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giovedì 4 luglio 2019

Thursday's child



Nuovo appuntamento con le uscite in sala ed incredibile pubblicazione quasi in orario della rubrica che questa settimana vede come ospite d'eccezione ad affiancare me e quel tordo del mio rivale Cannibal Kid nientemeno che Giordano, che fortunatamente si è rivelato essere un discreto fordiano.
E tra horror e action stalloniani, l'estate è servita.


MrFord


"Meglio non far vedere a Sly cosa scrive il Cannibale su di lui, altrimenti quello vola a Casale a gonfiarlo di cazzotti."

Annabelle 3

"Sono Katniss Kid, e sono qui per farti compagnia."
Giordano: Il fatto che un franchise come Annabelle sia riuscito ad arrivare al suo terzo capitolo, penso la dica lunga sullo stato attuale del cinema. E degli spettatori. Ammetto di avere abbandonato la nave della bambolina inquietante dopo il primo film e da quel che ho sentito da chi, invece, ha scelto di proseguire temerariamente, mi sa che ho fatto bene. Questo "Annabelle 3", però, prova a rigenerarsi e a rilanciarsi inglobando Vera Farmiga e Patrick Wilson, i due protagonisti di " The Conjuring" - quello si che come horror non era male - che probabilmente, da contratto, hanno il dovere di immolarsi anche per la causa (persa) di uno spin-off che li riguarda marginalmente. Chissà se questo potrà bastare a risollevare interesse verso una saga che fino ad ora ha spaventato e interessato poco...
Cannibal Kid: Annabrutta per quanto mi riguarda è stata una delle esperienze cinematografiche recenti più terrificanti. Non certo perché facesse paura, ma perché realizzare una pellicola tanto noiosa senza la consulenza di Ford è qualcosa di shockante. O forse in gran segreto il Ford ha collaborato alla realizzazione di quel film – ma che dico film? – quello scempio. Dopo essermi risparmiato il sequel, credo proprio farò lo stesso anche con il sequel del sequel. Qui a Pensieri Cannibali non c'abbiamo mica tempo di stare a pettinà le bambole.
Ford: penso che Annabelle e il suo franchise siano senza dubbio uno dei punti più bassi mai toccati dall'horror a parte le merdine adolescenziali consigliate dal mio rivale Cannibal. Nonostante, dunque, il tentativo di recupero giocato sulla presenza della Farmiga e di Wilson - protagonisti dei due ottimi Conjuring - la voglia che ho di sciropparmi questa roba è più o meno la stessa di rimanere lontano da un qualsiasi alcolico per il resto dell'estate.

Escape Plan 3 - L'ultima sfida

"Buonasera, vorrei prenotare un volo per l'Italia e un autista che mi porti a Casale Monferrato. Rocky ha un ultimo match da vincere."
Giordano: Ecco, "Escape Plan 3" è già qualcosa di più stuzzicante. Anche qui terzo capitolo. Anche qui un franchise che non ha mai attecchito. Però il cinema di Stallone ormai - specialmente quello in cui è protagonista - per me rappresenta il cinema malinconico, testardo, di chi non ha intenzione di arrendersi alla terza età e decide di voltargli le spalle. Io mi immagino le sale cinematografiche che proietteranno "Escape Plan 3" piene di anziani con la maglia di Rocky o di Rambo: di romantici ottantenni tatuati - magari col catetere come compagno di posto - che guardano il loro mito e sognano anche loro, un giorno, di eludere il centro anziani e fuggire; di salvare una vita - la loro - e poi rifugiarsi nei boschi in attesa che qualcuno provi a stanarli e gli dica di tornare a giocare a briscola. Una proposta che da un lato li farà vacillare, e che qualcuno potrebbe trovare allettante, ma dall'altro potrebbe scatenare anche una battaglia epica che, sinceramente, non vorrei perdermi.
Cannibal Kid: Le prime parole di Giordano su Escape Plan 3 mi hanno fatto vacillare, lo ammetto. Poi però io stesso non avrei saputo dirlo meglio: i film con Stallone ormai sono giusto per “romantici ottantenni tatuati - magari col catetere come compagno di posto”. Che poi è la descrizione più accurata che abbia mai letto di James Ford. Considerando che lo stesso Stallone ha descritto Escape Plan 2 come il film più brutto della sua carriera – e sì che di film di merda è un campione – è presto intuibile il motivo per cui ha accettato di girare il 3. Sto parlando dei soldi?
Ma va, della gloria. E per tentare di realizzare un film ancora peggiore del precedente.
Ford: dice bene Giordano a proposito del Cinema malinconico e testardo di chi non ha intenzione di arrendersi, che si parli di età o di qualsiasi altra cosa. In fondo, Stallone sul grande schermo ha sempre rappresentato questo, e anche nei casi peggiori, il suo è un Cinema onesto, che è rimasto fedele a se stesso, in barba a quanto possano dire Cannibal e i suoi amichetti radical. Personalmente, che l'abbia fatto per soldi o per la gloria, poco importa: questo Escape Plan 3 non me lo perdo. Così come non mi perderei mai la battaglia epica descritta da Giordano.

