: in una sera in solitaria, di ritorno dalla palestra, ho ritenuto opportuno affrontare la visione mangiando il mio tradizionale kebabbazzo del mercoledì sera in modo da limitare il rischio di un coma da divano, riuscendo ad occupare una buona metà della visione accompagnato dal cibo.
Vicende del sottoscritto a parte, comunque, com'è andata?
Ho trovato Jojo Rabbit interessante, un abile mix di Wes Anderson e di Amelie, con una colonna sonora pazzesca, un ottimo Sam Rockwell - che, del resto, per me ormai è una garanzia - ed un paio di sequenze da ricordare - stupenda quella della scoperta del destino della madre da parte del piccolo protagonista -: le idee ci sono, l'ironia e la profondità anche, forse l'unica pecca è che risulti tutto un filo troppo fiabesco, ma può andare bene anche così.
In fondo, emozionarsi per una fiaba non ha mai fatto male a nessuno.
POLIZIOTTO IN PROVA (Tim Story, USA, 2014, 99')
Sempre per arginare i crolli da divano, e forte dello scorso weekend rinforzato dai riposini pomeridiani, ho recuperato questa mezza tamarrata di qualche anno fa sulla piattaforma di Prime, giusto per passare una serata senza troppi pensieri prima dell'inizio di una settimana lavorativa che avrebbe portato, ma ancora non lo sapevo, alla situazione di psicosi da apocalisse che si sta vivendo ora qui nel Lodigiano.
Il film di Tim Story non è niente di che, ma come action buddy movie regala i suoi momenti da risata sguaiata e rutto libero, complice il botta e risposta continuo tra Kevin Hart - che è perfetto per questi ruoli - e Ice Cube, che come tipo tosto fa sempre la sua figura.
Nulla di trascendentale, ma per farsi due risate senza impegno ci può stare.
AMERICAN GODS - STAGIONE 1 (Starz, USA, 2017)
Qualche anno fa avevo molto apprezzato il romanzo firmato da Neil Gaiman, e pur se colpevolmente con un certo ritardo, ho finalmente deciso di recuperare la serie dallo stesso ispirata, giunta ormai alle porte della terza stagione e presentata ai tempi dell'uscita come un titolo pronto a diventare un riferimento del genere.
Non ricordo nel dettaglio l'evoluzione della storia di Moon nel romanzo, ma senza dubbio American Gods risulta interessante, fuori di testa e fordiano abbastanza per prendersi il suo spazio al Saloon fino a quando la corsa dell'ex galeotto protagonista e del suo mentore/capo/qualunquecosasia Wednesday proseguirà: divinità vecchie e nuove, vizi capitali, morti che risorgono e morti che restano morti e basta, ironia nera, molto alcool ed un pizzico di dramma rendono questa proposta una delle più interessanti del passato recente del Saloon, reduce da mesi di un piccolo schermo sottotono almeno quanto il grande.
Si è ancora raccontata una minima parte della vicenda, speriamo che, con la seconda e la terza stagione, oltre ad approfondire la storia si ingrani una marcia ancora più decisa.
Visto solo Jojo. Adorabile ma proprio come me lo aspettavo. Parla il linguaggio di troppi, troppi altri film.
RispondiEliminaConcordo con te. Molto piacevole, ma anche molto già visto.
EliminaOgni tanto qualche tamarrata ci vuole in effetti ;)
RispondiEliminaCi vuole sempre! :)
EliminaGiusto all'epicentro della fordianità si può dare lo stesso voto a quel gioiellino di Jojo Rabbit e ad American Gods, quella sì una serie da addormentarsi. :)
RispondiEliminaPoliziotto in prova l'avevo visto anche io e sì, è una mezza tamarrata, ma si lascia guardare.
Per essere uno che ha apprezzato quel mattone di Legion, mi pare strano ti sia sembrato noioso American Gods! ;)
EliminaEro convinta che Jojo Rabbit entrasse dritto dritto nel tuo cuore, nel mio continua ad esserci, sarà che il cinema a cui fa riferimento è quello che piace a me.
RispondiEliminaCon American Gods ho faticato abbastanza nella prima stagione, tantissimo nella seconda in cui già non ricordavo più cosa doveva succedere e alla fine ho abbandonato tutto... Preferisco puntare sul romanzo, a questo punto ;)
Il romanzo è molto interessante, e secondo me la serie, almeno per la parte iniziale, ne ha colto lo spirito.
EliminaJojo è un'ottima intuizione, ma come giustamente scrive Ink, parla il linguaggio di troppi cult venuti prima di lui.