Restiamo amici

"Quando Stallone è venuto a Casale a cercare Cannibal, non pensavamo ci sarebbe andato così pesante."
Giordano: Tra le uscite settimanali, una commedia nostrana. "Restiamo Amici". Con Michele Riondino, Alessandro Roja e Libero Di Rienzo. Che dire? Dal trailer sembra una di quelle commedie degli equivoci alla-Vanzina, una roba estiva, nulla a pretendere. Il regista è Antonello Grimaldi, uno di quelli che se vai a leggere la sua filmografia vedi grossomodo tutte fiction Mediaset - l'ultima, tra l'altro è il ritorno de "La Dottoressa Giò" - e quel "Caos Calmo" che ti fa pensare: ma non è che Wikipedia s'è sbagliata?! Ora, non avendo visto il film, non lo so se in questo caso ci troviamo più dalle parti di "Caos Calmo" o più in quelle de "La Dottoressa Giò", l'unico consiglio che posso dare, comunque, è che se sentite il bisogno di lanciarvi in questa esperienza cercate di andarci coi piedi di piombo. Anche perché non vorrei che rimaneste scottati di brutto e poi all'ospedale vi troviate ad essere curati da Barbara D'Urso.
Cannibal Kid: Il fatto che una pellicola diretta dal regista de La dottoressa Giò sia – e pure di gran lunga – il film più promettente della settimana, la dice lunga su quanto l'estate sia calata sulle sale cinematografiche in maniera funesta come una mannaia. O come il caldo di questi giorni. O come Ford che parla di cinema. Considerata la presenza del quasi sempre interessante Libero De Rienzo, Restiamo amici potrebbe anche essere una visione meno scemotta di quello che si potrebbe immaginare. Stuzzicato dal titolo di questo film, lancio inoltre una proposta a Ford: restiamo nemici.
Ford: caro Cucciolo, resto volentieri tuo nemico e nemico del Cinema italiano inutile delle commediole che continuano a proliferare senza portare nulla di nuovo o, quantomeno, provarci. Il Cinema di Sly sarà sempre lo stesso da quarant'anni, ma almeno ha più senso di tutti quei titoli che paiono il classico stereotipo dell'italiano che incontri all'estero quando viaggi ed eviti arrivando a fingerti di un qualsiasi altro paese nel mondo.

Ti presento Patrick

"Così sistemato sono più cuccioloso del Cucciolo Eroico."
Giordano: L'ultimo candidato ad accaparrarsi i bruscolini del box-office estivo è anche l'underdog del gruppo. Underdog perché, a pelle, dà l'impressione di essere l'uscita più debole della settimana, ma Underdog perché ha pure letteralmente un cane tra i protagonisti: e questo potrebbe portarlo a prendersi quella fetta di pubblico rilevante e che non ti aspetti. Qui davvero c'è da aspettarsi molto poco: con un Carlino che fa impazzire la protagonista tornata single, ma che poi - e non è spoiler, perché non ho visto il film, ma vado a intuito - la aiuterà a rimettere insieme i cocci della sua disastrosa vita. Magari sbaglio, è, ma sarà che quando vedo un Carlino io penso subito alla canzone di Califano (Piercarlino), quella in cui si lamenta di questo cane che a lui la vita non glie l'ha rovinata non migliorata. Sarà per questo, forse, che ora mi sto immaginando un bel crossover, una sorta di film Marvel intitolato "Patrick vs Piercarlino".
Si, questo, probabilmente, lo andrei a vedere. Sarebbe un colossal.
Cannibal Kid: Non vado d'accordo con i cani, non vado d'accordo con i film sui cani e non vado d'accordo con Ford. Cosa c'entra quest'ultima affermazione? Niente, però mi piace sempre ricordarlo una volta di più. E che nessuno osi presentarmi questo film, per favore.
Ford: più che presentarmi in sala per vedere questo film, mi presenterei volentieri a sorpresa a Casale Monferrato per portare Cannibal fuori per una notte da leoni da bravi nemici. Ma lui continua avere questa immagine del grosso cane da guardia che fa polpette del gattino sperduto, quindi continuerò a fargli credere che un giorno, aprendo la sua porta, gli si presenterà un ottantenne tatuato. E non sarà Stallone.

4 commenti:

  1. Vedendo Stallone con il suo film mi è tornato in mente Fuga Da Reuma Park di Aldo Giovanni e Giacomo. Mah mente contorta... o no?

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    1. Beh, il film non è granchè, diciamo che l'ha fatto solo per i soldi. ;)

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  2. Rocky può vincere giusto contro di me, ormai ahahah

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